venerdì 20 ottobre 2017

Sei matura? Ma quanto sei matura?

Si sa, le chitarre mature e costantemente suonate, hanno il fascino degli oggetti vissuti e poi il loro suono con il tempo dovrebbe migliorare. Si, quanto tempo? Oggi che tutti hanno fretta l'invecchiamento è diventato un processo industriale ( e d'altra parte chi può permettersi di aspettare una cinquantina d'anni?). 
Ovviamente la maturazione e lo sviluppo naturale della sonorità legato agli anni che passano, è un processo impercettibile, di difficile valutazione, come guardare crescere un albero.
L'unica via è confrontare la chitarra che si possiede da qualche tempo con una dello stesso tipo nuova di fabbrica per capire se ci sono apprezzabili differenze. E così approfittando della collaborazione di Mirco siamo andati da Lenzotti dove avevo adocchiato in mostra una 000-28 nuova nuova.
Mentre lui illustrava il suo utensile "guarda-come-ti-tolgo-la-pila-senza-mollare-le-corde" io occupavo il piccolo box insonorizzato.
Il confronto, nel mio stile, è un po' "un tanto al chilo" essendo, come sempre, tante le variabili in gioco: il settaggio, lo stato delle corde ecc. ecc. Comunque proviamo a valutare se 7-8 anni (non sono granchè ma tanti ne passano tra la mia e questa 000-28 esposta in negozio) conferiscono un qualche colore, una qualche apertura del suono. Voi che dite? mmmmm...


22 commenti:

  1. Cotto e mangiato, sei un razzo! :D

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    1. neanche il tempo di arrivare a casa!!!

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    2. Un fulmine ! Ha corso talmente che i capelli si sono accorciati... Grande Reverendo

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    3. capelli corti tipo militare per adunata ospedaliera (ma se vanno di questo passo, mi sa che mi ricrescono)

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  2. L'ho scoltato dai monitors e in cuffia , per ben due volte più una senza guardare ( come in bici , ad occhi chiusiiii ). Che vi devo dire , saranno le troppe pips , le leggende metropolitane o chissache , ma a me sembra che la nuova , quella cartellinata , suoni più chiusa , un suono meno completo di quella di Max che inoltre ha già il top che vira al giallo , cosa che mi piace sempre ma non conta . Oppure si ? Certo , devi averne due simili a confronto per dire/fare questi ragionamenti...cioè , se vado in un negozio e suono solo la triplo 0 nuova probabilmente mi sembrerà un buon suono , immaginando e sperando che nel tempo migliorerà . Che poi quel non so che di ovattato non è che sia sempre e comunque u male . Quasi un compressore , che a volte usi e a volte no , dipende dai casi. Per continuare a scavare nelle terre umide delle pips , ma quanto deve invecchiare sto legno ? Dopo 7 suona così , dopo 50 che fa , aggiunge le quarte da solo ? E poi , ma posso comprare uno strumento , magari molto oneroso , sapendo che avrà il suo suono migliore quando io sarò solo un ricordo ? Ma allora viva yamaha e tutti quegli altri che ce le abbrustoliscono a fuoco lento , possiamo apprezzare da subito la nostra chitarra , magari abbinandoci quel marchingegno che fa vibrare la tavola come se la suonassimo 8 ore al giorno per 20 anni . Saranno mistificazioni , trucchetti di marketing , oppure solo la tecnologia può salvarci ?
    Resterebbe l'ultima chance , se non si possiede già uno strumento d'annata : comprare solo usato .

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    1. L'abete fa presto a diventare giallo e la differenza di colore nel video si apprezza molto meno di quanto sia in realtà. Più dura invece apprezzare la differenza del suono. Sette anni sono molto pochi... cinquanta davanti io non li ho sicuro. Pazienza, qualcuno se la spupazzerà al posto mio.

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    2. Il tuo fatalismo positivo mi piace , ma a me non si confà . Non sono ancora riuscito ad avere la mia dream guitars , e se ci riuscirò pensare che darà il meglio di se a qualcun'altro mi manda letteralmente fuori di testa ;)

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  3. Voglio premettere che già un anno di suono intensivo maturano il suono di una chitarra, addirittura anche tenendo la chitarra in un posto dove si ascolta musica, per esempio vicino alle casse dello stereo, si ha una maturazione del suono notevole, premesso questo direi che la Martin del Reverendo oltre ad avere un suono più aperto ha anche una cascata di armonici che mandano in distorsione il mic. della video camera, e paradossalmente, essendo meno ricco, il suono dell'altra Martin ne esce meglio, sono sicuro che dal vivo la 00028 di Max gli dava le piste, per non parlare del colore del top, la chitarra di Max sembra una "persona" in ottima salute, mentre l'altra sembra anemica, per concludere non è tanto l'invecchiamento, o meglio non è solo l'invecchiamento, ma anche il suono costante a maturare la voce di una chitarra

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  4. Stavo per commentare subito, ma ho deciso di leggere prima i commenti degli altri e devo dire che mi ritrovo in quello che dite. Entrambe le chitarre hanno un bel suono, e questo mi fa piacere perché in passato più volte ho trovato Martin che suonavano bene ed altre ....molto meno ! A differenza, per esempio, di Taylor di alta gamma che suonano bene tutte.
    La chitarra col cartellino in effetti io la definirei più "acerba", a confronto con quella matura del Rev., che mi ricordo bene fin dalla prima jam serale a Sarzana, alcuni anni fa. Forse la maturità sta proprio nel evidenziare gli armonici e riempire il suono di quelle sfumature che arricchiscono il nostro ascolto.
    Ciò che dicono Mimmo e Stefano però è ineccepibile: il suono più asciutto in certe circostanze potrebbe anche essere più desiderabile e adatto al contesto.

