giovedì 16 ottobre 2014

E domani affronto ragazzi

Sono tutti minorenni, maschi, presumo incazzati. Mi guarderanno con diffidenza, così come guardano tutti i prof. volontari che vanno lì a fare dopo-scuola.
Per dare loro una "botta" mi porto dietro l'impianto bose e  anche l'armamentario elettrico e attaccherò a tutta manetta. Dovrò convincerli che sono lì per divertirci tutti insieme.
La mia idea è quella di proporre loro il già sperimentato corso di chitarra per principianti ma di coinvolgerli da subito anche nella "loro" musica. Mi sono procurato un po' di basi rap e chiederò loro di metterci il testo (in italiano magari chiedendo aiuto anche al prof di italiano) per raccontarsi. E ovviamente di prepararsi ad eseguirle in pubblico in vista di una delle serate che verranno organizzate per la prossima stagione estiva. Saranno i protagonisti...l'importante è farsi coinvolgere.

Chissà che non faccia breccia...mah!


15 commenti:

  1. Maschi... mmmh... Ma ti vedo con le idee chiare. In bocca al lupo! :)

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  2. Se li rendi protagonisti fin da subito, sono certo che farai breccia nei loro cuori, i maschietti poi, sono piu` malleabili e facili da coinvolgere, per nostra natura noi maschi tendiamo sempre a fare gruppo e a farci trascinare da un leader, che nella fattispecie sarai tu, secondo me, se parti con il piede giusto, riuscirai anche a far innamorare qualcuno di loro alla chitarra, se dopo aver rotto il ghiaccio, gliela presenterai suonando quello che piu` ti piace e ti emoziona. I ragazzi, sono capaci di grande empatia, se chi hanno difronte e` sinceramente innamorato di quello che gli propone :-))

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  3. Guarda che non tutti i maschi sono incazzati , non tutti ascoltano rap e odiano i prof. Mio figlio e i suoi amici , ad esmpio , no ! Ascoltano di tutto ( dagli U2 a Giorgia passando per De Andrè e Ligabue ) , con i prof non sclerotici vanno daccordo , gli piace scoprire cose nuove se presentate nel modo giusto , si buttano a capofitto se oltre al divertimento c'è una base solida. Non sono mosche bianche ( è vero che , per aver scelto il liceo classico oggigiorno e appassionarsi al greco antico del tutto normali non sono....) , ce n'è più di quanto si possa pensare. Mio figlio stravederebbe per un prof come te :-)))))))

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    1. eh caro...ma tuo figlio è venuto su in una famiglia. Questo sì che è un bel vantaggio rispetto ai ragazzi che invece per crescere e diventare grandi hanno bisogno di vivere in strutture di assistenza. Qui siamo a livello di Oliver Twist, storie che leggevo nei libri per ragazzi e che, finchè non si toccano con mano, è facile relegare tra romanzi.
      Ieri comunque ho fatto un sopralluogo...varcato il cancello, ho avuto l'impressione di andare indietro negli anni: il refettorio, i cameroni enormi, l'odore della cena consumata tutti insieme, l'aria da film neorealista che si respira. Tutto molto intenso.
      Fallo capire a tuo figlio che grande fortuna ha avuto (ma, conoscendoti, credo tu l'abbia già fatto).

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    2. scusa , non avevo capito...credevo , parlando di doposcuola , che fossero ragazzi che frequentavano qualche scuola statale e tu andassi per attività extrascolastiche (in qualche istituto si fa , qui a Roma ).
      Invece sono i fratellini delle tue coccinelle , in pratica...degli scarabei , se mi passi il termine e la battuta :-))))) Be , di sicuro una famiglia dietro aiuta , ma anche qui c'è da vedere : conosco figli di famiglie "apparentemente" normali lasciati allo sbaraglio che fanno cazzate su cazzate . Magari invece tu troverai ragazzi con un passato duro ma dalla mente aperta , chi può dirlo ? Ma tu , come sempre , ci metterai il cuore e andrai per la tua strada.Quella giusta !

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    3. eh eheheheh, proprio degli scarabei, allupati però... l'altro giorno parlavo con Hana (una Coccinella oramai diciottenne, assai bella) e le buttavo lì l'idea di organizzare lo spettacolo estivo insieme con questi ragazzi (esperienza già fatta in passato)
      "Chiiii? Queelli lì? - sono...come dire...sono sempre....."
      "Allupati?"
      "E sì, madonna, ti mangiano con gli occhi!!!"

