
Ecco, metti che in una casa di campagna, non troppo fuori mano, apri un posticino così. Dove uno arriva, parcheggia in cortile e suona il campanello per entrare, come quando si va a far visita a qualcuno. E quando entra lo accogli con un sorriso mentre strabuzza gli occhi perché ha sentito di questo posto, ma non ci credeva. Metti che alle pareti, nelle vetrine e tutt'intorno, trova tutte quelle chitarre di cui ha visto e sentito su internet, ma che valle a trovare! Quelle americane handcrafted in China, ben fatte e che suonano alla grande a un costo abbordabile che non pare vero. Metti che quelle ce le hai tutte, ma là nell'angolo hai pure una Martin di rango, e una Santa Cruz, e una Collings e si può fare il paragone, che magari non regge, però ragazzi 'ste cinesi son fatte da Dio e non ci si deve svenare per avere una buona chitarra davvero. Metti che quando ti chiedono di provarne una glie la stacchi dal muro, li fai accomodare con garbo e gli lasci il tempo che gli serve e quando sono ben rosolati gli racconti quello che devono sapere, ma senza insistere troppo che non serve. Metti che laggiù in fondo c'è anche il banco con gli attrezzi dove il tecnico ispeziona, regola, aggiusta, cambia e ti ascolta e ti spiega se hai bisogno di un consiglio. E metti che all'altro capo della sala c'è pure una stanzetta con un bancone e tre tavolini dove si può mangiare uno stuzzichino innaffiato da un buon bicchiere o anche solo prendere un caffè e scambiare due chiacchiere tra una prova e l'altra. Dove trovi pure il programma dei concerti perché in questo posticino, ogni tanto, la sera, si spostano le vetrine, si mettono giù una cinquantina di sedie e si esibisce qualche nome che vale davvero la pena. E metti che hai pure il tuo bel sito internet, dove pubblicizzi per bene le tue attività e vendi anche on line!
Ecco, metti che per aprire questo posto singolare ti sei fatto un paniere così, tu e i tuoi compagni d'avventura. Per trovare la casa con un affitto sopportabile e spese di gestione eque, per arredarla, per i permessi e le licenze, per contattare i produttori, per strappare prezzi sostenibili, per assicurarti le forniture, per metterti in casa almeno un centinaio di chitarre attentamente selezionate, per farti pubblicità, insomma tutto quel che serve per materializzare quel posto lì. Perché ci credi, perché in altri paesi questi posti esistono, ma qui non ci sono e tu sarai il primo e può funzionare, deve funzionare e finalmente apri il tuo posto.
E lo chiudi dopo sei mesi. Svendita selvaggia, perdite stimate per alcune centinaia di migliaia di euro, lastrico. C'è la crisi, ma soprattutto siamo in Italia, mica nel Massachusetts!
Cosa credevate?!
Se esistesse un posto del genere, mi ci trasferirei seduta stante, questo più che un negozio, dovrebbe essere un posto sacro, una specie di convento, dove andare a ritemprarsi lo spirito, una SPA per chitarristi, dove al posto dei massaggi con olii profumati, ti massaggi le orecchie gli occhi e l'anima con il suono e la bellezza di tutti quegli strumenti....insomma altro che semplice negozio... credo che interpretandolo in questo modo, e facendo pagare la gente come se si trattasse di un "music turismo" (una specie di agriturismo per amanti della chitarra acustica), forse un posto del genere potrebbe sopravvivere anche in Italia.....forse ;-)))
RispondiEliminaThe Music Emporium, 20min da Boston, che ci son stato tre anni fa, ma l'ho scoperto quando son tornato a casa!!!
EliminaNon mi è di strada.... HAHAHAHAHA!!! ;-))))
EliminaMa a me lo era! Stavo a bighellonare in vacanza e me lo son perso, come pure Mandolin Bros a New York. Sun propri un pistola, come disen su a Milàn! :)
EliminaMa magari, stavi li con la tua metà, e lei voleva fare qualche altra cosa, sai quante volte è successo anche a me, una volta a Bologna, non mi ha fatto andare da Tommasone,in quel momento l'ho odiata, ma poi tutto passa :-))))
Eliminale donne hanno il naso lungo, non c'è niente da fare.
EliminaNel senso che sono come Pinocchio? e dicono le bugie, oppure perché hanno fiuto, e nasano subito, quando siamo pronti a farci sfilare un po' di soldi HEHEHE!!!!
Elimina;-)))
Che magnifico colpo d'occhio.
RispondiEliminaDa noi aprono i "compro oro"....vorrà pur dire qualcosa.
Allora nell'altro angolo mettiamo una scrivania col bilancino di precisione che puoi anche pagare con anelli e catenine di famiglia... Madonna che tristezza!
EliminaChe posto splendido !! Metti che ad accogliere i devoti acusticanti ci sia una sorridente e bella ragazza.. mi unisco al pellegrinaggio pure io..
RispondiEliminaIl cocker appisolato sulla poltrona è uno spettacolo !!
