martedì 22 dicembre 2020

Blues for the Mann


Ciao belli, come promesso vi presento questa dolce Martin che mi ha rubato il cuore. Certo, avrei preferito fosse stata Belen Rodriguez a rubarmelo ma.... guardiamo il lato positivo, questa è costata solo 1300 euro. Buone feste e baci!

69 commenti:

  1. E bè, chitarrone! E suonato con grande perizia! Suono dritto come una fucilata, frizzante sugli acuti, ma ben bilanciato su tutta la gamma, con un filo di compressione moganosa. Gran bel suono! Si sente che siete in luna di miele :D
    Complimenti per l'esecuzione e per la nuova chitarra. Bel colpo Danilo!

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    1. ... ma quanto è bella quella paletta?!

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    2. Caro Mirco... giuro mi hai commosso, non mi trovo più col suono della Eastman. Si, gran botta, dura come il marmo ma quando strappi le corde i bassi tengono e non son mai slabbrati, poi si, è un suono moganoso, estrema, ha il suo carattere. Devo anche dirti che nella sua semplicità di finiture la trovo stupenda, bella la paletta ma è anche piacevole il satinato, leggera e viva, ti vibra addosso. Son davvero contento. Ecco se avessi il grano, magari affiancherei con una 00018, ma se devo decidere su una sola chitarra comprerei di nuovo questa. Un abbraccio

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    3. Il satinato è piacevolissimo al tatto, da l'idea di legno vivo. Il manico della mia 00-18v era satinato, ma purtroppo è durato poco. Per quanto abbia le mani abbastanza asciutte l'ho "lucidato" in poche settimane. Stessa cosa capitata a Max con la sua Martin. Ovviamente la cassa non ha questi problemi.

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    4. Davvero è così, comunque anche la mia nelle parti di sfregamento tipo il braccio dove imbraccia, gioco di parole :-) si è lucidata non ti credere. Ha anche qualche leggero segnetto qua e la ma va bene così, la sento solida e ben messa.

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    5. Il dott. Brugola vi consiglierebbe un poco di paglietta metallica fine fine e la satinatura torna. Ma voi non osate, non osate...

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    6. Mister, io con ola pagliuzza sottile 0000 ci ho passato la tastiera e poi oliata con olio e limone apposito per palissandro. Sul corpo non so che effetto farebbe, hai sentito di liutai o amici che l'han fatto senza rovinare la chitarra? (In Usa quel negozio di L.A. le vende anche in versione lucida, e devo dirti che non mi piacciono per niente....

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    7. Andrea ha osato eccome! Ha satinato la sua Recording King ROS616, una ottima 000 all mahogany che aveva la finitura lucida. E pare sia venuto uno ottimo lavoro.

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    8. Mirco lessi un po al riguardo, ti dico quel che ho capito: la verniciatura lucida tipo alla nitro è uno strato di vernice applicata sulla chitarra, la finitura satinata sta a significare non che la chitarra non sia stata verniciata, ma che sia stata verniciata con una tecnica differente e opaca, e con meno strato di vernice. Quindi se 2+2 fa 4, se vado con una pagliuzza a strofinare sulla chitarra non è che satino, ma tolgo vernice. Questo è quel che c'è scritto un po ovunque, poi ovviamente non sono un liutaio. Probabilmente su una chitarra che aveva una lucidatura lucida e più spessa, pagliuzzare la porta opaca perchè si va a togliere un sottile strato di vernice dal legno, ma sotto ne resta altro. Questa è la mia sensazione, ma ripeto, non sono un liutaio.

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    9. No ragazzi, con la paglietta 000 la satinatura si toglie e al suo posto appare una finitira semilucida, che per quanto mi riguarda è migliore della satinata e rimane così nel tempo, non ricordo se lo consiglia proprio ad Andrea o a Beppe

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    10. No Danilo, lo spessore della vernice satinata è quello di quella lucida, sono gli stessi, si tratta solo di due tipi di trasparente diversi, con diversi tempi e modi di essiccazione, paradossalmente, un trasparente satinato lo puoi far diventare lucido, o meglio semilucida, mentre un trasparente glossy non puoi farlo diventare opaco, a meno di non rovinarlo

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    11. Immaginavo, grazie Mimmo, comunque mi incuriosisce la cosa... si può vedere l'effetto che fa il satinato tirato a pagliuzza da qualche parte? In teoria tirando via la patina della vernice dovrebbe anche respirare e risuonare meglio, in teoria...

