Contrariamente
a quanto Antonio potesse pensare, scegliere tra quei nomi non fu poi così
difficile.
Costretto
com’era a basarsi esclusivamente su quel poco o tanto che sapeva di quelle
persone, scelse quelli che apparentemente gli parevano i più adatti seguendo
esclusivamente il suo istinto. Antonio si fidava anzi, doveva fidarsi delle sue
impressioni non avendo dati certi, obiettivamente non aveva mai avuto modo di
parlare nemmeno una volta con nessuna di quelle persone, conseguentemente la
conoscenza era estremamente marginale, quindi le sue scelte furono
esclusivamente dettate dalle sensazioni, una scelta più di pancia che di testa ma
del resto, tutto quanto faceva riferimento ad in’idea talmente strana e
anticonvenzionale che usare ora il raziocinio, ammesso che fosse stato
possibile, non aveva nessun senso.Così scelti i nominativi, partirono le lettere, ma contrariamente alla precedente, questa volta Antonio era decisamente più sereno, primo perché aveva il dottor Rossi al suo fianco, secondo perché era stato furbo e previdente, difatti in ognuna delle lettere c’erano riportati scrupolosamente i nominativi di tutti quelli che contemporaneamente erano stati contattati, e così pensava Antonio, chi avesse avuto anche una lontana tentazione di rivolgersi alle autorità, difficilmente l’avrebbe fatto, proprio per non coinvolgere tutta quella gente.
Insomma non conveniva a nessuno fare troppa pubblicità… Se uno non era d’accordo meglio tacere e far finta di nulla.
In breve giunsero anche le risposte, molti no grazie, moltissimi i: ci devo pensare… ma anche diversi si, certamente non tantissimi, ma sufficienti per essere già un piccolo esercito, centoventi persone in tutto.
Antonio era molto soddisfatto.
Sei mesi per mettere tutti d’accordo, centoventi persone che in sei mesi si scambiarono una corrispondenza fittissima, ma esclusivamente epistolare e autografa. Niente computer e niente Word, tutto rigorosamente a mano. Non si sa mai…
Tra gli affigliati alla causa c’erano si molti giornalisti, però di testate minori, nessun pezzo grosso di qualche giornalone, nessun divo della carta stampata, ma andava bene uguale. Poi molti docenti universitari, qualche libero professionista, tantissimi scienziati di vario tipo, molti con residenza all’estero (i famosi cervelli in fuga) e intellettuali. Anche qualche scrittore famoso, ma nessun attore o personaggio noto della TV, tranne un pornodivo.
Facendo una media, tolto il pornodivo, tutti gli altri personaggi erano bel oltre la cinquantina, tra cui la stragrande maggioranza oltre i sessant’anni, nessuno con meno di cinquant’anni, sostanzialmente nessun giovane almeno sotto i quarant’anni aveva aderito all’iniziativa.
Un dato sconcertante…
Però il personaggio più importante, il personaggio chiave, il fulcro su cui ruotava l’intero meccanismo era a tutti gli effetti un perfetto sconosciuto: Gianmaria B. Colonnello in congedo dell’arma dei carabinieri, sezione elicotteristi.
Trovarlo fu realmente un’impresa, non si sapeva dove cercare, come cercare, a chi chiedere senza destare sospetti. Questa fu realmente la difficoltà più grande, talmente grande che ad un certo punto si temette che il piano non potesse essere realizzato.
Senza l’elicottero non c’era possibilità.
Ma anche qui, la fortuna ebbe la sua bella parte in commedia, perchè grazie alla segnalazione di un giornalista si arrivò finalmente a lui, e fu una vera botta di culo.
Gianmaria B. sessantatrè anni, dei quali più della metà passati in volo sull’Italia.
Il Colonnello era… un colonnello a tutti gli effetti, dritto come un fuso sia nel corpo che nello spirito, fedele nei secoli nel senso più integralista del termine, un uomo che normalmente viene definito: tutto d’un pezzo.
E allora che ci faceva un personaggio simile in mezzo a questa masnada di sovversivi?
Semplice, quello era per forza diventato il suo ambiente naturale perché pur così diverso, aveva una cosa in comune con gli altri, anche il Colonnello come tutti: non-ne-poteva-più.
Il colonnello fu l’unico ad incontrarsi con Antonio e il dottor Rossi, più che altro per motivi strettamente organizzativi.
