domenica 15 luglio 2018

Gibson L-00 2018, meglio tardi che mai

Premessa: la presentazione di questa chitarra è una di quelle che più è andata per le lunghe nella gloriosa storia di questo blog. Evidentemente le L-00 contagiano chi ne viene in possesso con quella sonnolenta pigrizia che da sempre assale chi posa il sedere sulle sponde del Mississippi, anche solo per riposarsi un attimo. Non è un granché come giustificazione, ma in questi mesi ci ho provato a scriverne e ogni volta mi si intorpidivano le facoltà mentali e mi veniva voglia di stendermi nell'erba e masticare una spiga di grano.

Di L-00 nel corso degli anni me ne sono passate diverse sotto le mani. La prima l’ho incontrata verso il 2009, ancora si chiamava Bluesmaster e mi provocò un terribile magone perchè avevo da pochissimo preso la Taylorina. Se avessi aspettato ancora un mesetto, le cose sarebbero andate diversamente. Ma i rimpianti durano poco: la Taylor è poi diventata una delle chitarre a cui son rimasto più affezionato e solo nove anni più tardi un’altra L-00 sarebbe stata capace di farmene disfare.
Le altre L-00 (poche) in cui sono incappato in questi anni hanno poi rischiato di farmi perdere definitivamente l'infatuazione. E forse erano modelli realizzati proprio negli anni in cui Gibson ha mostrato di più la corda: strumenti belli solo da lontano: bastava avvicinarsi che quel sunburst per definizione quasi inimitabile sembrava una brutta imitazione giocata su toni del fango. Anche il suono non mi ha mai fatto riaccendere la scintilla. E quindi quando a novembre dell'anno scorso vidi sul sito del solito negozio la chitarra che poi avrei preso, le mie aspettative non erano altissime, anche se il sunburst già in foto sembrava tornato quello bello e inimitabile

Al primo approccio in negozio con la mia L-00, notai nell'ordine: che internamente aveva un paio di sbaffetti di colla qua e là, le catene non propriamente rifinite e levigate a dovere, il nut appena appena più stretto ai lati rispetto alla sede (nell'ordine di un capello, eh) e il saddle mal dimensionato rispetto alla sede. Poi però la misi sulle ginocchia e fulmine mi colse quando cominciai a suonarla. Provata fianco a fianco di una Guild M-20 e di una Martin 0017S Whiskey Sunset, entrambe avevano un po' più di volume, ma la piccoletta del Montana esibiva immediatamente un calore, una sensibilità al tocco, una personalità che la poneva in un'altra categoria. Non c'è stato bisogno di chissà quante prove. Pur trattandosi di uno strumento freschissimo di costruzione, dunque ancora con quella tipica chiusura nelle medioalte, ho subito riconosciuto i barlumi di quel suono che cercavo in tutti questi anni da una L-00.

Una volta presa, il saddle è stata la prima cosa che ho fatto volar via. Quello originale era alquanto sottodimensionato rispetto alla sede, tanto che, tolte le corde, quasi ci ballava dentro, con tutti i rischi correlati, alla lunga. Sostituito con uno realizzato da me in osso perfettamente aderente alla sede.
Per il resto, al di là di quelle piccole inevitabili "gibsonate" alquanto veniali, trovo la chitarra molto ben fatta, costruttivamente. Per rispondere a un vecchio quesito rimasto in sospeso, il top presenta una minima bombatura, come spero si noti dalla foto, ma nulla di eccessivo:

Inoltre lo spessore del ponte, come si nota in molte Gibson anche del passato, è rastremato, ovvero va leggermente assottigliandosi verso i cantini. Forse una soluzione inizialmente nata per ovviare a problemi di setup, quando non c'era più margine per operare su saddle e trussrod, ma poi rimasta in uso per qualche motivo che non conosciamo (estetico? precauzionale?), anche quando non ce ne fosse stato bisogno, come in questo caso.

Sul suono di questa chitarra credo sia stato detto già tutto, su come un corpo piccolo e affusolato abbinato a fondo e fasce in mogano riescano a tirar fuori una voce così particolare, capace di bucare quando si spinge e di fornire una varietà di sfumature di una meravigliosa mediosità, conservando tuttavia un equilibro complessivo che non mi fa rimpiangere una cassa più capiente. Inoltre negli ultimi tempi ho notato molto chiaramente i segni di una maturazione. Il suono ha acquistato un'ariosità che ha come regalato al suono una terza dimensione, una profondità che prima era appena accennata e che permette di esplorare ambiti che vanno ben oltre quelle sonorità delta-blues a cui questa chitarrina proprio non riesce ad essere confinata.

