giovedì 5 febbraio 2015

Umidificatore per chitarra a costo zero

In questi giorni freddi, col riscaldamento in casa che crea una atmosfera piuttosto asciutta, ho notato che le mie chitarre sembrano un po'... seccate. Non tutte. La 000 RK è un carrarmato e pare non accorgersi delle stagioni, la Tanglewood è praticamente nuova e risulta ancora molto stabile, ma le "piccole" sono più permalose e ho l'impressione che comincino a mostrare uno dei sintomi più tipici: i tasti di metallo che "beccano" le dita. Significa che la tastiera si è leggermete ritirata. Per ora è solo un accenno, o forse una mia impressione, ma visto che la cosa era gia capitata con la Martin (poveretta, col viaggio che si era fatta in pieno inverno, aveva avuto un ambientamento non facile!), sono immediatamente corso ai ripari.
Prima ho dato la solita scorsa ai siti che ben conosciamo con l'intenzione di acquistare alcuni umidificatori da buca, ma visto come sono fatti gli oggetti, mi son detto che spendere alcune decine di euro per delle scatolette di plastica riempite con un semplice pezzo di spugna era un po' insensato. Allora ho cercato in rete e, come prevedevo, ho trovato vari video su come costruire umidificatori da buca del tutto simili a quelli in vendita praticamente a costo zero. Ho seguito le istruzioni e in pochi minuti ne ho costruito uno per ogni chitarra. Vi saprò dire come funzionano (ma il principio è quello!). Tra i vari filmati, questo mi sembra il più chiaro. Se vi serve un umidificatore...



Per un trattamento completo servirebbe anche un umidificatore per l'astuccio. In questo caso basta una piccola scatoletta portasapone, con qualche foro e la solita spugna inumidita, da mettere nel vano sotto alla paletta. Amen.


18 commenti:

  1. dalle mie parti ho il problema inverso, troppa umidità nell'aria, vivendo a 200 metri dal mare, questo è lo scottoche devo pagare. per quanto riguarda i tasti che beccano le dita, ogni quanto olii le tastiere delle tue chitarre?

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    1. Per la verità non le ho mai oliate! So che molti danno una passata con l'olio di limone ad ogni cambio corde, ma la questione è controversa. Alcuni liutai americani "di grido" sostengono che ebano e palissandro (i legni più utilizzati per le tastiere) non necessitano di alcun tipo di "ingrassaggio" e che l'abitudine di passarli con gli olii di limone in commercio sarebbe addirittura dannosa.
      Comunque ne ho acquistato una boccetta e al prossimo cambio corde darò una passata. Se la verità sta nel mezzo, una volta ogni tanto magari non farà bene, ma neanche male! :D
      Tu che ne pensi?

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    2. Sia l'ebano che il palissandro sono essenze aromatiche, che contengono di loro delle sostanze grasse nella loro fibra (quelle stesse sostanze che ne determinano la compattezza), ma che con il tempo tendono a cristallizzare, mentre l'olio di limone o anche l'olio paglierino, tendono a contrastare questa cristallizzazione, mantenendo nel tempo le peculiarità di queste essenze, quindi detto alla romana: "nun da retta, e daje de ojo" :-)))))

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    3. E allora je dò de ojo (poi me faccio dù spaghi e je dò pure de ajo!)

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  2. Con la walden nella bella custodia rigida c'era l'umi/deumidificatore da buca , ma non l'ho mai usato. Anche io ho più problemi di umidità che il contrario , questi ultimi anni poi , così piovosi (sono giorni che qui a Roma piove e non accenna a smettere ) hanno accentuato il problema. Non riscontro ancora sulle mie belle problemi, al momento , ma in generale nell'aria casalinga ci si potrebbe nuotare :DDDDDDDD

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    1. Problema inverso! Allora forse hai bisogno di quelle bustiche essicanti che si usano in certe confezioni, a volte si trovano anche nelle scatole di scarpe nuove...