Quando i tre si incontrarono sempre al bar Roma, all’inizio non fu semplice, la tensione creata dalla freddezza, diffidenza e circospezione del Colonnello si poteva tagliare a fette. Per Antonio e il dottore invece l’impressione fu quella di trovarsi di fronte a un antico Cavaliere di Vittorio Veneto, a uno di quei personaggi da film in costume che normalmente fanno parti molto severe, gli mancava solo il monocolo e poi sarebbe stato perfetto nella parte.
Poi col tempo la tensione s’allentò, e il Colonnello candidamente confessò che la sua più grande paura era quella di trovarsi di fronte due ragazzotti esaltati, o addirittura aveva pensato anche a uno scherzo, vedendo invece due “anziani” due della “vecchia guardia” si era tranquillizzato e aveva pensato che la cosa poteva anche andare bene, insomma che se ne poteva parlare...
Poche parole, poche indicazioni e nessuna raccomandazione furono sufficienti, tutti a questo punto sapevano tutto quello che dovevano fare, non c’era molto altro da dire, il Colonnello mise anche a disposizione il suo elicottero ultraleggero, una macchina che usava normalmente per mantenersi in allenamento e assaporare ancora il piacere del volo, quindi si congedò rimanendo in attesa di…ordini.
Salutò con un: “Non lo faccio per me ma per l’Italia!!!” Quindi girò i tacchi e se ne andò ancora più fiero e talmente dritto che Antonio e il dottore temettero si ribaltasse…
Ora tutto era pronto, tutti erano d’accordo, tutti i centoventi avevano depositato presso il loro notaio l’autodenuncia, non restava che decidere il giorno.
Il problema era che bisognava trovare un giorno in cui la maggior parte dei rappresentanti del governo fossero riuniti e all’aperto. Ci voleva una celebrazione.
E arrivò.
Primavera, i rappresentanti del governo e delle opposizioni, compreso il capo dello stato si dovevano ritrovare in una piazza di Roma per la commemorazione del centenario della nascita di un certo rappresentante dello Stato e della Chiesa che in vita s’era particolarmente distinto per la sua opera di mediatore, un vecchio democristiano oramai quasi dimenticato da tutti.
Era l’ideale, non era la commemorazione di qualche caduto per la Patria, sarebbe stato irriverente, non era una qualche festa della Repubblica, sarebbe stato inappropriato, era un politico quindi era… appropriato… molto appropriato.
Quel giorno, una bella giornata di sole, i maggiori rappresentanti dello Stato erano riuniti in piazza, c’erano tutti… d’altronde a queste passerelle non mancano mai...
Ecco dunque la sequenza dei fatti:
Dopo un breve discorso di un qualche sottosegretario, il capo dello stato si alzò per andare sul palco e fare il suo breve intervento, dopodiché si girò verso un cippo coperto dal tricolore, si avvicinò per assolvere al compito di levare la bandiera dal cippo per scoprirlo quando dietro di se sentì distinto il tipico rumore di un elicottero, sorpreso il Presidente si girò, vide l’elicottero avvicinarsi, notò uno strano enorme aggeggio, una specie di contenitore dalla forma semisferica appeso con una corda all’elicottero dopodiché fu… il caos.
Nello stesso preciso momento, Antonio e il dottor Rossi se ne stavano seduti trepidanti nel salotto della casa di Antonio davanti alla TV con stampata in volto l’espressione di due adolescenti che si apprestano a guardare un film porno, sapevano perfettamente che da li a poco sarebbe iniziato il pornoshow era solo una questione di secondi e difatti: improvvisa interruzione delle trasmissioni, sullo schermo comparve la scritta TG3 EDIZIONE STRAORDINARIA e il faccione della famosa giornalista, quella che molto indegnamente esibisce il cognome del più grande dirigente del PCI comparve a tutto schermo:
“Ci scusiamo coi telespettatori ma dobbiamo interrompere le trasmissioni perché pare che stamane a Roma un gravissimo atto di terrorismo abbia coinvolto tutti i maggiori rappresentanti dello stato riuniti in piazza per una commemorazione”
La voce della giornalista era perfettamente studiata, calibrata per raccontare l’evento, sufficentemente agitata e carica di tensione drammatica, giusta per la situazione, una recita perfetta.
“Ecco che stanno arrivando le prime agenzie…, le sto leggendo per la prima volta insieme a voi telespettatori…, allora: parrebbe che questa mattina un elicottero non identificato, presumibilmente un ultraleggero, sorvolando la piazza dove avveniva appunto una commemorazione, sganciasse proprio nel punto esatto dove si trovavano tutti i maggiori rappresentanti dello stato, compreso il Presidente della Repubblica… ecco pare… dico pare perché non c’è ancora nulla di certo… comunque pare che l’elicottero in questione abbia sganciato…
MA SIETE SICURI CHE DEVO LEGGERE QUESTA ANSA????”