Chiudo con una piccola strimpellata con cui ho provato a sfidare questo caldo e umidissimo pomeriggio:

26 commenti:

  1. Sono stracontento di aver aspettato a pubblicare la mia presentazione , era giusto e doveroso conoscere questa tua bellezza di cui qui tutti eravamo curiosissimi . E a ben vedere , e sentire , direi . Il post è completo e la narrazione avvincente , mi piace il tuo sguardo da innamorato ma estremamente obbiettivo , i retroscena , i ricordi che si rincorrono . E' una chitarrina deliziosa , che non vedo l'ora di provare . Sull'audio , invece ho qualche domanda : hai usato entrambi i trabiccoli che si vedono ? Hai sincronizzato l'audio ? Non so , forse è colpa mia , ma sento un po' di distorsione . Anche se tengo il volume del portatile a 40 dalle cuffie il suono esce molto forte . Di sicuro le medie la fanno da padrone , come è giusto che sia d'altronde . Complimenti e un benarrivata alla piccola . Che farà amicizia con il nuovo mando in fretta , ne sono sicuro :-))))))

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  2. Finalmente! Chitarra iconica... bè, pure quell'altra che hai. Insomma a chitarre non scherzi :D D'altra parte meritatissime!
    Oltre alla bellezza, credo che la L00 sia una delle chitarre più comode e divertenti da suonare. Trovo pure che sia abbastanza versatile e non solo una blues box come vuole lo stereotipo.
    Qualche sbaffo di colla e una costruzione diciamo spartana fanno parte della storia Gibson. La lieve bombatura del top conferma che sulla mia Sigma hanno copiato con cura pure quella, anche se gli è scappata decisamente la mano! :D
    Qualche dettaglio sullo shape del manico?

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    1. Dimenticavo: bel suono tipico, con botta immediata e suono quasi compresso, ma negli arpeggi larghi butta fuori bene anche gli armonici. Bella bella!

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    2. Vero, Mirco, è una fun guitar, come l'ho sentita definire dagli ammerigani! e non è affatto relegata al blues, come ho cercato di far sentire con l'accenno finale a un brano di Renbourn dal sapore un po' barocco (ancora tutto da studiare), ma come si diceva con Stefano la registrazione non è venuta proprio un granché.
      il manico è una C non particolarmente pronunciata ed è abbastanza rettilineo, cioè si allarga poco man mano che si sale. Insomma non ha certo quella ciccia della OM-28V o della tua 00-18V che condividono lo stesso V modified ma ormai mi ci sono abituato.

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    3. Infatti nell'ultimo brano (pensavo fosse proprio un pezzo barocco!) suona comunque abbastanza ariosa per la tipologia di chitarra.
      Si, forse la registrazione è un filo troppo compressa, la prima che hai messo sul Tubo era più ricca e aperta.
      Eh, anche io ho sempre pensato "modified V e nient'altro" ma poi mi sono abituato allo slim taper della Sigma, piuttosto piatto, e devo dire che è comodo assai (mentre la tastiera con 1-3/4 al nut e 2-5/16 al ponte è del tutto simile alla 00-18 e alla 000RK). Comunque, hai gran bella chitarra! :D

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  3. Grazie per la pazienza! ho usato entrambi nel senso che il mic è collegato allo zoom h5 che funge da preamp e da registratore. Ho poi sincronizzato sul computer la traccia audio con il video fatto con l'ipad. Senti una distorsione? dalle mie vecchie cuffiette non la sento, ma non sono certo delle cuffie monitor. A dire il veor, viste le condizioni climatiche di oggi, ho fatto tutto un po' in apnea e sicuramente non ho curato per bene il posizionamento del mic, forse un po' troppo vicino alla chitarra. Per le regolazioni audio su garageband ho solo applicato i soliti valori per la compressione. Quando poi ho estratto la traccia da sincronizzare al video non ho fatto la normalizzazione, perché solitamente abbassa un bel po' il volume. Ecco forse questo, sommato al mic troppo vicino danno un suono un po' tutto troppo sparato. Forse devo anche un po' rivedere i valori della compressione. Insomma con sti accrocchi bisogna sempre stare a studiare! ;))

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  4. Ma è molto diversa dalla moretta? Non riesco a capirlo...
    Tu che le hai provate entrambe, anche se molto tempo fa, forse sai cogliere le differenze.
    Bello strumento. La registrazione mi sembra un pochino opaca sugli alti, forse il passaggio nello zoom usato come pre non giova ai tuoi due miscrofoni soviet? Comunque non sento punte di clippaggio.
    Se la porterai con te quando ci vediamo sarò curioso di provarla...

