Archeologia elettrica.

Dopo il bel post di liuteria acustica sulla RK, vi rovino il tutto con un po' di liuteria elettrica. Più che di liuteria, si tratta di un recupero archeologico. La chitarra in questione è della fine degli anni ottanta, quando anch'io come molti di noi, rimasi affascinato dai suoni che Metheny tirava fuori dalle sue chitarre. Nel negozio del mio spacciatore di fiducia comparve questa chitarra elettrica con trasduttore midi incorporato, e anche un piccolo expander con suoni e accordatore inseriti nel body. Non ne tirai fuori granché dal midi, ma per moltissimi anni fu la mia unica chitarra elettrica non avendo tasche molto profonde. Poi arrivò la Fender ma nel frattempo diventai quasi esclusivamente acustico.  Domenica mi son ricordato che da qualche parte in cantina giaceva dimenticata. L'ho trovata, corde arrugginite, macchie di muffa sulla vernice e ruggine persino sulla tastiera, ma la mia paura era la parte elettronica. L'attacco della batteria completamente ossidato si è staccato al primo colpo, ho smontato un vecchio telecomando e ne ho evirato la presa per le batterie a 9v, ma poi mi sono accorto che non avevo batterie per provare se era viva. Con un trasformatore a 9v ho fatto qualche collegamento e si accendeva. L'indomani l'ho portata al lavoro e durante la pausa pranzo ho tolto le corde, lucidato i tasti (dovrei stostituire i primi 5), tolto la ruggine dalla tastiera e dal ferramenta sono riuscito a trovare anche un trasformatore a 9v con lo spinotto che va perfetto sulla chitarra, va e anche la parte elettrica funziona. Ho ordinato delle corde per l'elettrica, appena mi arrivano vi faccio sentire cosa fa...