domenica 16 ottobre 2016

Video-demo, quanto sono attendibili?

Poco, lo sappiamo. Abbiamo più volte rilevato come nei video-demo ci siano troppe variabili in gioco: sistema di ripresa, qualità e quantità dei microfoni, posizionamento, ambiente, musicista, tecniche di esecuzione, eventuali post-produzioni e chi più ne ha più ne metta. Per non parlare poi delle ulteriori variabili al termine della catena: tipologia e qualità delle cuffie o degli speaker con cui ascoltiamo, ecc. Ciò non toglie che nell'impossibilità di un "incontro ravvicinato del terzo tipo", le prove video rimangono l'unico sistema per farsi una seppur vaga idea della voce di una chitarra. Ma quanto vaga? E' davvero impossibile cogliere la specificità del timbro di uno strumento tra le numerose variabili e mandare a memoria una "immagine sonora" credibile? Insomma, quanto sono inattendibili i video-demo?
Esperimento (psico-acustica?):
ho montato due sequenze di demo, la prima per una Martin 000-18, la seconda per una Santa Cruz Firefly.
Riuscite a estrarre la matrice sonora delle due chitarre? E' possibile individuare un filo conduttore o prevale il caos delle variabili?



24 commenti:

  1. Il collage di prove che hai fatto confonde le idee più che chiarirle ... potrebbero essere tutte chitarre diverse!
    Nel video della 000-18, al di là del suono, mi piacciono i suonatori dispari (soprattutto l'ultimo).
    E che cos'è sta firefly, una baby guitar? Nei primi video suona come una jumbo, poi diventa sempre più inscatolata ...

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    1. Per la Firefly sono evidenti (o eaudenti?) le numerose variabili di registrazione.
      Eppure, secondo me, ha un timbro così particolare che riesce a rimanere abbastanza riconoscibile nei vari demo. Cioè, mi sembra che quel timbro attraversi le variabili.

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    2. Cioè se togli la demo col suono più gonfio e quella col suono più misero, nelle altre demo emerge il suono di riferimento.
      In pratica togli la testa e la coda come si fa con la grappa! :D

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  2. Sono d'accordo con Beppe...potrebbero essere tutte chitarre diverse....ed in effetti lo sono !
    Perché oltre a tutte le solite variabili che hai esposto va considerato che anche tra chitarre dello stesso modello ci sono sempre quelle che suonano meglio delle altre...
    Comunque la 00018 in definitiva mi piace mentre "sta Firefly" non mi piace...
    10 e lode per l'ultimo chitarrista sulla Martin....chi è ?

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    1. il fatto che esprimi un parere preciso (una mi piace l'altra no) forse vuol dire che nonostante tutto dalle varie demo esce una immagine sonora abbastanza precisa...

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    2. Si, l'immagine sonora della Santa Cruz la riconosco. Ed è quella che non mi soddisfa.
      Quella della Martin a me sembra più condizionata dalle diverse registrazioni, e comunque, scartando gli estremi e facendo una media, come dici tu, si può arrivare ad una valutazione attendibile...Certo che ce ne facciamo di pips !

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    3. Ebbè, c'ho pure messo il marchio: pips post! :D

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  3. A quanto pare emerge prepotente un'altra variabile: la personalità del musicista (in verità Tommy Emmanuel ci aveva avvertito!)

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  4. Concordo con Beppe: tutti belli questi suoni ma totale confusione. Forse la Firefly ha un suono più caratteristico che si conserva un po' di più pur passando attraverso sistemi di ripresa diversi ?

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  5. Aggiungo che, nel mio piccolo, quando registro con i due AKG anche il suono delle mie bimbe mostra molte meno differenze di quanto non si apprezzi in realtà.

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    1. Cioè intendi che la registrazione con gli AKG tende a eliminare le differenze?

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    2. Io direi che , mi sembra , la registrazione a due microfoni alla fine snaturi troppo il suono nonostante la ragione mi facesse pensare il contrario : due orecchie , due microfoni ! Invece , anche con le mie misere prove , con il solo rode ben posizionato mi sembra si catturino le frequenze giuste. Magari di meno , ma più giuste. Può essere ? Oppure magari con due microfoni si è più tentati dalla post produzione ?

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    3. Mirco: si
      Stefano: i due microfoni (ovviamente uguali e in stereo) dovrebbero aiutare solo la profondità della ripresa non la gamma delle frequenze. In teoria.

