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lunedì 25 agosto 2014

Le Chitarre Resofoniche

Qualche informazione su queste chitarre straordinarie :



Nei primi anni 20 entra in scena un nuovo strumento innovativo che risolve un grosso problema delle chitarre costruite con il tradizionale sistema delle incatenature di derivazione spagnola : il volume di emissione del suono.


In America un liutaio di origine cecoslovacca Jhon Dopyera introduce il sistema dei risonatori (lo stesso dei diaframmi degli altoparlanti) inseriti nella cassa della chitarra, il primo modello realizzato presenta un elemento a forma di T che trasmette il suono a tre risonatori conici in alluminio con un diametro di circa 15 centimetri, due per le frequenze basse e uno per gli acuti, alloggiati sulla tavola anch’essa metallica come tutta la cassa. Il sistema fa vibrare intensamente l’aria nella cassa e il suono è emesso da una griglia ai due lati della tastiera e da tre aperture in corrispondenza dei risonatori.  

Dal 1927 Dopyera con i fratelli Rudy e Ed fondarono la società National assieme a George Beauchamp che fornì i capitali indispensabili per l’acquisto dei torni e delle attrezzature per lo stampaggio delle casse iniziando la produzione in serie di questo strumento con il nome di Tricone. Oltre ad un maggiore volume la Tricone presentava un sustain considerevole e un aspetto moderno che fece la sua fortuna.






In seguito, si aggiunge un nuovo progetto resofonico alla fortunata produzione della National. La nuova chitarra utilizza questa volta un unico risonatore di diametro più grande (circa 24 centimetri). Il cono è bloccato da uno spessore di legno, per la maggior parte di acero che per la sua durezza e consistenza garantisce stabilità all’ancoraggio, la cui forma ricorda un biscotto, infatti, è “Biscuit” il nome di questo nuovo modello. Il suono esce da due buche a forma di f ai lati della cassa e da una griglia posta sopra al risonatore, la cassa è sempre metallica.








Dobro spider
 
Nel 1928 nascono contrasti ai vertici della National tra i fratelli Dopyera e George Beauchamp. I fratelli decidono di lasciare la società e fondano la Dobro, da DOpyera BROthers. Non potendo utilizzare il progetto originario ancora di proprietà National, il nuovo modello di chitarra è modificato e si riduce a un solo risonatore concavo e conico che ha al centro un altro cono convesso e più piccolo. Il suono è trasmesso al sistema risonante da una struttura metallica fatta a forma di tela di ragno, il nuovo modello si chiama, infatti, Spider. La cassa della nuova Dobro è in legno mancando i complessi macchinari necessari per la realizzazione delle casse metalliche. Queste caratteristiche conferiscono comunque alla Spider una sonorità particolare e caratteristica molto apprezzata dai musicisti (sottoscritto compreso). Il suono esce da due griglie circolari ai lati della cassa e da una più grande posta sopra ai due coni sovrapposti.

Allego un video dimostrativo di questi modelli tratto da un mio Workshop :



14 commenti:

  1. Questa e` storia!! Un'articolo davvero ben scritto e degno delle migliori riviste di chitarra, vorrei aggiungere solo una piccola considerazione, e cioe` che la chitarra resophonica, e` da consideratsi anche l'antenata della chitarra elettrica, sia come sonorita` che come impiego, diciamo che e` ststo il primo passo, verso la ricerca di maggior volume, che poi ha portato anche alla nascita di nuovi stili musicali :-)))

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    1. Grazie di cuore Mimmo, spero di riuscire a postare degli articoli sul tema almeno a scadenza mensile, grazie del tuo contributo. a presto

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  2. Il meraviglioso muro di Essemusic... :-))))

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  3. Ciao Sandro, complimenti per l'esposizione semplice e chiara.
    Io credo che la resofonica sia nata come espediente per ottenere maggior volume, ma di fatto il suo successo (e la sua riscoperta in tutto il mondo ad opera anche di artisti come Bob Brozman) sia unicamente dovuta allo slide e alla particolare timbrica che gli conferisce. Sarebbe interessante da un punto di vista storico capire qualcosa in più sulla fortuna della resofonica come "chitarra normale" (anche ritmica) e non come slide, l'avranno utilizzata nelle big band di ottoni?

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  4. Un'ultima considerazione: questo fervore di innovazione e progettazione che ha riguardato la chitarra dell'era pre-elettrica secondo me ha creato le basi per fa diventare la chitarra lo strumento più importante del novecento. Era l'epoca dei grandi inventori. Ci sono molti elementi per dire che oggi tutto questo processo di modifica e miglioramento dello strumento (che corrisponde sempre anche ad un ampliamento del repertorio dedicato), sebbene muova ancora grandissimi numeri, sia in buona parte esaurito. Alcuni fenomeni di marketing come il relic e il vintage ne sono la prova.

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Grazie dell'apprezzamento. Sono parzialmente d'accordo con te, secondo me esiste un "sottobosco" di sperimentazioni inesplorate che riguardano soprattutto le tecniche e la loro miscelazione nelle esecuzioni (accordature aperte, slide, fingerpicking ecc... ) ovviamente con ricerca di sonorità nuove guidate dall'utilizzo di strumenti esistenti, è vero, ma così versatili da avere ancora un "mondo" di situazioni nuove da cogliere. Cambia solo la ricerca, da tecnico costruttiva a espressiva.
      Ciao Gianfranco :-)

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    3. Vero, prova ne e` stata, la sperimentazione di Kaman con le sue Ovation negli anni che vanno dai 60 a gli 80, sensa parlare di quelle piccole industrie tipo RainSog, nella sperimentazione di nuovi materiali, tipo la fibra di carbonio, non proprio nata per la realizzazione di strumenti musicali :-))

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  5. Io te lo dico sempre , ma è la verità : sei un maestro !!!! Articolo ( perchè post è riduttivo....) superbo , grazie Sandro :-))))))

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    1. Io ho fatto una proposta a Mirco, ma ancora non mi ha risposto, forse e` in ferie, gli ho proposto di instituire una rubrica dedicata alle lezioni slide di Sandro, che ne pensi? Anzi che ne pensate? Forza Cookers, fatevi sentire!!! :-))))

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    2. ah , be , io sono daccordo....:-))))))

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  6. Grazie Sandro per l' articolo e per il video del tuo workshop che ho trovato piacevoli e interessanti..
    Ciao !!
    ;-)

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    1. Grazie a te e agli altri amici per l'ospitalità e la condivisione :-)

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