Martin ritorna con una delle sue affascinanti operazioni nostalgia. Alle serie Vintage e Golden Era, ispirate all'epopea pre-war, si aggiunge la serie Authentic, come dire quelle originali, ma proprio le prime!
Il posto d'onore spetta alla D-28 authentic, presentata dal signor Chris Martin IV in persona al winter NAMM di quest'anno. E' la copia esatta della prima D-28 realizzata nel 1931, o per meglio dire il suo clone, tanto che oltre all'esatta riproduzione di ogni particolare, alloggia nel manico una barra di ebano al posto del moderno truss rod, proprio come l'originale. Se non è nostalgia questa!
Ma paradossalmete la "vecchia" D-28 appare come una novità perché ha ben poco della D-28 che oggi conosciamo: è una slope shoulder, con 12 tasti fuori corpo e paletta slotted. Bellissima, non c'è che dire, e veramente identica alla prima D-28 prodotta, che il signor Martin ci mostra con orgoglio in apertura del servizio.
La cosa più curiosa è che l'esemplare originale non stava nel museo Martin, come sarebbe logico aspettarsi, ma era di proprietà dell'attore Richard Gere, appassionato di chitarre, che l'ha messa all'asta insieme a buona parte della sua enorme collezione privata. Così, per studiare e riprodurre la prima D-28, mamma Martin ha dovuto ricomprarsela da Richard Gere.
Qui la pagina del catalogo Christie's che riporta le informazioni e la quotazione (!!!) dell'esemplare originale messo all'asta da Gere.
Non mancate di dare una occhiatina al resto della Richard Gere guitar collection. C'è da lustrarsi gli occhi!
Certo che il Richard, come collezionista, non voleva rischiare nulla: solo Gibson, Fende e Martin... che cavolo! La liuteria americana produce capolavori !
RispondiElimina(ma questa, mannaggia, è solo l'invidia che mi rode)
E' stupenda, però costerà uno sproposito, solo perché è il clone di quella pre war, e solo per questo motivo, anche perché senza truss rod, avrà un manico molto più delicato, e dovrà per forza montare corde light, insomma più che una semplice riproposta, mi sembra una grande mossa commerciale.....
RispondiEliminaP.S.
Malgrado ciò, il fascino di questi modelli e fuori discussione, solo per la storia che si portano dietro :-))
Già, la storia del truss rod è un po' inquietante, ma il modello è davvero bellissimo. Mette d'ccordo un po' tutti: gli amanti delle dread, delle slope, delle 12 frets... Ma hai dato una occhiata al resto della collezione Gere? Ci sono anche dei filmati, roba da bava alla bocca!
Elimina;-)
Me voi proprio far venì la bava alla bocca vero?!?!! questa è istigazione, e non posso neppure fare nulla per farmi passare la voglia che mi è salita.....chi ce li ha tutti quei soldi.....ma non potevo fare l'attore (famoso) pure io, me spendevo tutti li sordi a chitarre e ammennicoli vari ;-)))
Eliminamboh! a me non convince mai tanto questo fatto che con la tecnologia che abbiamo oggi si debba andare a replicare roba "vecchia".
RispondiEliminaSe invece parliamo di valore storico è un altro discorso.
P.S. ma Gere la saprà suonare la chitarra?
Non hai tutti i torti sepp, soprattutto in questo caso dove si rinuncia a soluzioni tecnologiche ormai necessarie come il truss rod. E' una operazione molto di immagine: non ti puoi permettere l'originale, ma forse la copia si. Ragionamenti da piccoli collezionisti fan del marchio. Credo proprio che chi suona davvero lascerà questa pur bellissima chitarra dove sta.
Eliminaoperazione d'immagine proprio come per le triplo zero di clapton/crossroads. ma non e' che la martin ha qualche problemino con le vendite e/o il bilancio?
EliminaCredo proprio di si Dario, credo che quando una azienda punta troppo al guadagno , anzi solo al guadagno da incrementare esponenzialmente anno per anno, sia una azienda destinata o al collasso oppure a diventare una multinazionale che punta solo alle azioni bancarie, piuttosto che al prodotto che vende, non so se mi spiego :-))
EliminaTutti gli altri marchi hanno il settore delle elettriche, Martin è il mito mondiale del chitarra acustica e non produce altro, se non corde e una linea di ukulele. Credo stia tentando di diversificare un prodotto su cui ha fatto scuola e che, in teoria, è già perfetto così, ma sul quale non può pemettersi di rimanere ferma. Cosa non semplice! Così da una parte prova ad innovare (la serie performing artist) dall'altra celebra la sua storia con le periodiche serie di tipo storico o con modelli signature. Poi credo che il grosso dela sua clientela compri i modelli classici, ma in qualche modo deve mostrare che è una azienda in movimento. Scelte di marketing, che non credo possa permettersi di evitare.
Elimina;-)
Vista in questi termini, hai ragione, però io mi domando: quanto hanno ricaricato in più sul prezzo solo perché le forme ed i materiali, sono identici a quella di un tempo? Nel senso,: se compro una D28 di oggi sicuramente non sarà peggio di questa, sia a livello di materiali che a livello di liuteria, anzi magari ha qualche accorgimento, che con gli anni si è aggiunto a questo modello, ma sicuramente costerà molto di meno di questa del video, altra cosa sarebbe stata se avesse avuto lo stesso prezzo ;-))
Eliminaanche se ho una strato riedizione ..... anzi proprio perchè ho una strato riedizione .... non credo in questo tipo di marcketing ..... in termini di qualità l'originale sarà sicuramente altra cosa .. non ultimo il prezzo ;-(((
RispondiEliminabella da vedere però....
Sai che hai ragione Sepp?
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