Nella ricerca di chitarre utilizzabili per un uso didattico, mi stanno capitando tra le mani strumenti (ma è parola grossa) degli anni 60 - 70 ecc. che i proprietari hanno conservato forse per ricordo. In realtà è tutto legno buono per la stufa.
Incredibili chitarrazzi del tutto inutilizzabili, privi di trusrod, con meccaniche con funzione puramente estetica, pesanti e vistose verniciature e tastiere che al secondo tasto hanno già gravi tare di intonazione...ed è impossibile porvi rimedio!
Capisco lo strumento economico: povero, del tutto privo di finiture. Ma se non risponde ad alcuni requisiti funzionali minimi, si fa persino fatica a chiamarlo chitarra.
Una di queste ciofeche mi ha fregato...ero arciconvinto che avesse il trusrod e gli ho cambiato le corde salvo poi accorgermi che il meccanismo non c'era e che il manico era un arco buono per tirare le frecce. Ma come diavolo facevano a produrre delle merdine simili e, soprattutto...chi le comprava? Certo gente inconsapevole.
A conferma della diffusa inconsapevolezza, mi sento dire: "c'è questa chitarra...però non credo vada bene..GLI MANCANO DUE CORDE.." ! ! ! ! ! !
Gesù, Gesù...
che nostalgia, mi ricordano la mia prima terrificante eko ranchero, ereditata dalla zia. livelli altissimi di insuonabilità, suono da paura (nel senso etimologico, eh). e no, nostalgia un corno, se non ho mollato la chitarra allora, evidentemente ci avevo proprio una gran passione.
RispondiEliminaO.T. vorrei rendere merito ad un accorgimento che il pone suggerì diverso tempo fa: il calzettone tagliato e infilato sul braccio destro. con sto caldo assurdo è l'unico modo possibile di suonare per più di 15 minuti, cookers, provare per credere.
Bravi ragazzi quelli della Eko, ma le chitarre non le hanno mai sapute fare...finalmente, in tempi globalizzati, hanno capito che per loro è più adatto il commercio e le guitars le lasciano fare ai cinesi.
Eliminadi cotone leggero mi raccomando...non ne posso più di questo caldo e mi accorgo che di anno in anno lo reggo sempre meno.
EliminaTutto questo dà ragione a chi sostiene che la vera Golden Era della chitarra acustica è quella presente. Ricordo che a quei tempi gli amici più danarosi avevano le prime Yamaha o Ibanez che quantomeno erano costruite decentemente e assicuravano una suonabilità accettabile, il resto era un trionfo di laminati da cucina nemmeno buoni per il camino. Oggi per poche centinaia di euro puoi avere chitarre con carattristiche professionali.
RispondiEliminaDimenticavo: è normale che quelle non abbiano il truss rod. In quegli anni nemmeno Martin o Gibson l'avevano. Noi lo consideriamo scontato, ma se non ricordo male è una innovazione piuttosto recente, fine anni '70 o primi '80 !
RispondiEliminaottimo..... sega tutto e riponi
RispondiEliminaquest'inverno bruceranno nel camino
Ai tempi, quelle ersno.... siccome la chitarra acustica negli anni 60. 70, andava di moda (ed e` anche per questo che molti di noi hanno iniziato a suonare), per questo motivo era un vero e proprio businnes, per tutti quegli imprenditori da strapazzo, che pur non sapendo cosa fosse una chitarra, cominciarono a costruirne, copiando magari dalle Martin e dalle Gibson, pero` tutto questo, e` servito all`evoluzione del nostro strumento, perche tante marche asiatiche dell`epoca, si sono trasmormate in marchi competitivi che hanno reso accessibile a molti l`acquisto di una chitarra, e sempre piu` spesso sfornando strumenti di ottima qualita`. Nel primo strumento che hai fotografato, dici che non e` intonato, pero` mi pare che abbia un ponte mobile, quindi lavorando sulla posizione del ponte dovresti riuscire a farla diventare una chitarra suonabile ;-))))))
RispondiEliminaA proposito di truss rod e simili, qualche info interessante:
RispondiEliminahttp://www.frets.com/FretsPages/History/Martin/MartinRods/martinrods.html
ah ah ah !!
RispondiEliminaLa chitarra con la rogna è stata la mia prima chitarra, l'ho comprata nel 1969 per 6.000 lire da Layolo, uno storico negozio di Torino che ora non c'è più. Aveva la cordiera in metallo ed era stata verniciata color diarrea.. infatti i miei amici la chiamavano la chitarra color caghetta..
Che nostalgia...
;-))))
la prima è bellissima
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