A confronto due Martin triplo zero 14 tasti identiche in tutto e per tutto, ma una con cassa in mogano (000-18 custom) e l'altra in palissandro (000-28 custom). La prova è condotta in modo scientifico con condizioni di ripresa identiche, quindi il responso è piuttosto attendibile. Finalmente! Ma dotatevi di un buon sistema di ascolto perché le differenze, secondo me, non sono certo abissali (... provate ad ascoltare il test senza guardare!).
venerdì 12 settembre 2014
Una parola definitiva su mogano e palissandro... forse.
pubblicato da
perrynason
Dopo il liberitutti della pausa estiva, ricominciamo a parlare di chitarre affrontando uno dei temi più classici: quali sono le reali differenze timbriche tra una cassa in mogano e una in palissandro? Dico "reali" differenze perchè in questo tipo di confronto spesso entrano in gioco numerosi fattori estranei che condizionano la prova, come il legno usato per il top, il tipo di catenatura, l'età dello strumento, la lunghezza del diapason, il sistema di giunzione del manico, la profondità della cassa e altro ancora. Avere a disposizione due chitarre sostanzialmente identiche, che differiscono soltanto nelle essenze usate per la cassa armonica, è una condizione abbastanza rara quindi le discussioni in merito si risolvono frequentemente in aria fritta. Ma ecco finalmente un vero test alla pari condotto dal buon Tony Polecastro.
A confronto due Martin triplo zero 14 tasti identiche in tutto e per tutto, ma una con cassa in mogano (000-18 custom) e l'altra in palissandro (000-28 custom). La prova è condotta in modo scientifico con condizioni di ripresa identiche, quindi il responso è piuttosto attendibile. Finalmente! Ma dotatevi di un buon sistema di ascolto perché le differenze, secondo me, non sono certo abissali (... provate ad ascoltare il test senza guardare!).
A confronto due Martin triplo zero 14 tasti identiche in tutto e per tutto, ma una con cassa in mogano (000-18 custom) e l'altra in palissandro (000-28 custom). La prova è condotta in modo scientifico con condizioni di ripresa identiche, quindi il responso è piuttosto attendibile. Finalmente! Ma dotatevi di un buon sistema di ascolto perché le differenze, secondo me, non sono certo abissali (... provate ad ascoltare il test senza guardare!).
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be'...meno male che di chitarre così se ne vedono poche in contemporanea se no di che parleremmo? Anche l'aria fritta ha la sua funzione no?
RispondiEliminama l'aria fritta fa male al colesterolo ? ;-P
Eliminano quella no
Eliminauuh, ogni passione e sorretta e gonfiata da numerose bolle di aria fritta! Chiedete agli appassionati di vino, sigari, pipe, bici, moto, auto, sci, macchine fotografiche, computer e pure musica e arti varie. Ma d'altra parte una "passione razionale" suona un po' come una contraddizione. Come dire: sono un grande appassionato di cucina, ma mangio solo cibi sani! :)
Eliminabah , ho fatto il test con delle cuffie , e con le mie orecchie che , su certe frequenze , sono da tempo sorde.
RispondiEliminaSono un palissandriano convinto , ma non talebano. Tanto che , in questo confronto , il mogano vince sul fil di lana.Le differenze , anche se non abissali e probabilmente mediate dal supporto , comunque ci sono , o perlomeno io le sento. E sono , a conferma delle dicerie , una maggiore definizione e equilibrio del mogano , contro una certa profondità ( niente di che , chiaro ) dei bassi ma una certa "impastatura" del suono nel palissandro. Il suono del pali è si più caldo e avvolgente , ma quello che tira fuori il mogano dalla 00018 è un timbro cristallino , presente e dal volume , apparentemente , maggiore. Tanto da farmi pensare di affiancare al più presto la mia wally da una sorella moganosa ( è vero , direte , ma ti sei dato via la cort fatta così proprio per lei...checevoletefà , così sono i chitarrai , volubili....eheheheheh )
In conclusione , bel challenge tra due signore chitarre , ben registrato e affidabile quanto può esserlo un video sul tubo. Dal vivo sarà tutta un'altra cosa , sia che ci si ponga davanti alla buca , quanto se ci si poggi la panza sul body , dove risonanze , vibrazioni , feeling e quantaltro la fanno da padrone.
Ciao cookers :-)
Anche secondo me in questo test si confermano le dicerie. Io poi ne ho una prova diretta con le mie chitarre, molto simili per costruzione, anche se un poco diverse per dimensioni (e per marca, con tutto ciò che ne consegue...).
EliminaLe risposte di mogano e palissandro sono in effetti quelle che dici, ma secondo me le differenze escono solo in certi momenti, a seconda delle tecniche con cui si suona, per il resto quelle del test mi sembrano due bestie davvero molto simili. Ovviamente una prova del genere è puramente indicativa, il carattere sonoro di una chitarra esce dal mix di tanti elementi.