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    12. Io rispondevo alla provocazione del dott. Brugola (è una lunga storia... Max, con tutto il rispetto per l'Altissimo, è anche lui uno e trino: MrPone/Reverendo/dott.Brugola. Tre personaggi fondamentali qui! :DDD).
      In effetti, come dice Mimmo, Andrea non ha satinato la chitarra, ma le ha dato un aspetto opaco, tipo "vintage".

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    13. Qui c'è il reportage:
      https://fingercooking.blogspot.com/2019/06/olio-di-gomiti.html

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    14. Eccomi Mirco. Allora, innanzitutto mi piacerebbe sapere se dietro ai 3 personaggi illustri c'è anche un nome, dato che continuo a chiamarlo Mister... :-) per quanto riguarda satinatura/lucidatura, ho guardato il reportage, e non me ne voglia Ansgar, altro nome sconosciuto a me, non mi fa inpazzire, semmai se fossi un fissato, la porterei da un liutaio e gli rifarei la satinatura, anche se temo che per poterla fare vada rimossa la verniciatura originale con solventi e rifatta la verniciatura opaca, tutti trattamenti invasivi al suono dello strumento invecchiato in modo naturale. Non credo neanche che inzuppare una pagliuzza con acqua e sapone faccia bene al legno. In Martin, alla domanda che prodotto va utilizzato per la pulizia delle loro chitarre satinate la risposta è stata: solo un panno di cotone lievemente inumidito in acqua, ma distillata, perchè l'acqua naturale ha un alto tasso di calcare che bene non fa al legno. Ovviamente non posso sapere cosa diavolo han combinato su questa chitarra in questi 18 anni, onestamente spero solo che non l'abbiano mai pulita.

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    15. Dopo aver letto attentamente il post e i commenti, dico la mia, il bello a mio avviso è proprio sentire a pelle e a corpo la satinatura, rumorosa è vero, ma che libidine. Tant'è che la prima registrazione la feci con su una felpa in pile, e in seguito dovetti buttarla nel cesso dato che dentro c'erano dei fruscii, che all'inizio attribuii a qualche contatto canon/mic, scoprendo in seguito che semplicemente era lo strofinamento della felpa. Con una camicia in cotone i fruscii magicamente son spariti.

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    16. MrPone, alias Reverendo, alias Dr.Brugola, si chiama Massimo, abbreviato Max.
      Un giorno ti racconterà come è nato l'appellativo dott.Brugola, inventato da un carissimo amico che ci ha fatto l'onore di scegliere la nostra compagnia e che purtroppo non è più tra noi (ma mi piace tanto pensare che continua a seguirci da lassù e a farsi due risate per le nostre pippe da chitarrofili).

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    17. Vince è sempre con noi.
      Quando ci incontreremo di persona Danilo ti racconterò com'è che mi chiamò dott. Brugola perchè fu una scena comica che vale la pena raccontarla.

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    18. Non vedo l'ora, grazie Max e Mirco, e salutoni a Vince che vi segue sicuramente.

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    19. Accidenti, grande acquisto! Chitarra meravigliosa, di quelle che tutti vorremmo. Pezzo eseguito con grande maestria (e che te lo dico a fà!) e registrato benissimo, la chitarra ha un suono meraviglioso con quel timbro moganoso asciutto e profondo che tutti amiamo. E che botta pazzesca.
      Sulla questione del semilucido, sì io l'ho fatto sulla Recording King che presi usata perché mi piaceva molto quell'effetto vagamente vintage che già vedevo sul retro del manico, dovuto all'uso. Allora mi sono fatto coraggio e, grazie soprattutto alle precise istruzioni di Mimmo, ho fatto l'operazione, che alla fine è venuta bene. Sono molto contento del risultato. Ti confesso però che non mi sarei mai arrischiato a farla su una Martin 00015sm: la difficoltà maggiore è ottenere un risultato uniforme su tutta la superficie. Bisogna avere sensibilità e controllare costantemente i risultati delle aree via via trattate, facendo particolare attenzione alle zone intorno al ponte e al manico, più difficili da trattare. ;)

