Scusate se mi sono dilungato.
Ieri sera sono andato nel suo piccolo ma dignitoso appartamento datogli dal comune di *****. Gli ho portato la pizza, lui mi parlava, ma io a fatica riuscivo a inture qualcosa. Mi parlava della sua malattia, dei crampi che gli vengono ogni 5 minuti a causa del farmaco.... un'ora imbarazzante nella quale il dialogo era impossibile. Poi gli ho regalato il CD con alcuni brani da me incisi e il discorso è caduto sulla chitarra. La sua in un momento di rabbia l'ha fracassata, ma un nostro amico l'ha convito a comprarsene un'altra. 70 Euro, "per settanta euro non è male come chitarra" continuava a spiegarmi. L'ho presa in mano, l'ho accordata, ed ho iniziato a suonicchiare qualcosa, poi ho avuto l'illuminazione di accennare qualcosa di Young. E da quel momento non è più servito aprire bocca, la musica parlava per noi. Io suonavo e lui tentava di cantare i pezzi, poi ha preso lui la chitarra in mano e riusciva magicamente in qualche modo a fare gli accordi di brani suonati migliaia di volte. Ha suonato, suonato, gli è venuto un altro crampo che l' ha fatto contorcere, ma sbagliando posizioni e corde da far vibrare non ha mollato la chitarra. Poi mi ha riconsegnato la chitarra continuandomi a dire che per 70 euro non era male. Si Enzo, la più bella chitarra che io abbia mai visto.
Quando si legge che la musica è un linguaggio universale che parla a tutti e bla, bla bla bla, lo leggi e dici "che bella sta cosa". Ma quando lo provi sulla tua pelle non riesci a dire "che bello" perché sai che è riduttivo.
Bravissimo Stefano...non mi vergogno a dirti che mi sono commosso.
RispondiEliminaTante volte non siamo contenti, pensiamo di avere dei problemi, ci sentiamo frustrati per delle situazioni che sono RIDICOLE in confronto ai VERI problemi della vita...e certe situazioni come quella che tu ci hai descritto ci devono far pensare....molto...
RispondiEliminaGrazie e bravo Stefano per questa tua testimonianza e grazie alla Musica che ci sa regalare attimi di felicità anche nei momenti più difficili.
Come tra di voi dopo aver cominciato a suonare , le parole non servono. Un grazie a te per la condivisione e un abbraccione a entrambi , che l'amicizia e la musica non vengano mai meno !
RispondiEliminaSono restio nel commentarvi in questi ultimi mesi per vari problemi di salute,dopo la moglie
RispondiEliminacome già sapete ora tocca me, ma vi leggo spesso e ho due considerazioni,la prima è che le mie problematiche,anche se importanti, (sono stato dimesso dall'ospedale la settimana scorsa) sono poca cosa a confronto di Enzo,la seconda è il contesto nel quale consideriamo la musica,nel caso in oggetto,
amaro,e comprendo l'amico Stefano R. ma ho notizie di brani musicali a noi molto cari hanno risvegliato
dal coma diverse persone e questo almeno mi consola.
Un pensiero al tuo amico Enzo.
Bentornato Macca!
Eliminaun abbraccio mich :-)
Eliminaforza Macca
EliminaUn caro saluto Micky !!
Elimina;-)
Grazie a tutti,come diceva qualcuno (De Filippo?) : "addà passà a nuttata",nel mio caso, quest'anno infame.
EliminaVi abbraccio
Drammatico. Dover rinunciare alla propria capacità di esprimersi, per colpa del "caso", dev'essere al limite dell'insopportabile. E ascoltare musica senza poterla più praticare dev'essere una punizione ancora più cattiva. Si, siamo appesi a poco e dovremmo sforzarci di apprezzare quello che abbiamo perché potremmo perderlo da un momento all'altro. Ma il rapporto tra "essere" e "avere" ci è sempre meno chiaro.
RispondiEliminaVedere soffrire le persone per cui si prova affetto è terribile, è una sensazione che ti svuota e che ti riempie di mille inutili domande.
RispondiEliminaIl tuo amico Enzo non dimenticherà mai quell'ora passata assieme a te, e anche noi che abbiamo letto questa tua intima pagina di diario, non la dimenticheremo mai..
Un forte abbraccio a tutti e due..
Un saluto e un abbraccio.
RispondiEliminaAl
Questo blog trasuda di vita vissuta ed e' per questo che mi piace. Un abbraccio fraterno a tutti coloro ai quali la vita non riserva solo le rose, ma anche (e a volte, purtroppo, soprattutto) le spine ed anche a coloro i quali invece cercano di "limarle" queste spine.
RispondiEliminaIo c'ho una lima lunga due metri e mezzo...;-)))))
EliminaAl
una grande tristezza, purtroppo anche un mio cugino soffre dello stesso problema
RispondiEliminaadesso visto che a Milano ci sono code di un anno e non sembra che abbiano un grande successo le cure
sta provando a Cuba
http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1995/11/11/Esteri/PARKINSON-CUBA-SPERIMENTA-CURA-CHIRURGICA_162700.php
sembra che ci siano risultati positivi
Grazie ragazzi, di solito non esterno queste cose, ma avevo questa cosa dentro e l'unico posto dove sapevo che qualcuno avrebbe capito era questo. Scusate per questo mio uso personale de mezzo pubblico ( ah ah, battuta!).
RispondiEliminaNessun problema! Il motto di questo blog è "chitarre acustiche, musica e slow food", ma sono cose intimamente legate ad una certa visione della "vita". E quando c'è chi è capace di raccontarla con sensibilità e misura, allora diventa un arricchimento per tutti ;-)
EliminaQuella li e` una malattia bastarda, che ti imprigiona nel tuo stesso corpo, per chi come noi usa come canale di comunicazione, la musica suonata, e` Aancora piu` pesante da affrontare.... mi sono immedesimato nel tuo amico Enzo, e mi e` scesa una lacrima di rabbia... pero` ho notato che chi viene colpito da tragedie del genere, sviluppa una forza d'animo , che la nostra, in confronto e` quella di un lombrico.....
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