mercoledì 19 giugno 2013

Avete consigli?

Dato che ho chiuso la mia attività e sono prossimo alla pensione, invece di andare ai giardinetti, mi sono offerto come volontario per tenere dei corsi di chitarra a ragazzi principianti (con problemi e no) che gravitano intorno ad una associazione di assistenza che ha la sede vicino casa mia.
Non so bene né  l'età, né le singole problematiche dei partecipandi. Ovviamente, non avendo titoli per l'insegnamento, vorrei limitarmi a tenere un profilo basso di "primo approccio" avente per scopo quello di intrattenere piacevolmente i discepoli.
Avete consigli da darmi sulla didattica da seguire?
p.s. Ho cercato anche su internet che è stracolma di gente che ti vuole vendere il proprio corso di chitarra. Dopo una mezz'ora di ricerca mi sono stufato.


18 commenti:

  1. Fai bene !! E sicuramente lo farai bene..
    Se tu non abitassi a 300 km da dove abito io.. mi metterei i jeans con la mutanda a vista come usano i ragazzi e il cappellino di traverso per essere il tuo primo allievo !!
    Il problema è il repertorio, i ragazzi non conoscono altra musica che quella che si sparano nelle cuffie e qui c'è la scommessa più bella da vincere, far conoscere loro un po' di buona musica senza annoiarli, facendoli imparare a suonare.
    ;-)

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  2. Chissà perchè l'idea di vederti seduto con gli altri ragazzi, mi fa venire alla mente il personaggio di Garrone, sai quello del libro Cuore ah aha aha ah

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    1. ah ah ah.. potrei davvero essere io il Garrone, lo spilungone buono che si era preso una colpa non sua, in effetti una minchiata così l'ho già fatta..
      ;-))
      Comunque il giro di Do, come dicono gli amici, per iniziare è fondamentale.
      Il primo pezzo che ho insegnato ad Alice, la ragazza che suona con me, è "Knocking on heaven's door" di Bob Dylan, facile come accordi G D Am C, e divertente da cantare e fare un po' di cagnara con il coro..
      ;-))

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  3. Mi è capitato di dare lezioni ad un ragazzini con lievi problemi di autismo, ed ho trovato il metodo dei colori, ovvero l'associazione di un colore definito per ogni nota, e per l'accordo corrispondente, con sfumature di colore per gli accordi in minore in settima ecc ecc. ad esempio la nota di DO un bel giallo acceso, così come l'accordo di DO, per il DO minore, una sfumatura più sbiadita, per il DO7 un giallo tendente all'ocra e così via, questo poi sta a te decidere, oppure fai decidere a loro, e così via per tutte le 7 note, io addirittura gli attaccai delle etichette colorate lungo tutta la tastiera, per tutte e sei le corde, ovviamente se vuoi insegnargli anche l'uso delle accordature aperte, dovrai modificare i colori sulla tastiera.... devo dire che come sistema non fu male, specie per iniziare a suonare, canzoncine semplici :-))))

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  4. Posso solo lodare il tuo spirito di iniziativa e l'altruismo che ti spinge a fare e non solo a "subire" ! Sul resto non posso esserti d'aiuto , al massimo potrei accordare le chitarre degli allievi ah ah ah
    p.s.
    è arrivato il "pacco" ?

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    1. Ahaaa , ma allora siamo al punto che ti devo spiegare tutto , non mi ami più come una volta eh eh eh
      Le tracce di roll e tumble blues , pazza :-)))))))

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    2. Ho capito..trovo che l'insieme (e non è colpa tua) è un guazzabuglio di cose non perfettamente a tempo (a cominciare dalla mia chitarra, poi le spazzole, poi il basso ecc. Insomma detto con un sano spirito autocritico: fa cagare. quindi ricomincio da zero, cioè da uno (la cassa...e perforza che quella è a tempo) eh eh eh

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  5. Bravo Pone!
    Il problema posto da Jan è reale, tra quello che ascoltano loro e quello che ascoltiamo noi c'è un mare. Però è anche vero che se il maestro riesce ad instaurare un buon rapporto umano (serietà e simpatia insieme, credo che non avrai problemi!) i ragazzi tendono a fidarsi e non rifiutano quello che gli viene proposto.
    Per il resto, visto che non devi formare dei musicisti professionisti, ricordati come abbiamo imparato noi: volevamo divertirci. Quindi poca teoria e molta pratica, da usare subito! (la teoria viene fuori dopo). Gli inventi un pezzo semplice, anche con un solo accordo su cui cantare una frase con un bel ritmo, glie lo suoni e lo fissi come obiettivo: dobbiamo impararlo. L'importante è che sia qualcosa di musicale e NON un esercizio fine a se stesso. Poi verrà un pezzo con due accordi e poi magari un pezzo famoso con tre accordi! E così via.
    Sembrerà strano, ma l'idea che deve passare è che stanno imparando a suonare dei pezzi e che un po' alla volta sanno mettendo su un repertorio. Solo dopo si renderanno conto che in realtà stanno imparando a suonare la chitarra!
    Poi i problemi di teoria verranno fuori da soli, ma sarà più facile spiegarlieli man ano che saltano fuori. Secondo me l'importante è suonare da subito.
    E non ti preoccupare se qualcuno ci molla. Oggi i ragazzini hanno mille cose da fare (troppe!), ma quelli che restano ti vorranno bene! ;-)

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  6. Lasciati guidare dalla tua passione ...... trasmetti la tua passione ...... il sistema conta poco ..... falli innamorare di ogni minima sciocchezza riusciranno a fare !
    Per il resto il sempre utile giro si DO con il quale potranno suonare una marea di pezzi ... ma mi raccomando niente Noia Jones et simila

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    1. Eh eh eh, mi sa che ce l'hai con me! :-)))

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    2. dici a me?????? ..... no il fatto è che Max sa quanto io ami "Noia"!;-))))

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    3. http://fingercooking.blogspot.it/2013/06/microfoni-che-danno-buca.html?showComment=1371724720683

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  7. bravo Pone, lodevole iniziativa la tua. consigli didattici non ne ho, di consigli sul piano umano non ne hai bisogno e allora ti dico che se qualcuno fara' lo "sborone" lo potreti indirizzare qui http://didattica.accordo.it/didattica.do

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  8. Una volta che hai imparato il giro di DO, hai in mano praticamente l'80% del repertorio della musica leggera italiana.
    Checco Zalone docet....

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  9. Ammirevole,

    Mah....penso che di consigli tu ne abbia ricevuti tanti, l’unica cosa che desidero dirti è Buon lavoro, trasmettere la propria passione, penso sia la chiave giusta.

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  10. Ammirevole,

    Mah....penso che di consigli tu ne abbia ricevuti tanti, l’unica cosa che desidero dirti è Buon lavoro, trasmettere la propria passione, penso sia la chiave giusta.

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