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  5. Eh non riesco a fare un paragone con la moretta, che comunque ricordo alquanto diversa, dal suono un po’ più ‘grosso’. Il mic soviet è uno solo in realtà e lo zoom h5 finora aveva fatto un buon lavoro come preamp. Il risultato non ottimale credo sia dovuto a posizionamento e settaggi, ovvero errori miei. A prop, mi dici i valori della compressione che usi tu in GarageBand? Cioè Soglia, rapporto, attacco e guadagno?

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    1. Quando uso la comprssione uso quella proposta da Garageband che si chiama acoustic guitar clarify (che dovrebbe essere la prima della lista).

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    2. Una nota riguardo al saddle.
      Eeeeevidentemente (come dice Mentana) anche Gibson usa saddle smilzi in abbinata coi piezo sottosella. Da più parti si sostiene infatti che per sollecitare al meglio il piezo, la sella debba avere un po' di gioco nel solco, ovviamente a discapito del suono acustico che per legge divina richiederebbe un saddle incastrato di misura nel ponte. Mi chiedo quindi perchè penalizzare il suono acustico, che è quello decantato dal produttore e il principale riferimento per l'acquirente, quando i piezo (per quanto lo LR Baggs in dotazione sia di buona qualità) offrono quasi sempre un suono mediocre. A meno che una delle due teorie sul saddle sia una minchiata (e ne ho il forte dubbio!). Tanto più che quella chitarra ti ha conquistato per il suono acustico nonostante il saddle fuori norma.
      Mah!...
      [img]https://3.bp.blogspot.com/-3UTz4vZk4mY/WI8XtPoJFPI/AAAAAAAABY4/cfoxmWkzBwYrmwabjZp0m6SOLNjJfxJEgCLcB/s1600/Pips%2Bstella%2BOcchiali.png[/img]

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    3. La seconda che hai detto: deve essere proprio una minchiata...
      Il saddle lo cambiai pure io a suo tempo, ci ballava dentro e di traverso e mi sa che il tizio che lo posiziona prima di metterci le corde, butta una mano in una scatola alla come viene viene

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    4. Ci sono vari produttori che mettono la sella smilza col piezo. Mentre la Tangona ce l'ha di misura e suona benissimo in acustico e più che decorosa amplificata. Ma visti i risultati mi verrebbe da dire che alla fine non cambia granché!

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    5. Accidenti, questa cosa del saddle smilzo piezo-friendly mica la sapevo! Scelta scellerata davvero cmq se due persone su due qui presenti (io e il Rev) l'abbiamo cestinato senza tanti complimenti. Io sono stato addirittura tentato di rimuoverlo proprio il piezo, per metterci un osso che andasse a poggiare direttamente sulla sede del ponte, ma poi ho pensato che sarebbe stata una modifica fin troppo invasiva e nulla mi garantiva che avrei trovato una sede perfettamente liscia. Ma alla fine va bene anche così.

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    6. Guarda, se proprio sei sicuro che non la utilizzerai mai amplificata e che non ti disferai mai di quella chitarra (perchè dovresti?!), l'idea di togliere il piezo e mettere una sella adeguata non sarebbe poi una follia. Oltretutto smontare un piezo è una sciocchezza. Il filetto del piezo si sfila, il preamp è semplicemente fissato con due bulloni e i relativi cavetti sono tenuti fermi da clip autoadesive come pure la pila e l'unità di volume alla buca (e magari, visto che lo LR Baggs VTC è un buon piezo, lo vendi pure). E se il suono acustico effettivamente migliorasse, sarebbe la prova provata che un saddle a regola d'arte fa la differenza. Però ho seri dubbi che l'operazione possa dare un risultato eclatante. Cioè secondo me la questione saddle ha un tasso pips elevato! :D

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    7. Tanto più che in rete trovi video come quello di Varini nel laboratorio di Fontanot (mica due qualsiasi) che spiega appunto che il saddle col piezo deve avere un po' di gioco, ma trovi pure i video di riparatori americani che dicono che NON lo deve avere. Se poi aggiungiamo che per i dettami classici il saddle dovrebbe essere perfettamente solidale allo slot del ponte senza elementi intermedi, ma che liutai anche bravi a volte utilizzano uno spessore piatto sottilissimo per aumentare un po' l'action senza gettare la sella quando è ancora buona, e che molti piezo non sono piatti ma costituiti da un cavetto cilindrico ricoperto da una calza di rame... Piiiips!