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    20. Grazie Andrea, son lusingato. Infatti la mia martin invecchierà in modo naturale, non la porterò dal chirurgo estetico, che sarei io :-) (non è certo questione di pigrizia, anzi mi piacerebbe metterci le mani. Devo anche dirti con tutta onestà che in questi mesi ho lavorato parecchio sulle possibili configurazioni microfoniche e i molteplici posizionamenti, che è alla base della buona riuscita della registrazione. Anche perchè poi in post produzione, se canni all'inizio, sei costretto a correggere troppo gli errori dovuti al posizionamento errato iniziale (riverbero esagerato e impastamento delle basse che rendono tutto nasale e poco separato) con la conseguenza di stravolgere troppo il suono originario dello strumento. E credo di aver acquisito anche una bella dimestichezza con logic pro, grazie ad amici musicisti che si son prestati a spiegarmi l'utilizzo corretto dei plug in, e anche li si apre un mondo, in base al tipo di plug in si possono ottenere vari tipi di suono, e credo di aver centrato quello che colorasse meno e che rendesse al meglio il suono originario della chitarra. Io faccio così: due mic due canali, Left/Right, su ogni singolo canale a cascata EQ e a chiudere compressore, i due canali li convoglio in due bus, sui quali riapplico due riverberi, con due configurazioni diverse. Le due aux poi vanno al master, il quale in testa ha un v-meter, perchè mi han spiegato che i livelli van fatti prima, cioè al master deve arrivare circa un - 10db, quindi livello corretto in ingresso con i gain dei mic sulla scheda, ma ritocco sui due canali in seguito dopo aver sommato EQ, Comp e Riverberi, quindi il master non va toccato di livello. Poi, sul master a cascata, di nuovo EQ, altro tipo di compressore, in questo caso uso un tutto analogico, ridando un po di calore, a differenza dei compressori sui canali dove invece uso roba per restituire più dinamica e attacco. Questo è, devo dire che sono abbastanza soddisfatto anche son convinto che se avessi girato il progetto pulito ad uno che se ne intende davvero mi avrebbe restituito un audio finale migliore. Grazie e un abbraccione!

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    21. Gran bel lavoro con la post produzione, una volta che ci prendi la mano diventa davvero appassionante. Purtroppo non riesco a seguirti molto sui vari passaggi di Logic Pro, io uso Garageband che è molto basic e non ti dà neanche lontanamente tutte queste possibilità. La cosa del -10dB (o anche -6, se registri in alta risoluzione) la sapevo anch'io, credo si definisca headroom e ti dà modo di lavorare poi con il master senza rischiare il clipping.
      Cmq mi stai facendo venire una gran voglia di approcciare Logic Pro! ;) Tra l'altro ho visto che la versione di prova di Logic Pro dura 90 giorni, quasi quasi...

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    22. Tu pensa Andrea che ho Logic Pro installato con dentro tipo un centinaio di plug in con licenza "le vie del signore sono infinite"... :-)

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    23. Il concetto dei db è molto semplice, bisogna registrare con un livello di ingresso nella scheda audio corretto, tendenzialmente anche a -15 db, perchè poi in post quando si sommano i vari plug in si rischia di avere un audio saturo e abbassarlo dopo non va bene. Quindi va assolutamente azzeccato il livello in ingresso così che arrivi tutto al canale master giusto.

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    24. Volevo anche chiederti: i due microfoni così in XY ti danno problemi di fase? Cioè devi metterne uno in controfase oppure non c'è bisogno? Da quando ho preso il secondo microfono mi si è aperto questo scenario per me del tutto nuovo della fase che prima, con un solo microfono, non si poneva.
      In pratica ho notato che quando registro con entrambi i microfoni, se ascolto con attenzione, noto che il suono è come se risultasse impoverito, asciugato di alcune frequenze, a meno che non metta una delle due tracce in controfase, operazione che però in Garageband non è molto ben gestita purtroppo.

