p.s. avete notato la calligrafia dell'etichetta? Mio nonno scriveva così. Un tempo alle elementari si insegnava Calligrafia e tante persone, anche non particolarmente acculturate, scrivevano con questa eleganza.
un opera d'arte , che nella vetrinetta farebbe la sua porca figura , anche dovrebbe essere in cristallo e al centro stanza , perchè il back è fantastico ! Ma suona ? O non gli hai mai messo le corde ? Comunque un pezzo di storia.....
Una volta avevo montate delle corde...suona ma è delicatissima, leggerissima, ha un manico sottile sottile ovviamente senza trusrod e con dei fret sottilissimi come usavano allora,...Per di più la scelta della scalatura è un poco problematica per via della insopportabile tensione di 9 corde. Le prime tre mi, la , re sarebbero doppie. Insomma, alla fine è un bell'oggetto museale che è arrivata fino a me da un lontanissimo parente che nemmeno ho mai conosciuto. Nella sua lunga vita ultracentenaria ha subito anche un incendio i cui danni feci riparare da un liutaio modenese (Masetti) molti anni fa (ero un ventenne direi). Nella teca ci starebbe benissimo naturalmente. Se ci arrivo in fondo, monterò delle corde sottili, senza tirarle, giusto per la bellezza. La teca in cristallo sarebbe la sua, ma ho una casa piccola con un arredamento senza troppe pretese.
Mah..!.certe volte ci sono oggetti dimenticati che ti accompagnano lungo tutto l'arco della vita Ogni tanto ci si ricorda che ci sono, si tirano fuori, li si guarda, vengono alla mente tante cose, poi si ripongono in silenzio perchè quella è ormai la loro dimensione.
Beh, questa merita un post accurato! Che dimensioni ha? Com'è fatta? Che bracing ha? La cassa è costruita a tasselli o è una decorazione superficiale? Il manico sembra quello delle martin fine '800 (http://www.earlymartin.com/). Insomma forse non vale gran chè, ma sembra un bel pezzo di storia! Per le corde, forse le "silk & steel" di Martin potrebbero andare, sono specifiche per parlour vintage.
Bellissima, ha tutto il fascino della sua veneranda età. E' un peccato non essere riusciti a reperire ulteriori informazioni ... forse potresti montare solo sei corde rinunciando ai cori doppi, per non rischiare di compromettere manico e tavola.
Come dice Perry : questa merita un post dedicato a lei con una bella sfilza di foto, nella sezione chitarre, per quanto riguarda la scrittura del Nonno: Hai ragione, una volta erano tipo amanuensi, magari studiavano fino alla terza elementare, ma sapevano abbellire la propria grafia, cosa che noi ci scordiamo proprio. Io ho un libro, un messale, che si sono tramandati per anni nella mia famiglia, sull'ultima pagina c'è scritto (in una grafia splendida), comprato a Foggia per 7 Carlini, e poi ci sono altri appunti che si sono avvicendati nel corso degli anni, ad opera dei vari possessori..... io non mi sono mai azzardato invece a scriverci sopra :-))
Comunque, credo che essendo una chitarra romantica, non sia adatta a corde in metallo malgrado la presenza dei pins sul ponte, io proverei a montare corde in nylon, anzi se riesci a trovarle ( non e` facile ma si trovano), io monterei corde in budello, se il manico non e` storto e se la struttura della tavola armonica non ha subito danni, non vedo per quale motivo la Nonnetta non dovrebbe ricominciare a cantare :-))
embè, purtroppo non sono in grado di valutare la resistenza meccanica e nemmeno di fare una foto dell'interno (e la mano a tastoni mi dice che ci sono solo tre catene (una verso l'attaccatura del manico, prima della buca, e altre due dopo la stessa, in direzione del ponte...) Mi paiono pochine.
Il problema Max, non e` il numero delle catene (che come sulle chitarre manouche, si limita a tre traversine perpendicolari alla fibra della tavola), ma la loro integrita`, se tamburellando sulla tavola percepisci vibrazioni strane, allora vuol dire che ci sono scollamenti, altrimenti e` tutto OK, per ispezionare l'interno, ti nasta uno specchetto ed una lampada, se posizioni una fonte luminosa all'interno della cassa, e ti posizioni in una stanza al buio, riuscirai a vedere in controluce, eventuali crepe sulle fibre del top. Insomma diciamo che se vuoi puoi trovare i modi per rimetterla in funzione, poi ovviamente dipende da quello che tu vuoi fare di questa chitarra, nel senso che, se per te, e` piu` importante il valore storico, e intendi solo esporla in una teca, allora tutto quello che ho detto fin ora, non ha senso, ma se ritieni che se uno strumento suonante ha piu` valore, allora prendi in considerazione le mie parole :-))
veramente bellissima e molto interessante, ha dei particolari molto ottocenteschi come gli intarsi ecc. accostati ad altri molto moderni come il ponte, arrotondato alle estremità, le chitarre classiche Bellucci hanno oggi un ponte simile, senza pins ovviamente, ma è ovviamente una forma antica perché c'è anche in questa copia Ramirez di Coriani http://www.corianipaolo.it/chitarra-classica/img-classica/manuel-ramirez.jpg Mi piace molto quel ponte, sarei curioso di sapere da dove viene, ma no trovo il riferimento giusto.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Per inserire una immagine nel commento scrivi: [img]URLdell'immagine[/img] Per inserire un video nel commento scrivi: [video]URLdelvideo[/video]
p.s. avete notato la calligrafia dell'etichetta? Mio nonno scriveva così. Un tempo alle elementari si insegnava Calligrafia e tante persone, anche non particolarmente acculturate, scrivevano con questa eleganza.