Urlò agitatissima, col volto sconvolto e la voce diventata all'improvviso starnazzante, la giornalista rivolta alla redazione.
“Scusate cari telespettatori, ma la notizia è veramente incredibile, ALLORA SIETE SICURI??? MI DITE QUALCOSA? LA LEGGO??? AVETE CONTROLLATO BENE? SI?
Bene, dalla redazione mi fanno cenno di si, quindi la notizia è senza dubbio questa, non ci sono ripensamenti e io ve la leggo: allora recapitolando pare che questo elicottero, non ancora identificato, probabilmente un ultraleggero si sia posizionato sulla piazza, nel punto esatto dove sedevano tutti i rappresentanti dello stato e abbia scaricato diversi quintali di merda ehhhmm… volevo dire sterco sulle autorità.”
Antonio e il dottore scattarono in piedi saltando con la foga di due tifosi che assistendo alla finale dei mondiali, vedono segnare l’Italia all’ultimo secondo sei supplementari.
“E VVVVVAIIIIIIIIIIHHH E’ ANDATA!!! L’HA DETTO! L’HA DETTO!!!”
“Zitto ora! Zitto che ci sono altre notizie”
“Bene, amici telespettatori come avete sentito c’e stato un attentato terroristico, questa mattina un elicottero non identificato ha scaricato sulle autorità riunite in piazza diversi quintali di sterco, al momento sembrerebbe che non ci siano né morti né feriti né senzatetto…, solo alcune deputate e senatrici sarebbero state colte da gravi crisi isteriche o comunque fortissime crisi di nervi, e quindi subito ricoverate nei reparti di psichiatria… Alcuni ministri e senatori invece sarebbero stati ricoverati d’urgenza perché inavvertitamente avrebbero ingoiato dello sterco ed ora sono sotto stretta osservazione dei medici.
MA ECCO LE PRIME IMMAGINI DALLA PIAZZA!”
Telecronista:
“Appena avuta la notizia siamo subito accorsi qui in piazza, l’aria è tutt’ora irrespirabile, come vedete la gente è subito sfollata, ma sentiamo alcuni testimoni a caso”
“Lei mi scusi era presente al fatto?”
“E cccerto, stavo a passà pè caso, a me num me frega gnente de ste fregnacce, a n’certo punto o‘ vvisto l’elicottero, me so detto, ma che ce sta a fa n’elicottero n’piazza? Aohh manco l’tempo de sgamallo e giù na montagna de mmmerda, na puzza che nun te dico!!! Na puzzaaah mondiale!!!”
“E che idea s’è fatto a tal proposito?”
“E che idea me so fatto?A coso, l’idea che me so ffatto e c’hanno fatto bbbene, chiunque sia stato ha ffatto bbbene, je sta bbene a sti quattro stro…”
“Ok, grazie della sua preziosissima testimonianza”
“Ma ecco qua questa bella signora; che ne pensa di quanto successo?”
“Ma guardi, io non posso credere ai miei occhi, questi sono pazzi, incivili, oramai l’eleganza in Italia non esiste più, è una roba troppo kitchs, per carità mi lasci andare che mi si impregna il tailleur di questo odore così orrrrrendo…”
“E sentiamo ora questi giovani, che ne pensate di questo attentato?”
“Figoooooooooohhhhhhhhh”
“Ecco un sacerdote!”
“Padre la vedo un po’ inzaccherato… evidentemente lei era presente al fatto, vuole dire qualcosa ai nostri telespettatori?”
“Figliolo… evidentemente le vie del signore sono finite…”
“Ecco un’anziana signora! Vuol dire qualcosa?”
“Guardi io sò penzionata… nun ce la fò a arrivare a fine mese… sò venuta n’piazza pè chiedere una grazia… che so, hai visto mai che te riesce de parlà co qualcuno… e mò però che te devo dì, forse ho pregato troppo forte!!! E che ne so… Equesto è un miracolo venutodritto dritto dar cielo… Troppa grazia Sant’Antonio!!!”
“Bene per ora è tutto dalla Piazza, a voi studio”
“E dallo studio del TG3, ecco che abbiamo le prime dichiarazioni da parte delle vittime dell’attentato, CHI ABBIAMO IN LINEA? IL PRESIDENTE!?
