domenica 17 gennaio 2016

Le basi nei live

Ieri sera, a causa di un infausto avvenimento, mi sono recato al mio paese natale, a pochi chilometro dalla costa dell'alto Adriatico. Ho incontrato il batterista del gruppo che avevo a vent'anni. Cavolo non ci vedevamo più dalla fine degli anni ottanta credo. E' rimasto tale e quale, solo un po' brizzolato.  I soliti discorsi, suoni ancora, io no, io si. E il tastierista? Lui suona d'estate come una volta, nei chioschi in spiaggia, tante basi, sai sono tastiera e fisarmonica.....
"Ma ormai tutti suonano con le basi - mi dice.
Anche le grosse orchestre che vengono qui alla sagra usano solo basi....
Una sera ho visto i .......(e fa il nome di una grossa orchestra da ballo e non che porta il nome di una città del Polesine), nemmeno mezzo minuto di prova dell'impianto, via subito con la prima canzone.... guardo e vedo che la gran cassa non trema nemmeno, e mi accorgo che suonano con le basi, tutti fanno finta di suonare... la musica esce sparata dagli speakers come in discoteca. Che tristezza!"

Ora io capisco il singolo e il duo che vanno a suonare in un locale dove il pubblico si aspetta di battere le mani, fare il trenino e quattro salti, per forza di cose alche il più purista di noi deve suonare con delle basi o degli arranger al seguito. Ma una grossa orchestra di nome e di fama, con 10 elementi  che sale su un palco e suona in play back.... E alla fine si fanno pagare anche molto, perché la loro fama li precede e arrivano da fuori per ballare.
"Si perde tutta la bellezza di sentire suonare dal vivo. E si sente che manca l'energia del live."  E uno che suona questa energia la percepisce.

Non centra niente con il blog, ma erano pensieri che volevo condividere.


16 commenti:

  1. Purtroppo è così, da tempo. Un mio amico bassista è stato contattato da una orchestra di liscio, ovviamente lo avevavo avvertito della cosa, ma lui pensava che si dovesse suonare SOPRA alle basi. Alla prima uscita, mentre montavano, il capo orchestra gli ha fatto un cazziatone perchè l'ha sentito provare il basso nell'ampli: "Non ti attentare nemmeno! Stacca quel jack e fai finta!". Cento euro a sera per dondolarsi sul palco col basso spento. Gli unici che vanno davvero sono i cantanti e non sempre!
    Alla gente non frega nulla e a quei pochi che se ne accorgono va bene così. Vogliono un suono "da disco" e la messinscena festaiola. Tutto finto, come a Gardaland! Triste vero?
    Ma anche in altri ambiti non va molto meglio. Nei pub o nelle birrerie ti senti dire "Se siete in due o in dieci a me non frega nulla, qui ci sono 150 euro e quelli sono, anzi se viene uno con le basi ho meno problemi!".

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    1. centra...centra...perchè qui ci sono anche di quelli che si ostinano a provare, provare, per suonare davvero dal vivo. Me compreso...che però suono per il MIO divertimento e non per quello del pubblico. E del mio divertimento alla gente non gliene può fregare di meno (e ci può stare). Pensa ai professionisti, che ci devono campare, tutto risulta più chiaro.

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    2. Si Max, siamo in tanti a suonare per il nostro divertimento, ma poi cerchiamo un pubblico con cui condividere le nostre emozioni per dare un senso al tutto. Ci sono sere in cui si prende un buon compenso e il pubblico non ti fila per niente, altre in cui suoni quasi gratis, ma il pubblico ti segue e si diverte con te. Qual è la serata migliore? Ma questa è la nostra fortuna!
      Diverso se lo fai per mestiere: devi guadagnare, ma a volte la situazione diventa paradossale. Se hai deciso di vivere suonando è perchè sei partito da una passione, altrimenti ci sono tante altre professioni più sicure. Poi però bisogna avere fortuna e nel frattempo ci si adatta a suonare qualsiasi cosa aspettando un momento migliore che non arriva, fino a quando la tua passione è diventata un mestiere come tutti gli altri, una routine, quasi un fastidio. E accetti qualsiasi cosa per portare a casa uno stipendio, anche di rinunciare a suonare e far finta! Trovo che sia una cosa ben triste.
      E ancora più triste è che ci siano tante persone avanti con gli anni che ormai accettano tutto senza alcun senso critico, che gioiscono di divertimenti scadenti, completamente intronati dalle mode e dagli andazzi come gli adolescenti di cui si stupiscono tanto!

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    3. Capisco i vostri punti di vista, ma obiettivamente, se uno va a ballare liscio gli interessa ballare non sentire se il chitarrista è bravo, se il bassista suona bene ecc...
      Diverso se una va a sentire un concerto e magari paga anche...