RispondiEliminaun opera d'arte , che nella vetrinetta farebbe la sua porca figura , anche dovrebbe essere in cristallo e al centro stanza , perchè il back è fantastico ! Ma suona ? O non gli hai mai messo le corde ?
RispondiEliminaComunque un pezzo di storia.....
Una volta avevo montate delle corde...suona ma è delicatissima, leggerissima, ha un manico sottile sottile ovviamente senza trusrod e con dei fret sottilissimi come usavano allora,...Per di più la scelta della scalatura è un poco problematica per via della insopportabile tensione di 9 corde. Le prime tre mi, la , re sarebbero doppie. Insomma, alla fine è un bell'oggetto museale che è arrivata fino a me da un lontanissimo parente che nemmeno ho mai conosciuto. Nella sua lunga vita ultracentenaria ha subito anche un incendio i cui danni feci riparare da un liutaio modenese (Masetti) molti anni fa (ero un ventenne direi).
EliminaNella teca ci starebbe benissimo naturalmente. Se ci arrivo in fondo, monterò delle corde sottili, senza tirarle, giusto per la bellezza.
La teca in cristallo sarebbe la sua, ma ho una casa piccola con un arredamento senza troppe pretese.
Mah..!.certe volte ci sono oggetti dimenticati che ti accompagnano lungo tutto l'arco della vita
Ogni tanto ci si ricorda che ci sono, si tirano fuori, li si guarda, vengono alla mente tante cose, poi si ripongono in silenzio perchè quella è ormai la loro dimensione.
Beh, questa merita un post accurato! Che dimensioni ha? Com'è fatta? Che bracing ha? La cassa è costruita a tasselli o è una decorazione superficiale? Il manico sembra quello delle martin fine '800 (http://www.earlymartin.com/).
RispondiEliminaInsomma forse non vale gran chè, ma sembra un bel pezzo di storia!
Per le corde, forse le "silk & steel" di Martin potrebbero andare, sono specifiche per parlour vintage.
Bellissima, ha tutto il fascino della sua veneranda età. E' un peccato non essere riusciti a reperire ulteriori informazioni ... forse potresti montare solo sei corde rinunciando ai cori doppi, per non rischiare di compromettere manico e tavola.
RispondiEliminaCome dice Perry : questa merita un post dedicato a lei con una bella sfilza di foto, nella sezione chitarre, per quanto riguarda la scrittura del Nonno:
RispondiEliminaHai ragione, una volta erano tipo amanuensi, magari studiavano fino alla terza elementare, ma sapevano abbellire la propria grafia, cosa che noi ci scordiamo proprio. Io ho un libro, un messale, che si sono tramandati per anni nella mia famiglia, sull'ultima pagina c'è scritto (in una grafia splendida), comprato a Foggia per 7 Carlini, e poi ci sono altri appunti che si sono avvicendati nel corso degli anni, ad opera dei vari possessori..... io non mi sono mai azzardato invece a scriverci sopra :-))
Comunque, credo che essendo una chitarra romantica, non sia adatta a corde in metallo malgrado la presenza dei pins sul ponte, io proverei a montare corde in nylon, anzi se riesci a trovarle ( non e` facile ma si trovano), io monterei corde in budello, se il manico non e` storto e se la struttura della tavola armonica non ha subito danni, non vedo per quale motivo la Nonnetta non dovrebbe ricominciare a cantare :-))
RispondiEliminaembè, purtroppo non sono in grado di valutare la resistenza meccanica e nemmeno di fare una foto dell'interno (e la mano a tastoni mi dice che ci sono solo tre catene (una verso l'attaccatura del manico, prima della buca, e altre due dopo la stessa, in direzione del ponte...)
EliminaMi paiono pochine.
Il problema Max, non e` il numero delle catene (che come sulle chitarre manouche, si limita a tre traversine perpendicolari alla fibra della tavola), ma la loro integrita`, se tamburellando sulla tavola percepisci vibrazioni strane, allora vuol dire che ci sono scollamenti, altrimenti e` tutto OK, per ispezionare l'interno, ti nasta uno specchetto ed una lampada, se posizioni una fonte luminosa all'interno della cassa, e ti posizioni in una stanza al buio, riuscirai a vedere in controluce, eventuali crepe sulle fibre del top. Insomma diciamo che se vuoi puoi trovare i modi per rimetterla in funzione, poi ovviamente dipende da quello che tu vuoi fare di questa chitarra, nel senso che, se per te, e` piu` importante il valore storico, e intendi solo esporla in una teca, allora tutto quello che ho detto fin ora, non ha senso, ma se ritieni che se uno strumento suonante ha piu` valore, allora prendi in considerazione le mie parole :-))
EliminaChe bellezza !!!
RispondiEliminaveramente bellissima e molto interessante, ha dei particolari molto ottocenteschi come gli intarsi ecc. accostati ad altri molto moderni come il ponte, arrotondato alle estremità, le chitarre classiche Bellucci hanno oggi un ponte simile, senza pins ovviamente, ma è ovviamente una forma antica perché c'è anche in questa copia Ramirez di Coriani
RispondiEliminahttp://www.corianipaolo.it/chitarra-classica/img-classica/manuel-ramirez.jpg
Mi piace molto quel ponte, sarei curioso di sapere da dove viene, ma no trovo il riferimento giusto.