domenica 20 gennaio 2019

B&G Caletta



Ricorderete di certo che delle chitarre B&G del liutaio israeliano Yotam Goldstein avevo già parlato, poi incalzato anche da Dario, che con modelli come la little sister sembrano aver coniugato i dettami delle solid body con gli stilemi tanto cari a noi acusticanti. Chitarre belle, originali e ben suonanti, anche se dal prezzo decisamente altino, sebbene ultimamente abbiano fatto delle versioni "orientali" con esborsi più alla portata e dalle qualità comunque ottime. Ora propongono queste acustiche della serie Caletta, nome della moglie di Robert Johnson, uno dei padri del blues. Le chitarre sono delle parlor con cassa profonda, progettate con un occhio alla tradizione e l'altro a progettazioni mirate per migliorarne il suono e la suonabilità. Le scelte sono parecchie , si va dalle total mahoganey alle standard con top in spruce ma anche altre essenze sono state usate per dare ampia personalizzazione. Anche il nut va dal 43 standard al 46 su richiesta. Sul sito potrete leggere specifiche e misure :   https://bngguitars.com/
I prezzi, ahimè, sono come al solito alti : si parte da 3000 per arrivare a 5000, prezzi presi dal sito, anche se in giro ho letto anche quotazioni maggiori. In attesa delle versioni orientali che sicuramente arriveranno ( o almeno lo spero ) vi posto un paio di video. Chitarre suggestive, che suonano e con un marchio che non si annovera tra i soliti noti, ma tanto è un pour parler, chiaramente...







18 commenti:

  1. Belle e interessanti come suono. La cassa profonda aggiunge un po' di spinta nei bassi e da uno strumming leggero con una voce molto equilibrata. Molto bello il tabacco sunburst.
    Aggiungo questo video, perchè apprezzo molto il modo si suonare del tipo:
    [video]https://www.youtube.com/watch?v=IUNO7UBPM_o#t=18[/video]
    Detto ciò, bisogna sottolineare che i prezzi sono parecchio pesanti ... inutile dire che a questo livello preferirei di sicuro rivolgermi ai fratelli di Nizza.

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    1. I Nizzardi restano i preferiti, non c'è dubbio. Ma non mi ricordo parlor o affini nelle loro creature, quindi altro target. Pende dagli chatelier anche il fattore chilometrico, Nizza è più vicina...;-)

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    2. No, producono chitarre con un unico shape proprietario, una specie di minidread.
      Il formato di queste parlor è interessante, con il lower bout più ampio di una Martin 0, direi simile a una Gibson L00 con attacco al 12°, ma con la cassa più profonda.

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    3. Questo è il Perrystyle ! (

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    4. Lui è un po' più bravo! :D

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  2. Quella paletta ha un terribile appeal, anche se gli slot sono un po' sacrificati nel collo stretto e sembra che le corde esterne finiscano per sedersi sul legno (come nelle prime blueridge che avevano una palettina minuscola su cui si accavallavano le corde). Esteticamente il modello è ben riuscito, una rivisitazione della L-00 ma con un carattere tutto suo. Ho qualche dubbio sul suono, che oltre ad essere molto asciutto, mi sembra un po' esile. La sitka-ziricote mi sembra quella col timbro più personale e articolato. Il punto dolente è il prezzaccio esagerato da chitarra boutique. Si sono belle, saranno anche originali, ben curate e costruite con materiali di qualità, ma il suono non fa certo gridare al miracolo. Credo che per lo stesso prezzo guarderei altrove. Per rimanere in tema coi commenti, dovendo scegliere tra Tel-Aviv e Nizza farei sicuramente la strada più corta senza pensarci su :D

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  3. Dimenticavo: il confronto tra i modelli del primo video è veramente ben fatto e pare anche sufficientemente veritiero. Belli alche gli altri video, con ambientazioni ben studiate. L'attenzione a design e location dev'essere una prerogativa degli israeliani (mi tornano in mente certi video di Ben Ezra). Questi di B&G mi sembrano dei produttori veramente sgamati.

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    1. Sono belle, per il suono la prova definitiva sarebbe poggiarsele sulla panza, come al solito. Concordo che sono produttori sgamati, sapendo che i prezzi sono alti dedicano molto alla ricerca e al marketing, poi ognuno fa le sue scelte. Devo confessare che la little sister elettrica ancora mi fa gola...per il resto Nizza vince ancora !

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    2. p.s. la paletta è mooolto attraente...

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    3. Se non sbaglio la Little Sister l'aveva provata Giancarlo quando siamo andati all'AGV di Cremona. Molto bella, ma non ricordo bene le sue impressioni (so' acusticante puro!)

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  4. Avrei detto che nel primo video la seconda avesse il top in cedro con quel suono così scuretto. Ma così non è evidentemente. Tutte e tre le chitarre comunque hanno un suono un po' "stretto". Pure io se dovessi fare un viaggio andrei preferibilmente a Nizza e non a Telaviv. E comunque farei una lunga, lunghissima sosta ancora più vicino: esattamente a Savona da Bagnasco & Casati. E non è detto che da lì poi proseguirei in terra di Francia. Farfallone che non sono altro.

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    1. I farfalloni svolazzano di fiore in fiore, e dove c'è il nettare migliore si fermano. Direi che fanno bene :DDDDDDDDD

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    2. Echeccevo', andare a Savona è più o meno come andare a Sarzana. Primavera, mare, Bagnasco&Casati, mangiata di pesce...

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  5. Mi piacciono molto, mi piace l'attacco e la resa sonora data dalla cassa profonda, una cosa sola non mi piace, o meglio esteticamente mi piace molto, ma la ritengo poco funzionale, ed è la paletta, slot troppo stretti ed anche l'inclinazione della paletta rispetto al manico mi sembra poco accentuata, ed anche il ponte lo avrei fatto con le classiche piramidi è ai lati, ma queste sono pipps che lasciano il tempo che trovano, il suono è ottimo ed è quello che conta

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    1. purtroppo per noi mortali conta pure il prezzo, ahinoi ;-)))))

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  6. Belle chitarre, un suono stupendo e convincente, ma inaccessibili.. almeno per me..
    ;-)

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  7. Bellissime e ben suonanti, ma con quei soldi la scelta è troppo vasta per fermarsi li. Meglio che ne so una Collings

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