Amici e compagni di GAS acustica acuta ho trovato in un negozio dalle mie parti una martin Eric Clapton elettrificata ex demo a 2500 euro... Cosa mi dite come chitarra e come prezzo?
É troppo orientata per blues secondo voi?
Dato che diventerebbe la mia unica chitarra mi farebbe piacere un vostro parere... :D
Io parto subito col dirti che si tratta di una delle chitarre da sogno di tutti gli amanti del fingerstyle. È uno strumento che martin cominciò a realizzare prima in edizione limitata, poi visto il successo divenne di serie.
RispondiEliminaÈ una triplo zero a scala corta con alcune soluzioni costruttive che richiamano una 00042 di fine anni 30 che Clapton suonò al famoso concerto unplugged nei primi anni 90. Sotto la tavola armonica ha una X bracing scalpo per 'rear shifted', cioè l'incrocio della X è lievemente spostato all'indietro rispetto alla posizione normale. Questo contribuisce ad avere un top più rigido ed un suono più presente sulle medioalte. Il manico è una V modified e a differenza delle martin più recenti, è verniciato lucido, dunque non satinato. Te lo dico perchè son cose che magari danno un feeling diverso rispetto a quello a cui sei abituato.
Se fosse davvero una ex demo il prezzo non sarebbe malaccio, ma trovo un'incongruenza. Ex demo vuol dire che si tratta di una chitarra che è stata a lungo in negozio e SOLO in negozio, ma la Clapton non nasce elettrificata. Per questo sospetto si tratti di una chitarra usata e non di una ex demo. Se la chitarra ti interessa, suona bene ed è ben tenuta puoi giocare su questo per tirare ancora di più sul prezzo.
Un'altra cosa che c'è da dire è che in alcuni casi dei possessori si sono lamentati del fatto che non tutte le Clapton riescano 'col buco', cioè che può capitare anche di trovarsi di fronte a delle Clapton che non suonano proprio come una chitarra di quel rango dovrebbe (io ne provai una che non mi colpì particolarmente).
D'altro canto se ne trovi una ben riuscita, allora si tratta di una chitarra definitiva. Insomma provala più che puoi e poi facci sapere!
Questo dannato tavolette mi fa la correzione automatica a tradimento: volevo dire X bracing scalloped!
RispondiElimina(Tavolette=tablet, uffa)
Eliminatavolette però è carino...:-)
EliminaConcordo con ansgar. E' una chitarra bellissima che mi ha sempre attirato, ma quelle che ho provato in varie situazioni mi hanno deluso proprio perchè non le ho trovate all'altezza della loro fama. E' una chitarra con una ottima suonabilità, ma che non sempre suona bene. Però poi ne ho provate ben tre da Mandolin ed erano tutte e tre fantastiche, quindi bisogna trovare quella giusta! Se quella ti convince come suono e come suonabilità, direi che ha un buon prezzo, anche perché te la trovi già amplificata. Poi bisogna vedere quale amplificazione hanno montato e ovviamente provarla. Attendiamo notizie ;-)
RispondiEliminaOK ve la racconto tutta.
RispondiEliminaSabato pom sono andato in questo negozio con la mia Taylor per fare un confronto diretto con le candidate, ero partito con l'idea che la Maton 808 potesse fare al caso mio e così ho provato:
-Maton 808 (nuova, corde vecchie)
-Maton EC80 Australian (ex-demo, corde nuove)
-Martin EC 28( ex-demo, corde vecchie)
-Martin HD28 (nuova, corde vecchie)
Le chitarre ex-demo sono state ritirate da una fiera non mi ricordo dove e la Eric Clapton è elettrificata direttamente dalla Martin, io ho visto dentro nel buco solo due rotelline tanto per capirci.
Considerazioni provandole personalmente:
-Maton 808: suonava poco e male, probabilmente anche le corde vecchie hanno contribuito, comunque ,sarà un caso sfortunato, ma è stata una delusione.
-Maton Australian: è una drednought, suona di meno della mia Taylor pure questa, però il suono non mi è dispiaciuto, più dolce della Taylor ma sempre di stampo moderno, brillante e spingendo di più con la mano destro la dinamica usciva....al contrario della mia Taylor che ti da tanto subito, ma se spingi il suono si schiarisce troppo.
