mercoledì 27 gennaio 2016

FAITH Venus Eclipse .....chitarra da palco ?


FAITH Venus Eclipse .....
magari qualcuno di voi ne ha sentito parlare, o forse addirittura la conoscete !
A me esteticamente piace molto già da qualche tempo, e poi, lo sapete, la GAS è sempre accesa...
Non potendo ancora permettermi la CHATELLIER dei miei sogni, sto cercando di mitigarla con qualcosa di più abbordabile.
E poi la curiosità di trovare chitarre che abbiano un ottimo rapporto qualità/prezzo è una cosa che mi ha sempre appassionato.
E' ovvio che le CHATELLIER provate a Sarzana per me avevano un suono senza rivali (ho lasciato un bel po' di bava su di esse, come ricorderete)  ma avrei anche remore a portarmele in giro per suonare, mentre chitarrine dal costo accessibile si utilizzano volentieri anche nei locali più affollati.
Queste chitarre del liutaio Patrick James Eggle hanno un buon mercato in Gran Bretagna, mentre da noi sono ancora poco conosciute.
In Italia, le chitarre FAITH sono importate da COSTELLA sas Strumenti Musicali a Colonno (CO),  presenti su web col sito SUONA.IT; erano presenti a Sarzana con Mauro Tagliabue che oltre alle chitarre faceva provare un flauto (magico) che suonava come un sax ! Magari vi ricordate...

Ho cercato di provare anche questa chitarrina, ma non l'avevano, così ho provato la versione più "povera" chiamata NAKED, perché nuda, assolutamente priva di ornamenti.
Non era niente male, anzi considerato il prezzo faceva un'ottima figura.
Queste le caratteristiche tecniche della ECLIPSE:

Specification

Product Code: FECV
Top WoodSolid Engelmann Spruce (Black Gloss)
Back WoodSolid Mahogany (Black Gloss)
Side WoodSolid Mahogany (Black Gloss)
BindingSolid Flamed Maple
Bracing MaterialQuarter-Sawn Spruce
Bracing PatternPatrick James Eggle X-Brace Design
Rosette5mm Abalone with Fibre Border
NeckMahogany (Black)
Neck FinishGloss Black
Neck JointPatrick James Eggle Bolt-On Design
FingerboardMacassan Figured Ebony
Fingerboard Radius16"
Fingerboard InlaysMother of Pearl 'F' at 12th Fret
Machine HeadGrover Rotomatic Chrome
Trussrod2 Way
Nut / SaddleTUSQ / Shadow Hex Saddle System
Nut WidthNut 43mm / String Spacing 55mm
BridgeMacassan Figured Ebony
Bridge PinsMacassan Figured Ebony with Abalone Dots
Finish TypeGloss Black Top, Back and Sides
Pickup / PreampShadow L4020HEX Stero Preamp / Shadow Nanoflex 6 Pickup
HardcaseIncluded

Dimensions


Upper bout290mm
Lower bout385mm
Depth at neck100mm
Depth at base115mm
Body Length490mm
Soundhole Diameter100mm
Scale Length650mm
Fingerboard Radius16 inch


 
 

Mi piacerebbe sapere da voi cosa ne pensate ....


19 commenti:

  1. Io ho comprato il flauto magico , che ancora non riesco a padroneggiare per infilarlo in qualche jam , ma strumentino davvero interessante. Le faith non le ricordo , questa mi sembra carina , anche se tutta nera non è proprio il massimo. Manca nel video una prova amplificata , mi piacerebbe sentire questo shadow come si comporta. E poi il prezzo : tu lo conosci ? Perchè se è intorno ai 1000 allora siamo nel range della mia wally , se meno potrei farci un pensierino ( dopo che l'hai comprata e recensita , of course eheheheheh ).
    Ciao Rob :-)
    P.S.
    nelle specifice dice "nut 43mm -string spacing 5.5" . Se si riferisce alla distanza tra mi basso e mi cantino alla buca in cm , sono le stesse misure della mia parlor sigma , quindi una spaziatura very large , comoda e inusuale . Infatti non riesco a trovare un magnetico alla buca di tali misure e i poli sfalzano sotto le corde e il volume ne risente.

