Ma le Martin vintage a cassa stretta, ce li hanno i rinforzi sulle fasce o no? Dopo che Sergio Tomassone ci ha spiegato che quelle di ispirazione vintage (come la 000-28vs di Vincenzo, la OM-28v di Ansgar o la mia 00-18v) ne sono prive perché i modelli storici di riferimento non li avevano, sono andato in cerca di conferme. E come sempre nel campo della liuteria, ho trovato una risposta incontrovertibile e definitiva: a volte li avevano e a volte no!
Ho cercato la risposta sul bellissimo Vintage Martin Guitars. Nonostante questo sito sia un un vero e proprio libro on line, un compendio dettagliatissimo sulle Martin vintage suddiviso per temi specifici e corredato da meravigliose fotografie ad alta definizione, non ho trovato nulla sull'argomento. Ma la risposta è venuta indirettamente da alcune foto di interni. Ecco il responso:
000-18 del 1927. Niente rinforzi.
000-18 "mancina" del 1927. Niente rinforzi (ma si notano le toppe aggiunte per fermare una crepa!)
OM-28 del 1930. Rinforzi in tela.
OM-18 del 1933. Rinforzi in tela.
Mirco, sei grande!
RispondiEliminaeh si...non per niente è il nostro Amministratore...
EliminaE pensare che non ha neanche la tentazione di scappare con la cassa!
RispondiEliminaquella, prudentemente, la lasciamo vuota...
Elimina...al massimo scappo con una cassa armonica!
Elimina... al massimo?... al Massimo... mmmh...
Eliminase con una cassa di vino, mi propongo a correo… compatibilmente con la mia ernia!
EliminaIl fatto che lle chitarre di taglia piccola, spessissimo non presentano rinforzi laterali, sta nel fatto che queste ultime, si rifanno molto alle chitarre classiche, che non presentano rinforzi, (questo mi e` stato spiegato dal mio Amico liutaio, che e` stato il mio maestro). Pero` questo e` stato un errore di valutazione di Martin, nel senso che comunque le forze in gioco su una chitarra classica, sono nettamente minori, ed anche la struttura di collegamento tra corpo e manico, in una classica, e` molto piu` coesa, questo perche` corpo e manico, sono quasi una struttura unica, poi c'e`il fatto che, le paurlor nascono per scalature leggere, e non sempre i possessori di questi modelli montano corde light, ultimo ma non ultimo, con l'introduzione del trus rod, si sono messe in gioco altre forze, che in qualche modo si scaricano anche sulla struttura del corpo. Quindi casa Martin, farebbe una scelta davvero oculata, introducendo i rinforzi laterali, su tutti i suoi modelli, magari montandoli in abete come per i bracing, per non appesantire troppo la struttura, e per avere un'essenza piu` risonante :-))))
RispondiEliminaPoi ho sentito dire che il mogano sarebbe anche più delicato in quanto a crepe... quindi un rinforzino, magari in tela, leggero leggero, non guasterebbe.
EliminaE` vero, il mogano e` una essenza meno "grassa", nel senso che e` meno ricca di olii essenziali, a differenza del palissandro, ad esempio, e per questo motivo, oltre ad essere piu` leggero, a livello di peso specifico, rimane anche piu` fragile, quasi vetroso ovvio che di specie di mogano, ce ne sono diverse, e quindi certe qualita` sono piu` fragili, ed altre meno :-)))
EliminaQuesta come la vogliamo definire? Passione per la chitarra acustica? Amore? Dipendenza da sostanze armoniche? Naaa...tu sei un religioso praticante monoteista,ortodosso (opinione conforme a verità,mi sono documentato),confessalo pure,ti sei convertito al chitarresimo,con lo scopo di chiuderti in convento dai frati
RispondiElimina"Mandolin Brothers " hahaha...
Ma no Macca, come vedi metto in dubbio parecchie "verità" del chitarresimo, quindi ho una impostazione laica! Ma se mi prendessero in qualche convento alla Mandolin, pur sempre da laico ci andrei di corsa! :D
Eliminaè il fascino questo degli strumenti acustici...ci sono mille particolari apparentemente insignificanti singolarmente presi, ma tutti insieme costruiscono la voce di quel particolare strumento. Padroneggiarli è un'arte artigiana preziosa.
EliminaBellissima ricerca Mirco, ma...sono un po' perplesso dal punto di vista delle foto, è una specie di colonscopia! (cosa avranno utilizzato?)
RispondiEliminaCredo una microcamera con luce incorporata. Ma se ti impressionano queste foto allora devi vedere le radiografie! Ce ne sono varie, dedicate ai bracing e agli attacchi dei manici regolabili col galletto di alcuni modelli di fine '800 (in sostanza il tanto decantato fast-lock di Eko!).
