Lanciate qualche anno fa da una società Canadese, queste chitarre avrebbero dovuto essere una novità rivoluzionaria, nel mondo delle chitarre acustiche, alla stessa stregua delle Ovation nel 1967, infatti queste chitarre hanno un bracing integrato costituito da una gabbia in fibra di vetro e carbonio, che riproduce, tutte le catene interne, della cassa armonica, comprese le zocchette e l'incastro per il manico, tutto il resto delle chitarre è in legno massello tagliato al CNC, ed incollato alla struttura, che fa anche da binding e da placca di raccordo alle fasce nella parte inferiore della cassa, insomma l'idea non era male perché riunivano la liuteria classica, nelle forme e nei contenuti acustici, alla tecnologia, che già Kaman aveva ampiamente sperimentato sulla sua linea di chitarre acustiche, culminata con la ADAMAS. Purtoppo, queste chitarre non hanno avuto il successo che avrebbero meritato, ed il marchio è stato rilevato dalla Gibson nel 2007, che ha convertito le linee produttive, per la realizzazione della propria linea songmaker acustica, devo ammettere che la cosa un po' mi dispiace, in quanto queste chitarre le ho provate, ed il loro rapporto qualità prezzo era decisamente notevole, certo non erano piene di fronzoli, anzi decisamente un po' spartane, mancavano intarsi ed ammennicoli vari, e per il fatto di avere il bracing integrato, avevano tutte il medesimo binding nero..... ma non furono create certo per essere guardate ma per essere suonate, e bisogna dire che il loro lavoro lo facevano anche molto bene.
Mi piacerebbe sapere se qualcuno di voi ne ha mai imbracciata una, e se le sue impressioni sono state positive quanto le mie
Mai avuta in mano..Però guardo con interesse queste fughe in avanti anche quando l'uso di materiali innovativi si spinge anche più in là come le Composite Acoustic. Penso che non si potrà continuare a tagliare alberi in eterno. Vero è che siamo un poco tutti feticisti per ul legno, la fibra, il massello ecc ecc, ma alla fine bisogna giudicare con le orecchie.
RispondiEliminaSono d'accordo con te, non per nulla sono stato e sarò sempre un estimatore delle chitarre Ovation, l'unica cosa che mi dispiace, è che la Gibson una volta acquisito il marchio, lo ha tolto di mezzo, vanificando tutti gli sforzi di chi lo aveva creato :-(
EliminaAnche Adobe fece così con Free Hand (due famosi programmi di impaginazione per la prestampa). Approfittando delle difficoltà finanziarie del concorrente, lo compro per ucciderlo e togliersi dai piedi il concorrente.
EliminaCerte volte lo fanno.
Il discorso di Max è giusto , se questo nostro mondo vuole avere delle chance di sopravvivenza , anche l'uso dei legni nobili e massello dovrà essere rivisto,
RispondiEliminaProbabilmente si faranno ancora chitarre di legno , ma a quale prezzo ? Daltronde la ricerca e le tecnologie hanno fatto immensi passi in avanti e ci aiuteranno anche con le nostre "ragazze" , e se lasciamo un po' indietro sentimentalismi e prese di posizione , chissà che non avremo buone sorprese...
Queste chitarre non le avevo mai sentite , ma se dovessi imbattermi in qualcosa di simile in futuro , lascerò alle orecchie il compito di giudicare.
Ma non è la musica il nostro fine ultimo ? E allora...
Io le ho provate ed ascoltate, e suonano proprio come delle buone acustiche, insomma è un peccato che questo marchio sia stato "bruciato", così velocemente
EliminaQuello che adesso ci sembra un po' strano, curioso, inconsueto, domani sarà la normalità..
RispondiEliminaHai ragione è un peccato che Gibson abbia accantonato il progetto, ma ormai sappiamo che le strategie aziendali hanno una sola strada.. quella che porta al dinero..
;-)
io credo che Gibson cerchi di proteggere i suoi magazzini di legname, altrimenti perché non investire in un progetto del genere che oltre ad essere innovativo abbasserebbe di molto i costi di produzione :-))
EliminaMi spiace smorzare il vostro slancio ecologico, ma credo che l'obiettivo non fosse tanto il risparmio di legno, quanto la velocità nella costruzione. La chitarra è tutta in legno massello: top, fasce, fondo e manico, mentre la fibra di vetro e carbonio è impiegata solo per catene e spigoli. La quantità di legno che si risparmia è minima, ma si accelera di molto la parte più laboriosa, cioè taglio, incollaggio e sagomatura delle catene, posa e incollaggio di kerfling, binding e purfling (funiculì e funiculà). In sostanza è una gabbia prestampata su cui incollare fasce e fondo. Più che risparmiare legno, questi tentavano di fare "presto e bene".
RispondiEliminain effetti Perry direi che hai proprio ragione, sfruttavano il sistema per la costruzione degli aerei
Eliminaio credo che più che a un risparmio di legni, si è puntato ad una struttura della cassa più solida e performante, oltre che al risparmio di tempo nella costruzione delle chitarre :-)))
EliminaA me pare una gran bella idea!
RispondiEliminaPurtroppo è morta li, potresti riprendere il filo del progetto magari pensando anche ad un manico in composito, con la tua esperienza nel campo del CNC.... è un'idea buttala li, ma perchè non prenderla in considerazione, magari fra qualche anno ti incontriamo a Sarzana con il tuo Stand dove poter provare nuovi strumenti :-)))
Eliminae proprio per quello mi pare una bella idea! :DDD
Eliminauna bella stampante 3D e via...
Eliminapraticamente come l'arcivernice del Corriere dei Piccoli (...ma tu queste cose mica le puoi sapere...)
Stampante 3d? Per il momento mi pare ancora più preciso e versatile il cnc!
EliminaAlmeno con budget umani, semmò mi "facevo la stampante"! ;)
Arcivernice?Corriere dei piccoli? What?
mai provato ......e se non provi?!
RispondiEliminaVabbè che anche se l'avessi provata ..... le mie orecchie non sono le migliori per giudicare un'acustica!
Io ai tempi ne ho provata qualcuna, e devo dire che suonavano veramente bene, insomma suonavano proprio da "acustica", in certi casi meglio di tante blasonate :-)))
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