-Martin EC: è stato traumatico, nel senso che se le Maton possono essere considerate cugine delle Taylor, la Martin è tutto l'opposto!!! Molto molto scura, calda, mediosa ( probabilmente anche le corde vecchie hanno contribuito) è un suono che, abitutato alla Taylor quasi non mi ci trovo per mancanza di frizzantezza....
-Martin HD28: stesse sensazioni della EC anzi ancora più marcate, ma questa facevo fatica a suonarla dalle corde talmente messe male...
Parlando col negoziante secondo lui le Maton vanno prese solo se usate amplificate perchè, sempre secondo lui ,una chitarra sulle 700 euro tipo la cort suona meglio della Maton da spenta, mentre se voglio un bel suono acustico non c'è niente da fare, o Martin o Gibson.
A questo punto mi è venuta un idea, ho chiesto al negoziante di provare le chitarre per me, compreso la mia Taylor, una dietro l'altra e io stavo ad ascoltare li davanti.
Cosa ne è uscito? un casino!!!! Nel senso che ascoltandole in questo modo la frizzantezza che per me era un pregio è diventato un difetto e la cupezza che era un difetto (per il mio orecchio allenato a pane e Taylor) è diventato un pregio!
Quindi Taylor e Maton sembravava di sentire molto la corda metallica come suono e poco corpo mentre le martin avevano un suono più corposo, bilanciato e naturale....più giusto!!
Il problema è che io la vorrei suonare la chitarra non farla suonare a d altri! :D:D:D
Tirando le somme alla fine non ci capivo più niente!! Aahhahahahahahahaha
Il venditore mi ha rassicurato dicendo che essendo abituato a suonare sempre Taylor è logico che se provi Martin rimani un pò stranito, non l'apprezzi subito, perchè il tuo cervello si è standardizzato sul suono acustico Taylor che è molto più frizzante, soprattutto la mia che ha fasce e fondo in laminato ( ho visto un video di acoustic letter che confrontavano una 114 con una 314 e la differenza era palese, suono molto più rotondo per la 314)
Quindi boh, l'idea potrebbe essere di azzardare, prendere una Martin e tenerla almeno per un anno e vedere se effettivamente è il suono che voglio, così potrei capirlo fino in fondo e accumulare esperienza, o giocare in casa e rimanere su un taglio più moderno tipo Taylor o Maton che conosco meglio e mi ritroverei subito.
Unica certezza il manico, Taylor il migliore di tutte, secondo Maton e ultimo Martin...ma anche lì potrebbe essere una questione di abitudine...
Adesso sono curioso di sentire cosa mi dite :D
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RispondiEliminaPer quanto riguarda il confronto Martin Taylor direi che hai centrato in pieno la questione, condivido tutto parola per parola. Posso dire che probabilmente se alla tua Taylor sostituisci un modello all solid (teniamo conto che con 2500 euro si compra una Taylor al top di gamma) questa suonerà certamente meglio, ma le differenze di cui parli ci saranno comunque, perché secondo me sono proprio il tratto distintivo dei due marchi, due filosofie di suono completamente differenti e alternative. Ovviamente poi ci sono i vari generi musicali e la bravura di chi suona che fa la differenza, ma il timbro è quello. Se uno ascolta con attenzione il confronto (tanto per rimanere qui nel scito) tra la Taylor 614 (acero) di Nicola Boschetti e la Martin OM28 V di Ansgar la differenza è palese. Questo emerge in modo esponenziale dalla registrazione, ma per chi suona le cose sono leggermente diverse; la Taylor sembrerà più ariosa e ricca di armonici, la Martin un po' troppo concentrata sulla fondamentale, un suono a cui devi in qual che modo abituare l'orecchio. Per chi ascolta a qualche metro di distanza la cosa è diametralmente opposta, la Taylor avrà perso buona parte del suo fascino e la Martin emergerà con più personalità. Io al momento sono affascinato dal suono Martin, ma quando ho acquistato la mia Taylor ho privilegiato altri aspetti (soprattutto il fatto che per una martin decente avrei dovuto spendere almeno il doppio, ed era la mia prima acustica), come vedi si può anche cambiare idea.
