sabato 5 settembre 2015

Vado di brugola

Ieri, osservando di infilata il manico della 00028, mi sono accorto che era un po' troppo curvo per i miei gusti. Anche se un pelo di curvatura "all' interno" è in genere ammessa, a me piacciono i manici assolutamente diritti. La curvatura mi è sembrata comunque eccessiva.
Non ero mai intervenuto sulla martin. Però il settaggio della fabbrica con il tempo inevitabilmente si modifica. Nel libriccino si raccomandano di recarsi assolutamente ad un centro di assistenza Martin. Dato che voglio una vita spericolata, me lo faccio da me.
Detto, fatto: mollate le sorde, armato di chiave a brugola (che prima di incontrare la testa del trusrod, sprofonda quasi completamente nel foro visibile dalla buca) ho dato un quarto di giro, poi osservato l'effetto con calma, un altro quarto.
Risultato perfetto. La chitarra ha riacquistato all'improvviso la suonabilità (e l'intonazione) originale che nel tempo aveva impercettibilmente perso, senza che me ne accorgessi, perchè ci si "adatta" allo strumento, soprattutto se di chitarre da "tenere suonate" se ne hanno più di una.

P.S.: le operazioni: (ma voi, vecchie volpi, sapete già tutto...)
1 - allentare completamente le corde (ma non occorre rimuoverle)
2 - avvitare (un quarto di giro per volta e poi aspettare) per piegare il manico "all'indietro"
3 - svitare (un quarto di giro per volta e poi aspettare) per piegare il manico "in avanti"

4 - se sentite CRACK è meglio fermarsi     :)


30 commenti:

  1. Impressionante! :))

    Due quesiti:
    Ma la tua Martin accetta una brugola standard? Io mi sono dovuto comprare quella maggiorata e con la punta stondata, con una brugola normale niente da fare...
    [img]http://www.musicgallery.it/images/prodotti/152856WRE_1-8.jpg[/img]

    Ma veramente regoli il manico assolutamente dritto? Niente buzz?

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    1. brugola normale (oltretutto la prima che ho pescato dal mucchio che ho nel cassetto)
      Manico dritto, niente buzz (anche sulla tangona e la moretta)

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  2. La rotazione di un quarto di giro, e` una operazione un poco empirica, nel senso che il solo riferimento di cui si dispone, e` l'idea di manico dritto che abbiamo nella nostra testa, e che non e` detto che sia quella corretta, la procedura piu` consona, prima di intervenire con la brugola, e` quella di mettere il capotasto al primo tasto, e se se ne dispone , un'altro al dodicesimo, per poi misurare con uno spessimetro, a meta` del manico, tra frets e corde, pero` non e` detto che anche con la tua procedura si riesca ad ottenere ottimi risultati, io se devo regolare un manico di una chitarra non mia , intervengo come descritto sopra, per avere dei riferimenti precisi :-)

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  3. È vero, chiave a brugola da 0,5, misura europea. Io sono riuscito ad avere la chiave della Martin, che ha due lati lunghi. Comunque esistono anche delle piccole prolunghe che sono comodissime. Il dado Martin è molto incassato e a volte si rischia di non capire la giusta misura da utilizzare. Secondo me è possibile regolare il trus rod con le corde in tensione. Ci vuole più tempo per l'assestamento del manico, ma io lo preferisco, sempre se il dado no ha troppa resistenza.

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    1. Infatti per la 00-18v la brugola normale (come quella del Rev) è troppo corta. Poi avevo visto che le brugole Martin hanno la punta stondata, magari funziona anche quella con la punta normale, ma già che c'ero...

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  4. E pensare che fino agli anni '80, niente truss rod regolabile!

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    1. eppure s'è sempre suonato. L'action era disumana e i manici erano più grossi...ci si abitua a tutto

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  5. buongiorno signori e bentrovati ai suonatori. confermo anch'io sulla mia che la chiave a brugola normale ci arriva appena appena come da foto del reverendo/chirurgo.
    che sulla 00 ci siano misure lievemente diverse rispetto alle orchestra model? toccherà indagare!
    sulla questione manico drittissimo che suona senza buzz, azzardo la mia: martin di fabbrica lascia gli slot del capotasto un po' altini, questo credo permetta manici superdritti come piacciono al rev.
    Io invece tempo fa mi azzardai a scavicchiare lievemente i solchi del nut per un miglior feeling, ma ci ho dato dentro un po' troppo, per cui, se non siete Mimmo, consiglio spassionato: DON'T TRY THIS AT HOME! basta veramente un cicciolino di millimetro di troppo e il guaio è fatto.
    poi certo, tutto si rimedia con un po' di polvere d'osso e attak nel solco disgraziato, ma siccome qui siamo perfezionisti, mi son fatto arrivare delle robine da stewmac, tra cui 2 nut in osso, uno slotted uno grezzo. ovviamente non appena prendo coraggio e faccio l'operazione, documento il tutto.

