mercoledì 29 marzo 2017

Psicologia della meccanica.


Ho pensato varie volte di cambiare le meccaniche della 000 RK. Sono delle Wilkinson bruttine, aperte in stile vintage, che fanno il loro lavoro e una volta trovata l'intonazione precisa sono anche abbastanza stabili, ma quelle dei cantini erano poco precise e graduali, quasi come se avessero un po' di gioco. Dico "erano" e capirete perché.
Di solito uso l'accordatore elettronico poi faccio le micro-rifiniture a orecchio per trovare il compromesso ottimale fra alcune posizioni fondamentali, ed è lì che le Wilkinson mi facevano penare rispetto alle meccaniche simili che ho sulle altre chitarre, più precise e graduali. Si sa: un MI maggiore perfettamente rotondo non fa suonare bene il SOL maggiore, che aggiustato alla perfezione ti sfasa il RE maggiore, che una volta perfetto mette in discussione il DO maggiore che... insomma, come diceva Segovia noi chitarristi passiamo metà della nostra vita ad accordare la chitarra e l'altra metà a suonare stonati. Ma esiste un buon compromesso che permette di far cantare la chitarra al meglio e con l'esperienza ognuno trova i suoi trucchi per arrivarci il prima possibile, a patto di avere meccaniche efficienti. Dunque pensavo che la RK meritasse di più. Però 'ste benedette Wilkinson sono anche un pelo sovradimensionate, quindi dopo varie misurazioni ho realizzato che la sostituzione sarebbe stata molto rischiosa e mi sono rassegnato a tenermele. Poi ho scoperto l'acqua calda!




Le Wilkinson hanno una vite in cima alle palettine. In genere le altre meccaniche dello stesso tipo non le hanno e nella mia ottusità ho sempre visto quelle viti come il difetto grossolano di meccaniche copiate male, così non le ho mai prese in considerazione. Finché, dopo l'ultima accanita battaglia di accordatura del SI, per me sempre la corda più ostica, con la meccanica che lavorava in modo poco preciso, mi si è accesa una specie di scritta luminosa in testa, una cosa del tipo: "IMBECILLE!".
Come un automa mi sono diretto alla cassetta degli attrezzi, ho estratto un cacciavite a stella e ho serrato leggermente la vite sulla palettina del SI. E come per magia la meccanica ha cominciato a lavorare in modo preciso e graduale. La verità è che quelle Wilkinson non mi hanno mai convinto a livello estetico e quella vite "di troppo" era un particolare che non volevo vedere, solo un difetto estetico punto e basta! Ad aggravare la cosa c'è il fatto che quelle vitine sono presenti anche sulle meccaniche Grover dell'altra mia 0 RK dove però non si notano perchè sono montate all'estremo opposto della paletta. E lo sapevo benissimo! In pratica è lo stesso sistema presente su molte meccaniche chiuse diecast e permette di regolare la sensibilità delle palettine.

Di solito le meccaniche vintage sono prive della vite di regolazione della paletta perchè fanno testo le mitiche e costosissime Waverly che non ce l'hanno.













Invece le mie "maledette" Wilkinson (e le mie Grover) sono meccaniche Sta Tite, versioni vintage ma aggiornate e più efficienti, come recita la scheda di Stewart McDoland:
"Grover Sta-Tite™ tuners are a modern version of a vintage design. Each tuner features 18:1 gear ratio for fine tuning, a cast baseplate, vintage style scalloped knobs, and nylon worm bearings and tension screw for smooth operation". Dunque le meccaniche Wilkinson della mia 000 RK sono funzionali e anche più raffinate della media, ma non ho mai voluto accorgermene perchè non mi piacevano esteticamente. Occhio non vede, cuore non duole. Ma quando finalmente occhio vede, cervello impara.

22 commenti:

  1. Tutto è bene quel che finisce bene... Anche io ho scoperto da non molto a cosa servono le vitine , se tu ti dici imbecille , io che credevo servissero a tener su la palettina cosa sarei ? Vabbene l'esperienza si fa con il tempo , ma porcapuzzola sono più di 40 anni che smanetto sulle chitarre ! Prendila così , non dobbiamo farne un dramma ( diceva il Battisti ) :)

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  2. Le grover sta-tite sono meccaniche eccellenti, le Wilkinson non le ho mai utilizzate, ma se sono come le grover allora sei a cavallo, inoltre la vitina sulla paletta ti dovrebbe dar modo anche di sostituire solo le palettine, lasciando le meccaniche originali, un difetto invece, che ho sempre riscontrato sulle grover, parlo di quelle dorate, e la perdita della loro doratura dopo un paio di anni di utilizzo, sulla Aria invece ho sostituito le meccaniche originali con delle grover chiuse con la palettine a tulipano dorate come quelle che montano le Gibson, e devo dire che ormai sono tre anni che ce le ho su e fin ora la doratura resiste

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  3. O.T. oggi sono andato a Latina a farmi una scorpacciata di Sigma, ho provato una 00015s ed una 00018m una con attaccatura al 12° e l'altra al 14°, la moganella mi è piaciuta, ma come ho già detto la vedo una chitarra dedicata al blues e al ragtime, mentre la 00018m una voce meno potente ma una cascata di armonici che la moganella non aveva

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    1. sempre OT: da liutaio, secondo te le Sigma sono fatte meglio delle altre cinesi?