      Registravo mentalmente tutto: ormoni a mille, energie da incanalare, ecc ecc. la gioventù è anche questo.

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    1. Secondo me.. meglio del previsto.. il nostro Rev. li avrà stregati con qualche nota blues senza aver bisogno di rappare nulla..
      ;-)

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    2. E' andata bene. Non sono tanti attualmente (una quindicina, ma in passato la struttura è arrivata ad ospitarne ottanta). Quelli italiani sono tutti tossicodipendenti e qualche ritardato mentale, sempre a causa della droga. In più ci sono quelli "in transito" arrivati clandestini direttamente dagli sbarchi. Ma è come se non ci fossero: Non parlano e mi hanno detto che hanno in testa solo una idea: scappare. E infatti ne scappano continuamente.
      Un ragazzo giovanissimo, ritardato mentale, mi ha chiesto. "ce l'hai Volare?"
      "No, però ho questa.." E gli ho messo su la base di 44 gatti, Urka s'è messo a cantarla alla sua maniera. Evvabè.
      Fortunatamente c'è un Operatore che suona la chitarra elettrica (ed è pure mooolto bravo). E' talmente giovane da poter essere confuso con un "ricoverato" e mi aiuterà nel progetto. Per il RAP niente rappers americani, si preferisce Emis Killa in italiano.
      Ho avuto l'ulteriore conferma, che anche un programma di apprendimento semplice semplice (e imparare qualche accordo alla chitarra non lo è), è una grossa fatica per un tossico che non riesce a concentrarsi.
      Grande entusiasmo invece per lo spettacolo, soprattutto se ci sono delle ragazze. Il cervello è pieno di buchi, ma il pisello continua a funzionare a meraviglia.

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    3. Ma che tipo di droghe si sono presi sti ragazzini!?!? Ma piu` che altro, gli effetti deleteri che li hanno minati mentalmente, saranno reversibili!?!? Spero con tutto il cuore, che rieescano a venirne fuori, anche grazie alla tua musica.
      P.S. cerca di imarare "volare", pensa come lo faresti felice :-))))

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    4. Non so che robe si siano fatti. Mi hanno detto comunque che prima si comincia e più i danni si rivelano irreversibili con veri e propri "buchi" a livello corticale (cioè quello più esterno dedicato alle attività cerebrali superiori), minori danni invece al sistema limbico (le funzionalità più antiche e profonde). Un disastro, se uno vive in una società complessa. Lo sarebbe meno se vivesse in una foresta e campasse di frutta presa dagli alberi.

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  5. Azz...mica facile, chissà, forse anche loro hanno qualcosa da dare....comunque complimenti Max, c'è bisogno di gente come te.

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  6. Uhhhhh...ma siamo in tanti, non sono certo superiore a nessuno. C'è una cosa interessante che dice il Prof. che ci tiene il corso sulla "relazione di aiuto" ed è questa:
    "Quando mi si presenta una persona che chiede di fare il volontario, io gli chiedo sempre perchè. Se mi risponde che il motivo è per "aiutare gli altri", io quasi sempre lo scarto. Perchè la relazione di aiuto non è ad un solo senso. Non potrebbe durare. La relazione di aiuto si basa su uno scambio, do ut des. Allora diventa un vero rapporto tra persone."
    Io ci ho pensato spesso a questa affermazione e sono arrivato alla conclusione che quello che do, lo ricevo indietro come gratificazione perchè mi occupo di musica. L'organizzare "l'evento", preparare i pezzi, ragionare insieme se il balletto o il coro lo facciamo a quel punto o no. Insomma lavorare sullo "spettacolo" mi piace e nel devastante deserto di opportunità anche questo va bene.
    Si vede che il Prof. quando abbiamo fatto il colloquio, l'ha capito.

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  7. Vorrei solo dire che ammiro molto il tuo impegno, quest'ultimo coi ragazzi, e quello di cui ci hai già parlato in altre occasioni, con le ragazze: io non so quanto di questo passerà da te a loro, e da loro a te (in questo senso, ne passerà di sicuro). Spero però che almeno avere qualcuno che si preoccupi e si occupi di comunicare qualcosa, passi. Cioè, per cercare di spiegarmi meglio: se non passa quello che vuoi comunicare, che passi chi comunica, e il comunicare in sé. Che è sempre, decisamente, importante.
    Ancora bravo.

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