OM-28v New OM-28
Ogni tanto mamma Martin prende delle decisioni incomprensibili (anche se poi una spiegazione si trova...).
La OM-28v, uno dei suoi modelli più apprezzati, è ora discontinued. Prende il suo posto una più anonima OM-28.
Il nuovo modello sembra uguale a quello precedente, ma le differenze stanno tutte nell'assenza di quella piccola v nel nome. Nessuna modifica al corpo, ma cambiano il manico e la spaziatura delle corde. Il vecchio manico col profilo Modified V diventa un Low oval preso dalla serie Performing Artist, l'osso del ponte diventa standard, la spaziatura delle corde si restringe di 1/8 di pollice al dodicesimo tasto e passa da 2-5/16 a 2-3/16 al ponte.
Dunque anche la OM-28 è diventata modern e tanti saluti a un modello che era una bandiera, ultimo superstite tra le OM vintage di casa Martin (tutte inactive) e comunemente considerato un fingerpickers dream. Già, perché la nuova tastiera è proprio un'altra cosa. Ha le stesse identiche misure di quella montata sulla mia parlour RK e trovo che sia troppo piccola e rettilinea. Un vero peccato, perché anche se a Nazareth insistono su una "migliore suonabilità" la maggiorparte dei fingerpickers non sarà per nulla contenta. Ma ormai è evidente che Martin sta rincorrendo i piccoli produttori boutique (Collings e SantaCruz in primis) che hanno fatto la loro fortuna sulla "modernizzazione" degli storici modelli Martin proprio con operazioni come questa. Sempre che la modernità stia nel manico! A questo punto i possessori della vecchia OM-28v si ritrovano per le mani una grande chitarra... doppiamente vintage. (Complimenti Ansgar!).
Inoltre c'è da dire che, anche la qualità dei legni sembra inferiore, almeno dalla foto, sembra che l'ebano della OM28V sia di una qualità eccelsa, vista la brillantezza e la lucidità del legno, così come il top, che ha un effetto cangiante alla luce. Mi domando perchè annullare un modello del genere, quando bastava affiancargli una nuova produzione, bho?! chi li capisce è bravo!!
RispondiEliminaScelta davvero poco comprensibile. Questa OM-28 è la versione non amplificata della OM-28E e per di più, al netto di rosetta e filetti, è identica alla nuova OM-21. Tre chitarre sostanzialmente identiche. Tra tanti modelli in catalogo non certo indimenticabili, perchè sacrificare un modello che era un punto di riferimento? (A meno che non abbiano in programma un rientro tra un po' di tempo, del tipo "torna la indimenticabile OM-28v!"... Mah!).
EliminaLa grande chitarra di Ansgar diventa ancora più preziosa...
RispondiElimina... l'ultimo dei Mohicani! ;-)
EliminaLo sai cosa disse l'ultimo dei Mohicani?
Elimina"ehii ! Spetevmeeeee!!!!"
...o era l'ultimo dei tuoi cani? (brrr!)
Eliminadavvero sorprendente questa decisione, oltre che mal comprensibile.
RispondiEliminacome dice perry, esiste già la om21 che sulla carta ha praticamente le stesse caratteristiche, a parte il binding.
poi magari suonano in modo diverso per la qualità dei legni usati (appunto mentale per sarzana: trovarle e provarle). ciò che mi incuriosisce è il sistema di bracing: la scheda della om28v, dichiarava standard X scalloped, mentre in realtà si tratta di forward shifted, come ho appurato io stesso assieme a tanti altri possessori su UMGF.
anche la scheda di questa nuova om 28 recita "standard x scalloped" ma in questo caso qualcosa mi dice che sarà effettivamente così. e che la qualità realizzativa generale sarà un pelo più bassa. la fascia di prezzo del resto è alquanto più bassa della vintage serie, il che la rende più appetibile ma stiamo parlando sempre di parecchi dollaroni. confrontando i prezzi di listino martin:
om-21: 3099$
om-28: 3799$
om-28e Retro: 4499
om-28v: 4399
(poi sappiamo che lo street price si abbassa mediamente di oltre 1100$)
nel noto negozio napoletano, la om28v costa addirittura 100 euro in più della om28e retro.
insomma, credo che martin abbia sacrificato la om28v a favore della già esistente om28e retro che ha lo stesso manico performing artist della nuova om-28 con in più il sistema pre fishman F1 aura plus. mentre la nuova arrivata è destinata a una fetta di mercato lievemente diversa.
questo perchè magari le loro ricerche di mercato hanno stabilito che ormai la gente preferisce i manici sottili e la sensazione di maggiore versatilità, mentre riservano le soluzioni 'vintage' per una fascia di prezzo ancora più alta, quella della serie authentic. in questo senso non mi stupirei se a breve togliessero di mezzo anche la 0018v, cioè l'americanina di perry, che ha gli stessi 'vintage appointments' della mia, sarebbe coerente.
detto questo, a me che me frega? io me la tengo stretta!
