Benritrovati a tutti, dopo tanto mi faccio di nuovo vivo, tranquilli va tutto bene e la mia prolungata assenza è da imputare unicamente ai parecchi impegni musicali che ultimamente mi hanno tenuto occupato (per fortuna…).
La band continua a funzionare anche se tante cose sono cambiate da questa estate, Gian e Ugo c’hanno lasciato per percorrere altre strade, comunque sono stati più o meno degnamente sostituiti, e tiriamo avanti.
Mi sono anche iscritto a scuola di basso (sono un perfezionista…) insomma ci divertiamo.
Ma non è di questo che voglio parlare, del resto io sono dell’idea che di musica si deve parlare poco ma suonare molto…
No l’argomento sarà sul come la vita sia costantemente un romanzo che ci riserva sempre nuove sorprese, se uno le sa vedere e cogliere ovviamente.
Parto dall’inizio con una domanda: Vi siete mai chiesti “E se dovessi suonare con quelli bravi, ma bravi veramente, che figura ci farei?”
No? Nemmeno una volta nella vita? OK, nemmeno io, anzi proprio non c’ho mai pensato fino a quando Paolo il mio maestro di basso un giorno mi dice:
“Ci sarebbero dei gruppi, delle cover band e tribute band di alto livello che mi hanno contattato perché cercano un bassista, secondo me te ci potresti suonare con loro, solo che prima devi fare una prova, te la senti?”
E’ stato li, in quel preciso momento che mi sono posto la domanda di cui sopra…
Però, ho pensato, perchè no? Potrebbe essere un’esperienza interessante e ho accettato di provare.
La prima a mettersi in contatto col sottoscritto è stata una cover band, questi fanno rock blues, pezzi di Gary Moore, Whithsnake, e molti altri, fanno serate e sono famosi nel giro. Così ci telefoniamo, e il loro Boss mi manda la scaletta dicendomi di scegliere tre o quattro pezzi di mio gradimento e di preparali per la “Prova” che già solo la parola PROVA mi ha mandato in paranoia.
Per farla breve studio come un matto e preparo:
Still Got The Blues e Oh Pretty Woman di Gary Moore, Got a Brocken Heart di Walter Trout e Mustang Sally dei The Commitments, tempo una settimana e arriva il fatidico giorno, appuntamento in sala prove alle ore 21,00 un’ora di tempo a disposizione.
Puntuale come un orologio mi presento mah… non c’è nessuno, “cominciamo male penso…” Invece dopo poco alla spicciolata arrivano tutti meno la cantante, però penso con questi ritardi e tra una cosa e l’altra non avremo più un’ora intera a disposizione per provare, considerato poi che la cantante si presenta con mezzora di ritardo, effettivamente partiamo che sono le 21,35.
Emozionato come una vergine la prima notte di nozze sono in totale confusione, la situazione si presenta fantozziana, sudorazione tipo sauna, gola secca, lingua di cartone in bocca e panico a mille.
In tutto questo tempo nessuno che mi abbia rivolto la parola, solo dei freddi e distaccati ciao, l’unico che ha sprecato più di una sillaba è stato il Boss con un freddissimo: “Li c’è l’ampli per il basso” Stop.
L’impressione è che siano molto professionali, ma forse un po’ troppo con la puzza sotto il naso.
Quando finalmente siamo tutti pronti mi viene chiesto: “Allora cosa hai preparato?”
“Still Got The Blues” cinguetto con voce tremante.
Ovviamente ho cannato alla grande l’attacco, ma nel complesso non sono andato male, il problema è che l’atmosfera intorno non è delle più simpatiche, ho anche la sensazione che tra di loro si scambino degli sguardi di disapprovazione, conclusione: vado nel pallone più completo.
Riesco a fare tre pezzi in tutto quando all’improvviso entra in sala quello che dovrebbe provare dopo di me ma, mi chiedo, per correttezza non dovrebbe aspettare fuori? Fattostà che sto tizio si piazza li a fissarmi e la situazione diventa tragicomica. Normalmente non sono un tipo ansioso, ma questi ce la mettono tutta per mandarmi in confusione.
