lunedì 4 maggio 2020

Buongiorno amici, dopo molto tempo torno a scrivervi, fortunatamente o sfortunatamente (dipende), il tempo ora me lo consente, per farmi perdonare esordisco proponendovi una mia traduzione di molti appunti e lezioni sull'accordatura DADGAG, bellissima secondo me, un abbraccio acustico (mi sono convertito anch'io) a tutti voi da SandroYoda ;-)
ecco il link gratuito : Accordatura DADGAD

15 commenti:

  1. Visto e scaricato! XD
    Grazie.
    Anche se la vedo dura.
    Sono 40 anni che cerco di imparare a suonare la chitarra in accordatura standard e davanti a me vedo ancora una strada lunga da percorrere. Per imparare bene un'altra accordatura bisognerebbe disporre di un' altra vita!
    Grazie ancora, comunque, questa e' senz'altro una delle accordatura alternative piu' usate e provare ad acquisirne una infarinatura pur se minima non guasta!

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  2. Grazie mille, Sandro. L'accordatura DADGAD mi ha sempre affascinato molto ed è stato il primo approccio alle accordature alternative ... anche se mi ci sono sempre avvicinato da "ignorante". Ho imparato diversi pezzi in DADGAD, grazie alle tablature, ma non ho mai fatto lo sforzo cerebrale di capire che note stavo suonando, spero che i tuoi appunti servan da sprone per studiare e approfondire questa stupenda accordatura.

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  3. Per me, allo stato attuale, rimane quasi un cosa insormontabile. Gia' quando devo abbassare la sesta corda, E, di un tono, cioe' il Dopped D, mi sento destabilizzato, tanto che la prima cosa che faccio e' vedere se e' possibile sostituire (in un eventuale pezzo che contempla questa accordatura) il D basso con un A, quinta corda oppure con il F# al secondo tasto della corda bassa E; insomma se e' possibile una sostituzione con note vicine e simili, comunque intercambiabili. Certo l' effetto e' diverso, ma se c'e 'differenza minima sai la soddisfazione di aver superato uno stress annunciato! :-) Soprattutto se le corde da abbassare fossero almeno due o tre.
    Interessante comunque sarebbe dedicare un annetto a una chitarra accordata perennemente in siffatta accordatura e carpirne i "segreti": tastiera, accordi, arpeggi, etc...in maniera consapevole e ragionata. Credo che facendo finta di cominciare da zero ad apprendere un altro strumento sia un ottimo approccio. Anzi, non da zero: con le dita gia' abituate ad armeggiare su una tastiera il vantaggio e' enorme!
    Una cosa da cui non si puo' prescindere: conoscere le note della tastiera e sapere in ogni momento quel che si sta pigiando. O almeno esserne cosciente a orecchio, interiorizzando.
    Il tio lavoro capita proprio a fagiuolo. Certo, ora occorre una motivazione per dare il via. Forse uno di quei brani tanto cari a Stefano, quelli di Cockburn.

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    1. Lucià, proprio in questi giorni di quarantena ne sto studiando uno in drop D e a breve ( se riesco a impararlo decentemente ) lo posto . Comunque Cockburn in DADGAD ha fatto poco, usa per lo più il drop D o accurdature ben più strane, le famose open bo di Mimmo ;-))))))

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    2. Hai ragione caro Stefano, Bruce Le...cioe' Bruce Cockburn usa accordature piu' difficili di questa; avevo fatto confusione col pezzo dell' altra volta che in effetti era diverso. Questa accordatura sospesa, invece, e' molto in voga in ambito Country, mi sembra e, tra l'altro, mi ricordo di un arrangiamento di Roberto Dalla Vecchia, proprio in DADGAD, del brano Angeline The Baker, sul numero estivo di Axe del 2007. Allora, quando seguivo la sua rubrica, gia' mi stavo rimboccando le maniche per impararlo quando lessi l' accordatura in caratteri minuscoli. Eh?!? "Accordatura DADGAD". Aeh! E mo' chi se la impara?!? Mi dissi! XD.
      A volte penso: Beati quelli che suonano il pianoforte..." 3 tasti bianchi, do,re,mi, tra i primi due neri e fa,sol,la,si, tra gli altri quattro tasti neri e tutto poi si ripete! Piu' visualizzazione di cosi'!
      Almeno cosi' pero', nel nostro campo, la chitarra riserva sempre nuove sorprese, anche se come ho gia' detto prima, non appena vedo una corda alterata vado subito in crisi. XXD
      In effetti ora che ci penso, In Dropped D so fare (male) solo 3 brani: Stella Artois, lo studio n.1 del manuale di Unterberger e lo studio n.7 dello stesso, il fac-simile di Living in the Country. Invece Hobo's Last Ride di Norman Blake, non ce l'ho proprio fatta a farla con il basso abbassato a Re e ho cercato di sostituire quest' ultimo con il La, per quanto possibile e la differenza non e' che si noti granche'. Alla fin fine penso che la cosa piu' importante non e' fare i pezzi a fotocopia, ma bensi' cercare di cucirseli addosso adattandoli alle proprie esigenze, no?!? Quello che hanno fatto sempre tutti, del resto, quando hanno messo a punto il proprio stile.

