martedì 17 marzo 2015

banjo, un approccio

In questi ultimi tempi sono alquanto impallinato con l'idea di comprare un banjo e mi sono addentrato in un dedalo di ricerche su marche, modelli, tipologie.
Anche qui, come per la chitarra acustica, ci si perde facilmente: il banjo è uno strumento molto meno 'basic' di quel che sembra, ha una grande tradizione e uno zoccolo duro di appassionati che sanno analizzare minuziosamente le tante variabili in gioco. un po' come noi, solo che in questo caso non si parla di bracing, di breaking angle etc. ma di tone ring, coordinator rod, bracket e altre affascinanti astruserie.
Sintetizzando - e al netto della confusione che mi volteggia nel cerebro - le due varianti principali sono il banjo con resonator, utilizzato per il bluegrass e il banjo open back.
Il primo ha una cassa solitamente in acero o mogano che funge da risuonatore e che conferisce allo strumento volume e proiezione notevoli, tali da emergere in una formazione bluegrass.
 

L'open back, che invece farebbe al caso mio, ha invece un timbro caldo e un volume minore e viene associato alla musica folk old style e alla tecnica di esecuzione definita clawhammer, in cui si utilizza il pollicione e il retro dell'unghia dell'indice o del medio.
La scelta dello strumento non è affatto semplice, ne esistono da pochi euri fino a svariate migliaia e le soluzioni intermedie sono problematiche e fonte di gran discussioni. Da quanto ho capito, però, la comunità dei banjoisti apprezza molto recording king, i cui strumenti avrebbero un rapporto qualità/prezzo senza pari, nel pur vasto orizzonte di banjo per tutte le tasche.
Il mio candidato potrebbe essere questo: http://www.thomann.de/it/recording_king_rk_o25_br.htm
ma voglio lasciar passare un po' di tempo per capire se si tratta di un'infatuazione passeggera o se è qualcosa di più serio.
Vi lascio con un artista che ho scoperto recentemente, Roscoe Holcomb, leggenda del folk appalachiano. Originario del Kentucky, minatore nelle miniere di carbone dei monti Appalachi, è considerato il fondatore dello "high lonesome sound".

41 commenti:

  1. Davvero autentico il nonnetto con la cingomma e la incredibile voce. Non lo conoscevo. Quanto al banjo, che in mano a questi personaggi ha un appeal notevole, c'è l'unico rischio credo di rimanere confinati in un tipo di sonorità che è propria di un' altra cultura. Ne subisco il fascino ma ne rimango purtroppo estraneo.
    Credo inoltre, ma è una idea mia, che questo strumento sia più pronto ad aprirsi ai chitarristi che usano accordature aperte.
    Che dite, il nostro Mimmo diventerà così?

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    1. è proprio così: l'accordatatura prevaletne del banjo a 5 corde è praticamente una open G ed è anche una delle mie preferite per il cazzeggio! (che quelli seri chiamano improovvisazione)

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  2. Certo che ti ci mancava quest'altra passione e tutte le pippe mentali che si porta dietro , masochista eheheheheh
    Il banjo è affascinante , unico come sonorità e molto evocativo. Si , ma come dice il buon reverendo , evoca un certo tipo di musica ( e cultura ) con steccati poco mobili... A me intriga , come ho già detto , l'irish bouzuki , che è sicuramente strumento di certa musica di stampo celtico , ma lo sento ( e l'ho sentito ) anche come colore in molte altre situazioni , dal cantautorato al pop , fino al rock , potendo usarlo sia come accompagnamento che come linea melodica , riff , fraseggi , insomma lo troverei perfetto con le mie frequentazioni , un po' come il violino , strumento che si sposa con qualunque cosa. Ma il violino è quasi impossibile da imparare decentemente a questa età , il bouzuki , come il mandolino o le mandole , sono più approcciabili . Probabilmente anche lui avrà il suo background di fisse e specifiche manie , ma come sempre de gustibus non sputazzellam , come diceva il tuo illustre principe concittadino :-))))))

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    1. il rischio di lasciarlo a prendere polvere è altissimo, ed è quello che mi tiene alla larga dai negozi in questa fase. in realtà non ho ancora mai messo le mani su un banjo e credo proprio dovrei farlo, anche per misurare direttamente il grado di BAS! ;)

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    2. Alla fine un po' di varietà ci aiuta a migliorarci, coraggio, lo vogliamo vedere a Sarzana!