(p.s. per quanto mi riguarda, il manico della om28v è una gioia)
EliminaChe arrivino a modificare la 00-18v è la prima cosa che ho pensato, tanto più che hanno già fatto fuori le Golden Era, Authentic e Marquis (dread comprese). Nel malaugurato caso sono più che felice di averne presa in tempo una "come si deve" ;-)
EliminaInsomma dopo tutte le buttate vintage ora stanno puntando sulla riedizione dei vecchi modelli col manico della serie Performing artist, che sarà pure più versatile, ma restringe di molto la scelta dei fingerpickers, che non sono pochi! Certo che continuiamo ad osannare le Collings o le Santa Cruz che poi spesso hanno quel tipo di manico con la spaziatura stretta, ma non capisco l'operazione. Con tutto quel popo' di catalogo che si ritrovano, forse era meglio ammodernare alcuni modelli non proprio indimenticabili e tenere una certa diversificazione sui modelli storici. Logiche di mercato, di certo lungamente ponderate, anche se non sempre vincenti! A Sarzana faremo test accuratissimi :D
PS: modified V-iva! ;-)
Eliminama poi soprattutto queste riedizioni di modelli storici col manico "da elettrica" (passatemela) crea degli ibridi che snaturano la chitarra. tanto più che io resto convinto che parte (magari minima) del suono di una chitarra passi in qualche modo anche per il manico, e un manico più cicciotto e largo e una tastiera in ebano come si deve, secondo me dà qualcosa in più in termini sonori.
Eliminaocchio che ora parte il vaneggiamento liuteristico: io penso che già di per sè l'ebano della tastiera dovrebbe, in virtù della sua altissima densità, riflettere meglio di un palissandro la vibrazione sonora che passa 'anche' sulla tastiera al pizzicare della corda, e una tastiera dalla maggiore larghezza offre maggiore superficie di riflessione.
il suono prodotto da una chitarra è il frutto di una combinazione di elementi che, ciascuno in diversa misura contribuiscono a formarlo. la tastiera è uno di questi elementi che magari contribuisce in misura minima, ma son convinto che anch'essa faccia la sua parte. adesso internatemi, ma con la om28v, grazie.
Sono d'accordo sul fatto che questi interventi snaturano la chitarra, ma non tanto per le proprietà sonore quanto per un discorso, diciamo, filologico (bum!). E' inutile che riproduci una chitarra come quelle di ottant'anni fa se poi ci piazzi un manico moderno, tanto più se lo monti già su una serie di chitarre realmente moderne come le performing artist. Ma la cosa incomprensibile è lo sbilanciamento del catalogo: stanno eliminando i modelli vintage, che sono la memoria di Martin, per sostituirli con dei doppioni ibridi senza storia che rischiano di non accontentare nessuno.
EliminaPuò andar bene se lo fa Santa Cruz, che reinterpreta e attualizza i modelli storici inventati da Martin, ma è assurdo che Martin copi Santa Cruz che reinterpreta Martin! Un gioco degli specchi che rischia di disorientare anche i fan più affezionati.
Quanto al tuo internamento, se io sono ancora a piede libero puoi andare tranquillo! :D
Anche se...
... ho come l'impressione di aver chiuso il cerchio, perchè sto rivedendo parecchie cose. Certe teorie sono davvero molto affascinanti, ma non si riesce mai a trovare una conferma definitiva. Anzi! Per dire:
la mia 000 RK che a detta del liutaio suona meglio di tante Martin, ma pesa un quintale!
La mia parlour che suona bene pure con le catene tagliate con l'accetta e il ponte incollato con una sbavata di attak!
Le Eastman da 1000$ che se la battono quasi alla pari con pezzi da 3000.
Le Martin Golden Era e Authentic che dovrebbero resuscitare il suono delle loro antenate, che poi quando ne provi finalmente una (da 65.000$!) somiglia a una 00-28v.
E la mia Martin 00-18v col top non proprio bookmatched, ma che suona da dio!
