Nel nostro vagabondare tra la musica italiana alla ricerca di pezzi da inserire nel repertorio, mi è venuta in mente questa vecchia canzone di Modugno. All'epoca venne censurata dalla Rai per via del testo che raccontava di un suicidio quando tutti cantavano di mamma, amore e cuore.
Non mi piaceva però il ritornello fischiato e l'ho brutalmente cambiato. Poi insieme agli altri, pensa che ti pensa, è uscita l'idea: "e se facessimo un tango?" Si però "argentino".
Alla fine è uscita questa cosa che di argentino non ha nulla e tira inesorabilmente al romagnolo. Si vede che, come abbiamo dovuto tristemente ammettere, l'odiatissimo liscio è nel nostro dna e sempre lì caschiamo.
Il pezzo lo canto provvisoriamente io perchè il cantante/violinista era giù di voce. Gli altri strumenti: fisa, mandolino, chitarra, basso e batteria. Le eseguiremo a fine giugno in un concerto in un parco cittadino.
Vabbene , dai , ottima interpretazione . E poi l'Argentina non confina a nord con la romagna ? :DDDDDDD
RispondiEliminaSi, una impronta lisciarola c'è. Ma è più quella delle orchestrine del dopoguerra che suonavano nelle aie, quando non c'erano ancora amplificatori e strumenti elettrici e il liscio era una musica davvero popolare: mandolino, chitarra, fisarmonica e zirlunzòun (contrabbasso). L'importante è stare lontani dai pericoli del liscio discografico alla "Ciao mare". Ovvio :)
RispondiEliminaIl liscio ha una sua dignità, e per come la vedo io ha poco da invidiare al tango argentino, certo, non sarà ricco di sensualità come il tango, comunque rappresenta la nostra terra e la spensieratezza della gente che aveva solo quella valvola di sfogo per staccarsi dal duro lavoro settimanale, inoltre la vostra versione mi è piaciuta parecchio, e se come è piaciuta a me, piacerà anche a gli altri che la ascolteranno, direi che avete raggiunto lo scopo prefissato
RispondiEliminaOrkocan! Sei andato a parare su un pezzo nazionalpopolare che è praticamente un monumento della canzone italiana. Non era una operazione semplice reinterpretarlo senza rischiare di scimmiottare Modugno, oppure di fare accapponare la pelle ai più tradizionalisti. Missione compiuta: l'avete rifatta in modo personale e originale, senza tradire l'intenzione dell'originale. C'è una commistione di stili, molto italiani, tra cui anche il liscio romagnolo, che comunque ben si adattano al pezzo. Certo che non è una cosa facile essere all'altezza della voce di Modugno ...
RispondiEliminaGran pezzo, mi è sempre piaciuto, specie quando Modugno lo iniziava solo con la chitarra tamburellando sulla cassa. Secondo me avete fatto un ottimo lavoro e trovo che l'approccio da liscio non si senta gran che. Va già bene così ma per togliergli un po' il ritmo da ballo potreste dilatare alcuni momenti a conclusione delle frasi e cambiare qualche accordo dandogli un tono più sospeso. Mi sembra che proporre queste canzoni sia una scelta azzeccatissima e per niente scontata.
RispondiEliminaBellissima interpretazione, mi è piaciuto molto anche come avete sostituito il ritornello fischiato, lo preferisco 100 volte!
RispondiEliminaComplimenti a tutti, il mandolino però è il valore aggiunto che contribuisce di più alla riuscita del pezzo..
;-)