martedì 17 giugno 2014

Roast beef in pentola



Ieri sera ho preparato un Roast-beef in pentola e siccome la sezione Slow Food langue da tempo, ve lo propongo. Non so dirvi da dove provenga la ricetta, nonostante il nome non è il tipico roast beef, che va cotto in forno. Mia mamma lo cucina da più di trent'anni e ricordo che glie lo aveva consigliato una vicina di casa. E' uno di quei piatti "passa parola", non legato a particolari tradizioni culinarie, ma diventato tradizione in casa mia. Sicuramente uno dei miei piatti preferiti. Facile da preparare, gustosissimo e di effetto (mi ha fatto fare bella figura parecchie volte!).


Ingredienti per 4 persone:

- 600 gr di sottofiletto di manzo in trancio (non usate i tipici tranci legati da roast beef, in pentola non rendono)
- mezzo bicchiere di olio extra vergine di oliva
- mezzo bicchiere di vino bianco secco
- due spicchi d'aglio schiacciati
- due rami generosi di salvia
- mezzo dado da brodo sbriciolato
- una macinata di pepe nero

Preparazione:

mettete tutti gli ingredienti a freddo in una casseruola (poco più grande del trancio di carne).
Portate il liquido ad ebollizione e fate sfumare la parte alcolica del vino, poi abbassate la fiamma e lasciate sobbollire. Fate cuocere a fuoco basso per una ventina di minuti.
Durante la cottura, ogni cinque minuti bucate il trancio di carne in varie parti con una forchetta e giratelo, in modo che i succhi della carne si mescolino col vino e l'olio. Fate attenzione a non cuocere troppo, al termine della cottura il trancio di carne deve rimanere bello elastico.

Togliete la pentola dal fuoco e fate riposare per un quarto d'ora circa, in modo che il trancio si rapprenda, poi tagliatelo a fette sottili. Nel frattempo riscaldate il sugo. Non preoccupatevi se la carne è molto al sangue, potrete aggiustare la cottura a piacere passando le fette in pentola per pochi secondi (devono comunque rimanere rosa!). Servite le fette a ventaglio in piatti larghi, salate leggermente, irrorate di sugo caldo e guarnitele con qualche foglia di salvia cotta (buonissima!). Accompagnate con una insalatina di valeriana e pomodorini freschi e fatemi sapere!

PS: come spesso accade, il giorno dopo è ancora più buono!




10 commenti:

  1. Una via di mezzo tra uno stracotto ed un arrosto, immagino che cotto in questo modo, sara` molto piu` morbido rispetto ad un roast beef tradizionale,, che dici, potrebbe andare beme anche il filetto oppure l'arista di maiale? :-)

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    1. Col filetto non sbagli mai, con l'arista non saprei... prova! ;-)

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    2. No , l'arista non va bene perchè la carne di maiale deve essere sempre ben cotta , e verrebbe meno l'essenza del roast-beef. Il filetto va benissimo , ma al limite anche lo scamone .
      Gli ingredienti sono gli stessi che uso io , ma il fatto di metterli a freddo tutti insieme e non fare prima arrostire la parte esterna della carne per fargli una corazza che contenga gli umori , mi è nuovo. Proverò , sicuramente è più leggero....

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    3. Qui gli umori devono uscire. Un piatto umoristico! Il sughetto di vino e olio li assorbe, aglio e salvia ci sguazzano! (le foglie di salvia cotte in quel sughetto sono ottime, a proposito: meglio evitare il tipo di salvia "pelosa" che non crocchia!).

      Ripensandoci son d'accordo, l'arista non funzia: il porco al sangue non è granché, poi ha tutto un altro sapore.

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    4. ah ah , un piatto umorista mi piace....sulla carne di maiale , c'è il rischio trichinella che nella migliore delle ipotesi ti da un bel mal di pancia . Avendo un termometro si può misurare la temperatura interna ( circa 145 ° ) per essere sicuri di aver eliminato batteri vari (no i batteristi , mi raccomando ) e magari non stare a stracuocerla come tradizione , perchè poi l'arista diventa una specie di soletta per scarpe poco appetitosa :D

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    5. Ste, che e` lo scamone? Se vado in macelleria e lo ordino mi capiscono, oppure ha anche un'altro nome, sopratutto fa parte dell'anteriore o del posteriore della bestia? Per l'arista hai ragione, non ci pensavo al fatto che il maiale va ben cotto. :-))))

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    6. si si , lo scamone è la parte più posteriore della lombata , i macellai la conoscono....ma filetto e controfiletto sono perfetti , naturalmente :-)

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  2. Anche mia madre lo fa molto simile, ma al posto della salvia c'è il (più convenzionale) rosmarino.

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    1. Col rosmarino somiglia più a un arrosto. La salvia dà un altro aroma, ma il vantaggio è che si insaporisce benissimo e la puoi mangiare, magari avvolta in un fetta di carne a mo' di saltimbocca, squisita!

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  3. Ottimo è il controfiletto, il filetto forse è troppo magro, va bene un taglio di carne che sia ricca di numerose infiltrazioni di grasso indispensabili per ammorbidirla e per scongiurare l'effetto "suola da scarpe"..
    La ricetta è semplice e molto intrigante..
    ;-)

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