Il titolo è frutto di un tormentone che ci ha accompagnati per tutto il week-end ma tranquilli, non sottintende alcuno spirito di esclusione rispetto a chi non c'era, è solo che siamo scemi.
Va detto innanzi tutto che le scarse doti del cameraman (chi scrive) e soprattutto il mancato tempismo hanno impedito di cogliere alcuni momenti davvero memorabili della lunga sessione acustica. Vorrei poter dire che resteranno comunque impressi nella memoria dei presenti, ma viste le birre tracannate, almeno il sottoscritto ne conserva solo pallide tracce.
Scherzi a parte, la serata (dovrei dire la nottata) è stata gradevolissima e abbiamo avuto modo di mettere le zampacce sulle chitarre dei cookers che erano, ciascuna a suo modo, notevolissime ed hanno fomentato attacchi di GAS che tuttora fatichiamo a contenere.
In attesa di una prossima occasione, che si spera possa concretizzarsi già entro il 2015 in una location bellissima come Parma, ecco alla vostra cortese attenzione degli scampoli della mitica Jam di Casa Sarticola, 3° meeting Fingercooking, anno 2015:
Naturalmente, tutte le volte che sono inquadrato, sono lì che annaspo, cercando inevitabilmente di azzeccarre gli accordi e addiritura a un certo punto cerco di ritrovarli sui canzionieri che mi ero portato sul tablet! (mannaggia a Ste, avesse almeno detto in quali tonalità, oltre a suggerire i pezzi ...)
RispondiEliminaLa realtà è che sono proprio un impedito nelle jam!
macchè! e meno male che nessuno mi ha dato il cambio alle riprese mentre suonavo io! ;)
EliminaE bravi gli Amichetti miei!! Questa volta avete suonato al coperto..... i reumatismi cominciano a farsi sentire!?? HEHEHE!!! Mannaggia! Che rosicamento, quanto mi sarebbe piaciuto esserci! C'e` da dire che anche l'audio non e` malaccio, alla prossima volta :-)))
RispondiEliminati abbiamo pensato, mimmo, mannaggia, ma ci rifaremo!
EliminaMitici Cookers !! Accordature in open beer e via !!
RispondiElimina;-))
Mi siete piaciuti molto in questa estemporanea jam, e magari intorno alle 3 del mattino qualche accordo l'avrei potuto suonare anche io assieme a voi.. Non che voglio mettermi al vostro livello musicale, non mi permetterei, ma a quello alcolico potrei..
;-)))
Bè, questa era proprio per tutti! :) :)) :DDD
RispondiEliminaHo il Pc virulento a presto
RispondiEliminaEccomi , computer guarito !!!!! Si era beccato una valanga di virus per colpa mia , avevo trovato un libro di tablature di cockburn "aggratis" , e invece....ci sono cascato come un pollo !!!!
EliminaVabbè....veniamo a noi , e a queste rare immagini di importanza storica , dove più che la nostra perizia tecnica si nota come neanche un paio di borse di birra intaccano il nostro talento ahahahah
Bella nottata , da rifare , più organizzati però......Ma come mai così pochi commenti ? Già tutti in ferie ? Oppure non siamo degni neanche di un bonario rimbrotto ? Uè cookers , dove siete ?
Ah, su YouPorn ci sono anche le tablature??!!
Eliminasimpatico :DDDDD.....comunque il tizio che me l'ha aggiustato mi ha detto che i siti porno sono tra i più sicuri , ci campano e non vogliono perdere clientela ehehehehe Invece i poveri gonzi che cercano tablature impossibili e misconosciute sono dei polli perfetti !!!!!
EliminaEcco perchè ho sempre il pc in ordine!
Eliminavecchio satanasso....;-P
EliminaCiao Cookers !!!!
RispondiEliminaHo rivisto con piacere le immagini della Jam serale e devo sottolineare che è stato molto divertente...... anche più di quanto non emerga dalle immagini !
Stefano giustamente aveva proposto in anticipo di prepararsi qualche pezzo legato alla WEST COAST, tanto per avere una traccia comune. Da subito ho dichiarato che non sono un buon conoscitore della materia ma se si tratta di improvvisare qualcosa non mi tiro mai indietro. E così è stato.
Naturalmente il bello era accennare qualche strofa, inventare un assolo, o anche solo dare un'interpretazione un po' originale del ritornello e con la quantità di birre che avevamo non si poteva pretendere anche la qualità !
Di fatto il poter provare con calma tutte le chitarre degli altri è stato il tema dominante e soddisfacente per tutti.
Tenete conto che venivamo da una giornata interamente dedicata a provare e suonare chitarre bellissime per riuscire a distinguerne ogni minimo particolare, e dopo cena abbiamo sostanzialmente continuato, scambiandoci sempre le chitarre. anche tra di noi.
Naturalmente ad una cert'ora eravamo un bel po' "cotti" e la qualità musicale tendeva a calare....... insieme alla palpebra !!!!