EliminaA me 'ste foto piacciono molto anche perché mi fanno venire in mente le baite di montagna, ma anche certi auditorium moderni come gli "scarafoni" di Roma! :DDD
su questa cosa dei rinforzi davvero non so cosa pensare, è una variabile che mi era completamente sconosciuta. probabilmente in quel complesso sistema di equilibri tra le parti che è la chitarra acustica nelle sue varie forme, l'aggiunta dei rinforzini sulle fasce è uno di quei dettagli "discrezionali" e magari non ha nemmeno tanto impatto sulla resa sonora.
RispondiEliminapiuttosto guardando queste bellissime foto, mi pare che le OM avessero un bridgeplate lievemente più esteso delle 00018, magari per la maggiore tensione della scala lunga (se poi l'avevano davvero) e poi che belle quelle catene così ben rifinite! non vedo l'ora di infilare una fotocamera nella - ehm - buca della martin per dare un'occhiata.
In effetti è un argomento poco trattato ed è difficile trovare informazioni. Pare comunque che nella Golden Era fossero frequenti le fasce in tela.
EliminaLe foto sono tratte proprio dal capitolo dedicato ai bridgeplate e anche lì, tra tipi di legno e dimensioni, ci sono parecchie varianti, spesso dovute al riposizionamento dell'x-bracing.
Tempo fa avevo posto una domanda sull'argomento agli amici di un altro forum. Spero di non fare una cosa scorretta inserendo il link della discussione, ma le risposte mi sembrano interessanti.
RispondiEliminahttp://acusticamente.org/forum/phpBB/viewtopic.php?f=5&t=2263
Come si capisce anche da quelle risposte, non ci solo regole precise. Sicuramente la funzione principale dei rinforzi è strutturale e non timbrica, poi ci sarà sempre qualcuno pronto a sostenere che quelle coi rinforzi suonano meglio o peggio, come c'è chi sostiene l'apporto timbrico dei binding in abalone!!! (non scherzo, ho letto anche questo! :D). Il "luminare" Frank Ford sul suo sito frets.com riporta di interventi frequenti per arginare crepe sulle fasce (soprattutto in mogano) spesso create da abitudini banali come tenere le chiavi nella tasca dei calzoni su cui si appoggia la chitarra.
EliminaLa mia ipotesi, tutta da verificare, è che i rinforzi in legno diano maggiore solidità strutturale perchè irrigidiscono le fasce, quindi sono per così dire "preventivi", mentre i rinforzi in tela mantengono la flessibilità delle fasce, ma impediscono ad eventuali crepe di propagarsi.
Però - e qui entriamo nelle super pippe! - c'è chi sostiene che i tapered brace, cioè le catene arrotondate sul colmo con la carta vetrata, favoriscono la rifrazione delle onde sonore all'interno della cassa armonica, al contrario di quelle squadrate che le spezzano (ci siamo mai chiesti perchè molte chitarre di pregio hanno le catene arrotondate, mentre altre no?). Quindi, da questo punto di vista, la presenza di rinforzi in legno potrebbe influire negativamente sul suono, mentre quelli in tela sarebbero meno protettivi, ma timbricamente più neutrali. E in effetti ho visto anche foto di chitarre con rinforzi in legno arrotondati. Ma questa è veramente una super pippa tutta da verificare! :DDD
Dimenticavo: ovvio che la motivazione più logica delle catene tapered è che in quel modo possono essere alleggerite ulteriormente senza alterarne la robustezza, lasciando quindi il top più libero di vibrare, ma c'è anche chi sostiene la storia della rifrazione sonora... Ci si può davvero inventare di tutto! :D
Eliminalo sapevo che quelle catene così ben rifinite dovevano avere un loro perchè! se nella mia le trovo squadrate e grezze, vado a nazareth, pennsylvania a farmi sentire.
Eliminama poi, chissà, con un po' di carteggio leggero leggero...
Poi mi devo correggere: i "tapered brace" sono quelli che digradano in modo rettilineo dal centro della X verso i bordi della cassa (cioè non sono nè standard, nè scalloped), invece la "stondatura" con la carta vetrata di cui parlo è un'altra cosa, credo si chiamino "parabolic brace".
EliminaSe nella tua OM-28v trovi le catene squadrate, telefona a Nazareth e chiedigli perché perdono tempo a carteggiare le altre! :DDD
Non datemi del matto, ma ora che posso godermi una D45v, incomincio a credere anch'io alla leggenda che l'abalone incida sul suono complessivo della chitarra. Nellamseria 45 c'è abalone sui bordi davanti e dietro. Considerato che il suono risulta diverso dalle altre Martin, sono quasi favorevole a ritenere che l'abalone dia una rigidità alla giuntura tra fasce top e fondo che modifica la risonanza. Sia chiaro che so di essere nel campo delle pippe mentali. Ciao.
