Lo so , tutti questi coccodrilli rattristano e sembrano tutti uguali . Daltronde davanti alla durezza della vita siamo sempre spiazzati e si calpestano strade trite e ritrite . Ho provato a resistere alla tentazione di salutarlo , questo 2016 non è certo stato parco di addii , alla fine ho deciso di ricordarlo perchè credo sia stato un vero genio , osannato a volte dal pubblico e a volte dalla critica , poco da noi appassionati delle sei corde . Il ragazzo ( classe 58 , come me...) ci ha lasciato , misteriosamente come tante cose nella sua vita , e mai come in questo caso direi "prematuramente ". Non solo per l'anagrafe , ma anche per quello che credo avrebbe potuto ancora regalarci , per i territori ancora inesplorati , per quella fantasmagorica dote innata di sfornare brani convincenti che in pochi hanno.
Il principe di Minneapolis ha unito soul , R&B , musica nera e rock , pop e blues , ha fatto ballare su ritmi con tiri micidiali , e ha fatto sognare con ballad struggenti . A me piaceva moltissimo , anche se non era un acusticante , anche se il suo mondo era lontano dal mio , anche se non ballo da decenni . Sul palco è davvero una macchina da musica , circondato sempre da ottimi musicisti e splendide donne. Che non solo erano splendide , ma anche brave , sia che cantassero e/o suonassero , tutti insieme nel grande circo .
Questo è un video compendio di "alcune" delle cose che sapeva/poteva fare , l'artista una volta noto con il nome di Prince
Hai fatto bene a dedicargli un post, a dire il vero, non l'ho mai capito, nel senso che la sua musica mi piace, ma non mi piaceva troppo la sua eccentricità, e quegli strilletti un po' troppo forzati, cui non toglie che è stato un artista di grande levatura, una cosa proprio non digerivo di lui: quelle chitarre barocche al limite del pacchiano, più adatte ad un cartone animato di Scooby-Doo, che all'uso su un palco, ma questi sono i miei limiti... :-)
RispondiEliminaE' vero , era eccessivo in ogni cosa , ma un musicista vero ( suonava preticamente tutto , non solo la chitarra ). Non lo so perchè , è difficile spiegare quello che piace , specialmente se è qualcosa che non è nei tuoi canoni "normali" , però lui mi ha sempre colpito tanto che comprai più di un suo cd anni fa , e sono passato sopra a tanti vezzi che in altri artisti mi disturbano . Sarà che siamo dello stesso anno ? In fondo anche Madonna... :DDDD
EliminaAssolutamente un grande anche se io conosco solo una piccola parte del suo mondo e delle sue opere. Non ho mai amato il funky, chiunque fosse a suonarlo, e questo è un grande limite che mi ha precluso l'avvicinamento a certi ritmi e a certe atmosfere musicali. Ricordo, per esempio, quanto ho tribolato quando, con la vecchia band, provavamo "Another brick in the wall" e i miei soci mi dicevano, ma dai, fai una ritmica funky, che ci vuole !! Mannaggia quanti moccoli ho tirato !!
RispondiEliminaAnche io ho un cd di Prince che mi ha regalato un'amica anni fa.. non aggiungo altro per non compromettermi..
;-)))
compromettiti , compromettiti , resterà tra noi ;-))))))
EliminaUno dei miei rammarichi. Quando si impose con la sua musica non seppi andare oltre le apparenze. Eravamo negli anni '80, l'immagine era tutto e detestavo chi ne abusava. Detestavo le trasgressioni esibite che troppo spesso erano la più mediocre manifestazione di conformismo. Mi sembrò l'icona perfetta di quel periodo vuoto e patinato, e per la verità ci pestava parecchio coi luoghi comuni: vestiti e gioielli eccessivi, trucco pacchiano, donnine oggetto, auto e moto di lusso, mossettine e gridolini. In realtà visualizzava un mix di storia del costume legato alla musica pop nera, un po' Little Richard, un po' James Brown, un po' macho, un po' gay... Ma la sua musica andava ben oltre quella visualizzazione per me fastidiosa e allora non seppi coglierne il valore. Me ne accorsi tardi, dopo l'ubriacatura del jazz e di una fusion che ormai era puro tecnicismo. Prince miscelava la musica nera più pulsante e vitale con le raffinatezze dei Beatles, l'anima religiosa del gospel con la corporeità del funk di strada, la rudezza del rock bianco con i tratti del songwriting più raffinato, la tradizione con le sperimentazioni timbriche più sofisticate, l'immediatezza del blues con le complicazioni dell'elettronica. E se Miles Davis, un altro genio con la vista lunghissima, arrivò a progettare di farci un disco insieme, non era per caso!
RispondiEliminaPrince era un vero geniaccio. Certo, non tutte le sue musiche erano oro colato. Era anche un businesman molto consapevole e tante sue cose erano puro commercio, moda e sfruttamento di una immagine forte, ma quante volte ha saputo piazzare zampate sorprendenti e realmente innovative! Quante chicche ci ha regalato!
Quindi lo saluto togliendomi il cappello!
...e quando lasciava quella orrida chitarra elettrica a forma di cetra, imbracciava una soda, semplice, impareggiabile telecaster! ah no?!
EliminaQuando vidi per la prima volta una sua foto su Ciao 2001 con tanto di reggicalze , restai spiazzato anche se già Bowie mi aveva abituato ad andare oltre le apparenze . Acusticante con l'animo rock , i primi ascolti non mi fecero saltare sulla sedia , ma poi piano piano , ascoltando per bene i vari brani e con la mente aperta , fu amore. Non per tutto quello che ha fatto , chiaramente , ma in ogni album c'era una chicca che sovrastava altri brani palesemente mainstrem , fatti per compiacere le varie major , con cui poi ebbe anche molti problemi tanto che nei 90 cominciò a farsi chiamare The Artist Formerly Known As Prince (o TAFKAP) o semplicemente The artist.Sulle sue chitarre , be , nel video infatti imbraccia una tele e la strapazza in maniera molto ruspante , anche lontano dalla patina dei suoi lavori in studio. Il solo di purple rain è commovente...
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