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    25. Allora, io ho due mic identici, e ho provato varie configurazioni, questa XY è la meno stereofonica ma anche la più mono compatibile in quanto le due capsule incrociate a 90° nel punto di semi contatto hanno la stessa distanza dalla chitarra, anche mentre suoni e ti muovi leggermente. Questo fa si che la fase sia perfetta e identica. Ma anche in tecnica A/B stereo, quindi paralleli e distanti fra loro di una 30 di cm non si ha fuori fase, nemmeno in tecnica ORTF, cioè aperti a 110° e con distanza fra le capsule di 17cm. Diciamo che i problemi sorgono se inizi ad allontanare troppo i due microfoni fra lor Se senti un annullamento delle frequenze e quindi un audio come se avessi pescato da un solo microfono qualcosa di strano c'è, pò essere dovuto anche dalla differente tipologia dei due microfoni se non li hai identici, oppure le diverse distanze fra loro e il corpo della chitarra se non ti posizioni esattamente parallelo. Esistono dei plug che correggono la fase in automatico, ma non fanno altro che invertire la fase di uno dei due mic, e non è propiamente il sistema corretto da farsi. Se proprio non riesci ad ottenere la fase giusta, l'ideale è prendere una delle due tracce, aiutandoti con un waveform bello largo e allinearle manualmente trascinandone una e posizionandola identica all'altra. Questo è quel che ho letto in questi mesi e che tutti consigliano di fare. Di fatto io problemi di fase non ne ho mai avuti, ma alla fine sono arrivato alla conclusione che X/Y sia la tecnica migliore, magari non hai tutta la spazialità e stereofonia che otterresti con gli altri sistemi, ma hai un suono più diretto e migliore per sentir bene la chitarra, inoltre io poi pumpotto lievemente i due canali tipo a ore 10 e 10, e allargo un po l'immagine io. Fra tutto quel che ho provato sinora credo di aver raggiunto un buon compromesso. I due microfoni incrociati evitano sempre la buca, mi aiuto con un righello per vedere la traiettoria e per capire come li sto posizionando. In questo video si fatica a capire dalla ripresa video il posizionamento ma ti posso dire che uno va a puntare più o meno in zona 12/14 tasto e l'alto sotto la mia mano destra in zona ponte. Quindi quello che legge la tastiera è piu ricco di dettaglio e frizzantezza, quello che punta al ponte becca anche tutta la corposità del corpo, basse comprese. Ovviamente i due canali poi li tiro uguali in db, anche perchè uno dei due risulterà sempre lievemente diverso di livello, e con equalizzazione metto a posto ogni singolo canale, facendo attenzione al canale che punta al corpo della chitarra, che è sempre il più problematico, più nasale e intubato, mentre l'altro ha bisogno di meno regolazioni ovviamente. Spero di averti aiutato

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    26. Giusto, due mic identici comprati insieme per cui "matched pair", in questo caso effettivamente non hai i problemi che ho io con due mic totalmente diversi pure come diaframma. Io ho fatto qualche tentativo in mid side che teoricamente sarebbe la soluzione che più mi affascina e il motivo principale per cui ho voluto affiancare all'oktava (cardioide a diaf. stretto) l'aston (multipattern a diaf. largo). I risultati non mi dispiacciono ma Garageband mi complica parecchio le cose, in quanto il plugin della fase è controintuitivo al massimo. In pratica le impostazioni per la mid side sarebbero molto semplici ma ad esempio su una traccia mono GB non mi permette semplicemente di switchare fase/controfase come in tutti i DAW seri: mi dà una serie di opzioni unicamente per tracce stereo (invert phase left, invert phase right, swap channel etc.), insomma un casotto. Altro motivo per cui monta sempre più la tentazione di Logic Pro... ;))

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    27. Ho sentito registrazioni in Mid-side ed è una bomba. Usa una qualsiasi daw anche le versioni lite, così da poter lavorare bene sulle singole tracce, anche perché mi sembra che li devi duplicare il diaframma largo e invertirgli la fase. Sbaglio? Comunque figo, bravo.

