domenica 16 agosto 2020

Aston Spirit vs. Oktava mk 012

 Ieri sera ho registrato un breve confronto tra i due microfoni. Entrambi sono in modalità cardioide e posizionati alla stessa distanza dalla chitarra, circa 30-35 cm e puntati tra il XII e il XIV tasto. Stesse regolazioni: ho solo aggiunto un filino di riverbero, che secondo me manco si avverte, un filtro passa alto, che taglia le frequenze al di sotto dei 45 hz ed ho normalizzato le tracce in modo che avessero lo stesso volume. Zero compressione.

Il pezzo scelto è uno dei soliti di Renbourn che suono, The Earl of Salisbury, la cui struttura A A B B si prestava a far sentire alternativamente un microfono e l'altro. Credo sia una buona soluzione per farsi un'idea, a patto che non lo ascolti con cuffie adeguate, non con mezzi di fortuna - Stefano e Beppe, sto parlando di voi!


21 commenti:

  1. Purtroppo le mie possibilità di ascolto non sono cambiate: cellulare collegato allo stereo dell'auto o alle solite cuffiette scrause...
    Nonostante ciò le differenze si avvertono: con l'Aston bassi e alti sono più definiti, più profondi i primi e più brillanti e con maggior dettaglio i secondi. Aggiungo che comunque l'Oktava fa ottimamente il suo lavoro, con un timbro un po' più medioso, ma direi che nel test si classifica secondo con onore (ti venisse l'idea di venderlo, per caso o per ricuperare un po' dell'investimento dell'Aston,fammi un fischio...)

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    1. Aggiungo che la maggior definizione dell'Aston può essere anche un problema in più, per le nostre registrazioni casalinghe: sicuramente più sensibile ai rumori ambientali (per quanto la stanza in cui registri mi sembra che non sia soggetta a molti disturbi o a riverberi sgradevoli). Però si notano di più gli strusci sulle corde... Chissà se per la chitarra esiste un filtro "desguisher" che funzioni in maniera simile ai "deesser" per attenuare le consonanti sibilanti sulle voci.

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    2. E dimenticavo i complimenti per l'esecuzione impeccabile del brano di Renbourn ;-)

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    3. Nonostante le cuffiette scrause è proprio come dici ;))
      L'Aston riesce a catturare molte più informazioni e purtroppo anche quelle indesiderate. A parte quelle ambientali su cui non ho controllo, sto cercando di suonare con più attenzione. Certo che se qualcuno inventasse il filtro desguisher, io lo proporrei per il premio Nobel!
      L'Oktava resta cmq un gran microfono per me, considerato anche il costo e vorrei infatti usarlo per il mid side, su cui ho ancora da lavorare.

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    4. In realtà, con un lavoro da Certosino in editing, si possono attenuare: selezionando la parte di traccia con lo "sguish" e riducendo il volume, ho provato e funziona, ma è lunghissimo.

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    5. Quando rientrerò, voglio provare a studiare un po' con l'analisi di spettro, per vedere se riesco ad individuare delle frequenze da attenuare con un filtro Notch, per togliere questi rumori di striscio... é il principio su cui lavorano i "deesser"

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    6. Ci ho provato a lavorare sui picchi. In garagaband è noiosissimo, molto meno invece in un altro software che mi ritrovo, anche se non l'ho praticamente mai usato, Wavelab LE, dedicato appunto alla post produzione.
      Cmq quando registro provo sempre a suonare il più pulito possibile, anche con gli sguish credo di essere alquanto migliorato negli ultimi anni. Le corde più incriminate sono di solito la 3a e la 4a. Cerco di inclinare un po' il polpastrello appena prima di spostarlo e spesso funziona. Poi ovviamente ci sono pezzi in cui è più complicato.

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    7. Sì, è chiaro che la soluzione migliore è riuscire a suonare pulito, anche io cerco di migliorare la tecnica da questo punto di vista, a volte cambiando diteggiatura, o cercando comunque di non fare strisciate le dita che si spostano restando in posizione ma di alzarle dalle corde mentre le sposto ... Ma non sempre è possibile evitare questi rumori.
      La soluzione totale sono quelle corde semilisce D'Orazio, che trovo anche molto morbide, mi facilitano l'esecuzione nei pezzi più difficili. A proposito, hai qualche informazione sulle sorti di quel produttore?

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    8. Macchè, tra l'altro è parecchio che manco da quel negozio che le trattava. L'ultima volta, pre pandemia, mi pare gli fossero rimaste un paio di confezioni. Quando riapre vado a chiedere.

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  2. André, sto ancora al mare. Ma hanno regalato le air pods a mio figlio, dice che soni stratosferiche...le provo e poi ti dico 😉

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  3. Che bel suono ha 'sta chitarra! Il pezzo poi è suonato con vera maestria.

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    1. Ah, i microfoni... si... registrano bene! :DDD

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    2. a vabbè, così è facile! ;))

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    3. Te l'ho detto, in questo campo sono profano per disinteresse. Ovvio che apprezzo una buona registrazione e chi sperimenta per ottenerla. Capisco pure che, come per tante cose, una volta entrati nel tunnel non se ne esce, e non si vuole uscirne! Ecco, io sono restio ad entrarci. Dirò di più... (e forse me ne pentirò, o forse sono solo pensieri agostani, notoriamente viziati dal caldo e da una certa dose di noia).
      Ultimamente mi prendono meno anche le chitarre (l'ho detto!). Mi sento appagato da quelle che ho, che son pure troppe!
      Proseguo nell'eresia. 00-18v, RK 000-28, Tangona J, Sigma LG2: al momento ognuna a suo modo interpreta pienamente una fetta della mia torta dei desideri. Rimango dispostissimo a farmi stupire da una bella chitarra e farmi contagiare da un attacco di gas, ma al momento non sono più "in cerca".
      Rivendico altresì il diritto a contraddirmi in ogni momento.

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    4. Ti confesso che anch'io sto guardando molto meno le chitarre nell'interwebz e la GAS è ai minimi storici (o forse solo ai minimi stagionali, chissà). La 00018 si è ormai stabilmente ritagliata un posto nel mio cuore, come le altre due. Forse stiamo solo diventando meno infedeli! ;)

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    5. Spero sia solo una "crisi" passeggera. Senza le botte di gas di Andrea e Mirco, questo luogo diventerà molto più noioso ;-)

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    6. è per questi momenti che servono gli instillatori di GAS!

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    7. In fondo... siamo in ferie! :D

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  4. Direi che la registrazione è più che professionale, e anche se anche io come Mirco mi intendo poco di sistemi di ripresa audio, direi che la chitarra ne esce valorizzata al massimo, sia in un caso che nell'altro

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    1. Mi fa piacere, Mimmo, allora il prossimo passo sarà lavorare sui due microfoni in combinata!

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