C'è di che ripensare... ;-)
per me uno dei più grandi misteri del mondo acustico è quello che sta avvenendo in casa gibson.
RispondiEliminail nostro Rev. ha messo le mani su una chitarra eccezionale, la cui costruzione, se non erro dovrebbe risalire a circa 4 anni fa, appartenente a una serie limitata. dopodichè lo stesso identico strumento, diventato "di serie", è una chitarra che sembra una copia cinese malfatta e mal suonante. in più sono spuntate nuove sigle di modelli, che richiamano modelli antichi (j-35, che peraltro fu una chitarra low-cost realizzata per pochi anni durante la grande depressione) altre come la j-15 che pare una sigla mai usata prima (ho cercato e cercato ma non è uscito nulla in merito), tutte a costi decisamente più bassi di quanto gibson ci aveva abituato.
leggo in giro che crescono le lamentele degli utenti sulla qualità degli strumenti. chissà se tutto questo non sia legato alla faccenda di qualche anno fa, relativa all'importazione illegale di legni pregiati, di cui fu accusata gibson e che probablimente la costrinse a trovare altrove la materia prima per le acustiche!
Mi fai passare per un grande intenditore...invece è stato solo un colpo di culo.
EliminaDi sicuro la materia prima sta incidendo parecchio. Milioni di chitarre prodotte nel mondo (solo Martin ne fà circa 100.000 all'anno!) stanno mettendo in crisi il sistema. Il legno disponibile cala e i fornitori alzano i prezzi. Infatti diversi produttori stanno tentando nuove strade. Martin coi "sustainable woods", Gibson che introduce legni come il noce americano che di norma non rientravano nella produzione di serie, Taylor che promuove responsabilmente l'ebano striato per le tastiere, ecc.
EliminaNon per niente a Sarzana, in programma tra le conferenze, è previsto un incontro con Jean Larrivee dal titolo: "Approvvigionamento dei legnami: le difficoltà nel procurarsi il legno oggi e come lo sarà nel futuro. L’aumento continuo dei costi e come tutto ciò andrà ad incidere sui prezzi delle chitarre". (sab31, ore 14,30. Molto interessante!).
e se il futuro fosse questo?
Eliminahttp://www.youtube.com/watch?v=egqvAtxogig
E' forse spoetizzante, ma se la chitarra avesse un bel timbro (e il nome di un grande produttore) il mercato potrebbe anche orientarsi in modo diverso. In fondo si ascolta con le orecchie.
Nooo, che tristezza... già sono costretto ai pianoforti di plastica...
EliminaPer costruire chitarre e tanti altri strumenti a corde bisogna consumare legno, cosa che ha un certo impatto sull'ambiente, ma prima di arrivare a soluzioni come questa credo che si possano tentare altre strade. I costruttori si pongono giustamente il problema, ma prima bisognerebbe fermare la deforestazione selvaggia su larga scala condotta per scopi ben meno nobili della musica.
Però l'uomo pare intimamente stupido e può darsi che ci ritroveremo a suonare chitarre "di plastica" mentre continueranno ad abbattere le foreste per costruire strade, allevare bestiame, aprire miniere a cielo aperto e sfruttare tutto lo sfruttabile senza ritegno.
PS: tra l'altro, proprio in Italia, abbiamo l'esempio della Magnifica Comunità di Fiemme che gestisce in modo sostenibile la foresta degli abeti di risonanza.
EliminaCi sono stato un anno che ero a sciare da quelle parti...il tipo del parco (disponibilissimo anche perchè non c'era proprio nessuno) mi ha raccontato che quando arriva qualche liutaio americano di grido, vanno con "l'esperto" nel bosco, gli indicano gli alberi pronti, li battono e li segnano. C'è chi ne compra 2-3 insieme.
EliminaIo non ho ancora capito quanti top buoni si possono ottenere da un abete. In una intervista Bill Collings raccontava che da un tronco intero di adirondak aveva ricavato solo 20 top perfetti. Poi gli altri voglio vedere se li butta, ma quanti usabili se ne ricaveranno mediamente? A Sarzana devo ricordarmi di chiederlo a quelli della Ciresa.
Eliminama la OM28 standard non c'è sempre stata? tra un po' smetteranno questa e riprenderanno l'altra, indubbiamente sono chitarre diverse, ma se è diverso anche il prezzo...secondo me si tratta solo di artifici per "muovere" il mercato. Mentre lo dico sto ascoltando il suono della v su YT, che libidine...
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