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  2. Caspita se merita! Non sono un grande fan delle all mogano, ma devo dire che questa ha un bel suono bilanciato e non è poi così compressa sulle medio alte come in genere sono le chitarre con il top ed il corpo in mogano, mi sa che c'entrano gli spessori dei legni, per curiosita:quanto è spesso il top?

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    1. Mimmo grazie, ma vedi, tu sei un liutaio, io non so manco più che spessore ha l'avanzo di neurone che mi resta :-) scherzi a parte non saprei dirti, quel che so è che secondo me la chitarra è si anziana ma credo che non si stata suonata tantissimo, poi il mogano si sa che rispetto a un abete necessita di più tempo a vibrare e risuonare. Per farla breve, credo che potrà solo migliorare. Grazie!

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    2. Ne avevo provate un paio di quella serie e ho il ricordo che fossero parecchio leggere.

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    3. molto più leggera della Eastman

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  3. Direi che stavolta babbo natale ha azzeccato il regalo giusto, una chitarra superba che resta tra i miei wish. Bella, e con un suono molto equilibrato, vedo già che ti ci trovi alla grande e questo è indice della bontà dello strumento. Tu poi hai suonato in maniera quasi perfetta ( quasi perchè il blues non necessita di perfezione...), brano lungo e articolato con tante sfumature, bravo davvero. Grazie quindi per il brano "regalato", e auguri, baci e abbracci anche a te ;-)))))

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    1. Ciao Stefano, ma grazie! Si diciamo che mi son fatto il regalone di Natale, anche se non era certo il momento giusto, ma son contento di averla portata a casa, anche perché mi sembra di essere in un film, era un mese che mi ascoltavo dozzine di prove qua e la e come per magia mi si è presentata sul mercatino. Ci si deve abituare a questo suono se le orecchie abituate al tradizionale diciamo, quel che balza all'occhio, pardon, all'orecchio è il bilanciamento fra le frequenze, è incredibile, le note suonano tutte uguali, non c'è un buco in mezzo fra alte e basse, e credo che se era questo il risultato che Martin voleva da questa chitarra lo abbia centrato in pieno. Io sono un autodidatta che si diverte, ci provo a suonare i pezzi che mi piacciono ma gli originali suonano sempre molto meglio, e ti assicuro che di perfetto nel mio modo di suonare non c'è proprio nulla, mi manca sempre la pulizia del suono e il tocco corretto, la butto un po sempre sulla caciara... ma alla fine mi diverto e son contento che almeno il risultato sia musicale e orecchiabile. Ti abbraccio

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  4. bravo bluesman e complimenti per la chitarra dalle grandi qualità e dal prezzo interessante.

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  5. La Martin ha un suono molto bello, ben bilanciato e perfetto per questo genere di pezzi. Complimenti anche al chitarrista.
    Riguardo al trattamento con paglietta e acqua saponata fatto da Andrea (Ansgar) sulla sua ROS 616, aveva lo scopo appunto di renderla tutta semilucida, dato che la vernice satinata tende a diventarlo comunque nei punti dove c'e maggior sfregamento con le mani ed il corpo (in primis il manico, ma anche la zona dove ci starebbe un battipenna e dove appoggia il braccio destro). Ad Andrea non piacevano queste chiazze più lucide e ha optato per rederla tutta semilucida, dato che renderla di nuovo satinata richiede una sverniciatura e riverniciatura completa ...

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    1. P.S. Ricambio gli auguri di Buone Feste.

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    2. Grazie Beppe, sul discorso trattamento e perchè lo hanno spiegato qua sopra con tanto di link alla modifica, grazie comunque. Resta sempre il fatto di quel che lessi e di cosa dice Martin. Di fatto, io non lo farei mai, anche la mia è lucidata nei punti che sai, ma me la tengo così. Buone feste!

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    3. Si in effetti anche io non ho avuto il coraggio di fare il "trattamento" alla mia ROS-616 ... forse anche solo per pigrizia!