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    1. Ho visto i prezzi , intorno ai 900 euro....prenderla sarebbe un po' come avere un doppione ( anche se è mogano contro la mia in palissandro ) , e se il sistema di amplificazione sembra interessante , avere due chitarre da 1000 mi fa pensare che forse sarebbe meglio averne una da 2000 . O no ?

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  2. Ciao Rob, bentornato al nostro Yeti! :)))
    Bella chitarra. Alcune considerazioni: mi colpiscono le misure del manico: 43mm al nut (la misura standard più stretta) e 55mm al ponte (lo standard più largo). Una combinazione insolita che forse punta alla versatilità, ma tutta da verificare in termini di suonabilità.
    Ad un primo esame superficiale concordo con Ste: prezzo un po' alto per una seconda chitarra (il cosiddetto "muletto" da palco). A questo punto la differenza la farebbe il sistema di amplificazione, che però non ci fanno sentire.
    Rob, ne sai qualcosa di più?

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    1. ...ma forse ho confuso mm e pollici?

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    2. ...si, 55mm al ponte non è lo standard più largo. Come non detto.

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  3. Rieccomi qua !
    Tra uno slalom e l'altro come farebbe piacere al REV !!!!
    Sono d'accordo con voi che non spenderei i 900€ senza averla provata.
    Ma sembra ci sia un' usata d'occasione sul web alla metà .....
    A me piace esteticamente, dove il nero di top, fianchi e fondo è intervallato da un bellissimo acero dei bindings e dalla rosetta luccicante in abalone. Mi è sempre piaciuta la tastiera in ebano, pulita, cioè senza dots. E le chiavette col bottoncino in ebano.
    La forma, Grand Auditorium pure mi piace.
    Non so nulla del sistema di amplificazione, e anche per questo ero curioso di sentire commenti da parte vostra.

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  4. Ciao Roby, è da un po' che non ti si sente!
    Anche se non amo le chitarre nere e il "citofono" sulla spalla, devo dire che questa è esteticamente sfiziosa:
    [img]http://cdn.mos.musicradar.com/images/Guitarist/353/faith-eclipse-venus-1-1200-80.jpg[/img]
    il bridge in ebano striato (macassar?) e il binding in acero fiammato sono veramente belli, sul nero.
    I 43 mm al nut e 55mm (dal mi basso al mi cantino al ponte) li trovo un po' pochi per il fingerstyle(sono misure comuni sulle dread).
    Trovo che il suono nel video sia un po' rimbombante sui bassi, ma può essere dovuto alla qualità della registrazione.
    Non so dirti molto sul sistema di amplificazione: mi sembra di capire che ha sei sensori separati in modo da poter calibrare bene il bilinciamento e la possibili di un uscita sereo (con tre corde su un canale e altre tre sull'altro canale).
    E' un sistema montato su alcune serie signature di Martin:[video]https://www.youtube.com/watch?v=fHEFCeI541E[/video]

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    1. Mi correggo: con il controllo di panorama è possibile passare da un output mono (pan a sx) a una division del mi basso a destra micantino a sinistra e altre corde al centro, fino alla separazione tre corde alte e tre basse sui due canali.

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    2. Ciao Beppe,
      lo so che in inverno sono piuttosto latitante ma il lavoro stagionale è fatto così; poi da maggio recupero più spazio per la chitarra. Ciò non toglie che vi seguo sul "scito", e quando rientro a casa vi leggo sempre volentieri.
      So che il REV è diventato nonno, so degli esperimenti emiliani sul microfono a clip per registrare tracce direttamente su cellulare, so della "gita-raduno fingercooking" con pranzi e schitarrate.
      Tornando al tema, come esprimevo sopra, sono ancora innamorato del suono delle chitarre dei fratelli CHATELLIER. Purtroppo il prezzo non è facilmente abbordabile. Oltre al fatto che gli strumenti di liuteria sono uno diverso dagli altri.
      E sono anche d'accordo con Stefano che sarebbe meglio avere una chitarra da 2000€ piuttosto che due da 1000€.
      Però di tanto in tanto mi capita di vedere "on line" qualche chitarrina che mi colpisce, che mi incuriosisce, che vorrei avere sotto mano da provare, magari per poter dire: "naaaa, suonano meglio quelle che ho già".
      Ma spesso è difficile avere occasione di suonarle (se poi chiudono AGM di Sarzana e la fine !) e il tarlo si insinua: "e se poi oltre che piacermi esteticamente, suonasse anche bene ???"
      E dunque, con chi altri parlarne, chi può capirmi se non voi !?!?

