Si parliamo di sesso.
Non so dove, ma tempo fa ho visto che
esiste una forma di volontariato che mi ha lasciato completamente senza parole,
totalmente disorientato, esterefatto.
In pratica si tratta di questo: esiste
un’associazione http://www.assistenzasessuale.it/ che si occupa di fornire assistenza sessuale
a chi, causa grave handicap, non può provvedere da solo, inutile dire che si
tratta di ragazze. Orbene, aldilà delle facili battute e quant’altro, questa
cosa è una roba incredibile. Ragazze, giovani e carine le quali si prestano per
puro senso caritatevole ad aiutare chi, da solo, non può soddisfare le sue
legittime pulsioni. A pensarci è assolutamente incredibile.
Ma queste ragazze che fanno? Andando sul
sito, si possono vedere dei video in cui queste donne spiegano cosa possono
fare e fin dove si possono spingere, la qual cosa può partire da un semplice aiuto
alla masturbazione, fino a qualcosa di più… dipende dal rapporto che si
instaura.
Bene, io premetto che sono quanto di più
lontano ci possa essere dalla religione intesa nel senso classico del termine,
però davanti a questo fatto mi sono chiesto:
Se esiste il concetto di santità, quali
sono i parametri che lo contraddistinguono?
Voglio dire, Madre Teresa di Calcutta
era una santa donna, su questo anche il più incallito degli atei non può avere
dubbi, ma chi oltre a donare la propria opera, dona anche se stesso non solo in
termini spirituali, ma proprio fisicamente, da effettivamente di più? Ed è per
questo più santo dei santi diciamo… normali?
Chi è disposto a donarsi, senza avere in
cambio ricompense di nessun tipo, ma solo per carita?
Perché alla fine è facile impegnarsi,
prodigarsi, dedicarsi agli altri finchè si rimane su un piano distaccato, il
difficile viene quando, come queste ragazze fanno, devi dare di più e, per di
più si intende il tuo corpo.
Non so se la Chiesa sia a conoscenza di
questo e se, nel caso, lo approvi, ma è certo che queste persone che si
dedicano così… totalmente a chi è stato così sfortunato nella vita, meritano a
mio modo di vedere, un posto particolare nella considerazione della comunità, perché
per fare questo io credo che ci vada più coraggio, più abnegazione, più spirito
caritatevole di qualunque altra attività di volontariato. E non perché le
persone a cui si va a prestare l’opera siano o possano essere magari dall’aspetto
più sgradevole rispetto ai “normali” ma proprio perché questo comporta
abbattere tutte quelle barriere culturali e di educazione che formano lo
spirito di qualunque donna.
Ancora una volta la vita di tutti i
giorni con le sue incredibili sorprese ci insegna che alla fine Maddalena era la
più santa tra i santi.
OT: Aldo mandami la tua mail perchè ho cambiato computer e non ho potuto far migrare i vecchi contatti
RispondiElimina(l'avevo chiesto a tutti una settimana fa circa, ma si vede che non hai letto il post)
Io non so se esistono i Santi, e neppure cosa sia veramente la Santità.... so per certo che chi si dona completamente all'Umanità, con l'anima e con il corpo, sicuramente rientra nei canoni di quella che i Cattolici chiamano Santità, Amare l'Uomo, ovvero l'essere Umano, significa appunto amare anche la sua animalità, perché fino a quando ognuno di noi vive su questa terra l a materia "organizzata" di cui è composto ha diversi bisogni, da l'alimentazione, ai bisogni corporali al bisogno di coprirsi quando fa freddo eccetera, per cui se la Dottrina Cattolica, insegna, di dare da mangiare a gli affamati e di coprire gli ignudi, non vedo per quale motivo anche l'istinto sessuale, non debba far parte di questi principi. Poi ovviamente per parlare di Santità, dipende anche in quale modo chi dona il suo corpo a chi ne ha bisogno, lo fa, nel senso che se c'è anche chi potrebbe provare piacere nel donare il proprio corpo a chi non è in grado di soddisfare la propria sessualità, ma in questo caso chi si dona, soddisfa prima il bisogno dell'altro o il proprio? Io non giudico nessuno dei due comportamenti, ma il dubbio mi è sorto.... :-))
RispondiEliminaPotrei giustificare il dubbio, se si trattasse di aiutare persone "normali" mentre invece in questo caso, o è perversione, o è, e io credo che lo sia, qualcosa che va aldilà del normale desiderio di aiutare gli altri, qui si tratta di andare oltre...
EliminaCaro Aldo , ritorni ( era ora ) con un post delicato come tema ma di una forza prorompente. Perchè i disabili sono persone a tutti gli effetti , ci mancherebbe , ma buona parte dei benèpensanti li vedono un po' come degli angeli asessuati. Mentre hanno tutti le loro belle pulsioni , che in un modo o nell'altro vanno liberate. C'è chi è fortunato e trova il compagno per una vita ,e chi invece deve arrangiarsi. Ma a volte anche l'arrangiarsi , per chi non possiede determinate abilità , diventa impossibile. Ed è sicuramente a queste persone che l'associazione si dedica. Tu domandi ad un certo punto se la chiesa sa e approvi...sicuramente sa , che approvi dubito. Negano ancora gli anticoncezionali alle suore a rischio stupri ,e perchè mai dovrebbe tollerare questo ? Tanto più che per loro è peccato , aldifuori del matrimonio e a puro scopo di concepimento , ogni pratica sessuale.
RispondiEliminaSulla santità , be , rimanendo in termini umanistici ( i soli che mi interessano ) santo è la persona che mette gli altri prima di se stesso , quasi annullandosi. Che forse non è un bene assoluto , ma perlapeppa , in un mondo egoista e egocentrico , ce ne fossero !!!!
A presto scippatore di bassi ( ora mi ruberai la scena delle 4 corde faticosamente guadagnata ah ah ah )
Nahhhh... io non rubo niente, non che non voglia, è che non sono ancora in grado...
Eliminaargomento spinoso... da trattare con sensibilità... ed estremamante personale. non esiste una verità "assoluta" o "giusta"... a chi volesse giudicare consiglio di mettersi per un paio di giorni nelle condizioni di qualcuna delle persone protagoniste di queste vicende e poi rimettersi a pensare....
RispondiEliminaMai giudicare! anche perché spesso il giudizio è "pregiudizio"...... bisogna limitarsi a constatare, ed analizzare tutto ciò che ci circonda, m a non per condannare o assolvere, ma per crearsi una propria scala di valori.... (credo che sai il miglior modo di affrontare la vita, e gli altri, senza conflitti) :-))
EliminaMi colpisce che esista solo il lato maschile che abbia bisogno di attenzioni, carezze e quant'altro..
RispondiEliminaCredo che anche una donna, privata di quello che si può definire, ogni possibilità di poter vivere momenti di intimità in quanto portatrice di un handicap fisico possa desiderare di chiudere per un momento gli occhi e sentirsi donna.
Il mio punto di vista è che, se dietro questa forma di volontariato non si nasconde niente di strano, di perversione, di interessi, è un gesto di grande sensibilità e amore verso chi ogni giorno affronta una prova durissima della vita.
Ciao Aldo !!
condivido appieno le parole di Gianfranco...
Eliminaciao a tutti
Si, è giusto, io non ho controllato a fondo il sito, e non so se ci sono anche dei maschi volontari...
EliminaEh! Argomento delicato!
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