venerdì 5 dicembre 2014

La notte di Natale

"Per la festa di Natale contiamo su di te"
Così mi ha detto una operatrice del centro dove stanno i ragazzi. Aggiungendo che li vorrebbe far cantare. Ottimo, dico io, che pezzi avevate pensato?
"Vorrei che cantassero A Natale puoi e Oh happy days...!"
Madre santa...ci vuole coraggio a proporre loro, sapendo quel che hanno passato, questo bel vasetto di melassa.
Mi dico che, per convincerli a collaborare devo inventarmi qualche altra cosa, più in linea con il loro vissuto e con i loro gusti. Ma cosa? Il Natale è la festa del falso, della tradizione intesa nel modo più superficiale e fasullo e il materiale musicale è su questa lunghezza d'onda.
Così mi ci sono messo di impegno e rifacendomi al racconto di uno di loro che con gli amici faceva freestyle per le strade della sua città, ho scritto un testo.
Avrei preferito che fossero loro a scriverlo...e infatti hanno cominciato a farlo e lo porteremo a termine, ma sono in difficoltà con la lingua italiana e il tempo stringe. Quando si mettono a scrivere li vedo persi a guardare il soffitto con la biro in bocca.
Hanno una vita da raccontare ma mancano le parole per farlo.
Dovrò allora spingerli ad apportare qualche correzione, qualche altro verso, in modo che si sentano co-autori.
Il testo è questo, la base l'ho trovata già fatta. Non ve la canto perchè non è proprio il caso, ma mi riprometto di registrarla con loro in saletta e, se mi danno il permesso, farne un video che poi condividerò con voi.

Il nostro Natale passerà così e....a proposito: buon Natale.


Siamo in quattro sulla strada     questa notte tira vento
siamo vivi nonostante    questa lurida città
mani in tasca e freddo cane      be' ragazzi che si fa
oltre che sentirci male?       E' la notte di Natale

ho del fumo se volete      ho da bere 'sto veleno
tutto da dimenticare     facce e storie già passate
e la musica hai portato       e ora voglio raccontare
questo ritmo non è male      nella notte di Natale

siamo quattro sulla strada    vento teso e freddo bestia
brucia in gola e corre via    come un cane bastonato
questo ritmo che entra dentro     brucia l'anima e la notte
e ci scalda nel ballare       nella notte di Natale

Si avvicina un tipo strano       e si mette a far freestyle
ma che fai ti senti male?     e il tuo nome? Non lo sai?
malvestito e senza scarpe      e vuoi stare qui con noi?
Cazzo in fondo non sei male     nella notte di Natale

Siamo cinque e un marciapiede     e la gente passa in fretta
è perchè non vuol sapere    tutto quel che abbiamo dentro
filan via capi firmati      donne e sniffo di profumo
e il ragazzo è niente male       nella notte di Natale

"Son venuto qui a rappare   perchè sono come voi
sono vivo nonostante     e la gente non ricorda
non ho scarpe e ho un freddo cane     ed il mondo è un gran casino
di violenza sempre uguale   ma è la notte di Natale"

Ma per caso tu sei quello    che c'ha il bue e l'asinello?
e tuo padre è un falegname?    Non sei nato in Palestina?
Poi la stella sulla grotta...     i pastori e tutto il resto....
Ho capito: sei quel tale      della notte di Natale

Siamo qui col  Palestina     e la gente passa in fretta
non vorrebbero sapere      tutto quel che abbiamo dentro
siamo vivi nonostante     questo ritmo non aspetta     
Palestina è niente male    nella notte di Natale.

11 commenti:

  1. perfetto , davvero vicino al mondo che vuoi raggiungere .Non credo che la notte di natale , tra le tante ipocrisie che porta con se , i ragazzi troveranno problemi a cantarlo con convinzione. Sei sempre il migliore...:-)

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    1. insomma...grazie a loro comincio a capire questa roba dura e spigolosa che è il rap e le sue derivazioni. Non è una musica, è come il rumore e il ritmo del malessere. Tanto meglio se ha suoni sintetici, urtanti... e non fa nulla per risultare "armoniosa" perchè armonia non c'è nella vita di questi giovani.
      Certo anche noi si protestava e si sentiva il senso della ribellione. Ma a questa percezione si è aggiunta come una consapevolezza che nulla può cambiare.
      Non mancano comunque i marpioni che si approfittano e monetizzano tutto. Come sempre.

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  2. Non potevi trovare un modo più bello, sempre sul pezzo reverendo!
    Er Palestina....mi pare di vederlo,(si dice abbia un debole per le chitarre di lusso)

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    1. essendo figlio di falegname, si intenderà almeno, si spera, di legni e altre robe così...

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    2. tra la croce e l'X bracing c'è di mezzo il demone della Gas. Scherzi a parte, sei un vero prete di strada.

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  3. Bello e vivo, Rev! (se la Curia te lo passa...)

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    1. mica glielo dico prima...arriverà così, come fulmine a ciel sereno. Al massimo mi cacciano.
      Ma i capi (tutti preti) che si occupano di queste comunità sanno valutare i pro e i contro (spero)

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    2. non mi preoccuperei troppo, sono anche loro amici del Palestina.

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    3. Sono amici del Palestina, ma spesso vogliono che se ne parli a modo loro... Certo che con Francesco pare sia arrivata una bella ventata d'aria fresca e pulita. Almeno lì...!

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  4. Il rap e` l'unico modo che molti ragazzi hanno, per affermare il proprio pensiero, e tu ti ci sei calato con tutte le scarpe, altro che le canzoncine latte e miele, questo sara` un vero Natale, e non solo per i tuoi ragazzi, sara` un Natale meno ipocrita e meno legato al consumo, per moltissimi Italiani ..,., :-)

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  5. Bellissimo !! Non vedo l'ora di sentirlo rappato da te e dai ragazzi !!
    Il "Palestina" come idea merita un triplo applauso !!
    ;-))

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