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    4. Danilo, l'acqua a meno di non pucviarcela dentro, non gli fa assolutamente nulla, perché stiamo parlando di una superficie verniciata che sotto ha anche un consistente strato di turapori ( almeno per ciò che riguarda le Martin), inoltre tra una mano e l'altra di vernice, si livella (almeno sulle superfici lucide) con carta abrasiva ad acqua... Paradossalmente è più deleterio un ambiente troppo secco per uno strumento che uno più umido, insomma se non ti piace il semi lucido, ci può stare, ma non trovare l'alibi dell'acqua (scherzo) 😂😂😂🤣🤣😂🤣

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    5. Potrei anche provare sulla mia, magari viene fuori una figata galattica, perché la lana di vetro va passata in acqua saponata? E come si fa? Una bacinella con quanta acqua? E quanto sapone e di che tipo?

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    6. Si fa con l'acqua perché fa da lubrificanti, a secco non verrebbe un lavoro uniforme, perché la paglietta d'acciaio avrebbe troppo, di acqua ce ne vuole poca, una ciotolina con 4 o cinque gocce di shampoo, intingi il batuffolo di lana d'acciaio e poi lo passi sulle superfici in seno rotatorio, dopodiché asciughi con un panno di cotone, a lavoro finito una passata di c'era carnauba su tutte le superfici, ed il lavoro è fatto...

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    7. Lubrificante
      Troppo grip...
      Un po' io e un po' il telefono, non riusciamo a postare un commento senza errori 😂😂

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    8. Beppe va bene la scusa della pigriza per il trattamento semilucido, che effettivamente è un lavoro lungo, ma... e il progetto del soundport? Avevi anche fatto pratica sulla chitarra-cavia! ;))

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    9. E ci hai pure ragione!
      E' un periodo che non ho neanche voglia di cambiare le corde alle chitarre, con la scusa che voglio approfittare del cambio corde per abbassare un po' l'action ... e poi non sono più tanto convinto: sai un buco, una volta che l'hai fatto non lo togli più!

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    10. E mi ero ripromesso di provare a rifare il capotasto della 12 corde ... e così nel frattempo non la sto neanche suonando!

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    11. Purtroppo con la pigrizia qui sfondi una porta apertissima!

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    12. Mi unisco al club. Dovrei cambiare corde almeno a un paio di chitarre. Poi da tempo immemore dovrei abbassare un pelo la sella della 00-18v, che ha sempre avuto l'action un filo alta e quando la guardo penso che la sella long thru è bellissima ma quella drop in è stata una idea intelligente (e l'action rimane un pelo alta...).

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    13. buona sera... voi siete il male, alla fine ho lucidato la moganosa 😂
      e devo dirvi che son stra contento, se prima era bella adesso è stupenda.
      ho seguito i vostri consigli (in parte) dopo aver letto un tizio su un sito che diceva come fare, secondo consiglio Martin. Un abbraccione a tutti

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    14. Azz, complimenti! E te la vuoi cavare così? Procedura, dettagli, foto, la gente qua vuole sapere! ;)

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    15. Ciao Andrea, ma guarda c'è poco da far vedere, credo che dovrò rifare il lavoro da capo, fasce e fondo ok ma la tavola lucidando mi ha evidenziato tutti i segni e delle macchie che sicuramente erano meno visibili prima. Dunque ho coperto con nastro carta alla perfezione il ponte, la congiunzione della tastiera e l'attacco del manico (ho lasciato manico e paletta satinati) poi ho passato più volte pagliuzza 0000 con acqua e sapone, e poi ho passato del polish liquido da carrozzeria e lucidato a mano. Questa procedura di usare il polish per auto l'ho trovata in rete, solo che poi ho letto da qualche parte che non va usato assolutamente polish contenente silicone, e il mio l'avevo in cantina non so da quanto tempo e a posteriori terrorizzato sono andato a leggere il suo contenuto e non c'è scritto una mazza. Quindi non so se ho fatto danni o meno. In ogni caso, non è venuta benissimo la tavola in zona ponte, nonostante io abbia lavorato anche li vicino. a sto punto tirerei in ballo il buon Mimmo per consigli. Forse mi converrebbe rifare tutto sulla tavola, è che non so che strato di vernice c'è ancora. Mimmo dove sei? batti un colpo!

