domenica 15 marzo 2015

La creatività non è cosa per anziani

Quando la creatività e l'energia degli anni giovanili se ne va, resta solo il business, la riproposizione di sé stessi e una stanca liturgia da tenere in vita fino a che produce soldi. Così è per tanti artisti.
Leggo da Repubblica che Mussida lascia la PFM (meglio: quello che ne resta). Per carità, tutti bravissimi musicisti ma che ormai, e da tempo, non hanno più nulla da dire. Qualche anno fa ho assistito ad un concerto della PFM: insopportabile e spento, con un Di Cioccio in veste di cantante, indigesto istrione, tutto mossette e atteggiamenti.
Così è per i Nomadi - dove il plurale è quanto mai inopportuno, visto che "I Nomadi" sono solo Beppe Carletti. La ditta è sua, riconosciutagli dopo aspre battaglie legali e guai a chi gliela tocca. Gli altri sono solo a libro paga e vengono sottoposti per contratto ai liturgici incontri con i fan, che, dal canto loro, non ammettono evoluzioni o cambiamenti di sorta.

Tutti dobbiamo campare, si capisce, però che tristezza. C'è più poesia e musica nel busker che si incontra casualmente ad un angolo della via e che, onestamente, chiede qualche moneta con la sua custodia aperta.

9 commenti:

  1. Io non credo che la creatività non sia roba da anziani, credo piuttosto che: da giovani è più facile miscelare la propria creatività con quella degli altri, mentre da "grandi", tutto diventa più complicato, in quanto ormai la creatività è diventata adulta, e con un carattere più definito, e come per un vino maturo, è difficile accostarla ad altri "piatti", poi è vero, che per molti, specie per quelli che hanno dato il massimo in gioventù, tutto diventa più complicato da vecchi :-))

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  2. Come altre volte ( tipo con il "principe" ) ti vedo amareggiato e quasi astioso con quelli che sono , più o meno , gli artisti della nostra gioventù. Non dico che non sia del tutto vero quello che dici , ma non è SOLO così....I nomadi sono unarealtà quasi unica ( una volta c'erano gli Area ) che porta avanti un certo discorso , e anche se magari la band non ci crede più , i fan si , ed è giusto rispettarli e riproporgli le loro canzoni , non ci vedo nioente di male , e non mi fa tristezza questo tipo di nostalgia , serve a tenere acceso cervello e socialità.La PFM , be , li ho visti anche io più volte anche recentemente , ed è sempre un gran piacere riascoltare i loro vecchi pezzi , ci sono cresciuto , e dopo gli anni d'oro del prog non ci sono state più band italiche che hanno ricevuto successo di critica e di pubblico come loro , invitati in america, inghilterra e giappone a suonare live .Ora , se fosse solo la tua opinione neanche starei qui a parlarne , ma non vorrei che la tua visione dl mondo si stesse inacidendo , probabilmente ne hai tutte le ragioni , ma a me sembra invece che adesso ho molta ma molta più creatività di quando ero un ragazzo , manca l'energia , questo si , ma si supplisce con l'esperienza. Max , guarda sempre avanti senza dimenticare il passato , solo così si sopravvive a questo mondo. Ma guarda te se devo fare la predica a un reverendo :DDDDDDDDDDD

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    1. Ah , dimenticavo : Francone Mussida ha lasciato perchè ha troppi impegni , molti legati anche alle attività di comunicazione musicale avanzate , per cui è proprio ciò che asserivo : tante idee ,anche nuove , voglia di fare , imparare e imparare a imparare , ma manca un po' di energia per fare tournee , normale......

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    2. bah...ma cosa sarebbe questa "comunicazione musicale avanzata"?
      Ma che diavolo deve comunicare Mussida che ancora non ci ha comunicato?
      Mi ricorda quando il mio ex-socio che voleva creare uno studio pubblicitario, si usavano con i clienti i termini inglesi che facevano più figo: brain storming (per riunione), head line (per linea editoriale) ecc,,,
      E' che ho sempre la sensazione che il passato, per quanto glorioso, non riesca mai a giustificare il vuoto attuale dei personaggi di un tempo. Come per tutti, c'è la decadenza e il declino, è normale. Resta il businnes e lo capisco. Strano che i fans non se ne accorgano (o forse preferiscono non accorgersene)

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    3. lui è insegnante al CPM , ed è stato il primo a fare un video corso per chitarra , ora spostato su internet. Insomma , se vuoi puoi vederlo come bisiniss , ma io credo ci sia la passione per la musica , non credo sia solo ad appannaggio nostro...poi magari sono un ingenuo , ma va bene così , visto che mi dicono che penso sempre male :-))))))))))

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  3. Mi fa bene leggere queste righe! Stavo per dire a Max che ha ragione, ma Mimmo mi ha preceduto con alcune metafore azzeccate e ora mi verrebbe di dar ragione anche a Stefano. Le cose cambiano a seconda di come le si guarda e in questo momento non saprei proprio che occhiali mettere. Continuate così che vi ascolto volentieri :))

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  4. Prova a vederla così: età, 65/70 o giù di lì per entrambi,se dovessero ancora essere dei creativi,dovrebbero
    portare il "verbo" in giro per piazze e stadi,per quanto riguarda il Carletti continua a farlo,forse i contributi non
    sono ancora abbastanza e con il brand Nomadi il traguardo è raggiungibile e la salute fortunatamente gli concede
    di sbattersi ancora in tournè,Mussida forse si è anche un po' rotto i maroni e con la didattica e quant'altro
    avrà ritenuto che stare dietro la scrivania si affronti il futuro più serenamente,è vero che c'è più poesia e musica nel busker di strada ma in quei casi l'età è un'altra.
    Naturalmente vuole essere solo una chiave di lettura (senza romanticismo) poi ogni caso fa a se. ;-)))

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  5. Un po' come i nostri più famosi sindacalisti, che dopo anni di lotte, cortei, scioperi e proclami hanno messo il culo al caldo in Parlamento..
    ;-))
    E' vero quello che dice Mirco, tutti i commenti che leggo sono pertinenti e hanno una loro valenza anche se per certi aspetti si contraddicono, e il passare degli anni per un artista, dal punto di vista psicologico, è molto più pesante rispetto all'invecchiare di una persona qualunque.
    I rimpianti, i perchè, i paragoni e un po' di sana e giustificata gelosia fanno più danni di uno tsunami..

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