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    3. Guarda, io ho cercato di usare le accordature aperte che servivano per studiare dei brani che mi piacevano, ma poi mi è tornato utile quando "componevo" ( le parentesi e una risatina ci stanno eheheheh ) perchè spesso le melodie che avevo in capa non riuscivo a suonarle in quanto le distanze tra i tasti me lo impedivano. Allora provavo, e provo ancora, ad abbassare o alzare il tono di una o più corde per agevolarmi. Non sempre ci sono riuscito, altre volte ho inventato ( almeno per me, che poi non si inventa niente ) una particolare accordatura senza sapere poi quale fosse. Insomme, le già citate open Boh che Mimmo spesso usa anche lui. Come dici tu, il nostro strumento ci riserva sempre delle sorprese, nonostante tutto ;-))))

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    4. Vero. Io una volta mi son messo, per curiosita', a fare il mio arrangiamento di Non e' Francesca con la Nashville tuning, quella con corde sottili al posto delle basse, accordate un' ottava sopra, e...mamma che bello! Usciva tutta un' altra melodia, molto suggestiva.
      Purtroppo pero' devo dire che la mia percezione di un' accordatura aperta rimane sempre quella di un approccio caotico e casuale, perche destabilizza certe regole ormai acquisite e metabolizzate; magari qualche bel risultato viene pure fuori ma occorre che il tempo giochi a favore di una certa presa di coscienza in merito. Ad esempio, negli ultimi tempi, complice Youtube, sono stato un sacco di tempo ad ascoltare, finalmente, i brani compresi (spartito o tablatura) nel libro di Maurizio Angeletti e tranne quelli di John Fahey in standard tuning gli altri son quasi tutti nelle piu' svariate accordature: beh, ne occorre di tempo per cercare di decifrare qualcosa, ahaha! Pensa te che per farmi piacere, per esempio, i dischi bianchi di Battisti, quelli del periodo ultimo, cioe' Battisti-Panella, mi sono occorruti ben 15 anni! Ma allora ero giovane. Posso stare altri 10-15 anni ad ascoltare quegli autori Americani adesso che il tempo e' tutto in discesa ?XD.
      Quel brano di Cockburn che avete postato poco tempo fa era davvero molto bello e desideravo impararlo ma poi ho pensato: "E se poi quando vado nel mio negozio a "provare" delle chitarre che mi piacciono e come sempre mi dicono "Fai un pezzo, dai!" Io che faccio, mi metto ad accordare la chitarra con le corde in CGCGCE? per far vedere che ho imparato Foxglove? AEEeee''' e cosi' poi facciamo notte! Ahahah!!!
      Beh, ovviamente questo e' un esempio forse puerile ma abbastanza sintomatico, direi
      e forse tipico di uno avulso da queste realta' "alternativa" (e' il caso di dirlo) e desideroso di andare "subito al sodo" quando si trova con una chitarra in mano davanti a un gruppo di gente XDD. Beh, certo e' che la questione e' abbastanza complicata per un "tradizionalista" come me, come, naturalmente, puo' essere una passaeggiata per uno che invece mastica questa cose ogni giorno e da sempre.

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    5. Be, onestamente neanche io se provo una chitarra mi metto ad accordarla in open, al massimo posso abbassare il mi basso in RE. Ma è anche vero che ho visto in concerto parecchi fingerstyler che accordano e riaccordano (Anche Morone lo fa ) continuamente tra un brano e l'altro e a orecchio, quindi magari è solo questione di pratica.Come in tutto... E poi ci sono chitarristi che usano le accordature aperte occasionalmente, altri che suonano solo in determinati tune, insomma il mondo è bello perchè è vario ;-)

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    6. Esatto, se un cosa del genere esiste e' perche' ha un suo Perche'! E che PERCHE'! XD
      E pensare che con tutte le chitarre che ho, potrei averne sempre pronta una per ogni accordatura ed invece...faccio sempre le stesse cose con tutte! Spreco...

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  4. Grazie Sandro e ben tornato, ci hai fatto un regalo davvero gradito, per me poi che sono un amante delle open tuning, è ancora più gradito

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  5. Grazie Sandro, ora tocca solo studiare eheheheh

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  7. Grazie a tutti del feedback, in realtà devo mettermi anch'io a studiarla seriamente, altre necessità didattiche mi hanno distolto finora, inoltre le corde che monto ora (011) non rendono un granché, vi suggerisco se non lo conoscete l'ascolto di Michael Edges, grande ispirazione sull'acustica

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    1. Lo conosciamo... È uno dei miei principali ascolti specie quando sono in auto

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