Ah, noterete il ragazzo con la maglietta nera che compare ogni tanto alle mie spalle: come un placido bibliotecario se ne sta otto ore al giorno in quel tempio di chitarre meravigliose, senza fretta le prova, le accudisce, le rimette a posto, esamina nuovi e vecchi strumenti in arrivo dai migliori liutai e dai collezionisti di mezzo mondo, ne parla con Mr. Stan Jay e accoglie tranquillamente i viandanti che giungono al Tempio da ogni dove, pronto ad esaudire i loro desideri. Lo fa di mestiere!...
sabato 25 gennaio 2014
Spazio alle piccole!
pubblicato da
perrynason
Dopo il post di Stefano sulle novità Martin dal Winter Namm, pare che tra i cookers si stia diffondendo una specie di mania per le chitarre piccole. Avendo contratto quella "sindrome" già da molto tempo, approfitto per proporvi una breve carrellata di piccole-grandi chitarre estratta dai video che ho girato da Mandolin, che per altro documentano il mio stato confusionale con certe robette in braccio. La compressione audio del Tubo e le mie scarse abilità chitarristiche non rendono giustizia alle protagoniste del video, ma credo che la cosa possa risultare comunque interessante.
Ah, noterete il ragazzo con la maglietta nera che compare ogni tanto alle mie spalle: come un placido bibliotecario se ne sta otto ore al giorno in quel tempio di chitarre meravigliose, senza fretta le prova, le accudisce, le rimette a posto, esamina nuovi e vecchi strumenti in arrivo dai migliori liutai e dai collezionisti di mezzo mondo, ne parla con Mr. Stan Jay e accoglie tranquillamente i viandanti che giungono al Tempio da ogni dove, pronto ad esaudire i loro desideri. Lo fa di mestiere!...
Ah, noterete il ragazzo con la maglietta nera che compare ogni tanto alle mie spalle: come un placido bibliotecario se ne sta otto ore al giorno in quel tempio di chitarre meravigliose, senza fretta le prova, le accudisce, le rimette a posto, esamina nuovi e vecchi strumenti in arrivo dai migliori liutai e dai collezionisti di mezzo mondo, ne parla con Mr. Stan Jay e accoglie tranquillamente i viandanti che giungono al Tempio da ogni dove, pronto ad esaudire i loro desideri. Lo fa di mestiere!...
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Dimenticavo: la Collings è una 3/4, talmente piccola che all'inizio si fatica a trovare la posizione per imbracciarla, eppure la voce non le manca... Less is more! ;-)
RispondiEliminaLess è riferito al conto in banca vero ?
RispondiEliminaCerto anche a me piacciono le piccole, le dread sono troppo faticose. Bellissima prova e fortunato te che le hai avute fra le mani! La mia preferenza va alla 0028 Vs direi che per me è un punto di riferimento (come tutte le 28 del resto). Certo che anche la Collings fa paura.
Esatto! :D
EliminaSi, 00-28vs su tutte. Pure la 0-28 è impressionante, ma nonostante le differenze minime di dimensioni la 00 ha proprio un'altra voce, piena di armonici, sottile, ma potente. Sembra che abbia un riverbero incorporato. E nonostante la tastiera da 1-7/8, la più larga di tutte, con manico a V molto pronunciato, tutte e due hanno una suonabilità eccezionale! Stan Jay mi ha spiegato che quel manico fits the hand!
La Collings invece è davvero troppo piccola, per non tenere la mano destra oltre la buca ti rimane fuori mezzo avambraccio. Eppure non si capisce da dove arrivi tutto quel vocione!
EliminaAnche se io amo le Dread, con questo video mi hai fatto venire l'acquolina in bocca, e anche tu mi sembra che stai come "un pisello nel suo baccello", (come dicevano Stanlio e Ollio), devo dire che la Esteman non sfigura affatto rispetto alle sue sorelle piu` costose, e a tratti l'ho sentita anche con un volume piu` alto, sono le mie orecchie, o anche tu hai avuto la stessa impressione suonandola?
RispondiEliminaLa Eastman è una buona chitarra e non sfigura nel senso che costa meno di un terzo rispetto alle altre. Ben fatta, ha un buon volume è ben bilanciata con una ottima suonabilità, ma messa a confronto diretto con le due Martin rivela un grosso difetto: non ha il suono da parlor. Preferisco sicuramente la mia 0 RK, che è allo stesso livello della Eastman, ma quel timbro tipico ce l'ha (ed è pure più bella).