;-)
I dipendenti costano! Va bene se mettiamo un cocker femmina?... No eh?!
EliminaMa anche un Joe Cocker qualsiasi andrebbe bene no?!?!? HEHEHEHEHE!!! ;-))))
EliminaPreferirei Linzey Cocker.. la giovane attrice inglese..
Elimina;-)))
mah ....... come hai fatto ad avere la foto del salotto di casa mia?????
RispondiEliminaecco......... la prima chitarra in basso alla tua destra è la mia preferita ;-))
Gira e rigira è quella dell'altro post... :-)
EliminaIo sono arrivato alla conclusione che se vuoi fare impresa in Italia o la fai in nero, se puoi, o lasci perdere. E' altrettanto vero che, per rimanere nell'ambito dei negozzi di strumenti musicali, almeno da noi in Piemonte sono sopravvissuti solo i megastore, i piccoli hanno chiuso tutti. Evidentemente se sei "grosso" hai più possibilità d'essere competitivo coi prezzi, un esempio: Recentemente ho acquistato un pianoforte (came ben sai) lo stesso modello in un negozietto piccolo della Liguria costava X, da Scavino a Torino Y, da Merula megastore a Bra (Cn) Z in cifre tra il X del negozietto e il prezzo Z di Merula ballano pià di 200 euro di differenza a favore di Merula. Quindi questo vuol dire che sono destinati a sopravvivere solo questi monoliti perchè io ovviamente, il piano l'ho preso li.
RispondiEliminaE' una questione di prezzi, inutile perdersi in romanticismi, oggi il mondo è cambiato, il mercato è cambiato e la clientela è cambiata. Sostanzialmente se tu nel tuo magico negozio pieno di tappeti e di arredi e di gentilezza, dove offri ai clienti la tazza di the e pasticcini, dove garantisci un ambiente serio e competente, dove il cliente viene seguito passo passo nell'acquisto, dove anche il più sprovveduto trova la guida per l'acquisto più giusto e invece il professionista superscafato trova quelle informazioni in più che comunque gli mancavano. In questo negozio dove viene garantita l'assistenza, la competenza e la disponibilità, sicuramente verrà un mare di gente, peccato che poi andrà a comprare dove la chitarra provata da te, costerà di meno eh... attenzione, per di meno intendo anche solo 30 euro...
Vero. E capisco che in un posto del genere ci passi una bella giornata, ma poi vai a comprare a meno nel mega store e quei 30euro ce li lasci in benzina! Eppure va proprio così!
EliminaSei un mostro ! Più leggevo e , al contrario degli altri fratelli , io già mi vedevo aprire un posto così , non volevo andarlo a vedere , non volevo essere cliente ,volevo gestirlo ! Poi il finale , tragico e tanto reale da far male.Però non perdo la speranza ,che la vita è breve e prima di accomiatarsi vorrei fare qualcosa che fa bene a me e agli altri .Dici non Italia ? Purtroppo è vero , ma a me piaccioo le sfide difficili... se poi i compagni di cordata sono folli come me , tutto è possibile.
RispondiEliminase ti sente la tua dolce metà ...... ti impicca ........... con il MI basso ti impicca! ah ah ah ah
EliminaCon il TU basso? Col SU basso lo impicca, maremma cane! :)
EliminaNaaaa , con il MI basso naaaa... eppoi , peggio di così...certo che siete proprio d'aiuto eh eh eh
EliminaOramai siamo diventati schiavi della Logica Del Mercato Globale, delle leggi del consumismo selvaggio, del paghi 2 e prendi 3 e i piccoli negozi (non parlo solo degli strumenti) stanno chiudendo uno dietro l'altro, o l'hanno hià fatto da tempo, soffocati dalle spese di gestione, dalle tasse, dalle banche che concedono credito solo a chi non ha bisogno ...
RispondiEliminaProlificano infece gli Iper Mega Store, che possono vendere sottocosto, perchè strozzinano i fornitori, non pagano le tasse (o solo in parte) perchè glielo consente la legge, danno stipendi da fame ai dipendenti ... Forse è questo quello che ci meritiamo.
Però, qualche debole segnale positivo si vede, quà e là appaiono negozietti che puntano sul prodotto biologico, sull'imballo leggero, sul Km 0 ... Già ... che ne dite di un negozio di chitarre ecosostenibili a chilometri zero?
Già è un problemino farle ecosostenibili, a km zero poi! :)
EliminaC'è un video dove Bob Taylor spiega la questione dei legni ecosostenibili, fa piacere il suo impegno, ma detto da uno che produce decine di migliaia di pezzi l'anno. Mah...
Perryyyyy...cri...bbio santo...smettilaaa :)))
RispondiEliminava bene, va bene, si scherzava! (però ci saresti venuto eh?) :-)))
Eliminamingia che stanzetta...è piaciuta pure a mia moglie!
RispondiEliminaCogli la palla Architetto, spiegale che le chitarre arredano bene! :-)))
EliminaIo sò solo che se continuo così tra un par d'anni casa mia sarà uguale. azz........
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