La storia risale ad almeno due estati fa. Alberto, un mio amico vicentino con il quale abbiamo fondato la famosa orchestrAcustia, mi manda dei file chitarra e voce. Io provo a lavorarci su inserendo batteria e basso. Sono brani oramai facenti parte della tradizione americana. Folsom Prison Blues, Deep River Blues, ma anche Little Wings di Hendrix. Oramai da anni Alberto aveva fatto delle traduzioni in italiano. Ha operato come dovesse tradurre un libro, dando un significato facilmente comprensibile a noi italici di termini e modi di dire a stelle e strisce. La distanza e il tempo mi impedisce di produrre il tutto. Ma a me i pezzi fatti da lui piacciono molto e quindi lo sollecito a perseverare nell'intanto, ne vale veramente la pena. Allora ecco giungere Andrea Ballarin, conosciuto in tutto il mondo come Manne Guitars. Sarà lui il produttore, un cuoco perfetto per amalgamare l'estro di Alberto con alcuni tra i migliori musicisti acustici di Vicenza. Praticamente il disco è suonato da quattro dei cinque G-Runners (niente banjo). Be, il risultato è questo:
Ora, speriamo, io e lui lo porteremo in giro, se ci riusciamo.
Il titolo è "Tutto su di me" di Alberto Giuliari. Una grande persona e un grande amico.
Che meraviglia, questi brani non perdono nulla della loro bellezza anzi il testo in italiano li rende particolarmente intriganti, e credo che un ascoltatore che non conosce l'inglese, possa essere maggiormente attratto nell'ascolto, perché oltre a godere di una musica senza tempo, riesce a vivere il concetto espresso dalle canzoni, per cui ottimo lavoro! Avanti così che andate alla grande!!!
Si. Credo proprio di si. Il banjo avrebbe portato l'arrangiamento troppo verso il bluegrass. E conoscendo il talebanesimo bluegrass del banjoista, credo non avrebbe mai suonato questo tipo di musica.
Niente. Troppo grande la distanza per lavorare assieme su un lavoro così fine. Io avevo o fatto del lavoro sulle demo. Ma ora stiamo lavorando assieme per portarle in giro in duo.
Complimenti, il testo tradotto in italiano è convincente e, come dice Mimmo, intriga parecchio. In piena atmosfera "spaghetti western" alla Sergio Leone. In bocca al lupo per il tour!
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Che meraviglia, questi brani non perdono nulla della loro bellezza anzi il testo in italiano li rende particolarmente intriganti, e credo che un ascoltatore che non conosce l'inglese, possa essere maggiormente attratto nell'ascolto, perché oltre a godere di una musica senza tempo, riesce a vivere il concetto espresso dalle canzoni, per cui ottimo lavoro! Avanti così che andate alla grande!!!
RispondiEliminaBello, mi piace l'arrangiamento country. Mi chiedevo però se l'esclusione del banjo è frutto di una scelta precisa.
RispondiEliminaSi. Credo proprio di si. Il banjo avrebbe portato l'arrangiamento troppo verso il bluegrass. E conoscendo il talebanesimo bluegrass del banjoista, credo non avrebbe mai suonato questo tipo di musica.
EliminaOttimo lavoro, molto curato. Forse addirittura "troppo pulito" :)
RispondiEliminaBel lavoro, complimenti al tuo amico. Ma tu quale hai prodotto ?
RispondiEliminaNiente. Troppo grande la distanza per lavorare assieme su un lavoro così fine. Io avevo o fatto del lavoro sulle demo. Ma ora stiamo lavorando assieme per portarle in giro in duo.
EliminaComplimenti, il testo tradotto in italiano è convincente e, come dice Mimmo, intriga parecchio. In piena atmosfera "spaghetti western" alla Sergio Leone.
RispondiEliminaIn bocca al lupo per il tour!