Ho fatto due batterie di prove prendendo a riferimento un microfono Shure M48.
Le prime tre tracce sono state registrate in diretta in una scheda SM pro audio PR8E, per verificare prima il segnale puro del Lyric, poi quello "aggiustato" dalla Para Acoustic DI sempre di LR Baggs.
Problema: la scheda audio non ha l'uscita cuffia, quindi ho dovuto regolare la DI utilizzando un mixer Behringer in cui ho lasciato neutri tutti i controlli di tono, dopo di che sono tornato in diretta nella scheda audio. Ma il risultato che si sente nella terza traccia è parecchio diverso da ciò che avevo in cuffia sul mixer. In questo caso la catena DI-mixer-cuffie-scheda ha falsato completamente la prova, soprattutto per quanto riguarda la resa col plettro che ha sempre una dinamica complessa ed è uscito fangoso come fosse registrato con un pessimo piezo.
Nella seconda batteria di prove ho ripetuto il test, ma per così dire, dalla parte dell'ascoltatore, che è l'aspetto che mi interessa maggiormente, visto che ho destinato il Lyric ad un utilizzo live. Sono entrato nel mixer Behringer lasciando sempre l'equalizzazione neutra e ho registrato ciò che esce dalle casse con uno ZoomQ3.
E anche qui non mi ritrovo con le regolazioni della DI. Ascoltando dalle casse avevo abbattuto buona parte delle frequenze medie e alle mie orecchie il suono risultava ben bilanciato, chiaro e aperto, mentre lo Zoom mi ha restituito un suono scuro e pieno di frequenze medie soprattutto nello strumming. Quindi dovrò cercare un compromesso per avere una buona resa sia con le dita che col plettro.
E anche qui non mi ritrovo con le regolazioni della DI. Ascoltando dalle casse avevo abbattuto buona parte delle frequenze medie e alle mie orecchie il suono risultava ben bilanciato, chiaro e aperto, mentre lo Zoom mi ha restituito un suono scuro e pieno di frequenze medie soprattutto nello strumming. Quindi dovrò cercare un compromesso per avere una buona resa sia con le dita che col plettro.
Mica facile fare dei test attendibili. Soprattutto quando la catena degli elementi in gioco si allunga. Probabilmente la posizione dello Zoom dentro la piccola sala prove era infelice, anche in relazione alla tipologia delle casse, due LD Maui28 simili alle Bose L1, ma dotate di subwoofer che danno un suono equilibrato solo a una certa distanza.
E' chiara la superiorità dello Shure M48, ma il Lyric mi sembra in grado di svolgere bene il suo compito microfonico unito alla praticità di utilizzo. Sicuramente dovrò approfondire le potenzialità della Para DI che ha un sistema di equalizzazione piuttosto sofisticato soprattutto sulle frequenze medie, punto critico di ogni chitarra acustica. Insomma mi toccherà studiare. Ho voluto la bicicletta e ora devo pedalare. Ma stavolta ho la sensazione di avere una bici da corsa, di quelle che non basta montar su e pedalare come viene. La condanna dei pedalini!
Credo davvero non sia facile , sia registrare fedelmente ciò che si suona , che ricercare il "nostro" suono. Che poi è talmente nostro che forse esiste solo nella nostra testa... e poi le difficoltà sul palco , i fischi ( e i botti ) , insomma le nostre chitarre con il buco sono difficili da allontanare dal divano di casa , dove tutto suona come deve ma è quasi impossibile da riprodurre. Per quanto mi riguarda , al momento mi sono arreso al piezo , il fishman della walden è onesto , e come succede spesso il pubblico non chiede la luna ed io , obbediente , non gliela do ! Soffro pure di vertigini eh eh eh Però tu continua , così mi faccio un idea e nel caso so dove trovare la stairway to moon :DDDDDDDDDD
RispondiEliminap.s.
non prendermi troppo sul serio , stai facendo un ottimo lavoro che aiuterà molti di noi ma soprattutto te e la band!!!!