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    16. Premesso che anch'io credo sia il caso che sia Mimmo a rispondere, non posso che confermare quanto descrivi. Le zone più difficili da trattare sono quelle in prossimità del ponte e anche dell'attacco del manico. È lì infatti che per forza di cose i movimenti circolari diventano meno regolari e quella sensibilità che man mano si acquisisce nel trattare le superfici più vaste viene un po' meno, così come l'uniformità del risultato. Ricordo che Mimmo mi aveva consigliato di avvolgere la pagliuzza in un vecchio spazzolino, cosa che ho provato a fare ma comunque un minimo di stacco rispetto al resto della superficie resta sempre. cmq alla fine la vedo quasi come una sorta di effetto relic che in fondo in fondo non mi dispiace. Io alla fine del buffing con la paglietta, usai la cera di carnauba che diede un ulteriore bel tocco di lucentezza. Magari potrebbe essere utile anche nel tuo caso. Ma sentiamo che dice Mimmuzzo!

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    17. Ho letto attentamente il tuo trattamento e i consigli di Mimmo. Adesso rifaccio, e poi darò la Carnauba che sono andato a comprare. Ciao Andrea

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    18. Ciao Andrea ho rifatto tutto, quindi sono in ballo da due giorni... Stamattina sono andato ad un Bricoman e ho comprato lana acciaio 000 + 0000, cera carnauba e panni vari, piu uno in lana d'agnello. Ho nastrato nuovamente le parti da coprire, ho rifatto la sbatta con acqua saponata, prima paglietta 000 e poi ripassato con 0000, stando più attento con spazzolino vicino a ponte e tastiera, poi cera carnauba, che su consiglio di un forum di antichità ho dato con paglietta 0000 rispettando le venature del legno, non circolare, quindi tavola e fondo in un senso e fasce nell'altro. Son sta contento, è venuta bene, resta qualche solco profondo dovuto al cane che gli ha dato delle plettrate (ma si vedono solo in controluce, mentre la cosa bella è che certe macchie che aveva la tavola in alcuni punti sono sparite. Non ho l'esperienza di Mimmo, e mi piacerebbe sapere cosa ne pensa, ma credo che sia dovuto al fatto che la cera data con pagliuzza e non con panno si porti dietro anche parte del colore del mogano e che vada a riempire i pori del legno che han subito uno schiarimento uniformandoli. Non so erano due macchie in due punti diversi, secondo me gli era caduto sopra qualche liquido da parte di chi me l'ha venduta, lasciato li e quindi assorbito dalla tavola. Bene, risolta anche sta magagna. Felice. Ti abbraccio

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    19. Ottimo, insomma alla fine secondo me con quest'altra passata hai anche scongiurato qualunque possibile magagna per l'uso della pasta da carrozziere (che poteva contenere o meno del silicone). Al prossimo video allora vedremo la 00015 più sfavillante che pria! ;)

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    20. Infatti Andrea, avevo questo tarlo che mi preoccupava non poco, mi son sbattuto ma ne è valsa la pena. A presto!

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    21. Ragazzi, scusate il ritardo, Andrea mi ha fatto notare che stavi procedendo, direi, che il procedimento che hai usato è quello giusto, per quanto riguarda il polish in genere non contengono silicone, quelli usati in carrozzeria, poi ci sono quelli dozzinale, che oltre a fare da polish, contengono una parte di cera siliconica, il silicone, su una poliuretanica o su una acrilica 2k, non ha effetti, ma su una acrilica normale, potrebbe farla diventare appiccicosa, sulla gomma lacca poi, non ne parliamo... Per questo motivo vi ho consigliato la carnauba, il fatto che passando la con la 0000, ha portato via delle vecchie macchie, è normale, perché la cera ha fatto da lubrificante e la paglietta da abrasivo, portandosi via quel microstrato di finitura macchiata, lo stesso effetto lo avresti ottenuto anche con della carta abrasiva da 3000 ad acqua, solo che sarebbe stato più difficile ottenere gli stessi risultati senza un minimo di esperienza, c'è da dire però che con la carta abrasiva ad acqua è molto più semplice arrivare nei punti vicino al ponte ed alla tastiera avvolendola su un tacchetto di legno piatto. Sono felice che il risultato ti sia venuto bene, ora però posta qualche foto