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  3. Aggiungo però che sperimentare, sentirsi attratti da nuovi orizzonti sonori, è indice di vitalità. E dunque...

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    1. non ci cvasco max eheheheheh a parte tutto , è vero che sperimentazioni e nuovi orizzonti aiutano a tenere il cervello in buone condizioni , ma resta il gusto e il piacere. Più volte nell'arco degli anni ho detto ( è solo uno dei tanti esempi ) "voglio studiare il jazz " perchè capisco la sua importanza storica , perchè le sue basi tecniche sono applicabili ovunque , perchè non mi va di passare per 'gnorantun ecc ecc , ma proprio non ce la fo , non mi prende , non riesce ad appassionarmi. Per cui vado alla seconda regola da osservare , e cioè umiltà e riconoscere i proprii limiti. D'altronde il mondo musicale è abbastanza ampio e le mie lacune enormi , per cui scelgo nel range a me più consono. E' più facile , lo so , ma il divertimento , quando non è lavoro , non può mai mancare.... Tiè ahahahahahah

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    2. be' ma non lo sai che il jazz è come una scoreggia? piace solo a chi la fa...

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    3. vi ho sentiti voi due! chi è stato?

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  4. A me la musica del video non piace proprio troppo arcaica.

    Potete fare a gara a chi riconosce più Stars in questo video senza andare du youtube a leggere i nomi.

    [video]https://www.youtube.com/watch?v=yQIJuu3N5EY[/video]

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    1. mmmmhhhh , di vista quasi tutti , sicuramente steve martin e paul shaffer ( lo vedo sempre nel letterman show ) mentre non sono sicuro su albert lee , o qualcuno che gli somiglia molto. Per gli altri mi arrendo. Visto che non vale andare a leggere , ma steve martin suona davvero ? Grande :-)))))

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    2. Minkia se suona davvero!
      Su Sky stanno facendo un programma che si chiama bonus track dove intervistano ad ogni puntata un cantante e/o musicista su passioni che non siano la musica.
      Ad esempio Bennato sa disegnare e dipingere molto bene e Vecchioni ama l'enigmistica.
      Anche a me piace disegnare, inoltre molti attori americani/inglesi suonano ad esempio Johnny Depp Hugh Laurie ( il dottor House) Bruce Willis Woody Allen ecc.

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    3. steve martin è forte al banjo, l'avevo sentito suonare una volta che era ospite da Letterman. però ho l'impressione che faccia sempre la stessa cosa! steve, prova a spaziare un po' suvvia!

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  5. Ti sei dimenticato di dire, che oltre ai vari tipi di casse armoniche, esistono anche vari tipi di manici, a 4 a 5 ed anche a 6 corde, io inizierei con un banjo guitar a sei corde, per cominciare a familiarizzare con il suono, avendo pero` l'impostazione di una chitarra

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    1. e anche le tipologie a 17, 19 o 22 tasti!

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    2. mmmmmm....l'ho provato, ma non è la stessa cosa. E' un ibrido più facilitato, ma non è molto interessante.

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    3. non mi sarei mai potuto addentrato nelli questioni corde, diapason, diametro della cassa etc, ragazzi, sono agli inizi! cmq il mio riferimento è per un banjo tradizionale a 5 corde, con uno di quelli a sei è come suonare una chitarra col corpo di un tamburo!

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    4. confermo la tua opinione Andrea, il banjo (come il mandolino) è uno strumento comunque siverso dalla chitarra, l'accordatura per quinte genera dei rivolti che con la chitarra sono impossibili, non dico che sia meglio o peggio, ma al di là del suono, la differenza (con tutte le implicazioni di tecnica che si porta dietro e mi accorgo che non sono poche) sta tutta lì.