RispondiEliminaTi dò del matto se non fai subito una recensione come si deve!!!
EliminaDunque, fare una recensione non è cosa facile, ma posso volentieri, e molto, cercare di spiegare le mie prime impressioni su questo strumento che ho da circa un mese. Parto dall'inizio. In Germania, casualmente, ho avuto la possibilità di provare per la prima volta in vita mia una Martin D45. Sono rimasto di stucco dalla potenza e dalla timbrica di questa chitarra che ho sempre snobbato per il suo aspetto un po' pacchiano. Nello stesso negozio mi fanno provare una D45v, che trovo ancora più performante e, tra l'altro, con un aspetto un pochino meno appariscente. Insomma, scopro un mondo che avevo sempre ignorato. Tornato a casa ho cominciato a studiare questo strumento divorando articoli, libri e pareri vari che si trovano online. Decido e ordino una D45v.
RispondiEliminaQuando arriva a casa, con calma incomincio ad avvicinarmi a questo strumento. Purtroppo l'inverno non è la stagione ideale per avere in casa una nuova chitarra. Molte ore di attesa per non rischiare sbalzi di temperatura, ma poi imbraccio questa meraviglia e subito mi sorprende il suono. A parte il volume incredibile, trovo questa chitarra bilanciatissima e, soprattutto, con i bassi al loro posto. Mi spiego, ero veramente convinto che la serie 45 fosse un cannone di bassi, da suonare con il plettro dandoci dentro alla grande. Insomma una specie di orchestra chiusa in una cassa armonica. Invece ho trovato una chitarra molto reattiva al tocco, con delle sfumature nel suono che fanno un po' ricordare una OM size, ma senza l'effetto cassa piccola. Insomma una meraviglia di chitarra. Il suono dell'icona Martin è forse il meno Martin di quelle che ho a casa, incredibile ma è così. Un cenno doveroso lo devo fare sulla suonabilità di questo strumento. E' talmente morbida che, lo ammetto, ho controllato il calibro della muta montata dalla fabbrica per sincerarmi che fossero delle 13/56. Tale morbidezza, unita a bassi equilibratissimi mi hanno fatto ipotizzare di avere una scavatura più leggera, ma non era così. Comunque, sorpreso dal suono così cristallino ho tolto le lifespan di cui era dotata per optare sulle vecchie MSP, meno brillanti e leggermente più opache. Come dicevo prima questa 45v non ha la timbrica tipica Martin, oltre ad essere molto equilibrata ha una nitidezza del suono e una separazione delle note notevole. Del volume ho già detto, impressionante, quasi da gestire. Dunque concludo che, dopo aver vivisezionato con gli occhi lo strumento, mi trovo di fronte ad una chitarra eccelsa con caratteristiche poco comparabili con altri strumenti di pari fattura. I casi sono due, forse tre. La prima possibilità consiste in un settaggio molto felice dello strumento. La sonabilità incredibile per una dread farebbe propendere per tale ipotesi. La seconda possibilità consiste nella presenza di abalone nei contorni della cassa, caratteristica che potrebbe dare una rigidità diversa dalle mie HD28v e D35, utilizzate per le comparazioni. Terza ipotesi potrebbe essere assai elementare. Martin per chitarre così costose utilizza legni eccellenti e diversi dalle altre produzioni di gamma alta. Lasciatemi qualche mese per prendere confidenza con questa meraviglia, poi ne riparliamo. Sono stato assai lungo e fuori tema, scusatemi tanto.
Sei sempre più il mio idolo, e la mia sanissima invidia verso il tuo harem cresce s dismisura. nonostante ciò, sono felice per te…!
EliminaEvviva le Martin: scusate, ma sono proprio un tifoso!
Memorizzo, sintetizzo (e semplifico) le cose che mi colpiscono di più.
EliminaE' la meno Martin.
Volume eccezionale.
Suono nitido e bilanciato, senza bassi pronunciati da dread (tanto da metterci corde più "scure"). Suona più simile a una OM.
Suonabilità incredibile nonostante le 0.13
Probabilmente ha legni eccezionali
Forse anche l'abalone incide sul timbro (...!?!)
... quando sei pronto devi assolutamente farcela sentire. Ovvio! :)
Bravo, ottima sintesi, sembri un Bignami (per quelli più grandi che sanno di cosa parlo)
RispondiEliminaOk comunque, ma dovrò attrezzarmi.
Ciao.
Scusate, non trovo una sezione vendo/compro ed allora lo metto qui. Ho deciso di vendere la mia Martin 00-28vs della quale ho parlato qui sopra ed altrove. Chi fosse interessato…..
RispondiEliminaCiao
Qualcuno avverta il Gianca.....
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