La pasta alla carbonara è un piatto
tipico della cucina Laziale e Romana, famosissimo nel mondo, la cui ricetta però é addirittura, secondo l'Accademia Italiana della
Cucina, quella più falsificata al mondo.
Anche l'origine del
piatto è misteriosa: c'è chi dice che derivi dai carbonari umbri
che usavano prepararla mentre sorvegliavano le carbonaie, chi la
ritiene mutuata dalla cucina napoletana (credo a ragione vista la
similitudine di alcuni condimenti) e chi addirittura la fa risalire
allo sbarco alleato giustificando il fatto con la disponibilità del
bacon (e con la mancanza della carbonara sui ricettari regionali ante
guerra).
Io vi presento la mia versione (diciamo
quella di mia nonna) che non ha certamente la pretesa di essere quella originale, ma che comunque coincide largamente con la ricetta e il
metodo di preparazione della Ada Boni (La cucina Romana).
Spaghetti 400 gr.
Guanciale (anche affumicato) 120 gr.
Uova 4 tuorli
Pecorino romano
Olio d'oliva extra vergine
Pepe
Mentre bollite la pasta in acqua poco
salata (sia il guanciale che il pecorino aggiungono sapidità)
soffriggete il guanciale in abbondante olio extravergine fino a farlo
diventare croccante.
Nel frattempo avrete sbattuto i quattro
tuorli d'uovo assieme a un po' di pecorino romano (attenzione a
questo ingrediente: più è buono e stagionato e meglio vi verrà la
preparazione) e a un po' di pepe (a me piace con moltissimo pepe).
E qui c'è il passaggio
caratterizzante, quello per il quale molte persone che conosco non
apprezzano la mia carbonara (e in un certo senso hanno ragione, non
essendo tanto semplice reperire uova veramente fresche), ma quello
che secondo me fa la differenza.
Quando il guanciale è pronto versatelo
assieme all'olio di cottura dalla padella alla ciotola con il
composto a base di tuorli d'uovo molto lentamente e nel frattempo
mescolate attentamente il composto in modo che il calore dell'olio
cuocia leggermente ed uniformemente l'uovo: dovrete ottenere un
composto cremoso, senza grumi di “frittata”.
Scolate la pasta, condite con la salsa
preparata e con abbondante pecorino grattuggiato e rifinite con una
spruzzata di pepe... e buon appetito!
Varianti
Quella che vi ho presentato è la
ricetta come piace a me (e come la preparava mia nonna, una romana de
roma nata alla fine dell'ottocento), esistono però infinite
varianti: c'è chi nel soffritto mette anche la cipolla o l'aglio,
chi cuoce leggermente l'uovo nella pentola di cottura della pasta (la
carbonara frittatina...), chi aggiunge latte o besciamella per
rendere più cremoso il composto... insomma, la carbonara ognuno la
fa un po come crede!
Un piatto ottimo, giocato sulla semplicità con pochi ingredienti, ma proprio per questo non facile da realizzare come si deve.
RispondiEliminaLe stesse caratteristiche di molta buona musica! ;-)
Direi che a semplicità di ingredienti potremmo dirlo un blues...
EliminaMio nipote mi ha regalato molte confezioni di tonnarelli (mi pare che così li chiamino a Roma) mentre questo produttore artigianale, li chiama "pici" (di dove sarà???) Il guanciale ce l'ho. Via...devo provare.
RispondiEliminaReverendo i pici li chiamano così in un'ampia zona (non solo in toscana), se sono quelli senza uovo devono venire molto bene conditi alla carbonara!
EliminaGli ingredienti che uso io sono gli stessi, devo però provare il "passaggio caratterizzante"..
RispondiEliminaSono sempre i dettagli a fare la differenza..
;-)
Si Jan, per me fa la differenza. Però non a tutti piace l'uovo "accrematato", molti preferiscono la sicurezza di una frittatina :)
EliminaMmmmhhh , buona ! La faccio anche io come te , tranne che per il trucchetto dell'olio nella ciotola.Io preferisco sempre mantecare nella padella , perchè rompendo le molecole di amido con un ripasso vigoroso , si forma quella cremina naturale che me gusta mucho. Ma son sottigliezze , la differenza in questo piatto la fa il guanciale e il pecorino.
RispondiEliminaeh, l'amido della pasta andrebbe sempre aggiunto per legare, un amico cuoco mi raccontava che lui è solito "schiumare" l'amido mentre la pasta bolle per aggiungerlo al condimento....
