Ciò nonostante, ho potuto assaporare a lungo, per 2 giorni interi, la scorpacciata di emozioni che si era concentrata nel week end ligure.
La prima
considerazione che vorrei condividere con tutti i lettori del blog, riguarda
non tanto le chitarre esposte, i concerti, o le conferenze del meeting. Gli
altri lo stanno già facendo e magari troverò il modo e il tempo di dare anche
io il mio contributo; quanto la fantastica
atmosfera di condivisione e di amicizia che ha caratterizzato il 2° raduno FINGERCOOKERs.
So che questo argomento spetterebbe “di diritto” a Stefano, ma sono certo che
potrà approfondirlo con tutte le sue capacità umane e la sua eccezionale
sensibilità.
Quello che voglio
dire, è che gli 8 FINGERCOOKERs che
hanno partecipato all’evento, hanno portato questo blog a rappresentare un
punto di riferimento imprescindibile per chi ama la chitarra acustica in
Italia. Con le magliette uguali eravamo riconoscibili, autorevoli, e
sicuramente abbiamo attirato l’attenzione degli altri partecipanti e degli
espositori. Tutti sono ottimi musicisti
e la jam session di sabato sera, con la rotazione degli strumenti, ne è stata la
prova tangibile. Ma anche provando gli
strumenti negli stands era di tutta evidenza. Poi ci sono i massimi esperti e
conoscitori di chitarre acustiche in Italia. Sanno tutto di legni, catene,
tastiere, manici, corde, end pins, pick up, capotasti, ponticelli, battipenna,
etc. Ma anche perché sono tutti animati da una
passione, un entusiasmo, una capacità di coinvolgimento che …… andrebbe insegnata
ai ragazzini nelle scuole !
E soprattutto perché
tutti sono splendide persone, con cui ho condiviso questi 2 giorni come se mi
trovassi effettivamente tra vecchi amici.
Eppure l’unico di
loro che avevo già incontrato di persona era Mirco (fugacemente al AGM di
qualche anno fa); gli altri, pur non avendoli mai visti, in realtà li conoscevo
da anni. Si, perché leggendo i loro post sul blog (e ancora prima su un noto
sito musicale), fuoriuscivano le loro qualità e peculiarità, permettendomi di imparare
a riconoscerle. È bastato salutarci davanti alla fortezza Firmafede per dare un
volto e una fisicità a quell’immagine di ciascuno di loro che già avevo, e
immediatamente siamo diventati amici.
E questa atmosfera
di amicizia che si è creata credo sia il vero valore aggiunto del AGM 2014.
Nel visitare la
fiera necessariamente ci si separa; qualcuno si ferma a provare una chitarra
mentre altri si spostano nei diversi stand. Non è possibile muoversi sempre uniti
in gruppo negli spazi talvolta angusti della fortezza. Ma ci si
ritrovava poco dopo per scambiare impressioni e pareri su quello che vedevamo e
provavamo, condividendo quella passione che ci anima tutti. E non potevano mancare
le battute, o le prese in giro che giustamente condiscono le amicizie.
Credo che esperienze
come queste, ricche di quelle emozioni esclusive degli incontri reali, diano la
vera dimensione dell’importanza di ritrovarsi quotidianamente in un luogo
virtuale come il blog. Che potrebbe ancora crescere e coinvolgere più persone, trovare
sovvenzioni e sponsor nell’ambiente per migliorare le funzionalità tecniche
della piattaforma, o perché no, rappresentare un più efficace supporto per
acquisti collettivi.
Ma se anche ci
accontentassimo della dimensione attuale, avremmo comunque raggiunto un
traguardo importante.
Complimenti a
Mirco e Max (in particolare) per aver realizzato questa idea, e a tutti voi per
aver scelto di frequentarlo. E’ un luogo pieno di persone straordinarie coi
quali sono orgoglioso di poter condividere mia passione per la chitarra.
Oh, Robè ... qui ci fai arrossire tutti come peperoni, direi che l'entusiasmo ti ha portato a esagerare un po'!
RispondiEliminaComunque hai espresso in modo molto chiaro la stessa impressione che ho provato io, ritrovando dal vivo, nelle persone fisiche, le qualità che mi ero immaginato nella "frequentazione virtuale".
Difficile trovare un gruppo di amici così affiatati!
E no , eh , hai già detto tutto tu , e mo' che scrivo ? eheheheheh
RispondiEliminaScherzi a parte , hai fatto un analisi davvero azzeccata e che tutti i cookers della spedizione a Sarzana sono sicuro sottoscriveranno . Quello che posso aggiungere , al momento , è che non è un caso e neppure questione di fortuna o del momento comunque "ludico " dell'evento. Questo per me è il secondo anno , e le stesse sensazioni le ho provate l'anno scorso . E se per alcuni è stata una conferma , per altri ( tu , Andrea e Beppe ) una piacevolissima scoperta. Ma poi , quale scoperta ? In fondo ci siamo scelti , anche se virtualmente , ormai da anni , e l'amicizia a distanza che ne è nata ci ha portato a frequentarci , condividere , a scambiare opinioni e impressioni , insomma abbiamo coltivato qualcosa che è cresciuto , che ha attecchito nel terreno fertile della nostra passione. Così che se le fisicità , quando non erano state mostrate in qualche outing , potevano sembrare diverese da quello che immaginavo , l'anima di tutti i cookers è quella che avevo intuito.
Tanto da sperare al più presto ad un nuovo raduno come auspicava Andrea , senza dover per forza aspettare il prossimo acoustic meeting , creando noi l'evento quando potremo , perchè di evento sicuramente si tratterà.
Un abbraccione a tutti gli 8 moschettieri , ma anche a Giancarlo che quest'anno ci è mancato e a tutti quelli che avrei voluto incontrare ma che non dispero di conoscere in futuro :-)
grazie dell'abbraccio Ste, e a presto!
RispondiEliminaLe stesse impressioni, le ho provate già dall'anno scorso, è incredibile come un mezzo così asettico come la rete, riesca invece a far uscire allo scoperto l' essenza delle persone, persone squisite, che mi trasmettono non solo simpatia, ma che mi danno anche la voglia di continuare a suonare, anche quando a volte questa voglia viene meno, incontrandovi tutti di persona, non c' è mai stato un momento di pudore o di timidezza, e questo vuol dire che la nostra frequentazione virtuale, ci ha unito a tal punto da renderci coesi ed affini, insomma che dire di più? Vi voglio bene....e mo basta sennò me metto a piagne!! :-)
RispondiEliminaCredo che non si potesse spiegare meglio di così chi sono i cookers. Dunque, appena avrò un attimo di tempo, questo post andrà a buon diritto nella pagina "chi siamo", insieme alle considerazioni iniziali del Rev che suonavano come una promessa. Qui ci sono le considerazioni su una promessa mantenuta.
RispondiEliminaGrazie Roby, di cuore.
arrossisco di fronte a tanti complimenti e in più dirò per tutti quelli che non c'erano che Roberto mi ha dato la sensazione di un chitarrista davvero bravo e che vorrei sentire le sue cose più spesso su F.C.
RispondiEliminatutto vero: c'è qualcosa di alchemico quando un gruppo di persone che non si son mai viste o quasi, si ritrovano tutte insieme ed hanno una familiarità istantanea, ed è quello che è successo a noi.
RispondiEliminaUn saluto ai Cookers Sarzanesi.. e se anche quest'anno ho dato buca.. prima o poi il pacco di suonare con voi ve lo farò !!
RispondiElimina;-)))
a noi sti pacchi piacciono , la prossima volta non fare il timido....:-)
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