Avevo scritto a suo tempo un post su SLOW FOOD STORY, il docu-film sul famoso movimento che ebbe origine a Bra, la mia citta' natale, ma non lo ritrovo, forse era solo un commento.....
Comunque, “Slow Food Story” è un docu-film in cui si racconta la storia di un gruppo di amici di provincia, Carlo, Giovanni e Azio, che vivono di passioni politiche, vino e cibo, affrontando ogni cosa con un approccio ironico, divertito e divertente, vero e verace. Tutto inizia negli anni Settanta in terra piemontese con la voce libera di Radio Bra, dove Carlo, detto Carlìn, scopre che la politica del potere non era interessante; poi ancora ‘Cantè i’euv’, Cantare le uova, un vecchio rito contadino riesumato. L’avventura cultural-gastronomica di Carlo Petrini è appena cominciata: nascono gli ‘Amici del Barolo’ e negli anni Ottanta, proprio quando scoppia lo scandalo Metanolo, Carlìn fonda l’associazione ‘Arcigola’, anticamera di ciò che nacque tre anni dopo. Senza mai lasciare la sua Bra, Petrini lancia lo ‘Slow Food’, un movimento internazionale nato come resistenza al fast food, che oggi esiste in 150 paesi, dando inizio a una rivoluzione che va avanti da 25 anni e non dà cenno di volersi fermare, trasformando per sempre la gastronomia. “L’impegno che abbiamo profuso in questi anni – dice Carlo Petrini - di riscattare la gastronomia da un circuito autoreferenziale, merita ancora di essere consolidato a livello internazionale. La soddisfazione che ho in questi ultimi tempi è vedere come i giovani stiano interpretando la nostra filosofia iniziale attraverso un percorso di vita: il ritorno alla terra, all’agricoltura, alla produzione del cibo, cose che solo dieci anni fa erano impensabili ora li vede protagonisti attivi. Io credo che il bello debba ancora arrivare, quando questo concetto di gastronomia, come scienza complessa e multidisciplinare, diventerà buona pratica”. “Slow Food Story” è la biografia di un leader rivoluzionario ed è anche un po’ la storia di un paese da dove è partita questa rivoluzione, Bra, che ha dato i natali anche al regista del film, Stefano Sardo. Lui ha raccolto le testimonianze dei vecchi amici di Petrini che hanno condiviso con lui le esperienze precedenti allo Slow Food, attraversando lo stesso percorso, dalla politica al cibo, e poi di nuovo alla politica attraverso il cibo. “Volevo raccontare in primis la genesi di un percorso culturale importante – dice Sardo – che si è formato negli anni attraverso vicende umane, politiche, personali, perché quello che ti succede nella vita cambia il tuo modo di vedere il mondo; se poi il protagonista di una storia è un personaggio carismatico come Carlo Petrini, questo può cambiare la modalità di visione di tante persone, per un effetto domino straordinario. Quella di Carlìn è una politica del popolo, a cui ha chiesto un’adesione sulla base del piacere, non della militanza; qui sta la sua rivoluzione ed è qui che sta la serietà non seriosa di Slow Food”.
Se avete un'oretta di tempo ecco la versione integrale passata su RAI 3 venerdi' 12 luglio. Non ve ne pentirete.
in caso problemi di visualizzazione, ecco il link :-)
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-07ea3bb5-39f0-4499-8624-0809d6008418.html
Appena ho un attimo me lo guardo di sicuro . Dovrebbe essere obbligatorio per i cookers eh eh eh
RispondiEliminap.s.
userò il link , il video non si carica...ciao Dario :-)
E' partito il video ! Da solo , dopo 5 minuti , e mentre ero uscito dal post...misteri eh eh eh Solo che è strano , in cinerama direi , lungo e stretto :-)
Eliminadai suuuuuuu.... dopo la pubblicita' ci passi sopra il mouse e clicchi Schermo Intero....
EliminaLo dico sempre io: le fabbriche lasciamole fare ai tedeschi, ai cinesi, che loro le sanno fare sul serio...noi dovremmo diventare il parco divertimenti del mondo: bellezze naturali, storia, arte, bel canto, buon cibo. musica, buon vino....altrochè.
RispondiEliminaPienamente daccordo. Ma forse non lo dovevo nemmeno dire... Revere' , ma quando vieni a Roma ? Te stai a fa desiderà , si dice qui da noi...:DDDDD
Eliminaebbravo e' proprio cosi', ma gli operai dove li mettiamo poi? :-)
EliminaOggi li ho incrociati , belli incazzati....
EliminaE c'hai ragione!!!! Pone!!! per questo motivo ho fatto quel post su Anzio, perché la nostra nazione rigurgita storia da tutte le parti, arte a profusione e cultura del cibo e della musica, altro che fabbriche, diciamo che noi dovremmo diventare la "fabbrica del vivere bene";-))
EliminaP.S.
Diciamo che questi tre Amici di Bra potrebbero essere i nostri progenitori ;-))
Avevo visto il trailer del film dei tuoi amici braidesi e adesso potrò gustarmi "la pellicola" come si dice da noi..
RispondiElimina"Anduma a ughe na pelicula staseira..?"
Vorrei sapere quanti ragazzi al giorno d'oggi pronunciano ancora questa frase in dialetto..
Ho seguito spesso eventi del circuito Slow food, se si tratta di mangiare e bere, ho molte più chances rispetto a eseguire un assolo senza cannare delle note..
;-)))