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    2. bustiche? Cosa sono le bustiche?! bustine! :)))

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    3. le bustiche mi piacevano di più...:DDDD

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  3. ma secondo voi in situazioni non estreme, non basta la solita vaschetta d'acqua appesa al termosifone? io cmq non ho avuto segnali di alcun tipo (o magari non li ho saputi leggere!).
    mimmo, cmq neanch'io in oltre due anni non ho mai passato alcunchè sulla tastiera. ho una grossa latta di olio per mobili ma non è che mi attiri molto, pensi possa andar bene?

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    1. neanch'io HO mai passato etc., questa cosa di cambiare in corsa senza rileggere prima di cliccare "pubblica" è una piaga.

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    2. Andrea, dipende da cosa contiene la tua latta di olio, io uso olio di limone per l'ebano, e olio paglierino per il palissandro, questo perche` hanno una viscosita` diversa, l'importante comunque, e` lasciiare assorbire l'olio dalla tastiera, almeno un'oretta, e poi asciugare bene il tutto :-)

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  4. Ciao Mirco. Ottimo video, sembra un ricetta semplice da preparare.
    Mi spieghi cosa intendi con tasti che "beccano" le dita? Il tipo parla di action che si abbassa (per l'infossarsi della tavola) con conseguente friggimento delle corde, ma mi sembra che tu ti riferisca ad un altro tipo di sintomo ...

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    1. Il sintomo a cui mi riferisco è dato dai fret che spuntano dai lati della tastiera e "graffiano" l'interno delle dita che abbracciano il manico, cioè significa che la tastiera si è ristretta lasciando scoperti gli estremi dei fret.

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    2. Fatto...effettivamente il riscaldamento in casa in qualche modo va contrastato r questo sistema al chiuso dell'astuccio è l'ideale. Quanto all'olio (paglierino) io lo uso, giusto una passata leggera non più di una volta l'anno, sulla tastiera. Ma l'ho leggermente tamponato, una volta soltanto,anche all'interno della moretta (fondo e fasce evitando le catene) quando era nuova.
      A dir la verità il liutaio Coriani mi ha dato del pazzo. Forse ha ragione...ma a me sembrava "troppo secca"
      e non me ne sono affatto pentito.
      p.s. ogni tanto la luce accenna a mancare. Fuori c'è parecchia neve, Una neve pesante e attaccaticcia che scassa tutto. Oggi quello che serve davvero sarebbero due buone braccia per spalare.

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    3. Questa da te non me l'aspettavo, olio all'interno??!! Se ti sembrava secca dovevi metterci un umidificatore! :DDD
      Bè alla fine 'sto post ti è venuto utile!

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    4. Guarda Max, che non hai fatto una scemata, anzi, dando l'Olio su fasce e fondo lo hai reso idro repellente, minimizzando le escursioni volumetriche date dal fatto che kl legno assorbe e rilascia umidita`, quindi hai reso la tua chitarra piu` stabile, ovviamente non bisogna esagerare, altrimenti si rischia di "attufare" il tutto :-))

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    5. Questi post diventano sempre più interessanti ... ci sono dei liutai che verniciano anche la parte interna (forse a gommalacca), mi sono sempre chiesto che utilità avesse e perchè non fosse una pratica molto diffusa, soprattutto sulle chitarra di fascia alta.
      Per la tastiera uso una particolare polish per mobili antichi a base di oli minerali di origine paraffinica, una volta l'anno. Mi sembra che, oltre eliminare i residui di sporco, nutra la tastiera senza ungerla troppo. L'olio paglierino l'ho usato solo sulla tastiera in palissandro della Simon & Patrick, che da nuova aveva una tastiera secchissima.
      P.S. Grazie della spiegazione, Mirco.

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  5. Finito ora di spalare.. la neve che i mezzi spalaneve mi hanno ammucchiato davanti al cancello..
    Al momento è venuta giù poca roba.. poca e bagnata marcia..
    Io uso il lemon oil sulla tastiera ogni cambio corde sulle elettriche, praticamente due volte all'anno.. invece con le chitarre acustiche, che cambio le corde più sovente, lemon oil una volta all'anno.. Per la pulizia del body e del manico Martin Guitar Polish..
    ;-)

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