RispondiEliminaUn vecchio video, realizzato da me e Perry su accordo,con il confronto fra la mia Taylor e la sua RK, (e i relativi commenti) avevano evidenziato bene queste differenze.
https://www.youtube.com/watch?v=66m4Fsw0rCs
Medita e scegli con calma.
La Hd 28 è una macchina da strumming e bluegrass, secondo me non va bene per il tuo modo di suonare, la Clapton è fra le mie chitarre preferite, ma prima di acquistarla ne proverei più di una per farmi un'idea, Sarzana è il posto ideale.
In pratica secondo me la differenza tra il mondo Martin e quello Taylor (ma ancor più maton) è questa: le martin sono state progettate in un periodo in cui il problema era farsi sentire senza amplificazione da più gente possibile, le altre invece in un contesto in cui se ci sono più di dieci persone in una stanza suoni già amplificato.
Non aggiungo altro ai commenti degli altri cookers , se non su un punto fondamentale a cui spesso non si bada : la differenza di percezione da suonatore ad ascoltatore . Spesso tutto si nasconde proprio li.... ho creduto per molto tempo che la differenza di suono che percepivo era dovuta a "chi" suonasse , al suo playing , alla mano più o meno dotata. E probabilmente c'è anche questo fattore , ma poi mi sono reso conto che chi è davanti e fruisce del tuo suonare ascolta davvero altra roba rispetto a quello che senti tu quando sei con la capocciona sopra alla buca , contento delle vibrazioni che la chitarra trasmette alla tua panza , ma le orecchie sono nel....posto sbagliato ! A questo punto portarsi dietro un amico che suoni le pretendenti al trono davanti a noi credo sia indispensabile. E' vero che suoniamo per noi stessi , ma la musica è poi condivisione alla massima potenza e non pratica prettamente onanistica , anche se......;-))))))))
RispondiEliminaMa oltre al suono , come dici tu , ci sono poi tante variabili come la manegevolezza , il comfort , la spaziatura delle corde , lo shape ecc ecc Dovrai per forza compiere una scelta , dopo aver provato e riprovato , facendo la media tra cuore e mente.Mica facile , ma le cose belle bisogna guadagnarsele eheheheheh facci sapere
Come detto ovviamente, un sacco di altre volte, ogni chitarra va provata, mav'e` un ma, io la Eric Clapton ho avuto modo di suonarla anzi di suonarle, perche` ne ho provate un paio in due negozi diversi di Roma, ed onestamente le ho trovste piu` inscatolate, a livello di suono, rispetto alle 00028 classiche, da cui derivano, certo non si puo` fare di tutta l'erba un fascio, e poi magari quella che hai adocchiato tu, le supera su tutti i fronti....per il prezzo ci siamo, anche se potrebbero scendere fino a 2200 euro, visto che si tratta di una exdemo :-))
RispondiEliminaCredo che le tue percezioni siano confermate da quelle di tanti altri che hanno fatto commenti simili. Ma...
RispondiElimina000-28EC: ne ho provate almeno tre in Italia. Risultato: tutte scure, mediose, "frenate" e un po' deludenti. Ma come ti ho detto, le tre che ho provato da Mandolin erano tutte e tre superlative: corpose, brillanti, ben definite e con una suonabilità eccezionale. C'è chi dice che a noi non mandino proprio quelle migliori e comincio a crederci seriamente.
Taylor/Martin: due scuole. Se sei abituato alla brillantezza Taylor, le Martin di primo acchito ti risulteranno tutte spente, ma poi viene fuori il pregio della definizione: ogni nota perfettamente bilanciata e udibile. Sono proprio "equalizzate" in modo diverso.
Manico e tastiera: se metti le Martin all'ultimo posto del tuo gradimento hai già un dato importante. Secondo me la suonabilità è uno dei fattori principali per entrare in empatia con lo strumento. D'accordo, ci si abitua, ma non sempre!
Le Maton non le conosco. Ho provato una sola 808 e ho avuto le tue stesse impressioni: in acustico è quasi insignificante. Decantano il suo sistema di amplificazione, ma poi attraverso quale impianto la userai? Un AER da millemila euro come quello di Emmanuel?...
