venerdì 27 giugno 2014

Kind of...drums


Gualtieri è un paesino adagiato sulla rive del Po che fra cinque e seicento è diventato una piccolo stato, spuntato quasi all'improvviso dalla nebbia di una palude che solo la geniale intraprendenza di un principe aveva saputo restituire al lavoro del contadino.
In pochi anni costruisce un palazzo degno di un re e una piazza porticata di cento metri di lato, che assomiglia a Place de Vosges. Poi la storia fa il suo corso e Gualtieri resta lì, congelato per quasi quattrocento anni fino ad oggi, tale e quale. É un luogo magico, e tutte le volte che ci vado mi sembra di tornare indietro nel tempo. Qui una cooperativa di ragazzi ha ridato vita ad un teatro del primo '900 ricavato dentro al grande palazzo e completamente diroccato, tanto che utilizzano la platea per le rappresentazioni e fanno sedere il pubblico in ciò che rimane del vecchio palcoscenico.

Qui stasera con un centinaio di persone o poco più mi sono gustato un bel concerto con Jimmy Cobb, batterista di Miles Davis nel leggendario Kind of Blue, il disco più famoso della storia del jazz.
Un concerto come piace a me, un quartetto di standards suonati all'americana, senza tante balle e preoccupazioni di originalità, ma con molta sostanza. Il ragazzo ha 85 anni e davvero non li dimostra, ha suonato alla grande, con il mestiere che solo i grandi sanno sfoderare, anche se un po' decaduti. Vi ho messo un video con un blusettone energico e ben suonato dal sax di Piero Odorici, che accompagnava (egregiamente) il trio americano del maestro.

  

5 commenti:

  1. Yeah! (fa una certa impressione vedere un concerto al rovescio) ;-)

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    1. Eh, mi sono pure seduto per terra, (i pochi posti disponibili erano esauriti) ma per aprire il teatrino queste persone di buona volontà si sono dovute inventare una soluzione "originale".

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  2. Ma alla fine del concerto chi ha applaudito, i musicisti o gli astanti....HEHEHE!!! Gualtieri deve essere proprio un bel posto, ma ricordo male o Gualtieri era anche il paese di Ligabue (il pittore)? :-)

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  3. già, proprio quello, il buon Toni è un po' dappertutto, a me sta simpatico come pittore e come personaggio (ti ricordi lo sceneggiato nei primi anni '80?), ma tutti quelli che hanno cercato di imitarlo e la pittura naif in generale mi stanno un po' stretti.

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    1. Era inimitabile, perche` lui, non dipingeva semplicemente, ma riversava sulla tela, la sua anima ed il suo mondo interiore :-)

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