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    4. Si, lo scopo è quello di ballare, ma se un'orchestra è scadente, fa attacchi incerti e piazza svarioni qui e là, il pubblico protesta col gestore. Poi anche il liscio ha un suo sound che la gente vuole sentire: la ritmica accentata in un certo modo, i fiati col tipico vibrato, ecc. Per quanto ci possa sembrare scontato, è un genere preciso coi suoi canoni e c'è chi lo suona bene e chi in modo approssimativo. Da qui la "certezza" delle basi, che vuol dire tranquillità e risparmio per il gestore, e soddisfazione "tarocca" per il ballerino lisciarolo.

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  2. roba da matti, io sarò naif, ma se pagassi un'orchestra e mi accorgessi che mandano una base e fanno finta di suonare, la considererei una frode!

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    1. Per quel che ne so, la cosa è stata promossa proprio dai gestori dei locali. Fai usare le basi e tutto funziona liscio anche se chiami una orchestra mediocre, che ti costa meno! Quando si innesca un vortice del genere poi si devono adattare tutti perchè si eliminano le differenze e il risultato è un disastro. Ma come sempre vincono i soldi!

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    2. Il problema è che la gente si è pure abituata e vuole le basi così passano dal liscio alla salsa cubana e finiscono in gloria col karaoke!

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  3. a proposito vi ricordo questo post di Max:
    http://fingercooking.blogspot.it/2014/07/ppp-profonda-provincia-padana.html

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  4. Io credo che se uno suona e si diverte, riesce a far divertire chi lo ascolta, a prescindere se ha pagato o meno, se avessi un orchestra, anche di liscio, e mi venisse richiesto di mettere delle basi, non scomoderei neppure i membri del gruppo, ma mi procurerei dei cartonati ad altezza naturale da mettere sul palco, così: "finta la musica, finto il gruppo...."

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  5. Ma certo che centra questo post , e hai fatto bene a farlo . Solo che non so bene come commentare...mi resta molta amarezza , questo mondo non mi piace per niente e forse non si tratta di oggi e dei tempi che cambiano , forse c'è qualcosa di sbagliato nelle priorità che poniamo ( tutti ) avanti ad altre , e certo la tecnologia a portata di tutti aiuta , ma dipende come si usa . Noi qui proviamo almeno a ragionare giusto , a farci domande e , qualche volta , a darci traballanti risposte.

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  6. In effetti con l'uso smisurato di basi, tracce, playback ecc, c'è un appiattimento, un livellamento artistico verso il basso che coinvolge soprattutto i bravi musicisti.
    Lo scarsone, il mediocre, ha tutto da guadagnarci, una volta che prova qualche mossa da star davanti allo specchio non si deve preoccupare di nulla, sapere suonare bene è secondario..
    Il problema è se davanti a quello specchio ti poni qualche domanda, se riesci a darti qualche risposta..
    Parlo da dilettante che i 100 euro di compenso per una serata non li ha mai visti, ho sempre suonato per amici o per manifestazioni a fondo benefico, se essere musicista vuol dire portare la pagnotta a casa, probabilmente le cose cambiano, anzi non cambia nulla da avere un titolare che ti viene a dire "Faccia quello che le dico e basta.." come qualche volta è capitato a me...
    ;-))

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  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  8. be'...qualche giorno fa ho incontrato dal Lenzo (che è anche un refugium pecatorum) un chitarrista della mia età. Anche lui ha suonato nei dancing, quando ancora la discoteca non c'era e le basi erano ancora di là da venire.
    Anche lui è un "avanzo di balera" (a proposito è nata una associazione e sono venuti a cercarmi....non potevo non iscrivermi). Insomma abbiamo percorso vie parallele ma molto simili. Chiacchierando mi ha detto (in dialetto):
    "Sai che ti dico? Noi abbiamo avuto il culo di vivere il periodo più bello quando la musica che piaceva a noi la si suonava in balera e la gente veniva a ballare e ad ascoltare il gruppo. A sam stee fortunee" (siamo stati fortunati).
    Tendo sempre a non mitizzare i bei tempi andati perchè è facile prendere lucciole per lanterne, ma su questo punto, forse ha ragione.

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    1. Il tuo amico "avanzo di balera" ha ragione. C'è stato un periodo in cui il gusto di tanti musicisti giovani e di una buona parte del pubblico coetaneo coincideva. C'era meno musica in giro, non te la trovavi dappertutto come ora e ascoltare certe cose "moderne" (per quei tempi) era un evento e la gente accorreva. C'era voglia di sentir suonare! Oggi viviamo immersi nella musica anche se non ne abbiamo voglia. Centinaia di stazioni radio e tv, musica in ogni luogo pubblico anche dove non sarebbe necessario, possibilità di avere tutto via internet. La musica è diventata un arredo sonoro per altre attività, che ti frega se la suonano dal vivo?!

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  9. Tutto ciò è di una tristezza infinita...meno male che comunque la musica live continua a vivere comunque!

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