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    3. Ma si Rob , siam qui apposta , intrecciare le GAS e vedere di uscirne vivi :-)))))))

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  5. La chitarra non è male, per me però, 43mm al nut, sono un po' pochi, almeno per la mia mano, però le chitarre vanno provate, una cosa che proprio non mi piace, è il nero lucido, trovò che su una acustica il massimo sia la finitura natural, al massimo un bel sun burst sulla tavola, il nero lo vedo bene su un pianoforte, su un'acustica è un peccato nascondere la bellezza e le sfumature dei legni, a meno di non avere una tavola fallata... :-)

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  6. Be' se è una chitarra "da palco" da sbattere di qua e di là, considero che è tutta massello. Il che è in fondo eccessivo se poi il sistema di amplificazione restituisce un suono assimilabile a qualsiasi altra chitarra in laminato piezo-amplificata. Meno costo,più robustezza, meno pensieri.
    Il colore nero lucido a me non dispiace, mi ricorda Jonny Cash. Ha il suo fascino e la forma del body pure (la spalla mancante mi è sempre piaciuta).
    Ciao Rob...quest'anno lo sci me lo sogno di notte (la nonna, la perpetua tanto per capirci , è entrata in fibrillazione ed è impossibile staccarla dalla mission che si è data (pronto intervento di soccorso pargoletta al minimo stormir di foglia). SOS Tata insomma. Gesù....

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    1. Ciao Max,
      sono consapevole che fare i nonni è un lavoro a tempo pieno, ma almeno una vacanzina sulla neve.... anche i lavoratori più sfruttati hanno diritto a qualche giorno di ferie ! Lo sai che sei vuoi raggiungermi anche solo un paio di giorni sei il benvenuto :-) se porti chitarra e basso....

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  7. Aggiungo: sulla Tanglewood che uso per suonare fuori casa, hanno montato un piezo fishman il più economico... plasticosissimo quando l'ho paragonato al suono di un Taylor con il nuovo sistema di amplificazione. Eppure, suonando nel PA il suono è accettabile e fa la sua figuretta.
    Credo che anche l'accoppiata piezo-chitarra, possa essere alla fine più o meno azzeccata.

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    1. La Tangona ha dalla sua un suono acustico e una suonabilità veramente superiori alla media, paragonabili a strumenti molto più costosi. Il piezo in dotazione è quel che è, ma forse proprio per la ottima risposta acustica della chitarra, si può modellare bene e con un buon PA dà risultati più che accettabili. Secondo me si avvicina parecchio alla chitarra da palco ideale: buon suono, ottima suonabilità, costo contenuto e pure bella. Per i miei gusti dovrebbe solo essere un po' più piccola e magari con un piezo un po' migliore. Ma aspetto... si sa mai... magari la Tanglewood fa uscire una copia della 00-18v in laminato con un buon piezo! :)))

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  8. Anche io ho subito pensato a Johnny Cash, poi mi sono venuti in mente i "Capitani Coraggiosi" Morandi e Baglioni e le loro dread nere, mi sembra una Gibson per il bolognese e una Guild per il romano..
    A me piace esteticamente, a livello di livrea un top nero lucido è molto da palco, e i 43 mm al nut è la misura standard delle mie acustiche, però tutte le chitarre che provo non mi soddisfano come la Tanglewood che uso sempre, anche se devo ammettere che non ho mai provato strumenti di una certa importanza e valore...
    ;-)

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    1. ti assicuro che quello che hanno in più rispetto alla tanglewood è qualcosa che non trova alcuna corrispondenza con l'enorme differenza di prezzo...

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    2. In effetti mi ha colpito soprattutto esteticamente, per il contrasto tra nero lucido e binding in acero, il ponte e la tastiera (senza dots) in ebano; di solito il nut mi piace da 44,5mm ma come dice bene Mimmo le chitarre bisognerebbe provarle....

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