lunedì 13 aprile 2020

La Tangona ha messo su pancia.


Direi che è in sintonia con chi la suona, cosa che potrebbe anche far piacere, se non fosse che simili manifestazioni in una chitarra destano sempre qualche preoccupazione. Ultimamente l'ho lasciata piuttosto inattiva nel suo astuccio. Considerate le condizioni atmosferiche con un grado di umidità attorno al 35% mi sono premurato di darle "da bere" con i soliti umidificatori a spugnetta. Così ho fatto con le altre chitarre, che assorbono umidità quasi all'unisono. Tranne lei. Infatti al'ultimo rabbocco di spugnette, tutte secche, le sue risultavano ancora umide. Mi si è acceso il campanello di allarme e ho fatto un controllino, verificando che la Tangona aveva accentuato il rigonfiamento del top dietro al ponte che avevo già notato, con un considerevole aumento dell'action.
Ne ho dedotto che fosse troppo umidificata, quindi l'ho lasciata fuori dall'astuccio per 48 ore, e in effetti i sintomi stanno rientrando. Ora la "pancia" è meno accentuata e l'action è ritornata nei limiti consigliati. Tempo fa le era capitata la cosa contraria. L'avevo trovata disidratata e avevo dovuto adottare un umidificatore da buca con tappo per farla bere velocemente. Rimane la curiosità di capire come mai la Tangona, che continua a suonare benissimo,  reagisca in modo così diverso alle variazioni atmosferiche e al trattamento di umidificazione rispetto alle sorelle.

23 commenti:

  1. Credo che possa dipendere dal tipo di verniciatura e dallo spessore della stessa, ma anche dagli spessori dei legni, una tavola più spessa risentirà meno degli sbalzi di umidità, mentre una meno spessa, suonerà più pronta, ma risentirà degli sbalzi di umidità e temperatura, in gioco entra anche lo spessore del bracing e il modo con cui sono stati tagliato i braccetti di quest'ultino

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    1. Fasce e fondo sono in laminato, quindi non dovrebbero essere parte in causa. Ma in effetti il top, che sembra pure di buona scelta, potrebbe avere uno spessore "tirato" al limite. E in effetti un po' di deformazione c'è. Sarei curioso di sentire come sta la gemella del Rev.

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    2. Ah...saperlo. E' rimasta fuori dall'astuccio appesa al suo stand in saletta ed è più di un mese che non ci vado anche se ne avrei una gran voglia. Io avevo comunque già da tempo smesso per pigrizia\dimenticanza di usare gli umidificatori. Bo...vedremo.

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    3. Quanto a quelle "da divano" che ho in casa, sono si nell'astuccio, ma con il coperchio aperto. Le devo vedere, c'è poco da fare.
      Poi trovo giusto che, come me, attraversino le stagioni, le variazioni di temperatura e umidità, gli odori di casa, insomma invecchiamo insieme anche se io procedo più speditamente di loro.

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    4. Già, le sale prove abbandonate con gli strumenti in attesa... immagine triste.

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  2. Faccio un'altra ipotesi, anche se concordo con Mimmo che la verniciatura, ma soprattutto lo spessore della tavola, il tipo di bracing ecc. sono strettamente legate alla sensibilità della chitarra alla variazione di umidità. Ma quello che mi stupisce è che le altre chitarre nelle stesse condizioni sentano la siccità, mentre questa (che pure ha una tavola piuttosto sensibile) presenti una condizione di troppa umidità. La mia ipotesi è che la sua custodia sia meglio isolata agli sbalzi di umidità delle altre custodie, che magari sono progettate per proteggere più dagli urti che dai fattori climatici...

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    1. Altra ipostesi: forse in questo periodo di scarsa attività col gruppo, non stai usando le chitarre da palco e ti stai dedicando più alle altre chitarre da divano ... quindi la Tangona sta più riparata dalla siccità all'interno della custodia e non sentiva il bisogno di umidificazione.