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    2. Allora, sono fatte bene e su questo non ci piove, però, Marco, il commesso ad un certo punto mi ha messo in mano una Laguna da 500€ tavola in cedro massello, fondo in sapere massello, tastiera manico in acero e tastiera e ponte in un bel palissandro fitto fitto, a prima vista sembrava una Cole Clark, la paletta era identica, embhe! Che te devo dire...Suonava da Dio liuteria ricamare parlando era un gradino sopra le Sigma, Marco mi ha detto che la costruiscono nello stesso stabilimento dove costruiscono le EKo, ma a livello estetico era molto più rifinita delle EKo, una action da manuale, corde di serie Elixir nanoweb, ed un suono dolce dolce, ricco di sfumature sonore, certo non aveva un corpo standard nel senso che non era ne una OM ne una Dread, e neppure una Jambo, ma una via di mezzo però a livello di rifiniture e di suono dava da bere alle Sigma, comunque non l'avrei mai comprata, perché era fuori dai miei cliché chitarristici, le Sigma rispecchiano "la chitarra acustica" almeno l'immagine che ci siamo creati in testa in anni ed anni di video e concerti visti dal vivo....

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    3. Laguna= Lag mannaggia bi bi!!

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    4. Mariaaaa!!! Sembra scritto da un deficente, comunque dai il concetto si capisce...No!??

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    5. insomma quella chitarra era il mostro della laguna!

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    6. Uè Mimmo , tastiera in acero ? Ho provato tantissime Lag ( poi scelsi la walden perchè all solid ) , belle chitarre ma con il manico strettino ( 43 ) e con una bella amplificazione proprietaria . Però mai ho visto un manico in acero...di solito mogano mielato , se ben ricordo. Sulla comparazione , visto che ho provato e posseduto entrambi i marchi , direi che non è forse giusto metterle in competizione : le sigma sono fedeli alla tradizione come approccio e suoni , le Lag sono senz'altro più moderne e strizzano l'occhio al look. Ora poi non hanno neanche più i top in cedro ma in abete sitka , e il sito recita "Lag guitars USA " , ma non so cosa sia cambiato. Insomma , le sigma direi che offrono un catalogo molto più ampio , sia di modelli che di prezzo , le Lag hanno poche varianti ma dal punto di vista estetico non lasciano niente al caso. Difatti se potessi ho una Lag che affiancherei alla sigma volentieri , ma questo è un altro discorso. O è il solito ? ;-P

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    7. scusa , manico , non tastiera :-)

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    8. Ma infatti Ste, non le ho messe in competizione, ho solo cercato, da dislessico,😁, di rispondere alla domanda di Mirco, se le Sigma fossero costruite meglio rispetto ad altre chitarre cinesi, e secondo me sono delle ottime chitarra, che però hanno fatto la loro fortuna riproducendo le chitarre di un altro marchio, anzi ora due, mentre in giro si trovano altri marchi che provano a tirare fuori qualche cosa di personale, e per promuovere al meglio il loro prodotto, devono innalzare gli standard qualitativi

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  4. E si le vitoline in testa alle chiavette regolano il brandeggio ma è un'operazione che non si fa spesso.
    Quanto alla corda mi è vero che se è un pelo calante gli accordi a salire risultano più intonati. Questo succede sulla martin, sulla moretta, ma attenzione attenzione, non sulla tangona che ha una intonazione perfetta.

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    1. Sempre piaciuti le Kluson (3 on a Plane) ma con la Palestina bianca di plastica a 24 kt (o ivoroid) o galalite, che Satana se le ingoi. Sulla Aria mi furono cambiate 25 anni fa, le meccaniche originali con delle Gotoh pressofuse delle quali mi sono dimenticato l'esistenza. Accordo più rapidamente possibile, non devo oliare la scatolina Kluson Deluxe (ogni 213 anni, peraltro). Bisogna, soprattutto in fase d'acquisto usato - ma soprattutto se nuovo, valutare il gioco delle meccaniche, gli alberini inclinati, etc ad libitum.. Un po' d'olio e una tenera serrata quando è l'ora, toglie il Liutaro di torno..

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    2. @ Max: sono un maniaco dell'accordatura, finché non ho trovato l'assetto giusto che fa suonare la chitarra come dico io non ci mollo, ma la Tangona è l'unica chitarra che è praticamente pronta dopo una passata di accordatore elettronico. Miracolosa!

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  5. ehm, manco io lo sapevo a che servissero quelle vitine! e ce le ha anche il mio mandolino, che non è uno strumento proprio facilissimo da accordare, tra cori, ponte mobile e vattelappesca. magari se agisco oculatamente sulle vitine delle meccaniche che sono sempre più ostiche mi risparmio un po' di patimenti. educational fingercooking!

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    1. presi un The Loar dal tedesco. più basic e cinese, tutto acero massello. (che peraltro non vi ho ancora presentato, mannaggia ammé)

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    2. Hai preso un Loar e non ce lo fai vedere????????????? urge un dettaglaito articolo!

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    3. Ggiovinotto, qui si pratica la tratta dei Lloyd Loar come se niente fosse? Ah, vita! Ah, mondo! Ah, tristezza infinita.. "Al mondo non v'è che far torto o patirlo".. (Alfieri, Saul)
      Cito Alfieri in quanto secondo astigiano più noto della galassia..☺ È chiaro ed evidente che anche lui, legato allo scranno, vedrebbe con favore alcuni dagherrotipi del Loar 😎

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    4. hai ragione, hai ragione, ho il preciso dovere di introdurlo nel nostro piccolo mondo, se lo merita! sto proprio diventando un macaco senza storia, per citare il primo astigiano più noto della galassia ;)

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