EliminaLa carbonara, e' un piatto, dei carbonari, che in genere erano abbruzzesi, e che la cucina laziale ha fatto suo, un po come l'amatriciana, da me qui ad Anzio, c'e' una variante marinara, al posto del guanciale, soffriggiamo dei dadini di pesce spada, il procedimento poi e' lo stesso, solo che alla fine ci va una spolveratina di pecorino, io uso il moliterno :-))))
RispondiEliminaCiao Mimmo, esistono varie teorie riguardo all'origine, ma leggiucchiando quà e là su internet mi sono quasi convinto che l'origine è napoletana: oltre al fatto che compare su un vecchio ricettario partenopeo (credo metà 800), altri intingoli a Napoli sono fatti proprio con l'aggiunta di una salsa a base di uovo crudo e formaggio.
EliminaInvece riguardo a quella con il pesce spada non l'ho mai mangiata: devo assolutamente rimediare.
PS: ma ad Anzio è rimasto qualche ristorante in cui mangiare bene senza essere spennati vivi?
Ci sono ci sono, basta conoscerli, ad esempio la fraschetta del mare al porto, gestita da ragazzi che provengono tutti dall'istituto alberghiero, cucinano la "mazzama", ovvero il pesce povero, quello che generalmente viene diviso a bordo tra l'equipaggio, hanno un menù fisso a 16 euro, e ti assicuro che non rimpiangi la spigola o l'orata, poi a Nettuno c'è l'officina del pesce, gestita da un ragazzo tunisino, si mangia da Dio, l'ultima volta io mia moglie e mio figlio abbiamo speso 50 euro in tre compreso il vino (locale), sorbetti grappe e caffè, ma ce ne sono molti altri, certo che se ti fermi al porto ti levano la pelle ;-))))
Eliminasono molto interessato all'officina del pesce...di Nettuno
Eliminaper una volta se capito li salterò il menù vegetariano
semel in anno licet insanire
Mimmo grazie me li appunto.
EliminaE'da quando sono nato che vado in vacanza a Tor San Lorenzo, avevo tanti bei ricordi legati ai ristoranti di Anzio sul porto, mi ricordo coi nonni il Gambero negli anni 70 (quello che adesso dovrebbe essere la Fraschetta) e poi il Turcotto e un'altra osteria sulla via parallela al porto che parte dalla piazza, ma adesso non ti ci puoi puoi avvicinare, sparano prezzi assurdi. E l'ultima volta che ci sono stato ho anche mangiato malocchio...
Tra un paio di settimane trasferisco la famigliola al mare, vorrà dire che proveremo quelli che consigli, e magari può essere un'occasione per conoscersi!
Anche io avevo letto dell'origine partenopea ..... eh si i napoletani ne sanno una piú del diavolo .... del crocicchio .....
RispondiEliminaAmo le "variazioni sul tema" .... da provare assolutamente
senza neanche cercare tanto sono convinto che i napoletani su questa preparazione la sanno lunga..... anche perchè molto prima che gli americani arrivassero in Italia durante la guerra e portando il Bacon, già nella cucina napoletana si usava il guanciale affumicato. Ai napoletani non si può insegnare nulla. Per questo ho molti amici napoletani.... per imparare
RispondiEliminaAl piatto è dedicato un film, La carbonara di Luigi Magni
qui lo potete vedere tutto
https://www.youtube.com/watch?v=iyxRsavUZf0
Io ci metto l'uovo intero (per non sprecare) e la faccio mantecare un po' di più sul fuoco perché c'è il bianco...e la pancetta affumicata.
RispondiEliminaQui a Milano non si trova facilmente il guanciale men che meno buono.
Cmq so perfettamente che la ricetta che hai messo è quella giusta.
la carbonara tanto è semplice e tanto la sbagliano...anche nei ristoranti.
Probabilmente solo dalle parti di Roma la si mangia bene.
Come cercare una porchetta fatta bene qui a Milano...impossibile.
si però li in zona c'è il re dei maiali...
Eliminanon si può avere tutto
ahahahahah
non sto scherzando, pare che la carbonara sia veramente la pasta più falsificata, seguita da pesto e lasagne, fatevi due "risate": http://www.docstoc.com/docs/31207828/doc---Accademia-Italiana-della-Cucina
EliminaCipolla o aglio nella carbonara è una bestemmia.
RispondiEliminaAnche secondo me... ma mia moglie non è d'accordo: lei va di cipolla... certo che in casa, a parte la bambina di 6 anni, siamo in due e facciamo la carbonara in due modi diversi....
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