Se un normale microfono per il cantato ha in genere una risposta di frequenza da 80 a 16k hertz questo Sontronics STC-3 con la sua risposta da 20 a 20k risulta adatto a catturare il suono , oltre che della voce, anche di molti altri strumenti. Per aumentarne la flessibilità di utilizzo presenta tre delle più comuni polarità selezionabili da una levetta posta sul corpo del mic e cioè polarità ommnidirezionale, cardioide e bi-direzionale (8-figured)
Dalla parte opposta c'è un'altra levetta con tre posizioni per dosarne la sensibilità inserendo dei filtri di attenuazione del segnale (0 dB, -10 dB, -20 dB) per un uso diverso da quello in studio.
Una ulteriore levetta seleziona tre posizioni con filtri di taglio delle frequenza basse.
Il corpo piuttosto pesante del microfono, una volta avvitato sul suo supporto, risulta essere sospeso all'interno di una ragnatela di elastico molto efficiente nello smorzare urti e vibrazioni e il tutto può essere montato su una normale asta da microfono.
Nell'esempio che vi sottopongo all'ascolto il suono della moretta è ripreso con il microfono frontale, dritto verso la buca e ad una distanza di 30 cm. circa, selezionando in successione le tre polarità per valutare come viene catturato il suono e cosa cambia, fermi restando tutti gli altri parametri (ambiente, distanza, gain della scheda audio, filtri di taglio e attenuazione del segnale).
Le tre polarità adottate in pratica servono a dosare la quantità di ambiente che entra nella registrazione. Se per esempio volessi riprendere un coro in una chiesa col il riverbero naturale delle volte userò la modalità multi direzionale. Ma se preferissi usare un riverbero digitale su voci asciutte, dovrei trasferire il coro in un ambiente sordo (oppure usare tanti microfoni cardioidi molto più vicini alle varie voci). Nella modalità cardioide infatti il campo di sensibilità all'ambiente si riduce parecchio e il riverbero ambientale risulta meno influente. Idem con la figura a otto, dove praticamente il mic cattura il suono più prossimo frontalmente e posteriormente.
Il microfono non è certo di livello professionale (altri sarebbero i costi) però è discreto e produce, insieme alla scheda audio, una traccia densa di informazioni, che risulta visibile a monitor e che riponde bene ad interventi in post-produzione (compressione, riverbero, equalizzazione ecc. ecc) come nel secondo esempio dove la stessa traccia prima è "cruda" e poi "lavorata".
Ascoltato con attenzione e a prescindere dalla mia preferenza per quanto riguarda la polarità (che poi andrò a dirti), trovo che il microfono sia ottimo. però non sottovaluterei anche il lavoro della scheda audio che ci mette un bel po' del suo. Ricordo di aver visto tempo fa un confronto tra schede audio abbinate a dei microfoni che riprendevano il suono di una chitarra classica. Il confronto era strutturato in modo da evidenziare le differenze anche a parità di microfono tra diverse schede audio che erano davvero ben percepibili.
RispondiEliminaTornando al tuo confronto, nell'ordine, la mia preferenza va per la figura cardioide, che è anche in via teorica la più indicata per la ripresa frontale di uno strumento. Però anche la figura 8 non mi dispiace affatto!
Trovo che la modalità con figura a cardiode dia un risultato ottimale con la post produzione, che arricchisce notevolmente il dettaglio. Sulle altre due modalità il suono risulta più impastato (soprattutto con l'omnidirezionale), probabilmente a causa del riverbero aggiunto in post-produzione. Senza post produzione, forse preferisco la modalità ad otto che da un po' più di profondità al suono.
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