Persevera e tienici informati ;-)
Dimenticavo: la 000-28EC ha un classico manico modified V, ma molte delle ultime Martin (come le nuove OM-28) montano il manico Performing Artist, forse più simile a quello Taylor. Per te potrebbe essere un vantaggio, sempre che il suono Martin ti convinca.
EliminaCiao, ma anche le 00028 standard hanno il manico PA vero? io non l'ho trovato scomodo, (vabbè che io sono convinto che al manico ci si abitui).
EliminaCom'è andata ieri sera?
Brevemente, aggiungo la mia esperienza con la celeberrima EC, sicuramente, e di grandissima lunga, la più editata di tutte le signature Martin (nel senso che batte le altre da poche centinaia, quando va bene, a diverse decine di migliaia…). E ci sarà un perché, mi vien da dire…, che non è solo il nome dell'eroe che le dà il nome. Non ne ho mai posseduta una, ma me ho suonate diverse, e la più bella di tutte era fortunatamente quella che ho potuto suonare più a lungo: una brevissima digressione, appartiene a un amico chitarrista che ha saputo affiancare a una carriera di concertista classico (ormai abbandonata) quella della passione per la chitarra "nostra", elettrica e acustica, con alcuni bellissimi strumenti, tra i quali questa EC acquistata usata da Prina a Milano, che per me è il negozio italiano che ha contemporaneamente i prezzi più alti e le chitarre più belle (parlo dell'usato, che a quel livello si dice vintage, chi sa perché…?) che io abbia conosciuto. Belle nel senso che tutte, ma proprio tutte quelle che ci ho provato, suonavano bene, e spesso meglio delle altre "uguali" che ho incontrate in altre parti.
EliminaDunque: la 00028EC: martiniano come penso si sia capito io sia, la trovo (quella bella di cui parlavo) una chitarra eccellente, ma con due difetti, almeno, che mi han sempre impedito di pensare che potesse esedre "la mia". Il manico, comodo e veloce (per una Martin) ma che per me è un pelo troppo stretto, troppo da flatpicking o comunque da plettro preponderante (e io il plettro proprio non so tenerlo in mano…) e poi il suono. Che è bello, con una caratteristica peculiare di "compatto" molto accattivante, ma a cui manca (per me, naturalmente) quel po' di slabbrato, quell'alone intorno alla fondamentale che io trovo essenziale per il "mio" suono. Insomma, una chitarra dalla precisa e forte personalità, dal rapporto qualità-prezzo non regalato (ma il prezzo di cui parla il nostro amico mi sembra eccellente) ma, sempre per me, troppo a senso unico, che sento poco capace di svariare, sia come handling che come suono, se chi la suona vuole usarla su un repertorio stilisticamente articolato.
Ovviamente sono tutti pareri personali: il rapporto con la chitarra è un rapporto a due, di solito…
salute (che mi manca, in questo momento) e saluti, a tutti!
vincenzo
ehhhhh....questo è il classico dilemma. Sarzana potrebbe essere illuminante da questo punto di vista...basta non perdere la testa a tradimento per una outsider (tipo Collings o roba simile)
RispondiEliminaguarda questa che cannone rev! Dread 12 tasti, un concentrato di potenza, ti manca una chitarra così confessalo...
Eliminahttp://www.mercatinomusicale.com/mm/a_collings-ds2h-del-2001_id3446235.html
Provocatore, mestatore, agitatore che non sei altro! :D
EliminaIeri sera poca gente, il primo sabato di caldo e la settimana della fotografia si son fatte sentire, ma è andata abbastanza bene, ci hanno dato un'altra serata il 21 giugno (al chiuso..., mah!).
Ho avuto alcuni problemi inspiegabili con la tecnologia, ma mi son divertito. Ne parlerò in un post.
Vorrei ringraziare tutti voi!!!
RispondiEliminaI vostri commenti mi fanno capire che non sono uscito completamente fuori di testa e che le indicazioni che ho avuto da queste prove sono condivisibili anche da voi!
Adesso vedo se riesco a convincere la morosa per una toccata e fuga a Sarzana :D