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    2. In effetti c'è la variabile dell'astuccio che non avevo considerato. Quattro chitarre stanno nel tipico case in multistrato di legno rivestito in tolex, una in un astuccio semirigido rivestito in cordura, mentre la tangona e la 0-RK hanno l'astuccio in abs. La 0-RK continua a bere, ma la tangona sembra satura. E' possibile che il suo astuccio sia più isolante degli altri. E forse è anche costruita con spessori più sottili.

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    3. Più sottile della RK RP1-626 non credo sia possibile: la mia ha una tavola talmente sottile che se ci metti una lampada fuori e scatti una foto da dentro, ci vedi quasi attraverso
      [img]https://1.bp.blogspot.com/-_zszk97XDvI/XpWEH2ij_gI/AAAAAAAAAj4/btlTciDRKXUozPyUF1Zb_iDzR6FMBuctwCLcBGAsYHQ/s1600/RK-RP1-626INT.jpg[/img]

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  3. Forse contano le dimensioni. Il top ha un'area molto più ristretta è forse è meno soggetto a deformazioni rispetto alla tangona che è un armadio. Pura ipotesi!

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  4. Come sapete sono negato per queste cose, ma (chissà perchè) mi è venuto un dubbio e ho controllato le mie, sia la RK che sta in custodia da un bel po,' che l'Alhambra che ha sta sullo stand da almeno 15 giorni presentano un certo rigonfiamento dietro il ponte (insomma hanno la pancia come il proprietario). Io non me ne ero mai accorto, ma a dar retta a voi...però se non sbaglio un po' di pancia è normale (l'ambiente dove le tengo è al piano terra dunque più umido del resto della casa, non dispongo di igrometro), ma quanto deve essere sta pancia per non dare problemi? non mi fate prendere la pastiglia per il colesterolo eh!

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  5. Dunque devi fare così:
    almeno una volta a settimana le devi portare via dall' umida atmosfera padana e e recarti in una salubre località ventilata e asciutta, marina o montana. La pancia ben presto si ridurrà e si elimineranno quei fastidiosi inestetismi.
    In alternativa se non le suoni spesso e le tieni chiuse nella custodia, tienile accordate un mezzo tono sotto...suonano lo stesso quando ne hai voglia e il tiro è più blando. Potresti anche montare delle 0.11.
    E la pancia non c'è più, e la pancia non c'è più....

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  6. La prima ipotesi mi piace...per adesso però accordo mezzo tono sotto, sempre meglio della dieta (tanto io non ho l'orecchio assoluto). Grazie dottor B.

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    1. La domanda delle domande! Ma di quanto deve sporgere 'sta panza? Se vai sul Tubo trovi gente che procede ad arditi restauri anche su lievi protuberanze, e magari magnifica chitarre vintage gonfie come palloni da spiaggia e la sella ridotta a zero per compensare. E' un mondo difficile!
      L'idea del Rev di alleggerire la tensione male non fa. Anzi, a me le chitarre accordate più basse piacciono pure di più.

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    2. Io sto accordando le mie chitarre a 432 Hz... Il LA verdino per intenderci, leggendo qua e là su internet pare che questa accordatura sia un toccasana anche per la psiche di chi suona e di chi ascolta... Mha, sarà... Una cosa è certa, la suonabilità è migliore, ed il suono è più caldo

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  7. Lasciando la chitarra fuori custodia e accordando un tono sotto la pancia si è visibilmente ridotta, ora sono più tranquillo.
    Volendo fare un cambio corde, cosa mi consigliate di nuovo da provare?

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  8. Se sei pigro come me Elixir...stanno su anche un anno e suonano sembre bene

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    1. Sono ancora più pigro (ma suono meno), però questa volta vorrei qualcosa di nuovo, tanto per provare una marca diversa che magari a qualcuno di voi ha dato buone sensazioni.

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    2. Sulla 000 che ho costruito per mio figlio, ho montato una muta di Cleartone 0.012, e devo dire che sia come risposta sonora che come suonabilità, non mi sembrano niente male, sono al bronzo fosforo, la scala della 000 è di 644mm e non mi sembrano neppure troppo dure

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    3. Ultimamente mi sono trovato bene con le d'addario EXP16

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  9. grazie a tutti vedo un po' cosa trovo e poi farò il video rituale...

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