EliminaDiverso il discorso sulle OM: la Eastman E20OM si confronta a testa alta con la Martin OM-28v, perde, ma di poco! (magari prossimo video...) ;-)
0028vs anche per me , grazie , tagliata fina eh eh eh
RispondiEliminaBah , più che mania direi che , ragazzi , parliamoci chiaro : una dread ci vuole per i momenti weast coast , una triplo 0 o grand auditorium che sia per dare spazio al fingerstyler che alberga in noi , e non si può prescindere da una piccoletta 12 fuori per il blues e i week end fuori porta. E una dodici corde , che fai , non ce l'hai ? E non parliamo di una classica in nylon ,imprescindibile , accompagnata da una dobro , un mandolino , un irish bouzuki ,e una baritona .E una archtop....Tralascio le elettriche , anche se una Tele non dovrebbe mancare mai. Direi che una ovation entra di diritto tra le chitarre da avere , e non aggiungo altre cose come chitarre nude e crude e quelle elettrificate per i live veloci ( per non parlare dei vari tipi di amplificazione ). Ma di sicuro devi avere un ampli per acustica , e su quello non si lesina , microfoni vari , una DI e.....vabbè , chi fa il conto di quanto ci viene a costare questo Harem rimanendo sulla fascia media ma di qualità ? La risposta è l'unica soluzione per falcidiare i grilli per la testa :DDDDDDDDD
E che nessuno (o nessuna, soprattutto le mogli) si azzardino a dire che non sono vere necessità! Tanto più che (forse ) l'harem chitarristico è propizio alla monogamia coniugale, chi sa...
EliminaParole sante... :-)))))))
EliminaQuando si aprono queste discussioni con la "Lei" può essere risolutivo tirare in ballo la sua scarpiera. Facendo un rapido calcolo del costo medio a paio, compresi i modelli non più in uso perché fuori moda, ci si può avvicinare sorprendentemente al costo complessivo di varie chitarra di fascia media. Se occorre citare anche il reparto borse. Provare per credere! :D
EliminaLa Martin 0018 v è quella che più mi ha affascinato, indipendentemente dai prezzi, che non conosco..
RispondiEliminaTi sei fatto una bella scorpacciata di sei corde da Mandolin.. eh eh eh..
;-))
La 00-18v l'ho messa insieme alle altre perché è una 00, ma sarebbe un'altra tipologia con un altro tipo di suono, nel senso che non è una parlor. E' sicuramente più versatile (ed è una gran chitarra!) ;-)
EliminaBeh, da Madolin ero quasi inebetito, e si vede! :DDD
Come ti avevo predetto (sulla base della mia esperienza personale) anche tu sei stato colpito da quello che i testi clinici chiamano "mandolinite" (il cui sintomo più evidente è appunto l'inebetitudine): la forma di autodiagnostica, e di conseguenza di autocura cui ti sei prontamente sottoposto (aggredire il male al suo primo comparire è essenziale) cioè l'inoculazione del farmaco dal ben noto principio attivo 0018 dell'antica e rinomata casa farmaceutica americana Martin, ha debellato il male, mi sembra di capire, con eccellentissimo effetto. L'unico guaio è che la guarigione non crea immunità, per cui si può inopinatamente ricadere nella malattia…!
RispondiEliminaCari cookers, estote parati!
La cura è sicuramente efficace, ma talmente forte che sviluppa effetti di dipendenza... e ci si ritrova presto a volerne ancora! ;-)
Eliminavolevo soffermarmi sul punto in cui perry, mentre suona la 028vs, si ferma, dice "mamma mia", ci suona un altro po' e poi comncia a guardarsela, come a cercare, tra le forme della chitarra, una spiegazione empirica per quel suono.
RispondiEliminaebbene ho avuto la stessa reazione quando l'ho provata anch'io qui a napoli. e credo che se puntassero una telecamera su chiunque la stia provando, di qualunque nazionalità, avrebbe la stessa reazione (nella sua lingua).
stavolta non tocco la faccenda dei due pesi e due misure per gli strumenti distribuiti da martin in casa e all'estero: questa suonava incredibilmente bene a napoli quanto a staten island, immagino.
la 0028VS (anche quella c'è a napoli ma non l'ho provata, nè voglio farlo) sembra suonare ancora più piena.
la 0018v, l'americanina è fantastica e ormai la stiamo imparando a conoscere.
sulla eastman concordo, suona davvero bene ma pur essendo una parlour non sembra avere esattamente quel suono parlour delle altre due: ha un timbro più "nasale", più da small body a 14 tasti fuori, invece che 12.
a proposito del manico della 018vs, trovo sia un manico davvero particolare: è un V modified ma diverso dal V modified della 0018v o della om28v: la V più 'puntuta', più scavata ai lati, più snella, che però parte quasi piatta in corridspondenza delle prime posizioni, che permette comodamente l'uso del pollicione sul mi basso nonostante la larghezza al nut di 1-7/8.
che gran chitarre.
Aggiungo una riflessione che mi è venuta dopo la sbornia da Mandolin. Ricordo di avere pensato che per quanto le nuove Martin "Golden Era" siano fantastiche, in realtà non hanno il suono a cui dovrebbero riferirsi, perché quella 000-28H del 1931 da 85.000$, su cui avevo fatto un post e che ho poi provato, in realtà suonava più simile alla 00-28vs che non alle 000-GE !
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