venerdì 8 marzo 2013

Ho visto un marziano


Quando suonavo nei dancing, un botto di tempo fa, l'orchestra di riferimento era quella di Andrea Mingardi. Anche lui girava nelle balere, tipo simpatico e intrattenitore nato, con una ironia magari un po' grassa, ma gustosa, da buon emiliano. Era un gruppo molto quotato, aveva già inciso dischi, tra i quali questo.
ecco la traduzione:

Ho visto un marziano 
“bè dov’era? Bè dov’era? E’ impossibile , non hai visto bene”
In mezzo alla campagna vicono a San Giovanni
in mezzo alla campagna vicino a San Giovanni
“Sei sicuro? Sei sicuro?”
Ma vacca....dalla paura mi sono appoggiato al muro!
Era a tre o quattro metri dal fosso e quando l’ho visto mi sono cagato addosso
poi ho pensato: sono fortunato la scienza del mondo ha bisogno di me!
Mi sono avvicinato con un sorriso tragico, ambasciatore del mondo intero
ho fatto un segno di saluto ma sarei scappato volentieri
Ho visto un marziano

“bè come era? Se eri vicino hai visto benino ! ”

Aveva tre gambe, una più corta, sottile sottile che pareva un grissino
con due stava in piedi, l’altra era morta proprio come il pisello di Sandrino
Il tronco sembrava una mortadella e le  braccia due salsiccine,
le mani avevano ventiquattro dita e in cima al petto due o tre tette.
La testa era come un melone, senza capelli, ma in cima aveva l’antenna della televisione.
Quattro o tre orecchie, sette buchi nel naso, una bocca davanti e una di dietro.

“ma cosa ha detto? Ha parlato,? Non tenerci così in sospeso !”

La prima cosa da fare era dargli il benvenuto, ho provato e gli ho detto:
“welcome...bienvenù...vuoi una gomma?”
Poi non ho nemmeno detto marziano, perchè se fosse stato di Venere
era come dire a un milanese se è dell’Inter.
Mi sembri  un coso strano, tutto strambo, ma sei un marziano della mutua?
Dì qualcosa..di cosa? Noi italiani amici, noi italiani nel Mec, ancora per poco...
Ce ne hai di soldi eh? Acciaio inossidabile e noi qua sotto...
Taci che s’è mosso, apre la bocca e dice: “Taf red ni ed luc rocs ni nailati ?”
Cosa? Taf red ni ed luc rocs ni nailati? Aspetta che me lo scrivo...
Ah! ho capito:  è alla rovescia, e parla in italiano fatti dare nel culo!
Da dove vieni?  “Vengo da lontano, vengo da lontano”
Bè ma cosa cerchi qui nel mondo, tu che sei tanto progredito?
Hai un disco volante e un radar in testa e chissà quali altre diavolerie...

Mi ha risposto:  “Un giorno che ero in giro ho pensato che non ne potevo più di stare da solo”
“Ho visto la terra...il vostro mondo e mi è parso di tornare piccolo
ho duecento anni e forse di più e il progresso è cresciuto con me..
Forse non sembra e ti pare una bugia, ma tanti anni fa io ero uguale a te...
Poi guerre tremende, inquinamento, lo spazio che mancava e mi sono trasformato.
La gente non muore più, il mare si è prosciugato, la frutta è sintetica e plastificata,
l’aria è verde e alberi non ce ne sono più, la terra è un deserto a perdita d’occhio.
Se la memoria mi funziona ancora bene, tu devi essere un contadino...
posso stare qui a respirare l’aria buona, posso mangiare un pezzo di cipolla?

Ho visto un marziano, ho visto un marziano, mangiava cipolla e piangeva contento.

11 commenti:

  1. Mi ricordo di lui anche un altro brano , c'è un boa nella canoa...e la partecipazione a Sanremo con il povero Alessandro Bono . Persona simpatica e preparata il minga :-))))

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  2. Aveva una bella band. Ci ha provato varie volte a fare il salto "nazionale". C'è arrivato vicino, con qualche canzone seria, San Remo e qualche ospitata in tv, ma la sua immagine era soprattutto quella da abile cabarettista un po' grasso, come dici tu, e forse non è mai riuscito a togliersela di dosso. Poi ha fatto il suo tempo. Rimangono sue tracce negli spot della Conad "sotto questo cieloooo".

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  3. Miiiiiihhhhh Max, ma tu non sai che per me Andrea Mingardi è il mito dei miti.
    L'ho conosciuto personalmente ne 74 quando si esibiva con la sua band al Cavalluccio di Viareggio, c'aveva una sezione di fiati da far paura. Pensa che è stato vedendo lui che decisi di andare a scuola di tromba. Ricordo il tastierista che era matto come un cavallo e il bassista, un mostro!!! Se non sbaglio la moglie o... compagna stava alle luci. Memorabili gli intermezzi cabarettistici: la parodia dell'esorcista con una versione di Una notte sul monte Calvo di Musorsgskij da paura!
    Sempre una di quelle sere fece la versione dei Queen di Boemia Rapsody, mai nessuno l'aveva ancora sentita, e nessuno conosceva i Queen... In confronto Elio e le storie tese son dei dilettanti, lui cambiava continuamente strumentisti, ma sempre dei fenomeni, facilitato dal fatto che sulla piazza di bologna di gente in gamba se ne trova... Andrea Mingardi è un mostro della musica italiana, ma per apprezzarlo lo devi vedere dal vivo, forse è per questo che non c'ha mai tenuto più di tanto a sfondare nel grande giro. Ora è anzianotto e chiaramente... l'ultima volta l'ho visto verso metà anni ottanta alle Cupole di Cvallermaggiore, anche spettacolone, la gente a spellarsi le mani.
    Poi l'ho perso di vista... ho tentato inutilmente di agganciarlo su Faceboock ma evidentemente non si ricorda più di me...
    Andrea Mingardi? Non ci sono parole è troppo grande.

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  4. Mia sorella ha quell'LP, lo ascoltavamo quando abitavamo a Bologna, tra l'altro il Minga l'ho visto e applaudito più volte live..
    A me piaceva molto "Gig"..
    Gig' t'i fantastic ecezionel formidabil, t'i fort "dio scannabess"!!!!
    Che fenomeno Mingardi !!
    ;-))

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  5. Llo hai conosciuto anche te Max? credo che Mingardi, sia uno di quegli artisti che dovremmo considerare di più, e non solo per il fatto che ha fatto la gavetta, ma proprio perché è un Artista vero :-))

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  6. l'ho visto dal vivo una sola volta .......... ce ne fossero così!!!

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  7. ha ha forte Mingardi, io mi ricordo la mitica sòcmel, "la piò giosta a la mateina e in the night la capezen in Bolivia ed in Kuwait".
    In reltà però non lo ho mai considerato più di tanto, oltre all'aspetto divertente.

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  8. Andrea Mingardi è un grandissimo musicista con una meravigliosa voce da blues.
    Poi il suo carattere gioviale lo ha portato verso un genere musicale che, per l'uso del dialetto, gli ha inevitabilmente ridotto le apparizioni sui palcoscenici nazionali.
    Chi lo comprende non può fare a meno di sentirsi più allegro sentendo le sue canzoni.
    Ma, diamine, che musicista! che artista!
    Grazie Andrea Mingardi!

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  9. le tette sono 12 e 13 comunque ottima traduzione ;)

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