giovedì 14 novembre 2013

Uno zero fret per ogni chitarra (e altri strumenti a corda)

ZerO Glide è un dispositivo che rimpiazza il capotasto, sostituendolo con un passacorde in osso ed uno zero fret.


I vantaggi di questo dispositivo sono principalmente tre:
- migliora la suonabilità dello strumento, dato che lo zero fret è alla stessa altezza degli altri tasti, mentre gli slot di un capotasto tradizionale sono realizzati un pelo più alti, per praticità di installazione;
- migliora la stabilità dell'accordatura perchè la corda non è strozzata negli slot del capotasto e il primo tasto (0 fret) è alto come tutti gli altri;
- il timbro delle corde suonate aperte è uguale a quello delle corde premute perchè il materiale di appoggio è di tipo metallico in entrambi i casi.
Rispetto alle chitarre che nascono con lo zero fret - oramai una rarità, a parte le manouche - il Glide Zero Fret è realizzato in un materiale molto più duro rispetto agli altri fret e quindi non si usura rapidamente a causa dei bending, inoltre l'installazione è reversibile.


Ok, premesso che non sto facendo il piazzista per questo oggetto, queste motivazioni mi sono sembrate piuttosto convincenti e l'ho già messo nella wishlist per il prossimo ordine dal tedesco ... e voi che ne dite?

21 commenti:

  1. Praticamente lo zero fret, è "incastonato nell'osso del nut, solo che nella foto mi sembra leggermente avanzato rispetto alla fine del nut, ma forse è solo una mia impressione, però se così non fosse perderesti l'intonazione su tutta la tastiera, un'altro piccolo appunto: nel caso di una Martin pre war, che ha in nut con la base obliqua, come si fa? oppure hanno previsto anche questa eventualità, facendo dei nut appositi per questa tipologia di strumenti? :-))

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    1. Credo che si tratti di un'impressione generata dalla prospettiva dell'immagine. La casa produttrice insiste molto sul miglioramento dell'intonazione, mi stupirei fossero incorsi in un errore così banale.
      La base del nut in osso deve comunque essere rifinita per regolare l'altezza, quindi penso che con un lavoro accurato possa essere adattato anche alle martin pre-war. Hanno predisposto tutta una serie di nut pre-slotted di diverse dimensioni, ed in più alcuni non slotted per chitarre particolari, come ad esempio le 12 corde.

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  2. mi piace molto..... poi si sa io preferisco lo zero ....

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    1. Sono molto interessato anche io ... lo ordinerò sicuramente, anche se non in tempi brevi, sicuramente dopo l'inizio del prossimo anno.

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    2. ho due chitarre così e trovo che sia molto meglio del capotasto tradizionale

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  3. Tempo fa si usava e si trova ancora su qualche vecchia chitarra. Mi chiedo perché sia caduto in disuso, tra l'altro semplificherebbe la costruzione del nut.
    Dubbio: il timbro delle corde suonate aperte è uguale a quello delle corde premute. Ma di solito quelle aperte suonano "meglio" perché sono bloccate negli slot e non in appoggio, quindi sono più stabili, vibrano meglio e danno corpo al suono complessivo. Da quel che vedo nella foto c'è il rischio di una dispersione di vibrazioni nel passaggio tra l'appoggio sul nut e quello sullo zero fret. Forse sono pippate, ma dal punto di vista timbrico più che un guadagno sembrerebbe una perdita...

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    1. Non so se suonano meglio ... suonano diversamente. Tantissimi pezzi per sola chitarra acustica sono suonati con il capotasto al secondo tasto per abbassare un poco l'action, ma soprattutto per avere una omogerneità di suono tra note a vuoto e note tastate.
      Per quel che ne so io, nel caso dello zero fret il capotasto ha solo una funzione di "passacorde" ovvero di tenere le corde nella posizione corretta (evitando per esempi che con un bending vengano spostate lateralmente sullo 0 fret alterando così la spaziatura tra le corde). la trasmissione della vibrazione avviene nel punto di appoggio sul fret metallico ...

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    2. Comunque il bello di questo sistema è la reversibilità totale: se uno riscontra che il sistema non è soddisfacente, basta un colpetto di martello per staccarlo e una goccia di superglue per reincollare il vecchio capotasto. Al limite si butta via una ventina di euro ed un'oretta di lavoro ...

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    3. Come dicevo, forse le mie son pippate :)
      A proposito, per superglue intendi l'Attak? L'ultima volta che ho cambiato le corde alla mia 000 si è scollato il nut. So che in teoria non dovrebbe nemmeno essere incollato, ma gli si dà una goccia di colla solo per tenerlo fermo. Non sapevo che colla usare e l'ho rimesso in posizione così, ovviamente con la pressione delle corde non si muove. Quindi la prossima volta posso metterci una goccia di Attak o cosa?

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    4. non mettere l'attak, usa una goccia una di vinilica, ma non sul fondo ma dal lato che tocca il legno della tastiera, è il modo migliore per tenerlo fermo e per non provocare danni nel caso tu voglia sostituirlo un giorno

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    5. Nel video dimstrativo del montaggio dello zero glide usano due goccie, una in cima ed una in fondo al nut dal lato che batte contro la tastiera, di questa "superglue". Se non sbaglio è il nome che gli americani danno al cianacrilato, quindi attack. In una altro forum ho visto che per il nut sconsiglino l'attack, per il motivo che espone Mimmo, ma anche la vinilica, per via della sua "gommosità" che assorbe le vibrazioni ... ma essendo data su un lato del capotasto, mi sembrano tuttee pippe mentali.

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    6. preferisco attack ma certo con una dose minima....
      i gusti so gusti....

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  4. con lo zero fret le corde a vuoto suonano bene come le corde tastate....
    non si perde nulla, solo con le acustiche con capotasto tradizionale si sente che suonano meglio a corde vuote perchè essendo il capotasto leggermente più alto le corde oscillano meglio e l'osso è meglio del metallo

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    1. guarda, il discorso che a vuoto oscillano meglio perché sono più alte non è motivato.
      Se non sbattono, o più alte o più basse non cambia, anche l'osso o il metallo o altro
      similare non fa differenza stimabile. Che conta credimi è altro.

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  5. la cosa è molto interessante ma non credo che avrei il coraggio di fare questa prova su una delle mie due chitarre. ma se avessi una chitarra 'da sperimentazione' lo farei senz'altro!

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    1. potresti comparti quelle Eko da 60 euro poi cambi il capotasto e ti ritrovi come le eko fatte negli anni 79 zero frets ....ahahahah ritorno al futuro

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    2. se mi ricrescono anche i capelli, lo faccio subito!

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    3. ahhhh ..... si lo farei subito anch'io....

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    4. Il vantaggio di avere una chitarra buona, ma non così di valore, è che puoi sperimentare senza farti tanti patemi queste modifiche che ti incuriosiscono. Comunque l'installazione non comporta alcuna modifica alle parti originali della chitarra per cui è perfettamente reversibile.

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    5. ti faccio una domanda .... per email

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  6. Sono solo un appassionato e modesto chitarrista. Memore della mia vecchia Eko Ranger ho applicato a una mia chitarra nuova un tasto zero autocostruito con semplici elementi di buonsenso e per prudenza in modo reversibile, senza null'altro sapere. Be, vi dico che il risultato è stato entusiasmante, al di la di ogni sofistica impressione.

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