Ma alla fine io credo di essere certo che forse ho una probabile preferenza per il mogano mentre il palissandro mi piace molto! ;-)
ne esci alla grande...:DDDDD
EliminaL'importante è avere le idee chiare!
EliminaBhe, ma in genere quasi tutti i brand, offrono sullo stesso modello, sia con fasce e fondo in mogano, che in palissandro, quindi a parita` di dimensioni di catenatura, e di essenza del top, e` un esperimento fattibilissimo, c'e` poi da dire, che ultimamente il palissandro che si trova in giro, e` quasi esclusivamente, il palissandro indiano, questo per motivazioni dovute alla limitazione al taglio di alcune essenze, mentre per il mogano c'e` piu` scelta, ed anche la risposta sonora differisce in base al tipo di mogano usato, e questo lo abbiamo potuto apprezzare molto bene con le nostre orecchie su a Sarzana. Ovviamente parlo di chitarre di livello medio alto e non di liuteria, perche` in quel caso, anche il palissandro usato, puo` non essere solo il classico indian rosewood :-))
RispondiEliminaMi ricordo che, a Sarzana, la liuteria Hobo aveva lo stesso modello di chitarra con fasce e fondo in bellissimo palissandro brasiliano oppure in mogano, e lì la differenza si percepiva abbastanza (ma non così tanto da giustificare 1500 testoni in più ...)
EliminaCiao Mimmo!
la differenza di prezzo, sta più nel costo della materia prima, che sul fatto della differenza di suono, anche se io mi ritengo un "palissandriano" ;-))))
Eliminamooolto interessante, non vedo l'ora di ascoltarlo, ho il sospetto però suonino molto bene entrambe.
RispondiEliminaMah! Probabilmente ho ancora le orecchie piene di sabbia della Calabria.
RispondiEliminaHo ascoltato diverse volte il test, sempre a occhi chiusi, con un paio di casse per pc decenti e poi con le cuffie buone e non riesco quasi mai a percepire il passaggio da una chitarra all'altro. La differenza è evidente solo verso la fine, sugli accordi isolati e sullo strumming; in questi ultimi casi sono d'accordo con le considerazioni di Stefano, anche se mi sembrano delle variazioni minime.
Sono d'accordo, i punti in cui si percepiscono meglio le differenze sono quelli che dici, ma sono proprio sfumature, per il resto sembrano chitarre gemelle. A conferma che il grosso del lavoro timbrico lo fà il top.
EliminaHo letto da qualche parte che negli anni '60, nelle fiere musicali americane, la Martin portava un modello di D28 con fondo e fasce in cartone, da confrontare con una D28 normale, per mettere in evidenza che le differenze erano minime.
EliminaMagari è solo una leggenda internettiana, ma un'esperimento simile lo fece un secolo prima Torres con la sua chitarra papier-machè ...
L'esperimento di Torres è famoso, poi ripreso da tanti altri liutai. Quello della Martin mi sembra più improbabile. I legni usati per fasce e fondo fanno una grande differenza soprattutto nel listino prezzi, dimostrare che sono poco influenti è come darsi la zappa sui piedi! :D
EliminaGià! :-(
EliminaPraticamente ci sono solo lievi sfumature, non può essere tutto qui, di cosa avremmo parlato fino ad ora? Comunque sentito così (e tenendo conto che in questo momento mi piace molto un sound country folk americani) direi che preferisco il mogano, specie nelle parti a plettro, che sono poi le uniche dove si distingue qualche differenza.
RispondiEliminaHo paura che sia davvero tutto qui! :D
EliminaSecondo me le risposte della cassa dipendono più dal mix generale: forma, essenza del top, diapason ecc. In questo caso "alla pari" credo che le differenze le avverta di più chi suona. Tra la mia 000 in palissandro e la 00 in mogano, entrambe col top in sitka, la differenza la sento. Quello che non ha l'una ce l'ha altra. Quella in pali ha profondità, con enfasi su bassi e acuti e un filo di "riverbero" naturale che arriva dopo. Quella in mogano ha botta immediata, più volume e sustain (a dispetto delle dimensioni) e un bilanciamento perfetto con le medie. Come dire, una più fredda e cristallina, l'altra più calda e piena. Va bè, marca a parte, una è pesante come un carrarmato e l'altra è una piuma e anche questo conta.
Ho paura che tu abbia ragione. La 000 la conosco e mi vado sempre più convincendo che è una signora chitarra, per 00 intendi la Martin o la Rk shoemberg? E' quella in mogano la più pesante?
EliminaNo, quella più leggera è la Martin in mogano.
EliminaLa RK-Schoenberg è una 0 anche lei in mogano (mogano africano, che a quanto ne so non è un "vero" mogano), ma nonostante sia minuscola non è leggera come la Martin!