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    1. o sulla 00 martin l'accesso al truss rod è lievemente diverso, oppure... la prima brugola che ho provato era più corta del normale (mi vien da pensare! :D)

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    2. PS: slot altini capotasto Martin.
      Infatti, da Mandolin, dopo aver fatto notare che la 00-28vs aveva una suonabilità migliore della 00-18v che avevo appena acquistato, hanno chiamato il technician che le ha dato un'occhiatina, è sparito con la chitarra nel retrobottega e me l'ha riportata cinque minuti dopo parecchio migliorata. Visto il tempo impiegato, suppongo una limatina agli slot.

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    3. beh è presto detto: misurando la chiave a brugola (inserita nel dado) fino all'orlo della buca nel mio caso sono un po' più di 9,3 centimetri.

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    4. Circa 8 cm. Praticamente il dado si trova sotto al quindicesimo fret. Visto che la 00-18 ha il diapason corto da 24.9 e la OM-28 quello lungo da 25.4, c'è giusto quel centimetro e rotti di differenza.
      Dunque ero decisamente incappato in una brugola corta! :D
      Per di più vedendo su internet la "Martin wrench" (foto più su) mi ero fatto l'idea che non agganciasse anche perché doveva avere la punta stondata... Che tonto! :)))

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    5. La testa della brugola, nei modelli old style, si trova esattamente all'attaccatura del manico alla cassa , ovvero, proprio all'uscita dell'incastro a coda di rondine, mentre su modelli successivi ma anche su altri marchi, tipo Aria, per citarne uno, il trus rod, e` piu` lungo, e prende anche la porzione di tastiera che si incolla sulla tavola armonica, alloggiando in una struttura incollata sotto la tavola, i puristi storcono il naso, in quanto pensano che questa struttura incollata, tolga risonanza alla cassa, niente di piu` falso, primo perche` comunque, quella porzione della tavola armonica, e` gia`"attufata", dalla tastiera incollata al di sopra e dal traversino incollato al di sotto

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    6. Caro Mimmo e cookers tutti, un giorno dovremo deciderci a pubblicare un bell'articolo coraggioso anti fuffa, che smentisca tutte le pippe dei puristi, a partire da questo truss rod lungo che toglie vibrazioni, passando per le fibre del top troppo larghe o troppo fitte, fino ai filetti in abalone che trasmettono meglio di quelli in legno ecc. ecc.
      Magari prendete nota e inviate un elenco alla mail della "redazione": fingercooking.blog@gmail.com
      ;)

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    7. Questa e` un'ottima iniziativa, come potrmmo chiamare la rubrica?...... che so: "il purista depurato"? L'idea mi stuzzica, comincio a pensare a qualche cosa..... e ti contatto :-))

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    8. io per esempio, domenica, complice un cambio corde, ho sostituito la traversina d'osso alla taylor con quella in tusk di fabbrica. ce l'avevo in un cassetto da anni e ho pensato: bah, proviamo. ebbene rischio l'eresia, ma a me pare ci abbia guadagnato in corposità!

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    9. Po' esse! Già mi fa un po' sorridere quando presentano le caratteristiche di una chitarra anche costosetta e sottolineano "bone nut and saddle!" come fosse materiale prezioso, ma che gli costano gli ossi di vacca?!

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    10. (vabbè, gli ossi di vacca non si stampano, ma una volta tagliati a macchina...)

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    11. Confesso che una volta ho provato a farmeli. Avevo giusto preso in macelleria un osso che dimensionalmente si prestava, L'ho bollito a lungo, poi pulito di tutte le parti molli, l'ho fatto seccare. Non appena ho cominciato a segarlo ne è scaturita una puzza terribile, da scappare via.
      Ne ho dedotto che il trattamento deve essere diverso e ho buttato via tutto,

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    12. Forse credevi di averlo fatto seccare. Magari vanno tagliati prima per far essicare il midollo. Comunque ricordo il video di non so più quale liutaio ammaracano che nel suo laboratorio aveva uno scatolone di ossa di vacca, proprio i resti del macellaio.