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  5. Anche a me piace di più il suono "stagionato". La Martin di Max che dovrebbe fare già la seconda elementare ha una voce più aperta e ricca della Martin in fasce, poi non so quanto sia in parte suggestione e quanto verità, però la differenza si percepisce.
    O.T. L'utensile "guarda-come-ti-tolgo-la-pila-senza-mollare-le-corde" è come il terzo mistero di Fatima, fino a quando la profezia del miracoloso cambio pila rimarrà custodita nel nebuloso silenzio che la circonda?
    ;-)))

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    1. OT: eh eh.. in realtà il "terzo mistero" è già stato svelato (i cookers che hanno pernottato ad Orta l'hanno visto e provato) ed ha pure ottenuto il via libera per il brevetto! Cosa rara, perchè difficilmente una domanda di brevetto viene accolta senza alcuna opposizione. Di solito la ricerca di anteriorità svolta dall'ufficio brevetti trova sempre qualche invenzione precedente che mette in discussione tutto, anche solo per un particolare, quindi molto spesso occorre modificare l'invenzione o riscrivere la domanda. In questo caso invece, è andato tutto liscio al primo colpo e l'invenzione è stata riconosciuta come completamente originale, inventiva e con possibilità di applicazioni industriali.
      Ma al momento rimane solo una bella soddisfazione, perchè la ricerca di aziende interessate allo sviluppo è molto difficoltosa. Se non si hanno appoggi o conoscenze non si arriva ai piani alti che prendono decisioni e si rimane intrappolati nei filtri tipici del "le faremo sapere", dove quasi tutto viene buttato nel cestino "apprescindere", come diceva il Principe :)

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    2. Ma non mollo, sto provando tutte le strade, dal digitale al porta a porta! :D

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    3. Se ho capito bene la proposta è rivolta a quei preamplificatori che non hanno l'accesso della pila dalle fasce con lo sportellino, ma dalla buca.
      Perché non provi a contattare direttamente uno di questi produttori tipo Schertler ad esempio? (forse l'hai già fatto, forse è impossibile)

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    4. Si, tutti sistemi di pickup più o meno sofisticati con la borsina adesiva appiccicata dentro la cassa, e sono tanti! Si trovano nelle chitarre amplificate di fascia bassa (più semplice ed economico da installare) come su quelle di fascia alta (non è invasivo e non rovina lo strumento con fori sulle fasce).
      Ho provato con i produttori principali, ma il problema è superare il filtro dei contatti. Tutte le aziende forniscono email o numeri telefonici, ma è molto difficile arrivare a chi decide ed essere ascoltati seriamente. In qualche caso sono riuscito a bypassare i filtri e sollevare un certo interesse, ma con quei canali si va poco lontano.

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    5. E per colpa del..."le faremo sapere"... ci tocca tirare giù moccoli a ripetizione ad ogni cambio di pila..
      ;-)))

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    6. Si avvicina il Natale... chissà! :)

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    7. Io la letterina provo a scriverla...chissà...
      ;-)))

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  6. Tornando a bomba, ho riascoltato più volte, ma sinceramente non sento differenze abissali, siamo sulle sfumature. La 000-28 stagionata di Max mi sembra lievemente più aperta, con bassi e cantini più marcati (gli estremi del range).
    Ma c'è la variabile delle corde, che sono diverse e diversamente usurate. Mah?!
    L'unica certezza è che sono due gran belle bestie!

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  7. Le chitarre devo ancora ascoltarle con un audio decente, con le casse del computer suonano uguali, spero di cogliere qualche differenza in cuffia.
    Comunque tralasciando l'audio io invece sono molto attratto dal colore dell'abete appena tagliato, insomma quando le vedo nuove e pallide, mi affascinano assai, anche se mi piace comprare usato...l'aspetto vissuto lo preferisco nelle sunbrust.

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    1. Ma pensa te , a me invece il sunburst piace nuovissimo ! Il mondo è bello perché vario... 🎸

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  8. Ecco, ho ascoltato bene: c'è una differenza lievissimo, la nuova secondo me suona un pelino più "cruda". Quella di Max un pochino più piena. Ma sono piccolezze, quello che resta è che suonano benissimo tutte e due. Si sente quel "GRRRR" delle corde che piace tanto a me è Mirco. Davvero questa è la mia chitarra di riferimento, quella "giusta" insomma.

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  9. Ecco, ho ascoltato bene: c'è una differenza lievissimo, la nuova secondo me suona un pelino più "cruda". Quella di Max un pochino più piena. Ma sono piccolezze, quello che resta è che suonano benissimo tutte e due. Si sente quel "GRRRR" delle corde che piace tanto a me è Mirco. Davvero questa è la mia chitarra di riferimento, quella "giusta" insomma.

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