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    5. La tecnica del clawhammer è affascinante (secondo me anche molto difficile), io il banjo l'ho sempre identificato con gli arpeggi alla Scruggs, ma mi pare che quella più antica sia migliore per accompagnare il canto. Inutile dire che mi affascina moltissimo come strumento (sono un fan di Bela Fleck), anche se restiamo tutti convinti che la chitarra è uno strumento più completo.

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    6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    7. volevo postare un video simpatico...ho fatto come Anonimo. Non ci becco più.
      https://www.youtube.com/watch?v=xxqrCbtN5js&spfreload=10

      il banjo è sei corde ma quello che fa il tipo non è male...

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    8. ??? Per favore mi dici come hai fatto a eliminare il tuo commento???

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    9. giancarlo, è proprio quell'accordatura e tutte le sue implicazioni ad affascinarmi molto. certo, come dice anche il rev è uno strumento molto 'settoriale' e meno versatile della chitarra, questo infatti è ciò che mi frena.

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    10. vi segnalo inoltre questa ragazza che magari non sarà un fenomeno di tecnica o di canto, ma recupera vecchi pezzi folk (dedicate a tragedie e grandi difficoltà dei minatori d'inizio secolo) che mi affascinano un sacco: [video]https://www.youtube.com/watch?v=zZZzyUEp2_E[/video]

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    11. dopo pubblicato compare una scritta ELIMINA. Ci clicco su e mi chiede conferma. Se confermo lo cancella lasciando però traccia.

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    12. bellissima questa ballata Andrea

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    13. OT: suppongo allora che la scritta Elimina la vedano tutti, e allora perché chiedono come si fa a correggere un commento? (lo copi, lo cancelli, lo incolli di nuovo, correggi e lo ripubblichi!)

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    14. perchè siamo dei perfezionisti rompipalle e non ci piace vedere i fantasmi dei commenti cancellati!

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    15. bè, mettiamola così: quelle scritte evanescenti sono semplici tracce di sani e umanissimi ripensamenti! (piace di più? :D)

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    16. be' dai..è anche più carino...
      (gli altri penseranno: chissà che cazzata ha detto questa volta eh eh ehe)

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  6. Bello, bello! Prima Gianca col mando e adesso tu col banjo, si aprono nuove strade... (e anche qualche nuova pippa, ma la curiosità va premiata, va bene così!). Dunque se non ho capito male i bluegrasser usano gli open back?

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    1. ...a proposito, ma perchè la quinta corda parte dal quinto tasto? Che accordatura ha un banjo?

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    2. no, è il contrario: banjo resonator per bluegrass, open back per il folk vecchio stile.
      la quinta corda è sottile e accordata un'ottava sopra (solitamente sol), per cui funge da 'bordone' e alleggerisce l'arpeggio. credo dunque venga suonata perlopiù a vuoto, probabilmente parte dal quinto tasto per non creare fastidio nelle prime posizioni (non lo so per nulla, mi sto lanciando in ipotesi fantasiose!)

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    3. Solo a pensare di suonare la corda più acuta con il pollice mi si ribalta il sistema di riferimento!

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    4. Gianca, come va col mando??

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    5. Non è semplice, ma pensavo peggio, finchè resto nelle tonalità facili non c'è male, ma se mi avventuro in qualche accordo non proprio basic è un'ecatombe.(dove cavolo è il Fa diesis?). Purtroppo il tempo per studiare è pochissimo, e mi sto avvicinando ai mesi più pesanti dell'anno.

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  7. Se volete c'è una serie di tre articoli abbastanza interessanti su fingerpicking.net in cui sono spiegati le varie tipologie di banjo, accordature, ecc.

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    1. Ho letto il primo, vedrò di leggere anche gli altri, molto intrressante.

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    2. articoli bellissimi, a saperlo prima mi sarei risparmiato un sacco di fatica sui forum americani!

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