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  6. cmq mi associo all'appello del rev: mollate le sorde! sennò che suonate a fare, se non vi sentono?

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    1. e anche le mute a questo punto...

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    2. ah era un refuso... credevo fosse un detto modenese! :DDD

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  7. Prima di tutto un salutone a tutta la Banda Coockers, dopo un periodo di assenza prolungata (e forzata).
    Venendo al tema in oggetto, ho un po' di domande da porvi (soprattutto a Mimmo):
    - Anche io, come Gianninord, effettuo la regolazione senza mollare le corde: è più comodo, si può valutare subito il risultato senza dover tirare di nuovo le corde, mollarle nuovamente se non basta (o è troppo) ecc. Ma questa pratica potrebbe causare dei danni al manico?
    - Il relief si misura al 6° tasto premendo sul 1° e sul 12°, oppure all'8° premendo sul primo e sull'ultimo tasto? Forse la prima per le acustiche e la seconfa per le elettriche con in manico avvitato?
    - (collegato alla domanda sopra) suppongo che il truss rod agisca solo sulla curvatura della parte di tastiera non incollato alla tavola armonica, quindi i truss rod più lunghi di cui parli non rischiano di creare delle tensioni dannose nella zona incollata?
    - Ma nella tasca della custodia delle vostre favolose Martin, non era acclusa la brugola per regolare il truss rod???

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    1. Nella tasca della "favolosa martin" non hanno messo brugole (forse anche perchè ritengono l'operazione non alla portata del consumatore medio) L'invito è andare ad un centro di assistenza Martin.

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    2. Ciao Beppe, allora come hai giustamente detto, per le acustiche la curvatura, si apprezza ponendo il capotasto al 1° tasto e tenendo premuto il 12° , misurando l'altezza al 6°, anche io regolo il trus rod senza allentare le corde, ci mette meno tempo ad assestarsi il manico, il problema sorge, quando come nel caso della chitarra di Max, il trus rod e` difficile da raggiungere, inoltre regolando il manico con le corde accordate, se si tende il manico, l'accordatura sale di tono, al contrario scende, ma strutturalmente al manico non crea problemi, per quanto riguarda le chitarre con il trus rod piu` lungo, io le preferisco, e strutturalmente non hanno problemi, perche` la sede del trus rod, e` congeniata proprio per non creare problemi alla tavola armonica, e poi vuoi mettere la facilita` della regolazione, c'e` da dire che la Ovation cosi` come la Taylor ( ma molti altri brand lo fanno), hanno risolto girando il trus rod, e posizionando la regolazione sulla paletta, coprendola con il copri trus rod, che e` anche un oggetto che se lavorato bene, abbellisce la paletta della chitarra :-)

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  8. È proprio così. Anni fa ero convinto che la brugola necessaria per le Martin avesse un misura strana. Nella custodia non l'ho ovviamente trovata. Poi provando con quello che avevo in casa (che sarebbe stato sufficiente) mi sembrava di non avere mai il giusto calibro. Ho chiesto al rappresentante per l'alta Italia Eko Group di farmi avere la brugola originale e la sua prima risposta è stata "Martin ritiene che queste regolazioni non servano se lo strumento è ben conservato e se proprio fosse necessario regolare il trus rod è meglio mandarla in assistena". Figuratevi la mia reazione! Poi mi ha fatto avere in ragalo la chiave a brugola Martin, diametro 0,5 con il lato lungo da 12,5 e sfera finale ed il lato corto da 7, credo usata. Ho preferito utilizzare un attrezzo di migliore qualità aggiungendo una comoda prolunga per il lato corto, con incastro 0,5. Devo dire che ho dovuto intervenire raramente sulle mie chitarre, ma certe cose le devi poter fare al volo.

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  9. Grazie per le risposte!
    Il dubbio sulla misura della chiave è lecito: ho letto che alcune gibson (elettriche, con la regolazione alla paletta, dove si trova un dado, quindi la chiave è del tipo a pipa) adottano una misura in pollici e utilizzando una chiave europea in millimetri è possibile rovinare le facce del dado.

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