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    4. Vero , ma aumentando la profondità non cambia almeno la percezione delle frequenze ? Domanda forse da ignorantone , ma che mi sono posto spesso...Sono altresì sicuro che , come le chitarre , ogni paio di orecchie sia diverso , per cui...:-)

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  6. AVVISO: rileggendo i miei commenti ho pensato di marcare il post come argomento pips :DDD

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  7. Già , belle pips davvero... ma anche molta incertezza , convergo con Beppe. La martin mi colpisce subito , il primo suono ( per i miei gusti ) già basterebbe per farmela sognare. Poi mille cambi , tanto che nella terzultima prova sono ritornato indietro , davvero due chitarre differenti !!!! La santa cruz effettivamente ha una sua anima molto parlor , ma anche li io ci sento tante sfumature che poi , alla fine , tanto sfumature non sono. O meglio , sono quelle sfumature che ti spingono o meno verso una chitarra. Perchè diciamocelo chiaro , oggi molto più di ieri si costruiscono chitarre ben fatte di media , tanto che ( tralasciando i soldi che costano ) sono proprio le sfumature a decidere. E se si va dietro alle sfumature si entra a gamba tesa nel mondo pips... Comunque , credo ( ho paura ? Ho fomento ? ) che domani potrei scambiare la mia moganella con la 000r 28 vs , l'ho provata venerdì e non riesco a togliermela dalla testa. Due i fattori : primo , sembra che a Roma non riesca a trovare le due sg appena uscite e dal mio amico non faranno altri scarichi per questo anno. Due , leggendo in giro ( anche , con enorme sforzo , su siti americani e inglesi ) tutti ne parlano entusiasticamente e sembra che anche lei non sia facile da trovare. E io , ora che l'ho provata , fremo , ma anche titubo . Comunque non sarà una nuova ragazza , prenderà il posto di un altra sigma che però aveva ( già al passato , freud....) ritagliato il suo spazio preciso di chitarra on stand che suonavo più di tutte. Questa ha le stesse misure e , al mio orecchio , suona anche meglio. Tenetemi....stavolta non è per i soldi ( è uno scambio , al massimo qualche spicciolo o qualche pedale da aggiungere ) ma perchè lasciare è sempre una brutta bestia.

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    1. vabbè, un filo OT ma che importa:
      L'hai provata e ti ha stregato e si tratta di un cambio e poco più? Accattatela! Già averla trovata e provata è un segno!
      Per quanto riguarda le Sigma SG mi pare di aver capito che in Italia ne vedremo poche e chissà quando, e io sono in ballo come te per la tentazione di accattarmene una online da qualche sito inglese che, complice la svalutazione della sterlina, costerebbe quasi un centone in meno rispetto al prezzo medio. Si va? :)

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    2. Ah, avevi detto tenetemi! Scusa... :)))

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    3. Si , molto fuori OT , non ce l'ho fatta a trattenermi , scusa...ma sinceramente avevo passato il pomeriggio senza pensarci , ma ascoltando la 00018 ( non centra niente , ma i tre 0....) mi è salita la sensazione che potevo perdere un treno . Non di quelli importanti , figurati , ma una di quelle occasioni che , quando capitano , le devi prendere al volo. Ed ho cercato appoggio. E l'ho trovato! Grazie ? :)

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  8. E sì.. è una pips a tutti gli effetti !!
    Al buio a me sembrano tutte chitarre diverse e sinceramente mi avessero chiesto quale era la Martin avrei detto la penultima, quella suonata dal signore con i baffetti in bermuda grigi e t-shirt bianca, anche se preferisco il primo e l'ultimo come chitarristi.
    Le Santa Cruz hanno un qualcosa che le lega di più tra di loro e mi piacciono abbastanza..oibò..
    Che vi debbo dire, più chitarre ascolto più mi si confondono le idee invece di schiarirsi..
    ;-)

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    1. se ti può sollevare, credo anche io che tra le demo Martin quella del signore in bermuda sia tra le più attendibili!

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  9. Io come Beppe sono spiazzato, in tutti e due i video si sente che gli strumenti suonati sono di qualità, ma non riesco a trovare un filo conduttore nelle due sequenze di prove, per dire: si questa è la Martin perché suona così.....oppure: la Firefly è inconfondibile per questa peculiarità.......
    Come ha detto bene Roberto poi, sono tutte chitarre diverse perché gli alberi da cui provengono erano diversi, senza dimenticare in ultimo la qualità è la marca delle corde montate su ogni chitarra, e poi vogliamo dimenticarci della variabile più importante: il chitarrista ed il suo tocco, quando l'ultima volta venni a Sarzana, rimasi colpito dal tocco morbido di Andrea, e da come rispondessero in maniera diversa le chitarre che provavano alternativamente, per cui concludo: "si, secondo me questi test lasciano il tempo che trovano, se non sono fatti dalla medesima persona è nelle medesime condizioni"

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  10. Conta moltissimo il posizionamento del microfono/i, ma pian piano ci si fa l'abitudine e si riesce a destrutturare il suono in base al tipo di registrazione. A spanne, più vicino = più ovattato, più rivolto verso la buca = più basse, più lontano = togli il riverbero e aggiungi un po' di basse frequenze, un microfono = più chiuso e dinamico, due (o più) microfoni = più spaziale e "armonico".
    A gusto personale preferisco sempre le prove col microfono ad una media distanza, si avvicinano di più al suono originale (aggiungendo un po' di basse ad orecchio).

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