Bene pare che il presidente della repubblica, miracolosamente sopravvissuto all’attentato voglia fare una dichiarazione, è in linea??? Mi sente presidente? Ahhh OK non mi sente ancora, dovete che? Ripulirlo…? Ma quanto ci vorrà?Ahhh… i pompieri lo stanno ripulendo…
Allora un attimo solo cari telespettatori, abbiate un po’ di pazienza perché i vigili del fuoco sono impegnati a ripulire dallo sterco il presidente, certamente un lavoro ingrato, ma sappiamo che i nostri vigili del fuoco sono sempre pronti a tutto, addestrati a far fronte ad ogni evenienza, avvezzi ad atti di eroismo…
Ora è pronto? È in linea?? Si?
OK, Signor presidente vuole fare una dichiarazione agli italiani?”
“Oggi per me è un giorno particolarmente infausto, è con vivo e vibrrrante sconcerto che devo prendere atto di quanto accaduto, queschta è la conferma che il terrorismo in Italia non è stato ancora sconfitto, ma che anzi! E’ tuttora più che mai vivo e virulento, capace di atti di grande barbarie ed intolleranza. C’è ancora molto da lavorare per far si che situazioni di questo tipo non avvengano più sul nostro territorio. Tuttavia confido ciecamente nella sciolerzia e nell’indiscussa capacità delle forze dell’ordine affinché i reschponsabbili di questa barbarie siano immediatamente assicurati alla giustizia. Colgo altresì l’occasione per confermare la vicinanaza dello Stato alle vittime di questo vile atto di terrorismo”
“Grazie signor Presidente, grazie del suo contributo, grazie e… guardi che forse vicino all’orecchio ha ancora qualche segno…”
“Ma ecco che stanno arrivando molte agenzie, vi leggo la prima: dunque pare che il pilota dell’elicottero si sia consegnato alle autorità spontaneamente, ripeto spontaneamente, dai primi accertamenti sembra addirittura che si tratti di un colonnello dell’arma dei Carabinieri in congedo, un’altra agenzia, la leggo insieme a voi, dunque dice che: in alcune città d’Italia, si sta verificando qualcosa di molto strano, non meglio identificati esponenti della cultura, del giornalismo e della scienza si starebbero recando numerosi presso le stazioni dei carabinieri e ai commissariati di zona per, costituirsi, ripeto COSTITUIRSI quali ideatori, mandanti ed esecutori materiali dell’attentato di Roma.”
Antonio e il dottor Rossi felici come due bambini al luna-park si godevano le notizie del TG, in particolare Antonio si sentiva soddisfatto, era riuscito dal niente a fare una cosa di cui, di li a poco ne avrebbe parlato il mondo intero, ma gia ecco comparire i primi titoli sulle maggiori testate online come il New Tork Times, USA Today, New York Daily News, Le Fogarò, Le Monde, Spiegel, El Pais, The Time, Shanghai News, Beijing Ribao, The Financial Time e molti altri, il mondo dall’America all’Europa All’Asia parlava solo di quello e i titoli, più o meno erano tutti abbastanza simili: “Una montagna di merda sulla politica italiana”
Poi entrambi si guardarono e: “Antonio tu che preferisci, Carabinieri o Polizia?”
“Ma che domande Carabinieri no! Se non altro per rispetto a Gianmaria”
“Ok, hai ragione, vada per i Carabinieri, a proposito quanti SMS abbiamo ricevuto?”
“Ad ora siamo a 94 SMS, questo vuol dire che con noi due arriviamo a 96 compagni che si sono costituiti, conto entro un’ora di arrivare a tutti e 120”
Finita qui? Ehh no! ancora non sapevano i due amici che sul web, sui social network la notizia volava perché si sa che:
una notizia un po' originale
non ha bisogno di alcun giornale
come una freccia dall'arco scocca
vola veloce di bocca in bocca.
E quindi molta gente comune stava seguendo il loro esempio: impiegati, operai, pensionati, cassintegrati, esodati, disoccupati, lavoratori a tempo determinato, lavoratori senza contratto, lavoratori con contratti assurdi, lavoratori in mobilità, dipendenti di call-center, insegnanti sottopagati, lavoratori sfruttati in ogni maniera, extracomunitari schiavizzati, insomma tutta quella fetta di società civile che non trovava risposte nella politica, sentiva che quel giorno poteva finalmente protestare facendolo in un modo nuovo, diverso, fuori dagli schemi comuni, addirittura incredibile, semplicemente accusandosi di un delitto non commesso, ma che era il simbolo della loro protesta, perché anche se loro, se tutta quella gente non avevano partecipato direttamente, in realtà era come se tutti avessero ricevuto la lettera e poi fossero stati tutti li, sull’elicottero insieme al Colonnello.