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    8. Non ti nascondo che a sto punto la pip mi sta tornando a bomba! al prossimo cambio corde faccio una verifica di fattibilità. Quello che più mi dà da pensare è come staccare i "comandi", cioè le rotelline a bordo buca, l'alloggio pila e cavetteria. Vediamo, poi magari mi scoraggio e mi passa, in fondo anche così la chitarra va più che bene ;)

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    9. In pratica questo è ciò che devi tirar fuori dalla chitarra

      [img]https://images.reverb.com/image/upload/s--WgpF29Om--/a_exif,c_limit,e_unsharp_mask:80,f_auto,fl_progressive,g_south,h_620,q_90,w_620/v1485634234/bf3y2ay4lblhjmgvxaaf.jpg[/img]

      e questo è il modo in cui sono posizionati gli elementi (la foto è di un Anthem perchè non ho trovato immagini del VTC montato, ma l'installazione è uguale con l'unica differenza che avrai il cordoncino del piezo da sfilare sotto al piatto del ponte anzichè il microfonino beige)

      [img]https://customsoundinstruments.com/wp-content/uploads/2013/04/lr-baggs-anthem-sl-3.jpg[/img]

      Sia le clip per i cavi, che le rotelline a bordo buca che il portapila sono semplicemente appiccicati con un adesivo.

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    10. grazie per le info, non sembra difficilissimo. Al prossimo cambio corde do un'occhiata e vediamo se mi decido a fare il passo! ;)

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  6. Questa vitina di vespa, ha tutto ciò che un conoscitore di Gibson ricerca in una chitarra con quel nome sulla paletta, trovo che però al contrario di molte Gibson che mi sono capitate per le mani, questa abbia oltre al bilanciamento tipico, anche una quantità di armonici, che almeno il mio orecchio ha percepito in questa registrazione, pur riconoscendo le peculiarità Gibson, la sento come una via di mezzo tra una steel strings ed una classica di alto livello, almeno sulle tonalità dei bassi, che sento pastori e mai sferraglianti e slab reati, sarà anche merito del tuo pollicione ad uncino, ma al mio orecchio mi è arrivato questo

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    1. vitina di vespa, che bella definizione, Mimmo! il suono che descrivi è esattamente quello che sento anch'io, molto più equilibrata e versatile di quanto racconti l'opinione comune sulle L-00 pur con quella spiccata personalità "mediosa" che è il suo tratto distintivo. E ll pollicione roteante ringrazia!

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  7. Gran bella chitarra, il sunburst a goccia della Gibson mi ha sempre fatto sbavare... Premesso che posso ascoltare il video solo con un paio di cuffiette attaccate al cellulare, mi sembra che il suono di questa tua prova sia molto "scuro" e penalizzi un po' i cantini, che nel video di sette mesi fa (!) sembravano più brillanti. Probabilmente bastano variazioni minime della posizione del tuo sensibilissimo mic per avere risultati diversi. Comunque risulta un suono molto vintage, focalizzato sulle medie e con un gran botta. Mi piace molto in quel pezzo finale do Renbourn.
    Complimenti alla chitarrina (e al chitarrista).

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    1. la chitarrina ringrazia! stasera provo a fare un altro video con più attenzione, l'altro giorno è effettivamente venuto una mezza ciofeca ;)

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  8. Bellissima chitarrina Andrea ...
    Davvero un bel colpo !

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    1. grazie Roby, spero di fartela provare a settembre!

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  9. Ciao Andrea!! Ti faccio anche io i complimenti per questo strumento che è un po' il mio sogno nel cassetto, nel senso che è tra i modelli di sei corde che più mi piacciono, forse la numero 1, e anche se probabilmente sarebbe sprecata nelle mie mani, non è detto che un giorno ci faccia un pensierino..
    Un caro saluto e speriamo di incontrarci di nuovo a settembre!!
    ;-)

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    1. Grazie mille Gian, una ragione in più per fartela provare a settembre allora! ;)

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