Quello che dici meriterà un approfondimento , ci siamo scambiati le "mogli" per tutta la notte e mi sembra che abbiamo tutti riscontrato un ottimo rapporto qualità/ prezzo per tutte , nei loro target.
EliminaSe non si hanno i soldi per le dream guitar ( o non si vogliono spendere ) ci sono buone chitarre anche nella fascia media tra i 700 e i 1300 euro che non hanno molto da invidiare alle loro sorelle più quotate.
Oramai abbiamo già quasi detto tutto, qui ed in altri post dedicati a Sarzana, riguardo alle chitarre della fascia medio bassa ... tanto vale riassumere il concetto.
EliminaLe chitarre nella fascia di prezzo tra i 600 e i 1500 €, sovente tutte in massello e chiaramente di produzione orientale, hanno ormai raggiunto un livello qualitativo così elevato da fare una concorrenza spietata ai marchi blasonati con con prezzi doppi o tripli.
Magari le finiture non sono perfette, le tecniche di costruzione non seguono sempre tutti i canoni della liuteria (vedi ponti incollati con l'attack o le sbavature di colla sulle catene), i dettagli estetici non sono perfetti, ma dal punto di vista del suono ci sono degli ottimi strumenti. Ne abbiamo avuto la conferma e la riprova con le quattro chitarre (due Recording King, una Eastman e una Walden) che ci siamo portati dietro ed in quella serata ci siamo ripetutamente scambiati. Dal che si può dedurre che, quando i legni sono di buona qualità ed il progetto è valido, tutto il resto va a influire sulla resa sonora solo in piccoli dettagli.
Quindi perchè acquistare Martin, Gibson o Taylor, tanto per fare tre nomi, ottenendo dei prodotti con un rapporto qualità/prezzo sicuramente inferiore?
EliminaA mio avviso ci possono essere due giustificazioni:
- il fascino dei marchi che hanno fatto la storia della chitarra acustica.
- la rivendibilità dello strumento che, nel caso di un marchio blasonato, ha sicuramente un mercato migliore.
Non regge più il discorso della superiorità di un prodotto made in USA (o Canada, o Europa), perchè oramai anche in Oriente ci sono fabbriche dove hanno imparato a fare gli strumenti in modo egregio, al di là dei principi etici sulle condizioni di sfruttamento dei lavoratori (perchè dovremmo allora rifiutare di comprare il 99 % dei prodotti di elettronica, di abbigliamento, pelletteria ecc., per coerenza).
Per le chitarre di liuteria, farei ancora un discorso a parte.
EliminaBisogna considerare che in questo caso il lavoro è fatto ancora in gran parte (se non tutto) a mano da un gruppo ristretto di persone e non da operai, anche altamente qualificati, ma che vedono solo alcun fasi della costruzione nella logica disumanizzante della catena di montaggio e per cui rimane semplicemente un "lavoro".
Il liutaio, invece, mette nel suo lavoro tutta la passione e l'esperienza che ha accumulato in anni di studi e di sperimentazioni, magari anche dell'inventiva e dell'originalità nel cercare soluzioni nuove e metodologie di lavoro diverse e tutti questi elementi, uniti alla cura dei dettagli, alla ricerca dei legni migliori o di un utilizzo migliore dei legni che si hanno a disposizione, può produrre un'alchimia che in certi casi (non sempre!) produce uno strumento unico e meraviglioso.
In più c'è il discorso del contatto con il cliente in un percorso di chiarimento delle specifiche dello strumento desiderato (una chitarra di liuteria è come un abito fatto su misura).
tra le giustificazioni per l'acquisto di un marchio blasonato ce ne aggiungerei una terza e cioè quell'insieme di dettagli che da un punto di vista sonoro caratterizzano "quella" chitarra di "quel" marchio.
Eliminaper dettagli intendo un qualcosa di difficilmente definibile ma di molto riconoscibile che caratterizza, ad esempio una OM o una dread martin rispetto a una chitarra dalle stesse caratteristiche, liuteria, stesso progetto insomma ma realizzata da un altro marchio, che sia cinese (eastman, recording king) o boutique (bourgeois, collings, o liuteria).
e non dico che questa "voce martin" o gibson etc, sia un valore aggiunto in termini assoluti, è semplicemente un qualcosa di distintivo che a volte può attirare o meno (vedi il caso delle taylor, a cui tutti riconoscono una propria voce, a volte anche al di là dei modelli, che tuttavia non sempre piace).
...vero!
EliminaIn realtà, con "il fascino dei marchi che hanno fatto la storia della chitarra acustica" intendevo, più che la griffe apposta sulla paletta, proprio quello che dice Andrea ovvere quelle caratteristiche timbriche che abbiamo imparato a riconoscere in centinaia di dischi (mi vengono subito in mente le Martin di CSN&Y ...)
EliminaMa guarda n' pò questi...noi al sud a lavorare e loro al nord a divertirsi...non ci si capisce più na mazza in questo paese!!! :DDDDDDDDDDDDDDDD
RispondiEliminadevi da venire giù al nord , messere ;-)))))
EliminaCapiterò prima o poi...ma stavolta te devi fa trovà!!! :DDD
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