Antonio e il dottore si avviarono per uscire di casa, giunto sulla porta prima di chiudersela dietro Antonio avvisò la moglie:
“Annaaah, esco un attimo”
“Va bene, a che ora rientri per cena?”
“Tranquilla…, più o meno alla stessa ora, oddio… magari stasera può essere che tardo cinque minuti… ma tu aspettami mi raccomando, aspettami non te ne andare…”
Fine
un'apoteosi!! mi sembra di sentire la puzza!
RispondiEliminaMolto realistico quindi....
EliminaPrima dico questo : bravo Aldo , bel racconto , ben scritto , ideato , con la giusta tensione ma mai drammatico.
RispondiEliminaPoi , con rassegnazione , penso che che "quelli" nella merda ci sguazzano , nonostante i bei vestiti e le macchine blu , e probabilmente se la riderebbero sotto ai baffi ( chi ce l'ha ). Ma pensare al napalm è effettivamente troppo sovversivo eh eh eh
Ce volemo provà ? ;-))))))))))
Si... in effetti il Napalm è caro... ho usato un materiale più economico...
EliminaProvamoce...
Al
io preparo l'autodenuncia, ma temo che il vero problema sia l'elicotterista automunito!
RispondiEliminagran bel racconto, complimenti
eugenio
Gia... l'elicotterista...
EliminaMi accodo ad Eugenio.... solo che con un ultraleggero ci fai poco... ci vorrebbe un Chinook, sai quelli bipala HEHEHEHEHE!!! Grande racconto, strutturato, e pieno di suspance, e che finisce anche bene.... magari finisse bene anche qui nella realtà :-)))
RispondiEliminaPe fasse du risate...;-)
Eliminaci è rimato solo quello: fasse du risate, anche perché tra aumenti dell'iva, imu si imu no, tares tarsu, tuc e tic e tac...... ormai le nostre sono risate isteriche :-)
EliminaVi abbiamo trasmesso un episodio della serie: "La politica italiana - una montagna di merda!"
RispondiEliminaRacconto surreale alla Dino Buzzati ... solo che a quelli non gli smuovi un baffo ... la m. è il loro elemento naturale, ci sguazzano come dice Stefano.
merda!
RispondiEliminaTi commento solo ora, ma mi sono letto tutte le puntate!!
RispondiEliminaFinale degno di tutto quello scritto precedentemente!
Dal pornodivo in poi mi hai fatto sorridere sempre di più con la tua ironia!
Speriamo che tutta questa merda ci porti un po' di fortuna perché noi italiani ne abbiamo bisogno! :)
Vero...
RispondiEliminanon ho capito il ruolo del pornodivo :-). Comunque un bel racconto, credo abbia dato la stura ai pensieri di molti su questo blog e non solo.
RispondiEliminaCosa intendi per "su questo blog e NON SOLO?" ;-)
RispondiEliminanon solo agli iscritti a questo blog i politici odierni stanno stanno sui maroni.... :-
EliminaGeniale !! Il finale con i cittadini che si vanno a costituire è un intelligente e ironico colpo di scena.
RispondiEliminaL' epilogo puzzolente era già divertente e piacevole, ma la trovata dei cittadini che si vanno a costituire è un intelligente e ironico colpo di scena che soddisfa anche i lettori con il palato più fine.
Ciao Al.. vado a costituirmi pure io !!
;-))
Aspettami!!!! Veniamo anche io e Mauri...!!!
EliminaTroviamoci in Via Veglia...
Ok.. si va alla Polizia..
Elimina;-)))
Come prima cosa : Bravo Aldo bel racconto e ben scritto !
RispondiEliminaSecondo ........... io co sto ........ ;-) ..... quando iniziamo? ....
ci sto ..... ovviamente ma ........ se raccogliessimo tutta la merda d'Italia ...sarebbe ancora troppo poco !
EliminaNo... ne basterebbe anche solo qualche quintale...
EliminaPiuttosto c'è in giro una gran voglia repressa di protesta, ma nessuno si muove.
Si sente parlare sempre di "protesta civile" che equivale a: Protestate quanto vi pare, ma non rompete i coglioni... Difatti gli unici che lo stato non sopporta sono i NO TAV. Io pur essendo torinese non seguo molto la loro azione se non sui TG, non mi tocca e quindi da buon qualunquista non mi interesso..., ma è un fatto che attualmente sono gli unici in Italia a dire NO io non ci sto, e da buoni montagnini sono duri come le pietre. Per questo danno così tanto fastidio...
Al