Dopo Suor Cristina,from Ireland "Padre Ray Kelly",chissà in futuro anche Papa Francesco vorrà cimentarsi con un bel brano magari con musiche di Astor Piazzolla,allora si che la chiesa avrà svoltato,cmq un Padre Kelly lo avrei voluto io sull'altare al mio matrimonio.
Suor Cristina, mi sa tanto di "fenomeno costruito", almeno da quello che ho letto sulle varie testate giornalistiche on line, mentre questo prete Irlandese è verace, poi magari su Suor Cristina, mi sbaglierò, però la mia prima impressione è questa. C'è da dire che il clero sta cominciando a comprendere che la musica è un grande strumento di comunicazione, o meglio sta cominciando a riscoprire la musica, perchè secoli fa i canti gregoriani, hanno fatto da apripista alla musica scritta :-))
RispondiEliminaBella voce , non c'è che dire ! E poi anche coraggio da parte del prete , perchè Hallelujah non è una canzone religiosa nel senso stretto , come lo stesso Cohen (autore del brano , anche se la versione di Buckley è più famosa ) ha più volte detto. Oltretutto esistono varie versioni , dove Cohen ha cambiato, eliminato o aggiunto versi , lasciando un alone di mistero , anche se sembra chiaro che l'ode non è ad un dio , ma all'amore , al sesso , alle relazioni che iniziano e finiscono con tutti gli strascichi del caso.
RispondiEliminaIo non mi sono sposato in chiesa , e al comune ho portato una cassetta per la musica di sottofondo , tra cui patti smith.....avrei anche osato di più , ma non ero il solo a decidere eheheheh
Forte il prete...d'altra parte i popoli nordici hanno un rapporto gioioso con la musica, tutta la musica. E la vivono senza etichettature o barriere di sorta.
RispondiEliminaIo mi sposai in Comune...in maglione (ero/eravamo particolarmente incazzato/i all'epoca) e non mi ricordo che musica ci fosse (e nemmeno se ci fosse a dir la verità)
Mado' quanto tempo!