Io ti prendo sempre sul serissimo, Ste! Infatti hai ragione, il pubblico non chiede la luna e del suono della mia chitarra probabilmente non gli importa una beata...! Quindi in buona parte sono le solite pippe da chitarrai ;-)
EliminaDiciamo allora che un buon suono ti aiuta a suonare meglio e alla fine anche il pubblico è più contento. Come diceva Totò, è la somma che fà il totale! :DDD
Un'ottimo test comparativo, certo che lo shure è migliore, ma il Lyric, non ne esce certo con le ossa rotte, tutt'altro, sicuramente come dici bene anche tu: la catena degli apparati in sequenza è lunga, e questo falsa un po' il risultato finale, è un po' come fare il gioco del telefono, ma comunque il liryc, non lo sento così medioso, forse nella registrazione fatta dallo Zoom hai ragione, ma in quella precedente non mi pare proprio, ovviamente lo Shure M48 è più naturale, ma come ho scritto sopra, tra i sistemi on board, questo questo Lyric lo trovo davvero buono :-)) giudizio da ascoltatore, che si trova alla fine della catena ;-)))
RispondiEliminaInfatti il Lyric di suo è anche troppo brillante e ho dovuto regolare la microvite del segnale tutta sui bassi (altro elemento della catena!). Forse potrei usarlo anche al naturale facendo l'equalizzazione sul mixer, ma poi non avrei i filtri anti feedback che ci sono sulla DI, che sono indispensabili, quindi tanto vale imparare ad usare bene quella. Sono sicuro che in coppia con quella DI il Lyric può dare molto di più di quel che ho tirato fuori. Quella DI non è semplice, almeno per me. Il problema è capire bene il sistema dei tagli delle frequenze medie in rapporto alla risposta delle casse che usiamo. Che poi cambiano anche a seconda di dove suoni e quindi auguri! :)))
EliminaInnanzitutto complimenti per la "scientificità" del test. Io concordo con Mimmo, il suono più bello è quello al con lo shure diretto nella scheda, ma già lo sapevamo del resto, e comunque anche quello, passando dalle casse perde molto. In generale mi pare che il suono del Lyric sia buono e quantomeno non ha le caratteristiche negative del piezo, io lo sento sempre un po' secco, ma alla fine la cosa più importante è sentire come esce nel contesto del gruppo dal vivo,
RispondiEliminaVero, è troppo secco, direi "metallico". Però è un segnale lavorabile anche attraverso il mixer, cioè può essere equalizzato in modo efficace proprio perché non ha la timbrica plasticosa del piezo. Va tarato con una microvite posta nell'unita di volume alla buca, che serve per aggiustare il segnale in funzione delle diversità timbriche di ogni chitarra, e già questo è un lavoro di fino non così immediato, anche perché la microvite è sensibilissima. Quindi probabilmente devo trovare ancora l'equilibrio giusto tra la regolazione del Lyric e gli aggiustamenti sulla DI. Sicuramente la Para DI, che è specifica per chitarra acustica, ha dei controlli molto efficaci, ma per contro non è così immediata. Ad esempio il notch per eliminare frequenze che innescano il feedback, può essere utilizzato anche come filtro EQ. In sintesi credo che tutto il sistema consenta di avere un suono realistico arginando i problemi dl feedback, ma è un sistema che richiede il giusto intervento su ogni anello della catena, quindi si va per prove ed errori. Se non altro credo di aver verificato che il sistema è flessibile ed è possibile lavorarci sopra.
EliminaIl Lyric va mica male…poi noi pretenderemmo di avere lo stesso suono acustico anche "in grande" in un impianto audio. Il che è veramente impossibile. Bisogna accontentarsi di avere una timbrica che si armonizzi con gli altri strumenti della band, ed è già un risultato. Poi c'è la soddisfazione di aver fatto il montaggio tutto da solo (a parte il foro praticato dal liutaio)
RispondiEliminaOttimo Perry.
Non va male no! E anche se in questo test non sembra particolarmente fedele, ti assicuro che dal vivo è un'altra cosa. Ovvio che va trattato, infatti sono partito da regolazioni sulla DI che avevo fatto suonando insieme agli altri. Ma un buon suono acustico non è necessariamente efficace nell'insieme degli strumenti e viceversa. E la ricerca del compromesso non è facile.
Eliminaa dire il vero la ripresa del q3 non mi sembra molto bella, il q2 secondo me lo supera abbondantemente nei dettagli
RispondiEliminaIl Q3 ha effettivamente dei limiti. E' in grado di riprendere con buona approssimazione un ambiente sonoro, ma aggiunge "colorazioni" timbriche discutibili. Anche la registrazione della sola chitarra che ho fatto in casa tempo fà, restituivano sempre un suono un po' diverso rispetto a ciò che sentivo con le orecchie. Già le 3 impostazioni del segnale di registrazione (low, high, automatico) sono poco efficaci, praticamente low e auto sono inutilizzabili.
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