Comunque oramai so d’essere andato male, non malissimo ma probabilmente non al livello dei loro standard, difatti non vedo l’ora di finire per andarmene, pensavo di divertirmi che sarebbe stata un’esperienza interessante invece s’è rivelata una pena .
In macchina sulla strada di casa ho il morale sotto i tacchi e penso: Ma chi mi credevo di essere? Ma cosa mi credevo di fare? Ma io non sono nessuno, come ho potuto pensare di poter suonare con musicisti di questo calibro? Serata da dimenticare, unica consolazione aver potuto suonare almeno per una volta con a un metro di distanza una cantante dalla voce incredibile, roba da infarto e pure un gran chitarrista, uno che suona Gary Moore come fosse prendere un caffè.
Certo che ce n’è di gente forte in giro…
Comunque è vero, non è che ci sperassi più di tanto, francamente non pensavo mi avessero preso con loro, però nonostante questo la delusione è grandissima, proprio una brutta esperienza, una bruttissima serata, a dirla tutta torno a casa che mi sento una merda.
Mah… però... finirà davvero così…?
Ciao Aldo, ho letto con interesse questa tua pagina.
RispondiEliminaIo penso che quelli che sono davvero bravi, lo sono anche per le qualità umane, oltre che per quelle tecniche. Un musicista in gamba è in grado di metterti a tuo agio, di porti nelle condizioni di esprimerti nel modo migliore, anche se non sei al suo livello. Invece dai tanti piccoli particolari che hai raccontato a proposito della serata, mi sembra che questo sia un gruppo di primedonne, di gente che se la tira a dismisura (e chi sono alla fine? Una tribute band come ce ne sono tante ... magari anche bravissimi, ma parecchio stronzetti).
Io vedrei la situazione in un altra prospettiva: non so se tu sia piaciuto a loro, ma mi sembra che loro non siano affatto piaciuti a te! E' stata comunque una esperienza da mettere a frutto in un'altra occasione: la prossima volta affronterai una situazione simile in modo più rilassato, soprattutto se arriverai con la convinzione che non stanno facendo l'esame a te (eccheppalle, dobbiamo ancora sostenere degli esami alla nostra età?) ma piuttosto che si sta valutando se la cosa può funzionare e a te può fornire i giusti stimoli per migliorare.
In bocca al lupo per il prossimo gruppo!
Ciao Beppe, innanzi tutto mi scuso per i caratteri giganteschi del post, non mi ricordo mai di ridurli prima del copia incolla (io sono della vecchia scuola prima faccio la brutta copia...).
EliminaIn parte hai ragione ma forse non è proprio così, a posteriori ho capito che certi atteggiamenti hanno una loro logica, per esempio se dai troppa confidenza poi ti dispiace dire a uno che non è in grado, mentre se mantieni le distanze sei più libero... Almeno io l'ho interpretata così.
Mentre credo che un'ora di prova non possa essere significativa per giudicare un musicista DILETTANTE e specifico dilettante.
Ciao!
No, dai retta a me, si può essere distaccati anche senza apparire antipatici: basta chiarire subito, in modo onesto, le intenzioni. Te lo avevano detto che dopo c'era anche la prova di un altro bassista?
EliminaComunque concordo con te che un'ora (scarsa) di prova sia troppo poco ... e ricordati che, a parte quei pochi che si guadagnano da vivere con la musica, sbattendosi non poco, tutti gli altri sono dei DILETTANTI (nel senso letterale della parola: che suonano per diletto!).
Beh, magari quello dopo di te ha suonato peggio... Certo che almeno le regole base dell'educazione non sono un optional, comunque troveranno certamente qualcuno che suonerà meglio di loro, prima o poi.
RispondiEliminaTu piuttosto prendi la come una esperienza da mettere "a curriculum" e vedrai che avrai altre occasioni, anche più divertenti, i bassisti, dopo tutto, sono rari e ricercati.
Quello che ha suonato dopo di me non so come sia andato, certamente è stata per me un'esperienza molto formativa, anche perchè la storia non è finita qui e di cose ne sono successe ancora...
