The Desnauders....

Allora il post del buon Aldo, mi ha fatto venire in mente una mia versione di quella canzone fatta qualche anno fa con un gruppo di amici. Per un lungo inverno e una breve primavera io, alcuni componenti di una mia vecchia band (fine anni 80) ed altri amici, ci trovavamo di domenica per degli incontri culinari/musicali. Mentre alcuni preparavano il cibo disteso sulle griglie, altri preparavano il set per lunghe jam session. Il tutto in un vecchio e accogliente granaio. Il difficile era prendere in mano la chitarra dopo molte bottiglie e molte costicine. Ma ancora più difficile era cantare. Dopo qualche ora dal termine del pranzo i più temerari prendevano in mano gli strumenti e pian piano si univano tutti al jam globale. Si suonava di tutto, improvvisazioni fiume nel mezzo delle quali si nascondevano brani noti e meno noti che poi suonavamo e cantavamo. Il tutto veniva registrato in un MAC. Da quelle registrazioni fiume ho estratto dei brani che poi ho messo su CD a immemore ricordo di quei lunghi pomeriggi. Qualcuno ha proposto di chiamarci The Desnauders, sicuramente chi a proferito tale parola aveva in mente altro, ma la voce impastata da vino e strangola-impicca-ammazza caffé a prodotto quel suono che ai più è piaciuto e che non vuole dire un bel niente. Di quel periodo ricordo una forte sinusite che mi aveva resto quasi sordo l'orecchio destro. I brani sono tutti rivisitati da noi... anzi dal Raboso della pianura veneta.
Più avanti altro.. anche di acustico.


P.S. La "raccolta" l'abbiamo intitolata "Distruttori di Idoli", proprio perché abbiamo distrutto con le nostre interpretazioni i nostri idoli musicali..:-)))