venerdì 9 agosto 2013

AAAAAAAAAAAH MI SONO APPENA FATTO UN ORZATA! COM'E' DISSETANTE!

A questo proprosito avete qualche bevanda antica da ricordare?

Io a volte  (perché spesso non ce l'hanno) mi bevo una cedrata
E il ghiacciolo al tamarindo? chi se lo ricorda?
Il Chinotto? (a quanto pare fa successo all'estero)



9 commenti:

  1. Buono il Chinotto!! io compro spesso il Chin8 Neri,
    L'orzata invece la trovo un po' troppo sdolcinata, anche se un bel bicchiere di latte menta e orzata, con una scorzetta di limone, mi porta indietro negli anni....a proposito l'altro giorno la mare sono passati due ragazzi (un ragazzo ed una ragazza), con un carrettino e tre o quattro sciroppi tra cui proprio l'orzata, in più avevano anche limoni freschi da tagliare e spremere ed un grosso pezzo di ghiaccio da grattare, ho speso 5 euro, ma ho riassaggiato la
    "grattachecca" più buona del mondo!!! ;-)))

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  2. no, purtroppo quando ero piccolo non si vedeva un bel niente....

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  3. L'orzata non mi fa impazzire , preferisco il buon vecchio latte e menta molto freddo !
    Sulle bevande antiche , ho già dato in più di qualche diario/blog , per me resta unica e inimitabile la spuma , rossa o nera. Mmmmhhhh , quanto era buona...:-)))))

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  4. spuma a vpolontà, ma anche il ginger (gingerino Recoaro) eh costavano poco al bar della parrocchia....

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  5. un'altra cosa che mi piace moltissimo è quella che da noi si chiama "acqua d'orcio", un estratto di liquirizia che si allunga con acqua.

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    1. questo mi sembra molto interessante...
      mi vado a documentare

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    2. E si trova in giro volendola comprare? Una bevanda del genere l'ho bevuta a casa dei genitori di un compagno di classe di mio figlio, loro sono Siriani, e mi hanno detto che in Siria si usa come da noi il vino per pasteggiare :-)

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    3. gli arabi la chiamano sūs ma io non l'ho mai bevuta e neanche nel negozio vicino a casa mia (Egiziani) mai vista...

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  6. Ricordo quarant'anni fa, ero un allegro studente diciottenne in vacanza in campagna. Settembre, ora di battere il granoturco e aveva piovuto così tanto che le mietitrebbie si piantavano nei campi. Pierangelo, un mio amico coetaneo agricoltore chiese a tutti gli amici di andarlo ad aiutare a fare "le strade" alla trebbiatrice, praticamente raccogliere a mano le pannocchie di mais in una gerla e poi scaricare su un rimorchio. Io risposi all'appello non sapendo cosa voleva dire entrare in un campo con il fango alla caviglia che risucchiava lo stivale di gomma, in mezzo a centinaia di insetti che mordevano dappertutto con le foglie di mais che tagliavano come rasoi e una cesta che spaccava le braccia per il peso. Come in Vietnam.. o quasi..
    Dopo una mattinata di lavoro, sporchi, laceri, distrutti, eravamo in cinque o sei ragazzi, seduti su delle balle di fieno, arrivò la mamma di Pier con un bottiglione di un liquido color ambrato..
    Eva e asì..(acqua e aceto).. in quel momento la più buona bibita del mondo..
    ;-)))

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