RispondiEliminaCiao!
Comincio col dire che, a me i caratteri grandi mi fanno comodo, vista l'eta`. Per quanto riguarda la prova, io credo che al primo posto ci debba essere empatia, tra i vari componenti di un gruppo, e se questi, malgrado la loro bravura, non sono stati in grado di farti sentire a tuo agio, e bhe! Allora vuole dire che tanto forti non sono, almeno a livello umano. Di cover band, in giro, ce ne sono a bizzeffe, e anche se questi ultimi suonano a livello professionale, sono sempre e comunque delle " copie"...... chi si prende troppo sul serio, in qualsiasi ambito, rischia sempre di risultare antipatico, e alla fine potresti suonare anche con Dio, ma se questo ti tratta come una cacca, meglio una band di zapponi, tra i quali pero` ti senti a casa. Quelli veramente bravi, fanno di tutto per farti tirare fuori il meglio, mi e` capitato anni fa, di suonare in una searata blues, con il compianto e immenso Roberto Ciotti, che ha fatto di tutto per farci sentire al suo livello, ripeto, chi e` davvero forte, lo e` anche sul piano umano :-)))
RispondiEliminaHo fatto da spettatore ad una prova (nella stessa sera) di un nuovo batterista e nuovo sassofonista nel gruppo in cui suona mio figlio a Milano (22 anni lui, la nostra eta' piu' o meno gli altri). Suonano Dave Weckl, Chick Corea, Whether Report et similia. Tutta un'altra musica! I "pretendenti" (tre x strumento) si sono presentati tutti insieme, hanno suonato a turno un paio di pezzi a testa, alla fine una bella sbevazzata tutti insieme e poi a casa... Il chitarrista "capo-gruppo" ha fatto una breve introduzione sulla "reciprocita' del piacersi". Un gruppo e' un gruppo in quanto tale. Da come l'hai descritta, a me sembra che questi fossero un po' presuntuosi? O sbaglio? Guarda avanti Aldo, ci saranno altre opportunita', stanne certo!
RispondiEliminaGian c'ha lasciato... mi tocco sotto...
RispondiElimina;-))
La scelta di "con chi voglio suonare" è una scelta molto soggettiva.
Per esempio, a me interessa più il lato umano che quello professionale, preferisco trovarmi con degli amici anche se più scarsi, che con dei fenomeni, e così è stato con la nostra vecchia band, prima che ognuno andasse per la propria strada, ci divertivamo e passavamo piacevoli ore assieme facendo musica.
E' stato un bel periodo, però era inevitabile che prima o poi qualcosa capitasse, che gli interessi, i progetti e le ambizioni non rimanessero condivisibili per tutti e quattro.
Adesso mi trovo con un musicista che ama come me gli stessi artisti che interpretiamo, cantiamo e suoniamo, e tutto procede molto bene con entusiasmo e passione.. Non chiedo di più..
In bocca al lupo per il prossimo provino.. per quello che ti conosco e per come hai finito il post.. l'hai già fatto e superato..
Ciao vecchia volpe..
;-)))
Firmato The Fox...;-))))
EliminaConcordo con Gian , te tu sei un furbastro e stai tenendoci sulla corda e già ti hanno preso , solo che tu hai rifiutato ahahahahah
RispondiEliminaSuonare con quelli più bravi , prove o jam estemporanee che siano , non può che essere una buona cosa , si impara e si fa esperienza , anche a l'età nostra. Io ho suonato negli anni con molti musicisti più bravi di me ( daltronde che ci vuole ) e per come sono fatto mi sono sempre sentito agitato e sottomesso , almeno fino ai primi accordi ( naturalmente sbagliati ). Poi , se le "persone" sono senza piedistallo , tutto è filato liscio , ci siamo divertiti e alla fine qualcuno mi ha anche chiesto alcune cose su qualche mia tecnica estemporanea , cose che faccio senza sapere di farle. Insomma , se c'è scambio è tutto OK , il resto è storia
Ciao Aldo :-)
Si in realtà la storia non è finita li, appena ho un attimo la finisco.
EliminaCiao Stefanone!!!