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    22. Ciao Mimmo e grazie per le preziose informazioni, il mio era un polish piuttosto liquido come fosse una crema liquida e giaceva in cantina da un secolo, non so proprio cosa contenesse, forse era zabaione... Son contento di aver rifatto la procedura e di aver sistemato piccoli difetti, certo se sapessi quanto resta ancora di strato di vernici potrei azzardare una terza passata per eliminare completamente quei micro graffi dovuti a plettrate scellerate in alcuni punti. L'avevo pensata sai la dritta delle carta vetra su un supporto piatto ma non ho osato, pensavo di far danni, comunque sono andato abbastanza vicino a ponte e tastiera e la differenza è minima. Diciamo che va già bene così, a voler esser pignoli si potrebbe far meglio. Comunque la chitarra ha acquisito un altro aspetto, è come se ora si tornasse a vedere il legno, i suoi colori e le sue sfumature, prima sembrava un oggetto senza una sua personalità, non so come spiegare. Sicuramente ci saranno chitarre dove la satinatura viene fatta a regola d'arte e ha un altro aspetto, sentivo di Lowden, di certo non su una Martin economica serie 15. Grazie Mimmo!

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  6. Grazie Mimmo, vedi son tutte cose che non so. Non si finisce mai di imparare... ma allora perché in tanti dicono che il legno migliora la sua acustica e risonanza quando perde negli anni il suo contenuto di umidità? Concetti che fatico sempre a capire. Misteri, come le stigmate di padre pio

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    1. Il contenuto di umidità deve rimanere per evitare fessurazioni del legno. La misura ottimale è attorno al 50%. Quello che cambia col tempo è il contenuto di olii e resina che cristallizzano. Infatti i legni invecchiati artificialmente vengono messi in forno a basse temperature in atmosfera priva di ossigeno per accelerare questa trasformazione.

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    2. Madonna Mirco sei l'enciclopedia vivente della chitarra acustica. Nell'attesa che Mimmo legga e mi spieghi la tecnica corretta, domanda a bruciapelo: tu lo faresti sulla mia chitarrina? Olio di gomito e poi tutto splendido splendente?

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    3. No. Come diceva Anna Magnani: non toglietemi neanche una ruga, ci ho messo una vita a farmele! :D

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    4. j'adore ❤️❤️❤️

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    5. Ti ha risposto egregiamente Mirco, inoltre la stagionatura naturale del legno non serve a far perdere umidità, in genere il processo viene fatto all'esterno dove i cambiamenti climatici fanno si che le cellule del legno cristallizzano la loro membrana e gli oli essenziali si concentrano rendendo stabile la struttura, come dice Mirco una percentuale di umidità residua, non solo è salutare per le fibre del legno, per quanto riguarda le modifiche strutturali dovute alle forze che entrano in gioco con il tiraggio delle corde, ma contribuisce anche ad arricchire di sfumature il suono

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    6. Grazie Mimmo, molto interessante.

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  7. Qui un articolo interessante sull'argomento:
    https://www.gryphonstrings.com/what-is-a-torrefied-guitar-top/?

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  8. Per chi fosse interessato, son finito in un post di acustica dove dicevano che per far tornare le zone diventate lucide su una chitarra satinata è sufficiente passare lievemente una spugnetta scotch brite, la comune spugnetta col lato verde da cucina, senza acqua e dolcemente, per far tornar fuori la satinatura. Beh ho provato sul manico della mia 15 che negli anni era diventato lucidissimo, molto molto dolcemente, con pochissima pressione e... fantastico, manico satinato e uniforme. Probabilmente con l'uso tornerà anche lucido, ma chissene. Proverò sicuramente anche nelle zone di strofinamento diventate lucide. Colgo l'occasione e vi auguro un 2021 più bello di quello penoso che abbiamo passato. un abbraccio!

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